Agosto 2024

Cosa non mangiare se si è allergici all'istamina​

Cosa non mangiare se si è allergici all’istamina?

Cosa non mangiare se si è allergici all’istamina? Salute Indice Add a header to begin generating the table of contents Che cos’è l’istamina? L’istamina è una sostanza chimica presente in natura, prodotta dal nostro organismo come risposta a stimoli allergici o infiammatori. Svolge un ruolo importante nel sistema immunitario, ma un suo eccesso può causare diversi sintomi, tra cui mal di testa, arrossamenti cutanei, difficoltà respiratorie e problemi gastrointestinali. Istamina e allergia: qual è il legame? L’istamina è strettamente legata alle reazioni allergiche. Quando entriamo in contatto con un allergene (come il polline, gli acari della polvere o alcuni alimenti), il nostro organismo produce una quantità eccessiva di istamina, provocando i tipici sintomi allergici. Tuttavia, l’intolleranza all’istamina è una condizione diversa dall’allergia. In questo caso, il problema non è la produzione eccessiva di istamina, ma una carenza dell’enzima DAO (diamino ossidasi), responsabile della sua degradazione. Istamina nel cibo: quali alimenti evitare? Una delle principali cause di intolleranza all’istamina è il consumo di alimenti ricchi di istamina o di alimenti che ne favoriscono la liberazione. Ecco un elenco dei principali cibi da evitare in caso di intolleranza all’istamina: Pesce: Soprattutto quello in scatola, affumicato o marinato (tonno, sgombro, sardine, aringhe). Frutta: Ananas, avocado, banana, kiwi, fragole, agrumi. Verdura: Pomodori, spinaci, melanzane. Latticini: Formaggi stagionati, yogurt. Salumi e insaccati: Salame, prosciutto crudo, mortadella. Alcolici: Vino rosso, birra, liquori. Cioccolato Noci e frutta secca Lievito Cibi che contengono istamina: un elenco completo Oltre agli alimenti già citati, esistono molti altri cibi che contengono istamina o che possono liberarne grandi quantità. È importante consultare un nutrizionista o un allergologo per ottenere un elenco completo e personalizzato in base alle proprie esigenze. Enzima DAO: dove si trova e perché è importante? L’enzima DAO è prodotto principalmente nell’intestino tenue e serve a degradare l’istamina presente negli alimenti. Una carenza di questo enzima può portare all’accumulo di istamina nell’organismo, provocando i sintomi tipici dell’intolleranza. Sintomi dell’intolleranza all’istamina I sintomi dell’intolleranza all’istamina possono variare da persona a persona e possono includere: Mal di testa Arrossamenti cutanei Prurito Gonfiore Orticaria Difficoltà a respirare Nausea Vomito Diarrea Dolori addominali Battito cardiaco accelerato Pressione sanguigna bassa Diagnosi dell’intolleranza all’istamina La diagnosi dell’intolleranza all’istamina può essere difficile, in quanto i sintomi possono essere simili a quelli di altre patologie. Il medico può richiedere alcuni esami, come: Esame del sangue: Per misurare i livelli di istamina e valutare la funzionalità dell’enzima DAO. Test cutaneo: Per escludere altre allergie. Diario alimentare: Per individuare i cibi che scatenano i sintomi. Trattamento dell’intolleranza all’istamina Il trattamento dell’intolleranza all’istamina prevede principalmente una dieta di eliminazione degli alimenti ricchi di istamina e l’assunzione di integratori a base di enzima DAO. In alcuni casi, possono essere utili anche farmaci antistaminici. Conclusioni L’intolleranza all’istamina è una condizione che può influenzare significativamente la qualità della vita. Seguire una dieta adeguata e assumere i giusti integratori può aiutare a gestire i sintomi e migliorare il benessere generale. Se sospetti di soffrire di intolleranza all’istamina, è fondamentale consultare un medico o un nutrizionista per una diagnosi accurata e un trattamento personalizzato. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare un DAO Test con gli Specialisti del Centro Medico Unisalus? Prenota l’esame dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota DAO Test News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Salute ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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pressione alta e holter pressorio

Holter Pressorio ed Analisi dei Sintomi della Pressione Alta

Holter Pressorio ed Analisi dei Sintomi della Pressione Alta PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Salute In questo Articolo Parliamo di: Capire la Pressione Alta con l’Holter Pressorio L’Holter pressorio è uno strumento fondamentale nella diagnosi e nel monitoraggio dell’ipertensione arteriosa, comunemente chiamata pressione alta. Questo esame non invasivo consente di registrare la pressione arteriosa in modo continuo per 24 ore, fornendo un quadro completo delle fluttuazioni pressorie nel corso della giornata e della notte. Sintomi della Pressione Alta: Riconoscere i Segnali Spesso, la pressione alta è asintomatica, ovvero non presenta sintomi evidenti. Tuttavia, in alcuni casi, possono manifestarsi i seguenti segnali: Mal di testa: Un dolore sordo e costante, spesso localizzato nella parte posteriore del capo. Vertigini e capogiri: Sensazione di instabilità e perdita di equilibrio. Nausea e vomito: Particolarmente in caso di aumenti pressori molto rapidi. Nasobili: Sanguinamento dal naso. Aumento della frequenza cardiaca (tachicardia): Battiti del cuore accelerati e irregolari. Affaticamento e debolezza: Sensazione di stanchezza persistente anche dopo il riposo. Problemi visivi: Visione offuscata o annebbiata. Ronzii o fischi alle orecchie: Acufeni. Dolore al petto: In casi più gravi, può indicare problemi cardiaci associati all’ipertensione. Rimedi per Abbassare la Pressione Alta Se sospetti di soffrire di pressione alta, è fondamentale consultare il tuo medico. In base alla gravità e alle cause dell’ipertensione, verranno indicati i trattamenti più adeguati. Terapia farmacologica: Diuretici: Favoriscono l’eliminazione di liquidi e sodio. Beta-bloccanti: Riducono la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. Inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE-inibitori): Dilatano i vasi sanguigni e riducono la pressione. Bloccanti dei recettori dell’angiotensina II (ARB): Simili agli ACE-inibitori, ma con minori effetti collaterali. Calci-antagonisti: Rilassano i muscoli delle arterie, favorendo la vasodilatazione. Modifiche dello stile di vita: Dieta equilibrata: Ridurre il consumo di sodio, grassi saturi e colesterolo, privilegiando frutta, verdura, cereali integrali e legumi. Attività fisica regolare: Almeno 30 minuti al giorno di esercizio aerobico moderato. Riduzione del peso: L’obesità è un importante fattore di rischio per l’ipertensione. Limitazione del consumo di alcol e caffeina: Queste sostanze possono aumentare la pressione arteriosa. Smettere di fumare: Il fumo danneggia i vasi sanguigni e aumenta il rischio cardiovascolare. Gestione dello stress: Adottare tecniche di rilassamento come lo yoga o la meditazione. Tachicardia e Pressione Alta: Un Legame Stretto La tachicardia e la pressione alta sono spesso associate. Un aumento della frequenza cardiaca può contribuire ad innalzare la pressione arteriosa, mentre l’ipertensione prolungata può sovraccaricare il cuore, causando tachicardia. Cosa Fare in Caso di Pressione Alta Monitorare regolarmente la pressione arteriosa: Utilizzare un misuratore di pressione omotonomometrico e tenere un diario delle misurazioni. Seguire le indicazioni del medico: Assumere i farmaci prescritti e rispettare le indicazioni dietetiche e comportamentali. Contattare il medico in caso di sintomi allarmanti: Dolore al petto, difficoltà respiratorie, vertigini intense, disturbi visivi. Conclusione L’Holter pressorio è uno strumento prezioso per la diagnosi e il monitoraggio dell’ipertensione arteriosa. Riconoscere i sintomi della pressione alta e adottare uno stile di vita sano sono fondamentali per prevenire complicazioni cardiovascolari. Se sospetti di soffrire di ipertensione, non esitare a consultare il tuo medico. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare un  Holter Pressorio con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota il tuo esame dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Holter Pressorio NEWS PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Salute ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Quando si ha la diarrea può uscire sangue?

Quando si ha la diarrea può uscire sangue?

Quando si ha la diarrea può uscire sangue? PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Salute In questo Articolo Parliamo di: La diarrea è un disturbo molto comune caratterizzato da feci liquide e frequenti. In alcuni casi, la diarrea può essere accompagnata dalla presenza di sangue nelle feci, un sintomo che può allarmare e richiedere un’attenta valutazione medica. Diarrea con sangue: cosa significa? La presenza di sangue nelle feci, chiamata ematochezia, può indicare una serie di condizioni patologiche, di diversa gravità. Il colore del sangue può variare dal rosso vivo allo scuro, a seconda della sede del sanguinamento. Cosa può causare la diarrea con sangue? Le cause della diarrea con sangue sono molteplici e possono variare dall’infezione batterica o virale a patologie più complesse. Tra le cause più comuni troviamo: Infezioni intestinali: Batteri come Salmonella, Shigella o Escherichia coli possono provocare diarrea sanguinolenta, spesso accompagnata da crampi addominali e febbre. Malattie infiammatorie intestinali: La colite ulcerosa e il morbo di Crohn sono malattie croniche che causano infiammazione del tratto gastrointestinale e possono portare a sanguinamento. Emorroidi: Le emorroidi sono vene varicose del retto che possono sanguinare, soprattutto durante la defecazione. Ragadi anali: Piccole lacerazioni della mucosa anale possono causare sanguinamento, spesso associato a dolore. Polipi del colon: Piccole escrescenze benigne del colon possono sanguinare, soprattutto se infiammati o traumatizzati. Tumori del colon-retto: In rari casi, il sangue nelle feci può essere il primo sintomo di un tumore del colon-retto. Gastrite e sangue nelle feci: La gastrite, un’infiammazione dello stomaco, può causare sanguinamento, ma è più frequente la presenza di sangue nero nelle feci (melena). Quali sono i sintomi associati alla diarrea con sangue? Oltre alla diarrea con sangue, possono essere presenti altri sintomi, come: Dolore addominale: Crampi, coliche o un dolore continuo nella zona addominale. Febbre: Spesso associata a infezioni. Nausea e vomito: Possono accompagnare la diarrea. Perdita di peso: In caso di malattie infiammatorie intestinali croniche. Anemia: A causa della perdita di sangue. Quando preoccuparsi e cosa fare? La presenza di sangue nelle feci è sempre un campanello d’allarme e richiede una valutazione medica. È importante rivolgersi al proprio medico di famiglia o allo specialista gastroenterologo per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato. Diagnosi Per diagnosticare la causa della diarrea con sangue, il medico potrà richiedere: Esame delle feci: Per identificare la presenza di sangue occulto, batteri o parassiti. Esami del sangue: Per valutare la presenza di anemia o infezioni. Colonoscopia: Un esame endoscopico che permette di visualizzare il colon e il retto alla ricerca di lesioni. Risonanza magnetica o TAC: In alcuni casi, possono essere necessari ulteriori esami per valutare l’apparato digerente. Trattamento Il trattamento della diarrea con sangue dipende dalla causa sottostante. In caso di infezioni, possono essere prescritti antibiotici o farmaci antiparassitari. Le malattie infiammatorie intestinali richiedono un trattamento specifico, mentre le emorroidi e le ragadi anali possono essere trattate con farmaci topici o interventi chirurgici. Prevenzione Per prevenire la diarrea con sangue, è importante: Igiene accurata: Lavarsi spesso le mani, soprattutto prima dei pasti e dopo essere stati in bagno. Alimentazione corretta: Consumare cibi freschi e ben cotti, evitando quelli crudi o poco cotti. Idratazione: Bere molta acqua per prevenire la disidratazione. Prevenzione delle infezioni: Sottoporsi alle vaccinazioni consigliate. Esami del sangue privati Esami del sangue privati possono fornire informazioni utili sullo stato di salute generale, ma non sostituiscono la visita medica. È fondamentale interpretare i risultati in collaborazione con un medico, che potrà valutare il quadro clinico complessivo e consigliare il percorso diagnostico più appropriato. In conclusione, la diarrea con sangue è un sintomo che non deve essere sottovalutato. Rivolgersi tempestivamente al medico è fondamentale per identificare la causa e iniziare il trattamento più adeguato. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare un Esame di Sangue Occulto nelle Feci con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Esame Sangue Occulto Feci NEWS PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Salute ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Come capire se si soffre di nevralgia del trigemino

Come capire se si soffre di nevralgia del trigemino?

Come capire se si soffre di nevralgia del trigemino?​ Terapia del Dolore Indice La nevralgia del trigemino è una condizione dolorosa che colpisce il nervo trigemino, uno dei nervi cranici più grandi. Si manifesta con attacchi improvvisi e intensi di dolore, spesso descritti come scosse elettriche o fitte lancinanti. Ma come capire se si sta soffrendo di questa patologia? In questo articolo approfondiremo i principali sintomi del trigemino infiammato e forniremo informazioni utili per riconoscere e affrontare questo disturbo. Nevralgia del trigemino: sintomi La caratteristica principale della nevralgia del trigemino è il dolore facciale. Questo dolore è tipicamente: Intenso: Gli attacchi possono essere molto dolorosi, talvolta intollerabili. Breve: Ogni attacco dura solitamente pochi secondi, ma può ripetersi molte volte al giorno. Unilaterale: Colpisce quasi sempre un solo lato del viso. Scatenato: Può essere innescato da stimoli semplici come parlare, mangiare, lavarsi i denti o persino una leggera brezza. Sintomi nevralgia del trigemino: Oltre al dolore, possono essere presenti altri sintomi, come: Sensazione di bruciore: Alcune persone descrivono una sensazione di bruciore al viso. Intorpidimento: Si può avvertire un senso di formicolio o intorpidimento in alcune zone del viso. Lacrimezione: L’occhio sullo stesso lato del dolore può lacrimare in modo eccessivo. Nasale: Può verificarsi una congestione nasale o un aumento della produzione di muco. Nevralgia del trigemino: sintomi più comuni Dolore alla guancia: È uno dei sintomi più frequenti, spesso localizzato vicino al naso o alla mascella. Dolore alla mandibola: Il dolore può irradiarsi anche alla mandibola, rendendo difficile la masticazione. Dolore alla fronte: In alcuni casi, il dolore può interessare anche la fronte e l’area intorno agli occhi. Sintomi nevralgia del trigemino: quando preoccuparsi Se stai sperimentando questi sintomi, è fondamentale consultare un medico. La nevralgia del trigemino può avere un impatto significativo sulla qualità della vita e richiede una diagnosi accurata e un trattamento adeguato. Nevralgia del trigemino: cause Le cause precise della nevralgia del trigemino non sono sempre chiare, ma si ritiene che siano coinvolti diversi fattori, tra cui: Compressione del nervo: Un vaso sanguigno potrebbe comprimere il nervo trigemino, causando irritazione e dolore. Sclerosi multipla: Questa malattia autoimmune può danneggiare la mielina, la guaina che protegge i nervi, e contribuire alla comparsa della nevralgia. Tumori: In rari casi, tumori benigni o maligni possono comprimere il nervo trigemino. Nevralgia del trigemino sintomi: diagnosi Per diagnosticare la nevralgia del trigemino, il medico effettuerà un esame neurologico e potrebbe richiedere esami di imaging, come la risonanza magnetica (RMN), per escludere altre cause del dolore. Nevralgia del trigemino: trattamento Il trattamento della nevralgia del trigemino dipende dalla gravità dei sintomi e dalla causa sottostante. Le opzioni terapeutiche possono includere: Farmaci: Anticonvulsivanti e farmaci antidolorifici possono aiutare a controllare il dolore. Terapie iniettive: Le iniezioni di botox o di altri farmaci possono fornire sollievo temporaneo. Terapie interventistiche: In alcuni casi, possono essere utilizzate procedure come la radiofrequenza o la chirurgia per trattare la causa del dolore. Nevralgia del trigemino: prevenzione Non esiste un modo sicuro per prevenire la nevralgia del trigemino, ma mantenere uno stile di vita sano e gestire lo stress possono aiutare a ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi. In conclusione, la nevralgia del trigemino è una condizione dolorosa che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Se sospetti di soffrire di questa patologia, è fondamentale consultare un medico per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita di Terapia del Dolore con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la Visita di Terapia del Dolore dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Terapia del Dolore News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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bolle da sudore

Come curare le bolle da sudore?

Come curare le bolle da sudore?​ Dermatologia Indice Le bolle da sudore, conosciute anche come sudamina, sono un fastidioso disturbo cutaneo causato dall’occlusione delle ghiandole sudoripare. Spesso compaiono in zone del corpo coperte da indumenti o in condizioni di caldo e umidità elevata. Sebbene siano generalmente innocue, possono causare prurito e disagio. Macchie bianche sulla pelle: cosa sono e perché compaiono? Le macchie bianche causate dalle bolle da sudore non sono di origine fungina, ma sono piuttosto il risultato dell’infiammazione e della rottura delle vescicole. Piccole macchie bianche sulla pelle: Queste macchie possono comparire dopo la rottura delle bolle e rappresentano la fase di guarigione. Macchie bianche sulla pelle dopo il sole: L’esposizione al sole può aggravare le bolle da sudore e favorire la comparsa di macchie bianche. Piccole macchie bianche sulla pelle delle gambe: Le gambe sono una zona particolarmente soggetta alla formazione di bolle da sudore, soprattutto in estate. Cause delle bolle da sudore Le principali cause delle bolle da sudore sono: Caldo e umidità: Condizioni climatiche favorevoli alla sudorazione eccessiva. Abbigliamento stretto e non traspirante: Impedisce la corretta evaporazione del sudore. Attività fisica intensa: Aumenta la sudorazione. Obesità: Favorisce la sudorazione eccessiva. Alcune patologie: Come il diabete e le malattie della tiroide. Bolle da Sudore: i sintomi Oltre alle bolle e alle macchie bianche, i sintomi delle bolle da sudore possono includere: Prurito: Sensazione di fastidio che può portare a grattarsi. Arrossamento: La pelle intorno alle bolle può diventare rossa e infiammata. Bruciore: Sensazione di calore e bruciore. Come curare le bolle da sudore e le macchie bianche La maggior parte dei casi di bolle da sudore si risolve spontaneamente entro pochi giorni. Tuttavia, è possibile adottare alcune misure per alleviare i sintomi e accelerare la guarigione: Mantenere la pelle fresca e pulita: Lavare delicatamente la zona interessata con acqua tiepida e un detergente delicato. Indossare abiti di cotone: Preferire tessuti naturali e traspiranti. Evitare di grattarsi: Potrebbe peggiorare l’infiammazione e aumentare il rischio di infezione. Applicare creme lenitive: Prodotti a base di aloe vera, camomilla o calendula possono aiutare a ridurre il prurito e l’irritazione. Utilizzare impacchi freddi: Possono alleviare il prurito e ridurre l’infiammazione. Ridurre la sudorazione: Evitare attività fisiche intense durante le ore più calde della giornata e bere molta acqua. Bolle da sudore: quando rivolgersi al medico? In genere, le bolle da sudore non richiedono un trattamento medico. Tuttavia, è consigliabile consultare un dermatologo se: I sintomi persistono o peggiorano. Si verifica un’infezione (presenza di pus, arrossamento intenso, gonfiore). Si sviluppano complicazioni (es. dermatite da contatto). Bolle da sudore: prevenzione Per prevenire la comparsa delle bolle da sudore, è importante: Indossare abiti adatti: Scegliere tessuti naturali e traspiranti. Mantenere una buona igiene personale: Fare docce regolari e utilizzare prodotti delicati. Idratare la pelle: Applicare regolarmente una crema idratante. Ridurre lo stress: Lo stress può aumentare la sudorazione. Mantenersi in forma: L’attività fisica regolare può aiutare a controllare la sudorazione. In conclusione, le bolle da sudore e le macchie bianche associate sono un disturbo cutaneo comune, ma facilmente gestibile. Seguendo questi semplici consigli, potrai alleviare i sintomi e prevenire future recidive. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dermatologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la Visita Dermatologica dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dermatologica News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Massaggio decontratturante: quando è opportuno farlo?

Il sorriso è uno degli aspetti più importanti della nostra vita sociale e personale. Un sorriso sano e luminoso non solo aumenta la nostra autostima, ma è anche un indicatore di buona salute generale. Tuttavia, molti di noi possono trovarsi a dover affrontare problemi dentali che richiedono soluzioni efficaci e durature. Tra queste, gli impianti dentali a carico immediato rappresentano una delle opzioni più avanzate e rivoluzionarie disponibili oggi.

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Esami Ematochimici per Diagnosticare Specifiche Patologie

Il sorriso è uno degli aspetti più importanti della nostra vita sociale e personale. Un sorriso sano e luminoso non solo aumenta la nostra autostima, ma è anche un indicatore di buona salute generale. Tuttavia, molti di noi possono trovarsi a dover affrontare problemi dentali che richiedono soluzioni efficaci e durature. Tra queste, gli impianti dentali a carico immediato rappresentano una delle opzioni più avanzate e rivoluzionarie disponibili oggi.

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