2022

denti in resina

Denti in resina

Denti in resina a Milano Salute Indice I Denti in Resina vengono eseguiti con un procedimento odontoiatrico chiamato bonding dentale. Grazie a questa tecnica puoi trovare soluzione a denti cariati, macchiati, scheggiati o scoloriti. I denti di questo tipo sono utilizzati per rimediare a piccoli problemi estetici e non solo. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. Dente resina: cos’è? Il bonding dentale consiste nell’applicazione di una resina per denti. Questa resina è un materiale plastico che viene indurito per farlo aderire al dente. Nel bonding dentale si usa una resina polimerica dato che presenta costi più contenuti rispetto a ceramica e zirconio. Si tratta comunque di una procedura molto efficace. La resina composita viene scelta dello stesso colore dei denti. In questo modo si possono correggere in modo facile e veloce alcuni difetti estetici di questo tipo. Oltre a questo, alcuni dentisti consigliano i denti in resina principalmente per piccoli interventi. Ad esempio la correzione di quei denti che si trovano in aree con pressione del morso molto bassa (parliamo di denti anteriori). Perché si fanno i denti di resina? I denti in resina per protesi si realizzano a causa di svariati motivi. Innanzitutto, la tecnica utilizzata è semplice e veloce. Infatti in totale richiede al massimo dai 30 ai 60 minuti. In secondo luogo, come già accennato, questo trattamento è economico e molto efficace ed utile anche per proteggere i denti quando le gengive si ritirano. Ecco i motivi per i quali si ricorre a protesi in resina: riparare i denti cariati migliorare l’aspetto dei denti scoloriti correggere denti scheggiati chiudere gli spazi tra i denti proteggere la radice dei denti quando le gengive si ritirano Protesi dentarie resina: come si realizzano? Il trattamento del bonding dentale si realizza in modo facile e occorre solo una minima preparazione. Il dentista sceglie la gradazione di bianco adatta, usando una scala di colori. Fatto questo, si procede ad irruvidire il dente. Tutto ciò permette al materiale adesivo di aderire alla superficie dentale. L’anestesia, nella maggior parte dei casi, non è nemmeno necessaria. Salvo che la resina non venga usata per l’otturazione di denti cariati. La resina per denti, ha consistenza simile al mastice e si “attacca” tramite l’utilizzo di un liquido trattante. Una volta applicata, viene modellata e levigata per farle assumere la forma desiderata. Dopodiché il dentista la indurisce attraverso l’uso di una luce laser oppure ad ultravioletti. Poi procede ad una nuova modellazione ed infine alla lucidatura che, le dona la stessa lucentezza del dente naturale. Resina denti: quanto dura? Dopo che hai inserito le protesi dentarie in resina, nelle 48 ore seguenti è importante non  fumare e non consumare cibi e bevande acidi. Quindi evita alimenti come tè e caffè. Infatti, queste sostanze possono macchiare la resina appena applicata. In linea generale, il bonding dentale dura solitamente dai 3 ai 10 anni ed è importante avere una cura ed un’attenzione particolare nei confronti dei denti su cui è stata applicata la resina. Quindi, quando parliamo di denti in resina è necessaria un’ottima igiene dentale quotidiana. Ricorda di andare dal dentista per la pulizia dei denti professionale. Almeno una volta ogni 6 mesi. Poiché il materiale adesivo può scheggiarsi, è importante evitare abitudini negative. Ad esempio non dovresti: mangiarti le unghie masticare penne o matite mangiare ghiaccio o altri cibi duri usare denti per aprire cose Perché tutto questo? La resina non è dura quanto lo smalto dei denti naturali e nel lungo termine queste abitudini possono danneggiarla. Se noti degli spigoli vivi su un dente in resina o percepisci qualcosa di strano quando mordi, chiama il tuo dentista. Denti in resina a Milano Ora che ne sai di più sul bonding dentale, non esitare a contattare il Centro Dentistico Unisalus a Milano per richiedere una visita dentistica e un preventivo senza impegno. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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ranula

Ranula

La Ranula Salute Indice La Ranula è una problematica del cavo orale strettamente correlata al concetto di mucocele. Si tratta della ritenzione di liquidi o cisti che si formano nella bocca e più precisamente sotto la lingua. Per questo motivo viene anche chiamata ranula sublinguale. Le ranule si formano a causa del ristagno di saliva all’interno della bocca. Solitamente le ghiandole salivari hanno la funzione di drenare la saliva in eccesso. Quando questo non accade, le ghiandole si gonfiano e ci troviamo di fronte a questa ritenzione da cui si forma la ranula sottolinguale. Cause di ranula sottolinguale La causa della ranula sotto la lingua è un malfunzionamento o una ferita della ghiandola salivare, in particolare quella sottolinguale. Esistono infatti 3 ghiandole salivari: sottolinguali parotidee sottomandibolari La funzione delle ghiandole salivari è quella di “drenare” la saliva per farle raggiungere la bocca. Dove verrà poi ingerita. Tuttavia quando la ghiandola salivare è malata, la ghiandola si gonfia e fa fuoriuscire il liquido in eccesso formando così una bolla o cisti nella zona intorno alla ghiandola. Questa formazione è appunto la ranula. Dato che la problematica coinvolge più spesso la ghiandola sublinguale, parliamo di ranule sotto la lingua. Come si esegue la diagnosi della Ranula La diagnosi è molto semplice e spesso si risolve con un esame obiettivo del dentista. Durante la visita dentistica, le Ranule possono essere osservate a occhio nudo. Esistono tuttavia dei casi più complessi, che possono necessitare di ulteriori accertamenti strumentali come ad esempio una radiografia, per valutare l’intera portata del problema. Ma non solo. Ulteriori esami possono essere utili per escludere altre cause o problematiche spesso concomitanti. Quali sono i sintomi della Ranula? I Sintomi della Ranula sono un gonfiore morbido di pochi centimetri nella zona sotto la lingua e in alcuni casi delle piccole ferite all’interno della bocca. Ferite causate proprio dall’eccesso di liquido salivare non drenato. Non ti preoccupare se la ranula cresce poco alla volta. Solitamente tende a diventare più grande in modo molto lento, fino al momento in cui viene scoperta da te o dal dentista. L’unico consiglio che vogliamo darti è che bisogna fare attenzione ad agire velocemente quando cresce. Perché quando raggiunge dimensioni più ampie, potrebbe dar luogo ad uno spostamento della lingua e uno scompenso della funzione masticatoria. La Ranula non è dolorosa. Come si trattano le Ranule? È abbastanza raro che le ranule si risolvano spontaneamente, anche se ci sono alcuni casi in cui questo può capitare. Potresti aver bisogno di un aiuto manuale al drenaggio dei liquidi in eccesso, ma questo risolve il problema solo in maniera momentanea. Non si tratta quindi di un rimedio duraturo. Ranula cura: cosa fare quindi? La terapia più adatta, oltre al drenaggio è quella dell’asportazione chirurgica della cisti. Una volta eseguito questo semplice intervento devi sempre ricordare di tenere ben curato e pulito il cavo orale. Soprattutto i primi giorni dopo l’intervento. In questo modo potrai evitare il proliferare di batteri e infezioni nella tua bocca. Per il trattamento chirurgico sono state messe a punto anche tecniche percutanee mini-invasivi molto efficaci. Ricordiamo che comunque le ranule possono essere soggette a recidiva. Per questo motivo consulta sempre il Dottore per delle visite programmate di controllo. Eventuali complicanze nei trattamenti della Ranula Le complicanze nell’intervento chirurgico della Ranula sono un evento raro. Dopo l’intervento potresti al massimo sperimentare un leggero gonfiore nella zona e un po’ di arrossamento. Di solito non sono necessari punti di sutura, per questo motivo è possibile mangiare già poche ore dopo l’intervento. Cerca magari di evitare cibi troppo caldi e alimenti solidi, prediligendo un alimentazione liquida e fresca come yogurt, gelati, frullati. Complicanze gravi, come la lesione di un nervo vicino alla ranula, sono rare. Come detto, le Ranule sublinguali sono soggette a recidiva. Per questo motivo potresti aver bisogno di un secondo intervento nel corso del tempo. Parlane sempre con il tuo Medico Dentista curante. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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denti trasparenti cause e rimedi

Denti trasparenti cause e rimedi

Denti trasparenti cause e rimedi Salute Indice Denti trasparenti cause e rimedi: in questo articolo vedremo quali sono le motivazioni e le soluzioni a questo antiestetico problema. I denti trasparenti sono una complicazione della salute della bocca da non sottovalutare perché possono essere sintomo di altre patologie. In condizioni normali i denti appaiono bianchi e luminosi in quanto lo smalto è una sostanza traslucida. A volte può succedere che, a causa di sostanze acide introdotte con l’alimentazione, lo smalto e la dentina si corrodano. I denti apparirebbero, così, trasparenti e con i bordi segmentati. Denti trasparenti cause e rimedi Denti trasparenti cause: quali sono? Innanzitutto bisogna dire che i denti trasparenti hanno molteplici cause, dall’alimentazione al bruxismo all’ipoplasia. Vediamole di seguito nel dettaglio. Bruxismo Digrignare i denti può portare alla corrosione dello smalto dei denti. Il logoramento dello smalto nel lungo periodo può portare ad avere i denti sottili e trasparenti. Cibi e bevande acidi Un’alimentazione ricca di cibi acidi può accelerare l’erosione dello smalto portando appunto ad avere denti trasparenti. Parliamo di alimenti e bevande come agrumi, caffè, bevande gassate e caramelle. Celiachia Questa patologia autoimmune è caratterizzata dal causare danni e lacerazioni all’intestino quando viene assunto il glutine. Mentre gonfiore e dissenteria sono sintomi comuni, alcune persone manifestano anche denti trasparenti. Infatti, la celiachia porta ad avere lo smalto dentale debole e perciò più facilmente deteriorabile. Reflusso acido L’esposizione frequente agli acidi dello stomaco può logorare lo smalto dei denti. Il reflusso acido può trasformarsi in reflusso del tratto gastroesofageo che causa un reflusso acido più frequente. Gli effetti conseguenti sono più gravi sullo smalto dei denti. Ipoplasia dello smalto L’ipoplasia è una malattia genetica che porta ad una mancanza di mineralizzazione, componente fondamentale nella produzione dello smalto. Infatti, soggetti con questa patologia possono presentare denti trasparenti e uno smalto sottile. Demineralizzazione A rendere i denti trasparenti, infine, può essere la demineralizzazione, ovvero quel processo di perdita dei minerali che compongono lo smalto. Denti trasparenti rimedi I denti trasparenti sono dunque causati da molteplici fattori. Allo stesso modo esistono diverse soluzioni, a seconda del motivo scatenante. Infatti, se i denti sottili e trasparenti sono causati dal bruxismo la soluzione sarà il byte. Se invece, sono conseguenza di demineralizzazione o ipoplasia, dentifrici al fluoro possono aiutare. Nel caso di reflusso acido o gastroesofageo, invece, sarà opportuno intervenire con una terapia farmacologica appropriata. Questi rimedi servono a risolvere il problema all’origine dei denti trasparenti. Denti trasparenti soluzioni Abbiamo visto prima le soluzioni per trattare la causa alla base dei denti trasparenti. Ma vediamo ora come rimediare alle conseguenze di questo problema. Per correggere gli inestetismi dei denti trasparenti le soluzioni possono essere le seguenti. Bonding dentale I denti trasparenti possono essere trattati applicando una resina sui denti. La resina dentale viene scelta dello stesso colore dello smalto per dare un maggiore effetto estetico. Faccette dentali Il dente trasparente, se è a un livello da lieve a moderato, può essere trattato con le faccette dentali. In questo caso viene applicato al dente una sorta di guscio protettivo che è in grado di ripristinare il dente dal punto di vista estetico. Dunque lo proteggono da ulteriore erosione. Capsule dentali Se i denti trasparenti sono estremamente usurati, la soluzione migliore sono le capsule dentali. Questa soluzione consiste nel ricoprire il dente, in modo tale da fornire protezione e struttura. Pertanto le capsule dentali, in caso di lesioni gravi, sono la soluzione migliore. Prevenzione dei denti trasparenti La trasparenza dei denti può essere prevenuta con buone abitudini di igiene orale, come lavare i denti due volte al giorno e passare il filo interdentale una volta al giorno. Inoltre, possono essere utili queste abitudini: evitare cibi acidi se si soffre di reflusso bere più acqua sciacquare la bocca con l’acqua dopo aver mangiato cibi acidi ridurre cibi zuccherati contattare il tuo dentista per effettuare controlli e pulizie almeno una volta ogni 6 mesi Ecco qui concluso il nostro articolo “Denti trasparenti cause e rimedi“. Per ulteriori informazioni o per prenotare un consulto non esitare a contattarci. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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mucocele bocca

Mucocele bocca

Il Mucocele bocca, o cisti mucosa orale, è una cisti delle ghiandole salivari innocua, benigna e contenente liquidi. Più comunemente si presenta come un gonfiore o una ciste sul labbro inferiore o sulla mucosa della bocca. Se hai notato in bocca una pallina o bollicina di colore trasparente o bianca, allora molto probabilmente hai questa fastidiosa lesione. Vediamola meglio nel dettaglio. Mucocele sintomi Ci sono due tipi di Mucocele. Il Mucocele orale si presenta generalmente all’interno del labbro inferiore, delle gengive, del palato o sotto la lingua. Questa lesione si presenta come una bolla sul labbro. Può anche manifestarsi anche sul pavimento della bocca e, in questo caso, prende il nome di ranula. Questo secondo tipo di ciste sul labbro è più raro e, poiché è più grande, può causare più problemi con la parola, la masticazione e la deglutizione. Il Mucocele bocca può avere queste caratteristiche: essere mobile e indolore avere la superficie perlata, semitrasparente o di colore bluastro essere morbido, rotondo, a forma di cupola avere 2-10 millimetri di diametro Cause del Mucocele labbro Ci sono diverse ragioni per la comparsa delle cisti labbro. Per esempio, l’abitudine di mordersi le labbra, traumi subiti, piercing orali o uso di dentifricio per il controllo del tartaro in alcuni casi. Il Mucocele labbro inferiore è incentrato su una piccola ghiandola salivare, che produce la saliva in bocca. Ecco come nasce la cisti. La saliva si sposta da una ghiandola salivare attraverso i dotti salivari nella tua bocca. Uno di questi dotti può danneggiarsi o bloccarsi a causa di cattive abitudini come, ad esempio, succhiare o mordersi ripetutamente il labbro inferiore o la guancia oppure usare oggetti appuntiti per sfiorare il labbro inferiore. Anche un trauma subito, quale essere colpiti al viso, potrebbe essere la causa del danneggiamento dei dotti. Quindi, quando il dotto salivare è danneggiato o bloccato, il muco fuoriesce provocando un gonfiore che è il Mucocele bocca. Riassumiamo le cause del Mucocele. Queste possono essere: una lesione o un trauma che provoca uno strappo ai dotti salivari provocandone il blocco cattive abitudini compulsive, come per esempio mordersi il labbro, che causano danni o blocchi dei dotti salivari piercing alle labbra, che può causare infezioni portando alla formazione di cisti scarsa igiene orale che può provocare l’accumulo di batteri. Batteri che, a loro volta, bloccano le ghiandole salivari che portano alle cisti Diagnosi di Mucocele bocca Nella maggior parte dei casi, il dentista è in grado di diagnosticare un Mucocele semplicemente guardandolo. In caso contrario può avvalersi dei seguenti metodi per formulare la diagnosi: biopsia. Un piccolo campione della cisti viene prelevato e inviato al laboratorio per la diagnosi iniziale e l’analisi cellulare ultrasuoni. Vengono usati per mostrare le immagini dell’interno della cisti. L’ecografia utilizza le onde sonore e il fluido all’interno della cisti rende più facile ottenere una visione chiara della cisti stessa Mucocele bocca cura Per lo più una cisti labbro inferiore andrà via da sola. Tuttavia, se non è così e se causa problemi orali, non provare a trattarlo da solo. Potresti provocare ulteriori infezioni e danni ai tessuti. Contatta il tuo dentista per rimuoverlo. I due trattamenti più comunemente utilizzati sono: rimozione della ghiandola. Il dentista utilizza un bisturi o un laser per rimuovere la ghiandola salivare. Viene fatta l’anestesia locale per intorpidire la zona formare un nuovo condotto. Questa tecnica, chiamata marsupializzazione, serve a formare un nuovo dotto e a svuotare la cisti Il dottore disinfetta la zona, punge il Mucocele bocca e fa un nodo, fa uscire delicatamente la saliva e, dopo circa una settimana, rimuove il punto di sutura. Altri tipi di trattamento che possono ridurre il gonfiore o prevenire la necessità di un intervento chirurgico includono iniezioni di steroidi e farmaci applicati sulla superficie del Mucocele. Se tutti i trattamenti detti finora non dovessero funzionare, potrebbe essere necessario eseguire la crioterapia (congelamento della cisti), un trattamento laser o un intervento chirurgico. Mucocele labbro intervento In alcuni casi è possibile ricorrere a intervento chirurgico per rimuovere la Mucocele. Questa pratica consiste nella rimozione: della ciste della mucosa circostante del tessuto ghiandolare Infatti, non è consigliabile tagliare lo strato superiore per consentire il drenaggio, perché questo ha un alto tasso di recidiva. L\’intervento è semplice e si esegue in anestesia locale. Dopo l\’anestesia, viene poi effettuata una piccola incisione a semiluna sul tetto della cisti. Successivamente si solleva l\’epitelio. A questo punto, con l\’ausilio di una pinzetta, la lesione viene rimossa insieme al tessuto perilesionale. Se soffri o pensi di soffrire di Mucocele e vuoi prenotare una visita con gli specialisti del Centro Dentistico Unisalus chiama il n. 0248013784 oppure scrivi a info@centrodentisticounisalus.it o tramite la sezione contatti del nostro sito.

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bite sportivo

Bite sportivo

Cos’è un bite sportivo? Salute Indice Il Bite Sportivo protegge denti, gengive, lingua e guance da urti e traumi. I bite sportivi personalizzati si adattano e salvaguardano i denti meglio del paradenti da banco. Bambini e adulti dovrebbero indossarli durante gli sport di contatto o altre attività sportive. Cos’è un Bite sportivo? I bite per sportivi sono dispositivi dentali che coprono i denti. Proteggono denti, lingua, gengive e guance da traumi causati da lesioni sportive. Chi potrebbe aver bisogno di un bite dentale sport? Potrebbero necessitare di un bite sportivo bambini e adulti che praticano uno sport di contatto. Parliamo di basket, calcio, lacrosse, hockey, boxe, rugby o football americano dove sono elevati i rischi di ricevere un colpo in faccia. Tuttavia, il bite sportivo può essere utile anche a chi pratica uno sport non di contatto ma che potrebbe comportare un rischio di lesioni alla bocca come pattinaggio sul ghiaccio, ginnastica o ciclismo. Tipi di bite Esistono 2 categorie principali di bite: i bite realizzati per tutelare i denti da traumi da sport o altre attività atletiche i bite creati per chi soffre di bruxismo o digrignamento dei denti. I bite possono essere di diversi tipi: Personalizzati. Il dentista utilizza lo stampo dei tuoi denti (impronta) per creare un bite su misura che si adatti perfettamente a denti e bocca. Le protezioni di questo tipo costano di più ma offrono una migliore vestibilità e protezione. Viene realizzato un bite appositamente per le tue esigenze, sia per la protezione da traumi durante la competizione atletica (bite sportivo) sia per l’uso notturno se digrigni i denti. Modellanti. Questo tipo di bite è in materiale termoplastico che puoi modellare a casa per adattarlo ai tuoi denti. Regolabili. Sono bite da banco regolabili. Preformati. Questi bite di taglia unica sono preformati e pronti da indossare. Poiché non sono realizzati appositamente per i tuoi denti, raramente si adattano bene. Il loro ingombro e la scarsa vestibilità possono rendere difficile la respirazione. I bite di serie offrono una protezione minima. Ci sono bite superiori e inferiori? Il bite sportivo viene utilizzato, per lo più, sui denti superiori. Infatti, questi denti sporgono di più di quelli inferiori, mettendoli maggiormente a rischio di impatto. Se indossi l’apparecchio, il dentista potrebbe consigliarti anche un bite sportivo inferiori. Vantaggi di indossare un bite denti sport Gli incidenti possono verificarsi durante qualsiasi attività fisica. Usare un bite può aiutarti a limitare il rischio di lesioni legate a bocca, labbra, lingua e tessuti molli della bocca. Indossare un bite sportivo durante le attività atletiche può aiutarti a evitare di: scheggiare o perdere i denti. subire un danno nervoso a un dente. riportare danni ai tessuti molli di labbra, gengive, lingua e guance interne. Cura del bite sportivo Nel bite si annidano i batteri che si trovano nella bocca. Assicurati di pulire i denti molto bene prima di inserire un bite. Ora elenchiamo i consigli per prenderti cura della tua protezione dentale: Non esporre il bite a calore troppo alto, come luce solare o acqua calda. Il caldo, infatti, può deformare il bite e cambiare la sua forma. Quando non lo utilizzi o quando viaggi, conserva il bite in un contenitore di plastica robusto e areato. Dopo ogni utilizzo sciacqualo sotto l’acqua fredda e puliscilo con una spazzola e acqua e sapone. Lascialo asciugare all’aria. Conserva il bite fuori dalla portata di cani e altri animali domestici Quanto dura un bite sportivo? A seconda della frequenza con cui usi il bite, un bite su misura può durare diversi anni con la  dovuta cura. Tuttavia, alcune persone potrebbero scoprire di avere bisogno di sostituire il bite più spesso. Dovresti portare il bite ai controlli dal dentista in modo che possa controllarlo per verificare la presenza di crepe o altri segni di usura. I bite da banco, invece, non sono così durevoli, potrebbe essere necessario sostituirli ogni pochi mesi. Infine, bambini e adolescenti potrebbero dover sostituire i bite molto più spesso man mano che i denti e la bocca crescono. Chi indossa un apparecchio può usare il bite? I bite aiutano a proteggere denti, apparecchi ortodontici, impianti dentali e ponti dentali da eventuali danni. Quindi sì, anche chi indossa apparecchi ortodontici o ha impianti dentali può utilizzare senza problemi il bite. I bite personalizzati funzionano meglio perché si adattano più adeguatamente alla forma di impianti e apparecchi. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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sindrome di costen

Sindrome di Costen

Quali sono i sintomi della sindrome di Costen? Salute Indice La Sindrome di Costen è un termine usato per descrivere i cambiamenti funzionali e strutturali che coinvolgono l’articolazione temporo-mandibolare. Cambiamenti che causano una sintomatologia variabile che include dolore emicranico e disturbi masticatori. Sindrome di Costen eziologia James Costen nel 1934 ha condotto studi di embriologia e anatomofisiologia al fine di formulare una diagnosi più accurata per i pazienti con disturbi relativi alla regione temporo-mandibolare. La stretta relazione anatomica e funzionale tra le strutture dell’ATM (articolazione temporomandibolare) e quelle del sistema uditivo fornisce una base per indurre una relazione causale tra disturbo dell’articolazione temporo-mandibolare e disturbi della funzione uditiva. Pertanto, affinché l’articolazione temporo-mandibolare possa funzionare armoniosamente, è necessario che l’occlusione dentale e l’equilibrio neuromuscolare agiscano in accordo. Anatomicamente la regione dell’ATM è adiacente all’orecchio e richiede un corretto posizionamento all’interno della fossa mandibolare. Perciò, nel caso in cui si verifichino stimoli interni o esterni che colpiscono questa articolazione provocando il suo spostamento, questo comporterà danni alle strutture vicine causando conseguenze sintomatiche per l’individuo. Quindi, possiamo concludere che l’eziologia della Sindrome di Costen è multifattoriale poiché sono presenti diversi aspetti. Infatti generano malocclusione, ad esempio, perdita dei denti, protesi mal adattate, usura dei denti, bruxismo e abitudini parafunzionali (ossia mangiarsi le unghie, succhiarsi le dita, mordere gli oggetti). Sindrome di Costen sintomi I sintomi della Sindrome di Costen possono essere suddivisi in questo modo: sintomi otologici. Quali perdita dell’udito, orecchie tappate e acufene male alla testa e al collo. Dolore all’interno e intorno alle orecchie, male al vertice della testa e alle regioni occipitali e dolore tipico della “malattia del seno nasale” sintomi vari. Vertigini, dolore all’articolazione temporo-mandibolare alla palpazione, sensazioni di bruciore alla lingua e alla gola, sapore metallico Diagnosi della Sindrome di Costen La diagnosi di TMD (disordini temporomandibolari) è sindromica, ossia è necessario un insieme di segni e di sintomi che definiscono le manifestazioni cliniche della regione interessata. La Sindrome di Costen ha un’elevata prevalenza poiché oltre il 50% della popolazione ha avuto almeno uno o più segni di TMD. A causa della sua vasta gamma di fattori, non è stato ancora possibile stabilire una diagnosi standardizzata. Per quanto riguarda la diagnosi di TMD, non esiste ancora un metodo affidabile per la diagnosi e la misurazione della presenza e della gravità del disordine temporomandibolare. Tuttavia, per la diagnosi dei singoli casi, l’anamnesi rimane il passo più importante nella formulazione dell’impressione diagnostica iniziale. L’anamnesi, infatti, richiede una completa identificazione di fattori predisponenti, fattori scatenanti e fattori perpetuanti. Il dentista, insieme a un team che coinvolge otorinolaringoiatri e neurologi, dovrebbe prestare attenzione all’anamnesi come il punto più importante della diagnosi. Deve far attenzione al coinvolgimento o meno di fattori psicosomatici, emotivi (ansia, depressione e stress) e sociali. Infatti, molti casi di TMD hanno un substrato emotivo. Anche l’esame fisico (che comporta la palpazione dell’ATM,  il riconoscimento del movimento attivo e l’analisi del rumore articolare) ha la sua importanza nella formulazione della diagnosi. Inoltre, lo studio del sonno (polisonnografia) e le immagini radiografiche dell’ATM sono visti come importanti strumenti ausiliari nella valutazione dell’articolazione. Trattamento della Sindrome di Costen Il trattamento conservativo dovrebbe essere sempre la prima opzione. Il trattamento chirurgico dovrebbe essere considerato l’ultima opzione. La scelta per le procedure più invasive dovrebbe essere lasciata ai casi di insuccesso nei risultati. È importante valutare l’individualità di ciascun caso. Recentemente c’è stata una grande evoluzione dei risultati, soprattutto se si considera la multidisciplinarietà. Devono essere prese in considerazione procedure come aggiustamento occlusale, ortodonzia, elettroterapia, tossina botulinica, terapia laser, trattamento farmacologico, agopuntura, crioterapia, termoterapia, farmaci miorilassanti, chiropratica, trattamento psicologico. La procedura chirurgica maxillo-facciale è indicata in casi specifici come anchilosi, fratture e alcuni disturbi congeniti o dello sviluppo. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? 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Sorriso gengivale

Che cos’è il sorriso gengivale? Salute Indice Si parla di Sorriso Gengivale o Gummy Smile, noto in termini medici come esposizione gengivale eccessiva, quando sorridi e si vede troppo tessuto gengivale sopra i denti superiori. Non esiste una definizione fissa di sorriso gengivale, in quanto non è un problema medico di per sé. Un Sorriso Gengivale si basa principalmente sulla percezione personale. Tuttavia, ci sono stati studi per determinare ciò che le persone considerano un’eccessiva esposizione Gengivale. Nella maggior parte dei casi, i soggetti coinvolti hanno valutato i sorrisi come attraenti quando sono visibili 2 millimetri o meno di tessuto gengivale. A circa 3 millimetri o più, il sorriso si riteneva gengivale. La condizione, inoltre, sembra essere più comune nelle donne rispetto che agli uomini. “Gummy Smile”: cause Anche se non è considerato una condizione medica, possiamo comunque discutere quali siano le cause di un Sorriso Gengivale. Ovviamente, queste cause sono tutte legate a denti, labbra, mascella e gengive. Cioè, i componenti chiave che determinano l’estetica del sorriso di una persona. Le cause più comuni delle Gengive sporgenti includono: denti che appaiono corti e rimangono parzialmente coperti da tessuto gengivale denti piccoli rispetto alle gengive, principalmente per via della genetica un labbro superiore troppo corto che non copre le gengive un labbro superiore di lunghezza normale quando il viso è a riposo ma che si solleva troppo quando si sorride, esponendo così molto tessuto gengivale. ipertrofia gengivale (tessuto gengivale ingrossato). ipersviluppo mascellare (crescita eccessiva della mascella superiore che fa gonfiare le gengive). protrusione della mascella. Solitamente la causa alla base di un sorriso gengivale è genetica, quindi non c’è nulla che si possa fare per prevenirlo. Sorriso gengivale rimedi Sono disponibili diverse opzioni per correggere un “Gummy Smile“, a seconda della causa principale alla base del problema. Ortodonzia Sorriso Gengivale Se il motivo dell’eccessiva esposizione gengivale è lieve ed è causato da problemi ortodontici della mascella o dei denti, può essere risolto solo con apparecchi ortodontici. Ad esempio, utilizzando gli apparecchi giusti è possibile spostare il morso nella posizione corretta e far apparire le gengive grandi meno prominenti. Correzione sorriso gengivale: un altro modo per risolvere il problema sono le faccette dentali. Queste possono essere utilizzate per far sembrare più lunga la dentatura superiore e migliorare, così, il rapporto dente-gengiva quando i denti sono troppo corti a causa dell’usura o della genetica. Sorriso gengivale intervento Quando la causa di un “Gummy Smile” è una protrusione della mascella da moderata a grave, i trattamenti potrebbero diventare più invasivi e richiedere un certo tipo di intervento chirurgico. Queste opzioni includono: gengivectomia. Consiste nel rimuovere il tessuto gengivale in eccesso e rimodellare il restante per esporre più denti chirurgia di allungamento della corona. È un intervento chirurgico per allungare la corona dei denti quando questi non sono completamente fuoriusciti. Si rimuove il tessuto gengivale e/o osseo per esporre una parte maggiore del dente, consentendo alle gengive di ritirarsi nella posizione corretta chirurgia della mascella superiore. Questa operazione chirurgica viene eseguita nei casi più gravi intervento di riposizionamento del labbro. Viene eseguito quando l’eccessiva esposizione gengivale è il risultato di un labbro superiore corto o iperattivo Iniezioni di tossina botulinica Se sei infastidito da un sorriso gengivale che non può essere corretto con l’ortodonzia ma non ti piace l’idea di sottoporti a un intervento chirurgico, le iniezioni di tossina botulinica potrebbero essere la soluzione. La tossina botulinica agisce paralizzando temporaneamente i muscoli elevatori, in modo che non sollevino eccessivamente il labbro superiore ogni volta che sorridi. Generalmente i risultati durano dai 3 ai 4 mesi. Quindi, se stai considerando un intervento per correggere il tuo sorriso gengivale, questa opzione può essere un ottimo modo per testare come apparirai prima di sottoporti all’operazione chirurgica. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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dentifricio per bambini

Dentifricio per bambini

Come scegliere il dentifricio per bambini? Salute Indice Dentifricio per bambini: come sceglierlo? Il mercato, oggi, offre tante opzioni di dentifricio per bambini. Per questo motivo può essere complicato scegliere il prodotto migliore per l’igiene orale di tuo figlio. La bocca dei bambini è in continuo sviluppo, perciò è importante assicurarsi che i loro denti siano curati il più possibile sin dalla nascita. Quando iniziare l’igiene orale? L’Associazione Dentistica Americana (ADA) raccomanda ai genitori di iniziare una routine di igiene dentale fin dai pochi giorni di vita del bambino. Consiglia, infatti, di inumidire una garza o un panno e di pulire le gengive del bambino. Difatti, anche se non puoi vederli, ogni bambino nasce con 20 denti pronti a spuntare fuori. Pulendo le gengive del neonato ogni giorno, crei una bocca sana pronta ad accogliere quei denti. Per la maggior parte dei bambini, il primo dente compare quando hanno circa 6 mesi. E più o meno a 3 anni, hanno 20 denti da latte. Sfortunatamente, però, i denti da latte sono soggetti a rischio carie non appena spuntano. Ciò significa che, senza le cure adeguate, il tuo bambino avrà le carie. Prenderti cura dei denti da latte di tuo figlio può sembrare complicato. Potresti avere molte domande sulla prevenzione orale nei bambini, tra cui, probabilmente, come dovresti scegliere il dentifricio bimbi adatto. Come scegliere il dentifricio per bambini? La risposta potrebbe essere più complicata di quanto sembri. Ecco, quindi, alcune cose da considerare prima di scegliere il dentifricio per tuo figlio. Controlla il contenuto di fluoro del dentifricio bambini I dentifrici contengono fluoro, agenti antibatterici e abrasivi delicati che aiutano a prevenire le carie e a mantenere i denti sani. Ognuno di questi ingredienti ha un ruolo specifico da svolgere. Gli agenti antibatterici inibiscono la crescita di batteri e aiutano a ridurre la placca e la gengivite. La gengivite nei bambini è una patologia che è spesso sottovalutata nei bambini. Gli abrasivi rendono più efficace l’azione meccanica della spazzolatura. Il fluoro concorre a rafforzare lo smalto dei denti e a prevenire la carie. I dentifrici per bambini e per adulti variano nel contenuto di fluoro. Guarda, quindi, la confezione del dentifricio per controllare la quantità di fluoro che contiene. La maggior parte dei normali dentifrici contengono 1000-1500 ppm di fluoro. I bambini fino a 2 anni di età tendono a ingoiare il dentifricio. Questo è dannoso poiché l’ingestione di fluoro può causare malattie. Troppo fluoro, poi, può causare una condizione nota come fluorosi. Per questo motivo, scegli sempre un dentifricio x bambini con un contenuto di fluoro non superiore a 1000 ppm. Dentifricio fluoro bambini: ne hanno bisogno? Consulta il tuo dentista per scoprire se tuo figlio ha bisogno di un dentifricio al fluoro. Infatti, già l’acqua potabile contiene una piccola quantità di fluoro. Di solito, i bambini al di sotto dei 2 anni ottengono abbastanza fluoro dalla sola acqua e non hanno bisogno di un dentifricio che lo contenga. Tuttavia, se il dentista ritiene che tuo figlio abbia bisogno di assumere più fluoro, ti consiglierà un dentifricio per bambini. Inoltre, se tuo figlio ha l’abitudine di ingoiare il dentifricio, utilizzarne uno senza fluoro è la scelta migliore. Una volta che il bambino, poi, ha imparato a non deglutire il dentifricio, puoi passare a uno al fluoro. Scegli un sapore adatto ai bambini La menta è il gusto più popolare per i prodotti orali. Tuttavia, quando si tratta di bambini, spesso preferiscono i sapori fruttati come la fragola o l’anguria. A molti bambini, infatti, non piace lavarsi i denti perché non amano il sapore dei normali dentifrici. La maggior parte dei dentifrici per bambini, però, ha un sapore delicato. Quindi i bambini si divertiranno a lavarsi i denti e a costruire, così, buone abitudini. Inoltre, i personaggi dei cartoni animati sulla confezione possono incoraggiare il tuo bambino a divertirsi lavandosi i denti promuovendo, così, una buona igiene orale. Controlla le certificazioni Per garantire la completa sicurezza di un prodotto, verifica sempre se dispone della necessaria certificazione governativa. In caso di dubbi su un dentifricio, consulta il tuo dentista, che saprà dirti se utilizzare o meno quel prodotto. Inoltre, non tutti i bambini sono abbastanza pazienti da spazzolare i denti per 2 minuti interi. Quindi, prova a rendere piacevole il momento del lavaggio dei denti cantando una canzone o raccontando una storia divertente. Ulteriori consigli Prendi uno spazzolino divertente. Il modo migliore per convincere i bambini a fare qualcosa di banale è renderlo divertente. Alla maggior parte dei bambini non piace spazzolarsi i denti, ma se diventa una parte della loro routine di gioco non vedranno l’ora di farlo. Prendere ai tuoi figli uno spazzolino divertente, magari con personaggi dei cartoni animati, può essere un ottimo modo per coinvolgere i bambini e dare loro l’abitudine di seguire le regole per una buona igiene orale. Infine, i bambini hanno bisogno solo di un po’ di dentifricio. Potresti essere abituato a spremere abbastanza dentifricio per coprire la superficie dello spazzolino. Ma i bambini hanno denti piccoli, quindi hanno bisogno di una quantità minore. Per i bambini sotto i 2 anni, spalma semplicemente il dentifricio o usa una quantità di dentifricio delle dimensioni di un chicco di riso. Per i bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, invece, usa una quantità di dentifricio della dimensione di un pisello. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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lingua bianca rimedi

Lingua bianca rimedi

Lingua bianca rimedi: quali sono? Salute Indice Lingua bianca rimedi: quali sono? La lingua bianca non è una condizione che deve destare preoccupazione. Tuttavia consigliamo sempre di rivolgersi al proprio dottore. Difatti, la patina bianca sulla lingua potrebbe essere sintomo di varie patologie. Perché la lingua diventa bianca? Lingua, denti e gengive sono rivelatori di come sta il nostro organismo. Infatti, la lingua è un organo muscolare ricoperto da minuscole estroflessioni, chiamate papille filiformi. Queste, oltre ad avere una funzione gustativa, tendono a incamerare le cellule esfoliate e i residui alimentari. Dunque, stare attenti all’igiene del dorso linguale è condizione necessaria per avere una lingua rosa. Tuttavia, l’utilizzo di spazzolini duri o un eccesso di energie possono recare danno alla mucosa portando allo sviluppo di un’ipercheratosi, altra motivazione di lingua patinata bianca. Altro fattore che può influire sul colorito della lingua è l’alimentazione. Difatti, condizioni di ipovitaminosi, anemia o carenza di ferro possono comportare la patina bianca sulla lingua. Anche alcol e fumo possono essere causa della lingua con patina bianca. In particolare il fumo può essere motivo di ipercheratosi linguale. Per concludere, quindi, osservare la lingua può far capire lo stato di salute di un individuo. Ovviamente, per arrivare a formulare una diagnosi si eseguono esami specifici con strumenti mirati. Ma la lingua rimane un indicatore del benessere dell’organismo. A seconda del suo colorito e dell’aspetto della sua superficie, infatti, si può capire tanto della salute di una persona. Una lingua manifesta buona salute se è rosea ai bordi e più chiara verso il centro, se è umida e se presenta margini lisci. Lingua felpata cause Le cause lingua bianca possono essere plurime. Se la lingua improvvisamente cambia aspetto o colore, potrebbe essere in corso una gastrite o un’ulcera. Di norma, la lingua biancastra è manifestazione di patologie temporanee legate all’apparato digerente e alle abitudini alimentari. Dunque, le cause della lingua bianca possono essere: disturbi gastrointestinali cattiva digestione stress reflusso gastroesofageo disidratazione bocca secca a causa di fumo e/o farmaci problemi al fegato dieta squilibrata febbre cambio di stagione La lingua diventa bianca per la crescita dei villi di cui è rivestita la mucosa. Invero, se l’organismo è in uno stato di salute ottimale, i villi sono bassi e la lingua conserva il suo colore rosa. Se, invece, c’è un disturbo in corso nell’organismo, i villi crescono e provocano il mutamento del colore della mucosa. Lingua bianca cause: patologie Ci sono determinate patologie che causano la patina linguale. Vediamo nel dettaglio quali sono. Candidosi orale La candidosi orale è la causa più frequente di patina biancastra sulla lingua. Essa rappresenta una stomatite provocata da un fungo, Candida Albicans, che può proliferare sul dorso della lingua rendendolo bianco. È una condizione usuale nei neonati, nei bambini e negli anziani. Ma può essere riscontrabile anche in chi assume corticosteroidi orali, negli immunodepressi, nei diabetici e in chi utilizza da lungo tempo antibiotici ad ampio spettro. Leucoplachia Si presenta come una lesione bianca sulla lingua, ma può estendersi anche a guance, palato e pavimento orale. La causa più frequente di questa patologia è il fumo (cheratosi da tabacco). Nei non fumatori, la leucoplachia può essere sintomo di diabete mellito, anemia sideropenia, allergie causate dal contatto con oggetti esterni, infezioni batteriche della bocca, traumi leggeri ma ripetuti (ad esempio, protesi mobili progettate o montate male). La patologia, inoltre, può rappresentare anche una lesione precancerosa. Lichen Planus Si tratta di una patologia autoimmune che può essere determinata da farmaci o malattie come l’epatite C. Si manifesta con linee bianche sulla lingua e può estendersi a gengive, labbra e guance.  Generalmente si associa ad altre lesioni bianche presenti nella cavità orale. Lingua patinata e alito cattivo Spesso avere la lingua bianca è associato al problema dell’alitosi. Ma la lingua felpata non è causa di alito cattivo. Vero è che, durante l’igiene orale, vada pulita a fondo anche la lingua. Ma i batteri si concentrano in altre aree della bocca, lontano dalla superficie della lingua. Infatti, si annidano per lo più negli spazi tra denti gengive. Perciò, la lingua non è il motivo principale dell’alito cattivo, che dipende generalmente da problemi intestinali. Ho la lingua bianca, mi devo preoccupare? La lingua patinata di bianco non è una condizione preoccupante. Può capitare, però, che venga sentita come problema estetico e questo porta a frenare i rapporti sociali. Per tale motivo, e per prevenire l’insorgere di eventuali problematiche più serie, consigliamo di consultare uno specialista. Il medico, infatti, saprà dire se la patina bianca in bocca è provocata da fattori non patologici correggibili (cattiva igiene orale, fumo o carenze nutrizionali) o se invece c’è una patologia più seria alla base. Lingua bianca rimedi Prima di tutto, in caso di patina bianca lingua è essenziale contattare il proprio dentista o il proprio medico per indagare le cause alla base del sintomo. Solo in questo modo, infatti, il problema potrà essere trattato e risolto. Lingua bianca rimedi: cosa fare? Tra i rimedi per la lingua bianca bisogna, innanzitutto, annoverare l’igiene orale. Infatti, potrebbe bastare l’uso di un puliscilingua per risolvere il problema della lingua bianca. È importante tenere pulita la lingua. Perciò spazzolatela 1 volta al giorno. Potrebbe aiutare anche eseguire dei risciacqui col collutorio. Patina bianca sulla lingua rimedi naturali: carenze vitaminiche Spesso la lingua patina bianca è dovuta a carenze vitaminiche. Perciò, un’integrazione di vitamina A, di vitamina B o di ferro potrebbe bastare per risolvere il problema. Inoltre, bere acqua a sufficienza, ridurre il sale e limitare fumo e alcol possono aiutare a risolvere la condizione della lingua impaniata. Rimedi naturali per lingua bianca: cosa mangiare e bere Innanzitutto, cominciate bevendo un bicchiere di acqua tiepida con succo di limone appena svegli. Seguite, poi, una dieta leggera e mangiate: carne bianca verdura cruda primi poco conditi frutta lontano dai pasti yogurt bianco fermentato senza zucchero Bevete: molta acqua succhi depurativi al mirtillo, alla mela o alla carota Potete anche sciogliere un cucchiaino di curcuma in un bicchiere d’acqua e fare gargarismi con questa soluzione più volte

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piercing lingua denti

Piercing lingua denti

Il piercing sulla lingua rovina i denti? Salute Indice Piercing lingua denti: cosa è necessario sapere sulla presenza di questo piercing nella bocca? In questo articolo parleremo dei rischi che i piercing orali implicano per la salute della bocca. Con “piercing orali” ci riferiamo a qualsiasi tipo di foratura che implichi l’inserzione di un oggetto estraneo all’interno della lingua, delle labbra o delle guance. Comportando maggiori rischi per la salute orale, consigliamo di consultare il dentista per avere più informazioni sugli eventuali pericoli che si corrono e, soprattutto, su come prevenire eventuali danni. Il piercing sulla lingua rovina i denti? Sì, il piercing alla lingua o al labbro può recare danno alla salute orale. Infatti, tale gioiello può provocare infiammazioni alle gengive e, addirittura, può portare alla perdita precoce dei denti in casi gravi. Piercing alla lingua rovina denti: lo studio Un team di ricercatori dell’Università di Basilea ha preso in considerazione un gruppo di ragazze con piercing alla lingua o al labbro. Raccolti tutti i parametri clinici, li ha paragonati a quelli di pazienti senza piercing. Il risultato è che nel gruppo delle ragazze con piercing, i ricercatori hanno rilevato segni di infiammazione gengivale o principi di parodontite. Nello specifico, sono risultati più colpiti i denti maggiormente in contatto con la pallina metallica del gioiello. Piercing alla lingua rischi denti Le due palline metalliche di cui è composto il piercing possono provocare: microfratture e fratture dentali, difficoltà nella funzione masticatoria, diastemi e abrasioni dello smalto. Una cattiva igiene orale e il fumo possono aumentare il rischio di imbattersi in questi problemi. Ipersensibilità dentale Altra eventualità è che l’abrasione o la frattura dello smalto provochino ipersensibilità dentale e aumentino la possibilità di contrarre infezioni (ascessi e carie). Infatti, lo smalto ripara la parte più interna del dente (la dentina) che, a sua volta, comprende la polpa del dente. Nel caso in cui lo smalto si assottigli o si rovini, le terminazioni nervose che si trovano all’interno della dentina reagiranno con maggiore intensità agli stimoli esterni, ossia al caldo, al freddo o agli stimoli tattili. Infezioni Lo smalto assottigliato o rovinato, dunque, non è più in grado di proteggere il dente. Ciò consente ai batteri di infettare il dente con più facilità. Diastemi Il diastema è lo spazio tra due denti contigui. Chi ha un piercing alla lingua spesso prende l’abitudine di giocare col gioiello spingendo la pallina metallica contro gli incisivi. Questa continua pressione sui denti può far sì che questi si spostino, creando, appunto, il diastema. Piercing lingua danni denti Gli eventuali ulteriori effetti collaterali possono essere: infezioni. Nella nostra bocca sono presenti milioni di batteri che possono provocare un’infezione dopo un piercing. Anche maneggiare il gioiello una volta introdotto può originare infezioni gonfiore e dolore. Il gonfiore dopo un piercing, specialmente alla lingua, è normale. Ma se il corpo rigetta il gioiello, la lingua può gonfiarsi al punto di chiudere le vie respiratorie. emorragia prolungata. Se il piercer a cui ti rivolgi non è professionale e affidabile, rischi che, durante il piercing, punga con l’ago un vaso sanguigno, determinando un’emorragia anche difficile da controllare. denti scheggiati. Il piercing, se entra in contatto con i denti per lungo tempo, può fratturarli. malattie a trasmissione ematica. Se realizzato in studi non professionali, il piercing orale può essere un fattore di trasmissione dell’epatite B, C, D e G. endocardite. Il piercing orale può comportare il rischio di endocardite. Ossia, l’infiammazione delle valvole e dei tessuti cardiaci. Infatti, la ferita creata dal piercing può consentire ai batteri che stanno nella bocca di entrare nel sangue e arrivare al cuore. interferenza con le normali funzioni orali. Un gioiello nella bocca può comportare un’eccessiva produzione di saliva. Questo interferisce con la normale capacità di pronunciare correttamente le parole e con la masticazione e la deglutizione. retrazione delle gengive. Il contatto prolungato del piercing contro le gengive può provocare ferite. Questo attrito continuo può causare l’arretramento delle gengive, lasciando scoperta la maggior parte del dente. La retrazione gengivale può, poi, dare origine a tasche gengivali. Queste possono portare a infezioni fino anche a causare la perdita del dente. alitosi. I batteri che proliferano, la maggiore difficoltà nell’igiene orale, l’eccessiva salivazione e il materiale di cui è fatto il piercing sono alla base dell’alito cattivo. Come risolvere i danni ai denti? I danni provocati da infezioni si possono risolvere con una maggiore igiene orale. Il diastema o le fratture, invece, richiederanno l’intervento di un dentista o di un ortodontista che, ad esempio, potrà optare per l’inserimento di faccette dentali. Piercing lingua e denti: prevenzione Se avete in testa l’idea di fare un piercing orale, quindi, pensateci bene e chiedete consiglio anche al vostro dentista. Ma se decidete di farlo, ecco qualche consiglio per evitare di incorrere nei rischi detti finora. lavate i denti almeno 3 volte al giorno con uno spazzolino morbido usando anche il collutorio. pulite il piercing frequentemente. Infatti, anche su di esso può depositarsi il tartaro. fate regolarmente visite dal dentista e sottoponetevi ad almeno 3 sedute di igiene orale professionale all’anno per diminuire il rischio di infezioni. non giocate con il gioiello. Ecco qui concluso il nostro articolo “Piercing lingua denti”. Per avere maggiori informazioni o per prenotare un consulto contatta i nostri esperti. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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