Settembre 2021

rigenerazione ossea

Rigenerazione ossea dentale

La rigenerazione ossea dentale Salute Indice La rigenerazione ossea dentale è una procedura di chirurgia orale che ha come scopo quello di stimolare la crescita di nuovo osso che è andato perduto. La ricrescita ossea implica, implica il posizionamento di materiale da innesto osseo dove vogliamo che si formi la nuova struttura ossea. Tale innesto inizierà a crescere, fino a quando non si “fonde” completamente con l’osso mascellare esistente in modo tale da creare una struttura stabile. Ma andiamo con ordine. L’osso mascellare svolge un compito di primaria importanza nella salute dentale e generale delle persone. Può fornire un supporto ai denti e può anche formare parte della struttura della bocca e quindi è responsabile dell’aspetto del nostro viso. È quindi motivo di preoccupazione quando la mascella inizia a deteriorarsi a causa della perdita ossea. Come detto la terapia di rigenerazione ossea denti aiuta a fermare la perdita di osso e stimola la crescita di nuova struttura. Come vedremo il trattamento di ricostruzione ossea dei denti è particolarmente importante quando si pensa di sottoporsi al posizionamento di un impianto dentale. Rigenerazione denti: vediamo nel prossimo paragrafo tutte le cause della perdita di osso. Quali sono le cause di perdita ossea? La perdita di osso nella mascella può essere collegate a diverse cause. Tra le principali abbiamo: Denti mancanti. La mandibola ha sempre bisogno di stimolazione per mantenere la sua struttura. Questa è data dai denti durante le semplici attività quotidiane che svolgi quali ad esempio la masticazione. Pertanto, quando ti mancano uno o più denti, alla mandibola manca la stimolazione costante e per questo motivo inizia a deteriorarsi. Malattia gengivale avanzata. La mandibola è costituita da tessuti cellulari viventi. Tessuto che possono essere colpiti da infezioni batteriche. L’infezione batterica della malattia gengivale può arrivare fino la mandibola e causare grossi danni, che possono portare alla perdita di osso. Sarà pertanto necessario procedere alla ricostruzione osso gengiva.  Trauma dentale. Una lesione di tipo traumatico può far cadere il dente, fratturarlo o semplicemente causarne lo spostamento. Tutto ciò può provocare un’infezione, che può facilmente diffondersi, causando la perdita ossea. Infezione orale. Un’infezione orale (virale, batterica, tumorale e altre) può anche raggiungere la mandibola, causando danni e provocando la perdita di tessuto osseo. Paradontite (Piorrea) se non trattata, può portare alla perdita di osso.  In tutti questi casi è consigliato, previa valutazione del Dentista, un trattamento di rigenerazione ossea dentale. Come si esegue la rigenerazione ossea dentale La procedura di rigenerazione ossea dentale viene eseguita in anestesia e solitamente basta una sola seduta dal dentista. Per effettuare la ricostruzione ossea dentale, dapprima viene praticata un’incisione sulla gengiva che circonda la zona in cui si è venuta a creare la mancanza di osso per offrire l’accesso alla mandibola. In caso di precedente infezione, l’osso danneggiato viene rimosso e l’area accuratamente pulita. Il materiale di innesto viene dunque posizionato e coperto con del materiale biocompatibile. Successivamente, il sito chirurgico viene chiuso cucendo insieme le gengive. In questo modo abbiamo concluso l’attività di rigenerazione ossea. Quando fare la rigenerazione ossea? La rigenerazione ossea dentale viene solitamente eseguita prima di una procedura di impianto dentale, nel momento in cui il Dentista si rende conto che vi sono importanti danni all’osso. Oppure quando non c’è osso sufficiente che possa mantenere gli impianti. In questi casi parliamo di rigenerazione ossea per implantologia dentale. La procedura può, tuttavia, essere eseguita per motivi diversi da questi. Vediamone alcuni. Aumentare il supporto dei denti. La perdita ossea, se non trattata, può raggiungere livelli critici che possono provocare la perdita multipla di denti. La ricostruzione ossea può quindi essere eseguita per aumentare il supporto dei denti. Preservare la struttura ossea e prevenire problemi dentali. La rigenerazione dentale dell’osso può essere utilizzata come trattamento preventivo, ad esempio dopo un’estrazione. Se utilizziamo  in questo modo, aiuta a preservare la struttura dell’osso mascellare prevenendo la perdita ossea. Migliorare l’aspetto del viso. La perdita di osso nella mascella potrebbe essere causa di modifiche all’aspetto del viso. Il riempimento osseo può aiutare a ripristinare la corretta struttura della bocca, migliorando così l’aspetto del nostro volto. Durante l’intervento di rialzo del seno. Il rialzo del seno comporta l’aumento della struttura della mandibola con conseguenza mancanza di spazio. Un materiale da innesto osseo viene posizionato nel vuoto creatosi, per consentire la ricrescita ossea mandibolare. La struttura della mascella danneggiata o insufficiente può comportare gravi problematiche circa il posizionamento dell’impianto dentale, oltre a causare altri problemi di diverso tipo. Puoi prenotare una visita presso il Centro Dentistico Unisalus per una prima visita senza impegno e verificare se il tuo caso necessita di una rigenerazione ossea dentale. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Come usare il filo interdentale

Come usare il filo interdentale? Salute Indice Come usare il filo interdentale? Non per tutti il filo interdentale è semplice da usare le prime volte e molte persone ci rinunciano troppo in fretta. Sebbene i denti possano essere puliti con un normale spazzolino, non è efficace per raggiungere gli spazi interdentali. Per questo motivo è stato creato il filo interdentale. Il filo interdentale è un pezzo di materiale filiforme, utilizzato per pulire quelle aree difficili da raggiungere per lo spazzolino. Quando usare il filo interdentale? La raccomandazione per la spazzolatura è due volte al giorno e l’uso del filo dovrebbe essere usato una volta al giorno.Tuttavia, non esiste un momento ideale per usare il filo interdentale – ogni volta che le persone trovano il tempo per usarlo correttamente, può essere fatto. Può essere una buona opzione usare il filo interdentale la sera in modo da rimuovere eventuali particelle di cibo dal giorno. Come accade per lo spazzolino da denti, un pezzo di filo interdentale non dovrebbe essere condiviso in quanto potrebbe introdurre batteri in bocca. Le persone di domandano se è possibile utilizzare il filo interdentale più di una volta dopo il risciacquo e l’asciugatura, dato che i batteri potrebbero non sopravvivere in condizioni di secchezza. Tuttavia, il filo interdentale potrebbe perdere la propria funzione pulente dopo ogni singolo utilizzo e potrebbe riposizionare i batteri in bocca. Alla luce di ciò è consigliabile usare un pezzo di filo interdentale alla volta. Usare lo spazzolino da denti dopo aver usato il filo interdentale è vantaggioso perché durante lo spazzolamento il dentifricio ha accesso diretto ai denti e quando sputiamo e risciacquiamo, si aiuta il processo di rimozione dei detriti rimasti negli spazi interdentali. Usare il filo interdentale potrebbe non rappresentare una difficoltà nell’usarlo sui denti anteriori, ma potrebbe essere difficile raggiungere quelli posteriori. Inoltre, l’utilizzo di un pezzo corto di filo interdentale può ostacolare gli sforzi. Tecniche di filo interdentale Le tecniche per utilizzare al meglio il filo interdentale sono: Avvolgi circa 40 centimetri di filo interdentale attorno ai due dita. Tieni il filo interdentale saldamente tra i pollici e gli indici – questo aiuterà a liberare i pollici e gli indici, poiché sono queste dita che manipoleranno il filo. Dividere in due attività, tenere e lavorare la corda, rende più facile l’uso del filo interdentale. Il filo interdentale deve essere manovrato tra i denti con un leggero movimento di sfregamento e curvato contro un dente fino a quando il filo incontra il bordo gengivale. Fai scorrere delicatamente il filo interdentale tra la gengiva e il dente. Il filo interdentale deve essere tenuto saldamente contro il dente e strofinare lungo la superficie del dente con un leggero movimento su e giù. Questo dovrebbe essere continuato fino a raggiungere la parte posteriore dell’ultimo dente. Segui questo procedimento per i denti rimanenti. Una nuova sezione del filo interdentale dovrebbe essere utilizzata quando la placca si accumula su di essa. Metodo di utilizzo del supporto del filo interdentale Alcune persone possono avere difficoltà a pulire i denti posteriori o le superfici dei denti adiacenti dei denti posteriori o lo spazio interdentale. Un altro punto da considerare è che l’uso improprio del filo interdentale può causare lesioni o danni. È utile utilizzare un supporto per il filo interdentale in quanto è utile per le persone che hanno difficoltà a controllare il filo interdentale. Ecco come usare il supporto: cambia il supporto del filo interdentale da sinistra a destra; far scorrere lentamente il filo verso il margine gengivale e tirarlo saldamente contro una delle superfici dentali vicine. far scorrere gradualmente il filo su e giù per pulire la superficie del dente vicino a partire dalla parte più profonda del solco gengivale e tirare saldamente il filo contro l’altra superficie del dente vicino. pulire tutte le altre superfici dei denti adiacenti secondo i passaggi precedenti. Dispositivi ortodontici con filo interdentale Le persone che indossano dispositivi ortodontici possono avere difficoltà a usare il filo interdentale.Il suggerimento è di utilizzare un filo super floss che aiuti a rimuovere la placca dentale nelle superfici dentali adiacenti. Di seguito le indicazioni per utilizzare il filo super floss: Premere l’estremità indurita attraverso lo spazio tra i denti e il dispositivo ortodontico. Avvolgere l’estremità del filo intorno al medio e tenerlo stretto tra i pollici e gli indici di entrambe le mani; lasciare circa 2 cm di filo interdentale in mezzo. Tirare delicatamente il filo interdentale nello spazio interdentale usando un movimento di sega. Avvolgere il filo intorno a un dente a forma di “C”, tirare verso il basso fino alla parte più profonda tra il dente e il tessuto gengivale circostante, farlo scorrere su e giù e pulire la superficie. Avvolgere il dente vicino e ripetere la procedura Sebbene non ci siano regole ferree per selezionare il tipo di filo interdentale, due parametri da considerare quando si seleziona il tipo di filo interdentale sono la dimensione del filo interdentale e la facilità di utilizzo. Le persone presumono che quando invecchiamo, perderemo naturalmente i nostri denti. Tuttavia, mantenendo denti e gengive sani, i denti possono essere resi disponibili per tutta la vita.   Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Radiografie dentali

Radiografie Dentali Salute Indice Le radiografie dentali sono immagini dei denti che il dentista usa per valutare la tua salute orale. Questi raggi X vengono utilizzati con bassi livelli di radiazioni per catturare immagini dell’interno del cavo orale. Le radiografie dentali possono aiutare il dentista a identificare problemi, come carie ed altre patologie dentali. Le radiografie dentali possono sembrare complesse, ma in realtà sono strumenti molto comuni di diagnostica odontoiatrica e sono importanti quanto altre tecnologie usate da un dentista. Perché si eseguono radiografie dentali Le radiografie dentali vengono in genere eseguite ogni anno, ma possono essere necessarie più spesso se il dentista ritiene di dover monitorare i progressi di un problema o di un trattamento dentale. Possono verificarsi più spesso se il dentista sta monitorando i progressi di un problema o di un trattamento dentale. I fattori che influenzano la frequenza con cui si ottengono i raggi X dentali possono includere: età attuale salute orale sintomo di malattia orale storia di malattie gengivali o carie I nuovi pazienti probabilmente si sottoporranno a radiografie in modo tale che il dentista possa avere un quadro chiaro della salute dentale. Questo potrebbe essere importante specialmente se non si hanno raggi X dei precedenti dentisti. I bambini potrebbero aver bisogno di radiografie dentali più spesso degli adulti perché i loro dentisti potrebbero aver bisogno di monitorare la loro dentizione. Questa è una delle procedure di prevenzione orale nei bambini. Il monitoraggio è importante perché può aiutare il dentista a determinare se i denti da latte devono essere estratti per prevenire complicazioni, come denti permanenti che crescono dietro quelli decidui. Rischi delle radiografie dentali I raggi X dentali comportano radiazioni con livelli di esposizione bassi che sono considerati sicuri per bambini e adulti. Nel caso il dentista utilizzi raggi X digitali, invece di svilupparli su pellicola, i rischi di esposizione sono ancora minori. In ogni caso il dentista posizionerà anche un “bavaglio” di piombo sul petto o su parti sensibili per prevenire qualsiasi esposizione alle radiazioni. Inoltre, un collare tiroideo può essere utilizzato in caso di patologie tiroidee.I bambini e le donne in età fertile possono anche indossarli insieme al pettorale di piombo. Tuttavia, le donne in gravidanza sono un’eccezione. Le donne incinte o che pensano di esserlo dovrebbero evitare qualsiasi esposizione ai raggi X. È importante informare il proprio dentista se si pensa di essere incinta, perché le radiazioni non sono sicure per lo sviluppo del feto. Preparazione per le radiografie dentali Le radiografie dentali non richiedono una preparazione speciale, l’unica accortezza è quella di lavarsi i denti prima dell’appuntamento. Questo perché crea un ambiente più igienico per il personale odontoiatrico. Le radiografie dentali vengono sono solitamente usate prima della pulizia orale professionale. Presso lo studio dentistico il paziente si siederà su una sedia con un giubbotto di piombo sul petto e sulle ginocchia. La macchina a raggi X è posizionata accanto alla testa per registrare le immagini della bocca. Tipi di raggi X Esistono diversi tipi di radiografie dentali, che registrano viste leggermente diverse della bocca. I più comuni sono i raggi X endorali come: Morso. Questa tecnica prevede di mordere un pezzo di carta speciale per vedere quanto le arcate dentali combaciano.Questa procedura è comunemente usata per verificare la presenza di cavità tra i denti. Occlusale. Questa radiografia viene eseguita quando la mascella è chiusa per vedere come si allineano i denti superiori e inferiori. Può anche rilevare anomalie anatomiche del cavo orale o del palato. Questa tecnica cattura tutti i denti in un colpo solo. Panoramica. Per questo tipo di radiografia, la macchina ruota attorno alla testa. Il dentista può utilizzare questa tecnica per controllare i denti del giudizio, pianificare dispositivi dentali impiantati o indagare su problemi alla mascella. Periapicale. Questa tecnica si concentra su due denti completi dalla radice alla corona. I raggi X extraorali possono essere utilizzati quando il dentista sospetta che potrebbero esserci problemi in aree al di fuori delle gengive e dei denti, come la mascella. Durante la procedura verrà chiesto di rimanere fermi mentre le immagini vengono registrate. I distanziatori. se utilizzati, verranno spostati e regolati in bocca per ottenere le immagini corrette. Dopo le radiografie dentali In caso di raggi X digitali le immagini saranno pronte istantaneamente, e il dentista potrà esaminarle insieme al paziente e verificare la presenza di anomalie. Se il dentista riscontra problemi, come carie o carie, discuterà le opzioni di trattamento. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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come pulire la protesi mobile

Come pulire protesi dentarie mobili

Come pulire protesi dentarie mobili? Salute Indice Come pulire protesi Dentarie Mobili? Se sei arrivato a porti questa domanda molto probabilmente non ti è chiara la procedura che ti ha spiegato il dentista. Niente panico! In questo articolo spiegheremo la procedura per una corretta igiene della tua protesi dentale. Non ha importanza se la tua protesi dentale sia in metallo, acrilico, silicone, superiore, inferiore o sostituisca tutti i denti, una parte o solo alcuni, è molto importante pulirla almeno una volta al giorno per aumentare la sua efficienza. Con una corretta pulizia della protesi dentaria mobile si evita la formazione di tartaro e la comparsa di cattivi odori. Inoltre, con il tempo la protesi tende a perdere il suo candore e la sua lucentezza. La protesi dentale deve essere pulita con un sapone liquido neutro. Il sapone neutro non ha coloranti o aromi artificiali, in questo modo dopo averla lavata non lascia uno sgradevole sapore in bocca. I dentifrici commerciali contengono abrasivi come il carbonato di calcio che aiutano a mantenere i denti naturali, privi di placca o tartaro dentale e lo smalto dei denti è molto resistente e può resistere a questi abrasivi. La protesi è sensibile a questo tipo di dentifricio abrasivo e con l’uso prolungato può ridurre non solo il tempo di vita e la lucidatura originale della protesi, diventando così più porosa e facendo sì che i pori del cibo rimangano in questi pori e alla fine macchiano i colori scuri e hanno anche un cattivo odore. Con cosa devo spazzolare la protesi dentale rimovibile? Per una corretta pulizia della dentiera è importante disporre di uno speciale spazzolino per protesi. Questo speciale spazzolino ha 2 facce: Il taglio piatto pulisce la superficie della protesi e dei denti. La spazzola conica è per la pulizia di piccoli spazi o di difficile accesso. È anche importante avere uno spazzolino a setole morbide e una testina piccola per pulire le gengive, la lingua e i denti naturali. Se stai pensando, ma non ho i denti naturali, perché lavarsi? Non avere i denti non significa non lavarsi la bocca tutti i giorni. Questo perché si possono avere rifiuti alimentari e ferite aperte che potrebbero causare una grave infezione. Posso dormire con la protesi dentale rimovibile? Dato che si tratta di una protesi rimovibile, potrebbero verificarsi movimenti durante il sonno. Ci sono stati casi in cui hanno ingerito la protesi senza volerlo. Inoltre, la protesi potrebbe uscire dalla bocca e finire per essere schiacciata dal tuo corpo rovinandola. Altro motivo per cui non si dovrebbe dormire con la protesi che può generare una malattia chiamata stomatite. La stomatite è un’infiammazione dolorosa e fastidiosa dei tessuti molli come mucose e gengive dove avviene il contatto con protesi. Il corpo può generare un rigetto e allergie al materiale con cui è stata realizzata la protesi. Una soluzione a questa condizione può essere quella di smettere di usare la protesi fin quando il corpo non smette di sentirla come una minaccia. Oppure fino a quando non arriva al punto di cambiare la protesi con un’altra di un altro materiale. Ecco perché prima di andare a letto ti consigliamo di pulire la tua protesi e di riporla nella sua scatola, custodia o dove la tieni normalmente. Devo usare il bicarbonato di sodio con il limone per pulire la protesi dentale rimovibile? Non è un obbligo né è necessario procedere in questo modo. Tuttavia, esistono in commercio pillole effervescenti che servono per pulire e disinfettare la protesi. Il composto principale di molte di queste pillole è l’acido citrico e il bicarbonato di sodio. Se nel caso non vuoi acquistare queste pillole puoi creare il tuo liquido disinfettante a casa con questi 2 componenti, limone e bicarbonato di sodio. Tale metodica non è esclusiva per le protesi dentarie rimovibili, ma può essere utilizzato anche sui denti naturali o direttamente in bocca. Per creare il disinfettante in casa è sufficiente seguire le seguenti operazioni: Spremi abbastanza limone in un bicchiere per coprire la dentiera. In un altro bicchiere aggiungi 1 o 2 cucchiaini di bicarbonato di sodio. Metti la protesi nel bicchiere contenente il bicarbonato. Aggiungi il succo di limone nel bicchiere contenente il bicarbonato e la protesi.   Attendi da 3 a 5 minuti, estrarre la protesi e lavarla con acqua. Puoi ripetere questa procedura 1 o 2 volte a settimana. Ogni quanto devo andare dal dentista per controllare la mia protesi dentale? Questo dipende dalle indicazioni che sono state fornite tuo dentista. In genere, bisognerebbe presentarsi a una visita di controllo per la tua protesi dentale ogni 6 mesi. La normale usura della protesi richiede tempestività. Durante le visite di controllo può verificare il corretto funzionamento e aspetto della protesi, in modo da evitare una protesi dentaria non funzionante e quindi aspettare molto tempo prima di poterla usare di nuovo. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Paura del dentista

La Paura del Dentista Salute Indice La paura del dentista è molto comune e può derivare da una serie di emozioni legate alle preoccupazioni per la salute orale e brutte esperienze avute dal dentista durante la giovinezza. In alcuni casi, tali paure possono manifestarsi sotto forma di dentofobia, chiamata anche odontofobia. Come altre fobie, è definita come una paura estrema o irrazionale per oggetti, situazioni o persone. La paura estrema del dentista si chiama dentofobia. Data l’importanza dell’igiene orale per la salute generale, la paura del dentista non dovrebbe esimere controlli e pulizie orali professionali anche se non è sempre facile andare dal dentista. In questo articolo, discuteremo le potenziali cause sottostanti, nonché i trattamenti e i meccanismi che possono aiutarti a vincere la tua paura (o quella di tuo figlio o conoscente) del dentista. Paura VS Fobia Paure e fobie sono spesso discusse in modo intercambiabile, ma questi due stati mentali hanno alcune sostanziali differenze tra loro. Una paura può essere una forte antipatia che può causare l’elusione, ma non è necessariamente qualcosa a cui si potrebbe pensare finché la cosa che temi non si presenta. Invece, una fobia è una forma di paura molto più forte. Le fobie sono considerate un tipo di disturbo d’ansia e sono note per causare estremo disagio al punto da interferire con la vita quotidiana. Un’altra caratteristica delle fobie è che non è qualcosa che probabilmente farà del male nella realtà, ma non si può fare a meno di pensare che lo farà. Se applicato al contesto dell’andare dal dentista, avere paura potrebbe significare che non ti piace andare e rimandare gli appuntamenti fino al momento necessario. Potresti non gradire la sensazione e i suoni degli strumenti utilizzati durante le pulizie e altre procedure, ma li sopporti comunque. In confronto, la dentofobia può presentare una paura talmente grave da evitare del tutto l’andare dal dentista. Anche la semplice menzione o pensiero del dentista può causare ansia. Possono verificarsi anche incubi e attacchi di panico. Le cause e il trattamento della paura del dentista e della dentofobia possono essere somiglianti. Tuttavia, una fobia legittima del dentista può richiedere più tempo e lavoro per fronteggiarla Cause paura del dentista La paura del dentista è solitamente causata da esperienze negative che si sono verificate in passato. Si potrebbe aver avuto paura del dentista da bambini e tali sentimenti sono rimasti impressi durante la crescita. Alcune persone temono anche i rumori degli strumenti che dentisti e igienisti dentali adoperano per la pulizia e il trattamento delle carie. Quindi pensare a tali rumori potrebbe suscitare alcune paure. Per definizione, una fobia è una paura estrema che potrebbe essere legata a un’esperienza negativa in passato. Forse si è provato dolore, disagio o una generale assenza di empatia quando si è stati presso uno studio dentistico. Tale condizione è creato una significativa avversione a vedere altri dentisti in futuro. Gli studi hanno stimato che il 2,7% degli uomini e il 4,6 % delle donne hanno la dentofobia. Oltre alle paure e fobie legate a brutte esperienze passate, è possibile provare paura per un dentista a causa delle preoccupazioni per la propria salute dentale e orale. Forse si prova mal di denti o sanguinamento delle gengive o magari non si va dal dentista da diverso tempo e si ha paura di ricevere cattive notizie. Ognuna delle preoccupazioni sopra elencate potrebbero fare evitare di andare dal dentista. Trattamenti I timori lievi di vedere il dentista si risolvono più facilmente andandoci piuttosto che evitarlo. In caso di un intervento sui denti significativo, si potrebbe chiedere di essere sedato in modo da non essere sveglio durante la procedura. Sebbene, l’anestesia totale non sia una pratica comune in tutti gli studi dentistici, alcuni potrebbero soddisfare tale richiesta. Tuttavia, se si ha una vera fobia, l’atto di andare dal dentista può essere molto difficile, perché la dentofobia può essere legata a un disturbo d’ansia, che può richiedere una combinazione di terapie e farmaci. Terapia dell’esposizione La terapia dell’esposizione, un tipo di psicoterapia, è tra le soluzioni più efficaci per la dentofobia perché prevede di andare dal dentista in modo graduale. Potresti iniziare facendo visite allo studio del dentista senza effettivamente sederti per un esame per poi gradualmente aumentare le visite con esami parziali, radiografie e pulizie professionali fino a quando non ti senti a tuo agio per prendere un appuntamento completo. Farmaci I farmaci non curano la dentofobia da sola, ma in alcuni tipi di farmaci anti-ansia possono ‘alleviare i sintomi mentre stai facendo la terapia dell’esposizione. Questi farmaci possono anche alleviare alcuni dei sintomi più fisici della tua fobia, come l’ipertensione. Consigli rimanere calmi Sia che tu sia pronto ad affrontare la tua paura che ti stia preparando per la terapia dell’esposizione, i seguenti suggerimenti possono aiutarti a mantenere la calma: Vedere il dentista in un momento della giornata meno impegnativo, come le ore del mattino.Ci saranno meno persone, ma anche meno strumenti che emettono rumori che potrebbero scatenare ansia. Inoltre, più tardi vedrai il tuo dentista, più aumenterà l’ansia in previsione. Porta delle cuffie o degli auricolari con eliminazione del rumore. La musica per aiutarti a rilassarti. Chiedi a una persona cara, un familiare oppure un amico di accompagnarti durante l’appuntamento. Pratica la respirazione profonda e altre tecniche di meditazione per calmare i nervi. Soprattutto, sappi che va bene se hai bisogno di una pausa in qualsiasi momento durante la tua visita. Può essere utile stabilire un “segnale” con il dentista in anticipo in modo che sappia quando fermarsi. Dopodiché sarà possibile continuare le visite quando sarai pronto a tornare quando ti sentirai meglio. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00

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dente che si muove

Dente che si muove

Dente che si Muove Salute Indice Avere un dente che si muove può provocare forte disagio e preoccupazione. Il disagio è dovuto al fatto che si ha una masticazione non corretta e non si ha la possibilità di mangiare qualsiasi cibo anche quelli più duri. Preoccupazione, invece, perché si ha la sensazione del dente che si muove fa subito pensare a una possibile caduta. Per quale motivo un dente che si muove può essere pericoloso? La tenuta del dente, all’interno dell’alveolo, è dovuta al parodonto.Essa è una struttura complessa formata da: gengive numerosi legamenti che lo compongono cemento radicolare I denti che si muovono più del normale sono fonte di inquietudine, perché si pensa a qualcosa che non va nelle gengive e nelle sue strutture. Ma in realtà ci possono essere diverse cause per cui un dente si muove, la più comune è l’infiammazione del parodonto, condizione nota come parodontite. La parodontite è caratterizzata da un progressivo distacco del tessuto gengivale dai denti ed ha come conseguenza più evidente, per appunto, uno più denti che si muovono in modo anomalo. Per quanto riguarda per le persone che soffrono di gengivite cronica è più propenso a sviluppare la parodontite anche grave, con il conseguente distacco dei denti dalle gengive. Questa situazione lascia scoperte le tasche paradontali, lasciando campo alle infezioni. Infatti, con il tempo in queste zone di distacco possono accumularsi batteri che compromettono ancora di più la salute di gengive e denti. Se si ha questo sintomo, quindi, è bene rivolgersi il prima possibile al proprio dentista per trovare rimedio a questa condizione. Dente che si muove: è colpa delle gengive? Quando si è soggetti a gengivite, le gengive si gonfiano e la placca acculata sui denti che scende verso le tasche parodontali favorirà lo scollamento delle gengive dai denti. La situazione che è venuta a crearsi ha come conseguenza un dente che si muove o più denti che si muovono. In realtà è complicato accorgersi di aver sviluppato la parodontite ed è probabile che sia proprio la condizione del dente che si muove a far scattare l’allarme. Infatti, spesso l’infiammazione gengivale, soprattutto durante le prime fasi, passa sotto silenzio finché non si manifestano i seguenti sintomi non fanno suonare il campanello d’allarme: sanguinamento gengivale gonfiore la mobilità di uno o più denti Altre condizioni che posso far muovere i denti Anche l’ascesso dentale, che manifesta un rigonfiamento, può essere un’altra causa per cui ci si ritrova con un dente più mobile del solito. Anche il bruxismo, il digrignare i denti, può essere alla base di un dente che si muove, specie quando la mobilità si accompagna queste condizioni: consumo dello smalto dentale dolore al risveglio con frequenti tensioni muscolare indebolimento dei denti con conseguente ipersensibilità dentale. Infine, anche la piorrea, condizione che causa un dente mobile o addirittura una mobilità dentale diffusa. Trascurare i denti che muovono può essere pericoloso non solo perché limitano le normali azioni della vita quotidiana, ma si vengono a creare anche problematiche a livello estetico perché si rischia di perdere il dente. Prevenzione e rimedi Le persone che hanno i denti che si muovano pensano di poter fermarlo tramite qualche rimedio che possa interrompere questo fastidio. Prima di intervenire sul dente è necessario le condizioni che ne hanno determinato l’indebolimento del parodonto e la conseguente mobilità. Se il dente che si muove è causato dalla gengivite, bisogna prima agire su questa condizione, altrimenti si rischia di peggiorare la situazione. Il primo rimedio per questa condizione, quindi, è la prevenzione mediante visite periodiche dal proprio dentista di fiducia e pulizia dentale semestrale. Solo in questo modo si possono scongiurare patologie dentali che possono essere anche gravi. Curettage Tra i rimedi dentistici utili troviamo il curettage, detta anche levigatura delle radici, che agendo attraverso una pulizia profonda delle gengive e delle tasche paradontali, va ad eliminare anche le parti “morte” di cemento radicolare. In questo modo favorisce la formazione di nuove strutture sane. La tecnica del curettage è una tecnica è utile per migliorare la situazione di un dente che si muove, ma in un certo senso è ottima anche come arma di prevenzione in tutti quei casi in cui si soffre di accumulo anomalo di placca nelle tasche gengivali. Agendo con questo tipo di pulizia profonda si previene l’infiammazione delle gengive e del parodonto e quindi anche di trovarsi con un dente che “balla”. Terapia Parodontale Un altro rimedio per trattare i denti che si muovono, nel caso sia presente la parodontite, è la terapia parodontale conservativa. Mediante il suo utilizzo potrà limitare la mobilità del dente permettendo così da evitarne una possibile caduta. Questa tecnica si tratta di una pulizia molto approfondita delle tasche sottogengivali, eliminando placca, tartaro e batteri, pulendo le superfici radicolari e favorendo così la naturale rigenerazione dei tessuti gengivali. Splintaggio Infine, una tecnica per bloccare un dente che si muove è quello dello splintaggio. Questa tecnica è minimamente invasiva e permette di sostenere il dente che si muove attraverso una legatura in fibra di vetro e composito. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? 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Acufene e denti

Acufene e Denti Salute Indice Acufene e denti: qual è la correlazione? L’acufene potrebbe essere causato da un problema alla mandibola. L’acufene è un disturbo psicofisico frequente e caratterizzato da fastidiosi fischi e ronzii nelle orecchie. È un disturbo che viene definito fantasma, in quando non è un disturbo causato dal sistema uditivo, ma nella maggior parte dei casi, è generato da fonti esterne. Per l’appunto l’acufene può essere scatenato da un difetto ai denti e all’articolazione temporo mandibolare. Questo problema può essere trattato da un dentista con l’utilizzo di un apparecchio con bite. Cos’è l’Acufene? Si definisce acufene un disturbo dell’apparato uditivo che comporta la percezione di: ronzii fruscii pulsazioni fischi Tali suoni non si avvertono all’esterno ma all’interno delle orecchie di chi soffre di questa condizione. Si tratta di un disturbo duro da sopportare, che può far peggiorare in modo significativo la qualità della vita di chi ne è affetto. Con questa condizione, inoltre, si fa fatica a stare in ambienti rumorosi e durante la notte perché non si ferma neanche durante le ore notturne dove i fastidi percepiti rimbombano. Non è un caso che l’acufene è spesso associato a problemi depressivi e frustrazione. Fattori scatenanti Acufene Cosa scatena i rumori, fischi e ronzii nelle orecchie? La medicina non è ancora in grad0 di dare una risposta certa sul meccanismo fisiologico che induce alla produzione di questi disturbi e le fonti di questa condizione possono essere differenti. Una delle cause può essere quella di danni permanenti alle cellule interne delle orecchie e del nervo acustico. Inoltre, alcuni ipotesi fanno pensare che l’origine di questi rumori interno all’orecchio siano una disfunzione di tipo cerebrale. Altri fattori scatenanti dell’acufene possono essere: Invecchiamento. L’abbassamento dell’udito, fisiologico dopo una certa età comporta anche un indebolimento del nervo acustico. Scarsa igiene. L’accumulo di cerume può danneggiare le orecchie. Rumore elevato. Lavori particolarmente rumorosi e la cattiva abitudine di ascoltare musica ad alto volume. Cervicale e problemi posturali. Bruxismo e malocclusioni Come si cura l’Acufene? Il fatto che ci siano diverse cause e fattori scatenati dell’Acufene non è possibile un’unica terapia per questa condizione. Per tale motivo, le cure vanno calibrate a seconda di quale sia l’origine dell’Acufene. Esistono interventi di tipo riabilitativo o farmacologico, ma non sempre sono completamente risolutivi. Tuttavia, possono migliorare in modo significativo la qualità della vita di chi ne soffre. Acufene e Denti: vediamo perché sono collegati Il collegamento tra acufene e denti è dovuto principalmente alle malocclusioni e il bruxismo. Tale collegamento può sembrare strano ma non lo è affatto, perché ha un ruolo fondamenta l’articolazione temporo mandibolare. Infatti, tra le conseguenze dell’acufene c’è la sindrome ATM. L’origine di tutti questi problemi è una malocclusione dentale, una scorretta chiusura delle arcate dentali. Inoltre, una malocclusione può essere dovuta a una particolare conformazione ossea, una dentatura storta e la mancanza di denti. Quindi, tutte le condizioni che comportano un malfunzionamento dell’articolazione temporo mandibolare e dei suoi muscoli comportano una iperattività, premono sul tensore del timpano e sulle altre strutture uditive. Ed ecco spiegato l’acufene, con i suoi fischi, i suoi ronzii e i suoi sibili. Come risolvere questo problema da un odontoiatra? Le possibilità di trattamento possono diverse: Riempire gli spazi lasciati vuoti dai denti mancanti, l’utilizzo di impianti, protesi o ricostruzioni. Riallineare i denti storti utilizzato un apparecchio che può essere tradizionale o invisibile. Rilassare i muscoli dell’ATM, rimuovendo forme di bruxismo e digrignamento dei denti mediante l’utilizzo di un bite. Eliminare infiammazioni alla mandibola, come quelle che possono essere causate dal dente del giudizio estraendolo. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Affollamento denti

Affollamento denti Salute Indice L’affollamento denti è un inestetismo orale facilmente riconoscibile, infatti, basta un semplice sorriso per rilevare la dentatura non allineata. L’affollamento dentale può essere caratterizzato da un incisivo storto, un dente in posizione arretrata rispetta alla dentatura e infine dall’accavallamento dei denti. Quest’ultima condizione è una posizione anomala, conosciuta come denti storti, rientra nella categoria delle malocclusioni dentali. È luogo comune pensare che il problema dell’affollamento denti sia semplicemente un problema estetico, ma non è così perché tale condizione può portare problematiche parodontali, come alla parodontite. Ma non solo, i denti non allineati tra loro, che vanno ad occupare lo spazio dei denti vicini in modo improprio, può essere un problema per l’intera bocca favorendo problematiche gengivali e problemi alla muscolatura temporo-mandibolare. Affollamento denti: quali sono le cause Le cause dell’affollamento dentale possono essere diverse, ma qualunque sia la causa di questa malocclusione occorre non trascurarla e richiedere un parere a un dentista. L’affollamento dentale è un problema che va risolto il prima possibile iniziando fin da piccoli. Infatti, intervenendo in età pediatrica si previene che diventi una situazione cronica. Per questo motivo la prevenzione dentale e la pedonzia sono fondamentali. In compenso, qualsiasi che persona che presenti la condizione di denti affollati può richiedere una consulenza dentistica per trovare la migliore soluzione per lui. Dato che si tratta di una malocclusione dentaria, le cause dell’affollamento dentale variano a seconda del fatto che tale malocclusione sia di tipo osseo, dentario o misto. Tuttavia, studi hanno dimostrato come la causa più frequente sia un fattore genetico. Infatti, casi ereditari di denti troppo grandi rispetto allo spazio a disposizione che si trovano ad occupare spazio che non è il loro creando così affollamento dentale. Un’altra causa molto diffusa dell’affollamento denti è quella di alcuni scorrette abitudini infantili come la cattiva igiene orale o consumare cibi che contengono troppo zucchero. Le cattive abitudini favoriscono le carie e la caduta prematura dei denti da latte che tendono a spostare i denti permanenti che tendono a coprire gli spazi vuoti differenti dalla sede naturale. Quando l’affollamento dentale viene considerato grave Esistono più di una tipologia di affollamento dentale e possono essere: dovute da un fattore genetico, dalla conformazione di denti e mandibola dal grado di affollamento Solo grazie a una visita odontoiatrica si è in grado di valutare in modo accurato la situazione intervenendo nel modo più adatto e con gli strumenti più idonei, valutando la possibilità o meno di ricorrere all’ortodonzia correttiva. In genere, si considera un affollamento denti grave quando porta a una serie di complicanze come: sviluppo carie gengiviti parodontiti Questo avviene perché la posizione dei denti e il loro accavallamento riduce i normali spazi a disposizione rendendo difficile la loro quotidiana pulizia casalinga, provocando accumuli di cibo e batteri che aggrediscono il dente e la gengiva provocando disturbi che possono anche aggravarsi. Per questo motivo a chi è affetto da affollamento dentale viene fortemente consigliato a sottoporsi a una seduta di pulizia dentale almeno ogni 6 mesi. Il sovraffollamento dei denti possono portare tensioni all’articolazione temporo-manibolare, che possono provocare mal di testa, cefalea, dolore alla schiena e scarsa qualità del riposo notturno. In aggiunta a questi problemi si aggiunge il fattore estetico, perché l’affollamento dentale è molto evidente e può provocare disagio e imbarazzo costringendo, così alle persone a non sorridere. Estrazione Dentale Quando il sovraffollamento dei denti viene considerato grave, non risolvibile con trattamenti non invasivi come l’ortodonzia, è possibile che si decida di ricorrere all’estrazione dentale. L’estrazione di uno o più denti spesso è mirata a rimuovere i premolari, in modo da lasciare più spazio agli altri denti e successivamente si può intervenire per ricostituire il normale allineamento dentale. Affollamento dei denti: cosa cambia fra prima e dopo Il problema dell’affollamento dentale e delle complicanze che comporta non è da sottovalutare. Sottoporsi a una visita odontoiatrica è certamente il primo passo da fare per capire l’entità del problema e decidere insieme al dentista la terapia più adatta. Le soluzioni a disposizione per trattare questa condizione sono: stripping ortodonzia tradizionale apparecchio invisibile estrazione dei denti I pazienti che si sono sottoposti a interventi per minimizzare il problema dell’affollamento dentale riscontrano una serie di miglioramenti come: Igiene orale più semplice gengive più sane con riduzione dell’infiammazione un sorriso finalmente allineato Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. 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Morso aperto

Morso Aperto Salute Indice Il morso aperto è un tipo di malocclusione che si verifica quando i denti non sono allineati correttamente nel momento in cui le arcate dentali sono chiuse. Questa condizione può essere causata da cattive abitudini nei bambini o da particolari conformazioni scheletriche che possono essere ereditate. Il morso aperto è una patologia dentale che va corretta tempestivamente con l’utilizzo dell’ortodonzia, non solo perché è un difetto estetico ma perché può creare problemi nella deglutizione e anche nella postura. Cause morso aperto La condizione del morso aperto viene causato principalmente da quattro fattori: Suzione del ciuccio e del pollice. Quando i bambini si succhiano il pollice o usano per troppo tempo il ciuccio oppure un altro oggetto estraneo come una matita, mette a dura prova l’allineamento dei denti. Ciò può causare questa condizione. Spinta della lingua. Un morso aperto può verificarsi quando una persona deglutisce o parla spingendo la lingua tra i denti. La spinta della lingua causare anche spazi tra i denti. Disturbo dell’articolazione temporomandibolare. La sindrome dell’ATM causa dolore cronico alla mascella e volte le persone usano la lingua per separare i denti e riposizionare la mascella, il che può causare un questo disturbo. Problema scheletrico. Si verificano quando la mascella si allontana invece di crescere parallela alla mandibola ed è un problema che è spesso influenzato da un fattore genetico. Tipologie di morso aperto In base alla zona della bocca interessata, il morso aperto viene suddiviso in tre tipologie: anteriore. La zona interessata è quella degli incisivi che non si sovrappongono come dovrebbero. posteriore. Si verifica quando i denti davanti si posizionano correttamente ma quelli anteriori non hanno contatto. laterale. Questo disturbo vede una mancata chiusura dei denti della parte destra o sinistra. Trattamento morso aperto Per risolvere questa condizione sono disponibili molti trattamenti. Un dentista può consigliare uno specifico trattamento in base all’età della persona e in base se ha denti permanenti oppure decidui. I trattamenti per il morso aperto includono: modifica del comportamento del paziente ortodonzia tradizionale ortodonzia invisibile chirurgia Quando il morso aperto viene a verificarsi nei bambini che hanno ancora la maggior parte dei denti da latte, la condizione può risolversi da solo con la cattiva abitudine che la causa, come ciucciare il pollice. Se i denti dell’adulto stanno crescendo nello stesso modello di morso aperto dei denti decidui, un ortodontista può consigliare di procurarsi un apparecchio personalizzato per tirare indietro i denti. Per le persone adulte dove la dentizione è terminata, viene spesso suggerita la combinazione di apparecchi ortodontici e modifica del comportamento scorretto. Nei casi più gravi può essere consigliato un intervento di chirurgia alla mascella per posizionare l’arcata superiore con placche e viti. Il dentista può valutare anche l’estrazione dei premolari per la risoluzione di questa condizione. Altri trattamenti includono l’uso di un apparecchio palatale per limitare la capacità della lingua di spingere contro i denti anteriori. Perché trattare il morso aperto? Il morso aperto può causare complicanze che vanno da problemi estetici a denti fratturati: Estetica. Una persona con con questo disturbo può non essere soddisfatta dal proprio aspetto perché sembrano sporgere. Fonetica. Tale condizione può condizionare la parola e la pronuncia. Nutrizione. Può impedirti di mordere e masticare in modo corretto il cibo. Usura dei denti. Dato che i denti posteriori si uniscono più spesso, l’usura può portare a disagio e altri problemi come perdita di smalto dentale e frattura dei denti. Nel caso si verifichi una o più complicanze sopra elencato è bene fissare un appuntamento presso un dentista o odontoiatra per parlare delle opzioni di trattamento. Conclusioni In conclusione, possiamo fare un piccolo riassunto sulla condizione: È curabile a qualsiasi età, ma è molto più facile e meno doloroso da trattare quando la dentizione non è completa. I bambini con questa patologia dovrebbero sostenere una visita dentistica quando conservano ancora alcuni denti decidui, indicativamente intorno ai 7 anni. Questa è un’età giusta per iniziare a correggere disturbi e modificare il comportamento in modo da prevenire la condizione. Per gli adulti, trattare la condizione è più difficile e potrebbe richiedere una combinazione di trattamento comportamentale e di ortodonzia, come l’utilizzo di un apparecchio o di un bite, oppure richiedere un intervento chirurgico alla mascella. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? 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Gengivectomia

A chi è rivolta la gengivectomia? Salute Indice La Gengivectomia è una procedura chirurgica per la rimozione del tessuto gengivale o della gengiva e viene utilizzata per trattare patologie del cavo orale come la gengivite. La Gengivectomia è una soluzione che viene scelta anche per motivi estetici. A chi è rivolta la gengivectomia? Un dentista può raccomandare la Gengivectomia in caso di una recessione gengivale dovuta da: invecchiamento malattie gengivali, come la gengivite infezioni batteriche lesioni gengivali Malattie Gengivali Nel caso siano presenti malattie gengivali, un dentista può consigliare la gengivectomia per prevenire futuri danni alle gengive e per consentire al dentista di accedere più facilmente ai denti per la pulizia. Le malattia gengivali, in molti casi, creano aperture nella parte inferiore dei denti. Tali aperture possono portare a un accumulo di: placca batteri tartaro Tali accumuli possono quindi portare a ulteriori danni. Il dentista, quindi, può raccomandare questa procedura in caso di malattie gengivali o infezioni e per fermare la progressione di una patologia dentale. È importante ricordare che la gengivite può colpire anche i bambini. Come vi abbiamo spiegato in questo articolo di approfondimento.  Gengivectomia Elettiva La Gengivectomia per ragioni estetiche è facoltativa, ma molti dentisti non raccomandano questo tipo di procedura a meno che i rischi non siano bassi o che se siano specializzati in procedure cosmetiche. Occorre una valutazione con il proprio dentista per essere a conoscenza dei pro e i contro di questa procedura. Cosa aspettarsi durante la procedura? La durata dell’intervento di gengivectomia varia, tra i 30 e i 60 minuti, a seconda della quantità di tessuto gengivale da rimuovere. Le procedure minori che coinvolgono uno o più denti probabilmente richiederanno solo una seduta presso il dentista. La rimozione o il rimodellamento delle gengive può richiedere diverse visite, specialmente se il dentista desidera che l’area soggetta all’intervento guarisca prima di passare alla successiva. Come funziona la procedura? Il dentista procede con un’anestesia locale per intorpidire l’area. Successivamente con l’utilizzo di un bisturi o uno strumento laser rimuove il tessuto gengivale in eccesso, chiamata anche incisione dei tessuti molli. Durante la procedura userà uno strumento di aspirazione, che viene inserito in bocca, per rimuovere la saliva in eccesso. Una volta rimosso il tessuto gengivale in eccesso, il dentista potrebbe utilizzare uno strumento laser per vaporizzare il tessuto restante e modellare il bordo gengivale. Infine, applicherà una sostanza morbida, simile allo stucco, per bendare l’area e proteggere le gengive mentre guariscono. Com’è il recupero? Il recupero dall’intervento di gengivectomia è in genere rapido.Di seguito elencheremo le fasi di recupero Le prime ore  Dopo l’intervento di gengivectomia si è in grado di tornare preso la propria abitazione in autonomia, perché in genere il dentista per questa procedura usa un’anestesia locale. Subito dopo l’intervento si potrebbe non sentire alcun dolore, ma poiché l’intorpidimento svanisce poche ore dopo la procedura, il dolore potrebbe essere acuto o persistente. Un antidolorifico da banco come il paracetamolo o l’ibuprofene possono aiutare ad alleviare il dolore. Inoltre, è probabile che le gengive sanguinino per alcuni giorni. È necessario sostituire eventuali bende o medicazioni fino a quando non si sarà fermata l’emorragia o finché il dentista non riterrà che le gengive possono essere nuovamente esposte. Nei giorni successivi all’intervento Nei giorni successivi all’intervento si potrebbe avvertire un po’ di dolore alla mascella. Il dentista probabilmente consiglierà di mangiare esclusivamente cibi morbidi in modo da non irritare o danneggiare le gengive in via di guarigione. È importante risciacquare con acqua calda salata o soluzione salina per mantenere l’area libera da batteri o altre sostanze irritanti e bisogna evitare collutorio o altri liquidi antisettici. Potrebbe anche essere necessario assumere antibiotici per prevenire le infezioni gengivali. Lungo termine Qualsiasi dolore e indolenzimento dovrebbe finire dopo circa una settimana. È bene rivolgersi nuovamente presso il proprio dentista per verificare che l’area stia guarendo e che si possa riprendere una dieta normale.  Infine, è importante prendersi cura dei propri denti, spazzolando i denti e usando il filo interdentaledue volte al giorno. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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