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Cos’è la Celiachia?

Cos’è la Celiachia? Dopo aver mangiato alimenti con farine e cereali ti senti spesso gonfio? Sai cos’è la Celiachia? È una malattia che colpisce fino all’1% della popolazione. Leggi questo articolo e scopri da cosa viene causata, quali sono i sintomi e quali alimenti deve evitare chi è celiaco. INDICE Cos’è la Celiachia? A cosa è dovuta la Celiachia? Celiachia e Intolleranza al Glutine sono la stessa cosa? Sintomi Celiachia Conseguenze della Celiachia Celiachia non diagnosticata Vademecum del Celiaco Cos’è la Celiachia? La Celiachia è una malattia autoimmune che si verifica in persone geneticamente predisposte in cui l’ingestione di glutine provoca danni all’intestino tenue. Le malattie autoimmuni si verificano quando il sistema immunitario non funziona correttamente e attacca i tessuti e gli organi del corpo. Dunque, senza una dieta rigorosa e priva di glutine, l’infiammazione derivante dall’iperattività del sistema immunitario può causare un’ampia varietà di sintomi che coinvolgono molte parti del corpo. Si stima che colpisce 1 persona su 100, anche se si ritiene che il numero di diagnosi sia abbondantemente sottostimato. Le persone con un parente di primo grado celiaco (genitore, figlio, fratello) hanno un rischio di 1 su 10 di sviluppare la celiachia. Inoltre, la Celiachia può svilupparsi a qualsiasi età. Tendenzialmente, però, la Celiachia si sviluppa tra i 6 mesi e i 12 anni di vita. A cosa è dovuta la Celiachia? Quando le persone celiache mangiano glutine (proteina presente nel grano, nella segale e nell’orzo per esempio), nel loro corpo si attiva una risposta immunitaria che attacca l’intestino tenue. La sostanza che scatena la reazione è contenuta nel glutine e prende il nome di gliadina: quando questa sostanza viene introdotta nel corpo, mediante l’ingestione di alimenti contenenti glutine, provoca un’infiammazione a livello dei villi dell’intestino tenue, interferendo con l’assorbimento delle sostanze nutritive. Dal momento che queste sostanze  non riescono ad essere assorbite correttamente dal corpo, si determina l’insorgenza dei sintomi della malattia celiaca. Sintomi Celiachia I sintomi della Celiachia spesso non sono specifici e questo crea non pochi problemi nell’effettuazione della diagnosi. Normalmente, i sintomi caratteristici della Celiachia sono: diarrea dolore addominale gonfiore astenia, sensazione di stanchezza perdita di peso malassorbimento intestinale Infine, anche alcuni problemi neurologici sono associati alla Celiachia. Questi includono emicrania, depressione, disturbo da deficit di attenzione/iperattività e convulsioni ricorrenti (epilessia) Conseguenze della Celiachia non trattata La Celiachia non trattata, ossia la persona che non sa di essere celiaca o che non segue la dieta senza glutine, può portare a diversi disturbi a lungo termine. Disturbi quali: anemia da carenza di ferro patologie del sistema nervoso centrale e periferico insufficienza pancreatica linfomi intestinali e altri tumori gastrointestinali (tumori maligni) malfunzionamento della cistifellea manifestazione neurologiche (atassia, crisi epilettiche, demenza, emicrania, neuropatia, miopatia, leucoencefalopatia multifocale) altri disturbi autoimmuni eruzioni cutanee pruriginose (dermatite erpetiforme) difetti dello smalto dei denti affaticamento cronico dolori articolari scarsa crescita pubertà ritardata Celiachia non diagnosticata nel tempo La celiachia spesso non viene diagnosticata perchè molti dei suoi sintomi non sono specifici. Ciò dunque significa che può verificarsi sotto forma di molti disturbi. In media, una diagnosi di celiachia non viene fatta fino a 6-10 anni dopo l’inizio dei sintomi. Alcune persone, poi, non sono sintomatiche, ossia non manifestano alcun disturbo. È stato infatti calcolato che nella popolazione italiana il numero totale di celiaci si aggiri intorno ai 600mila, ma solamente 23mila sono le persone a cui è stata effettuata una precisa diagnosi di Celiachia. Tuttavia, le persone con Celiachia silente hanno proteine immunitarie nel sangue (anticorpi) che sono comuni nella celiachia. Hanno anche un danno infiammatorio al loro intestino tenue che può essere rilevato con biopsia. In un piccolo numero di casi, poi, la celiachia non migliora con una dieta priva di glutine e progredisce in una condizione chiamata sprue refrattaria. Questa è caratterizzata soprattutto da un’infiammazione cronica del tratto gastrointestinale, uno scarso assorbimento dei nutrienti e un aumento del rischio di sviluppare un tipo di cancro delle cellule immunitarie chiamato Linfoma a cellule T. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una visita per Celiachia?  Prenota tramite il pulsante qui sotto oppure chiama al numero 02.48013784. Puoi contattarci anche tramite la sezione contatti del nostro sito Prenota la tua visita

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Ecocolordoppler Venoso Arti Inferiori

Ecocolordoppler Venoso Arti Inferiori L’Ecocolordoppler venoso arti inferiori è una tecnica di diagnosi basata sulla tecnologia degli ultrasuoni; questo esame analizza lo stato di salute delle vene. È possibile, anche se più raramente, svolgere il seguente esame diagnostico anche per gli arti superiori. Questo perché la maggior parte delle patologie venose interessa gli arti inferiori. Leggi ora il nostro articolo e scopri di più su questo esame. Cos’è l’Ecocolordoppler venoso arti inferiori? L’Ecocolordoppler venoso si presenta come un esame del tutto indolore e non invasivo, e principalmente utilizza due diverse tecniche d’indagine: L’ecografia, fornisce immagini a colori Il doppler, utilizza input acustici per studiare i flussi Questo esame permette di analizzare in modo completo la parete dei vasi sanguigni venosi e il relativo flusso ematico. L’esame studia la morfologia dei vasi sanguigni venosi. In questo modo, si possono individuare lesioni venose (trombi) e il relativo grado di coinvolgimento del vaso, utile per pianificare un approccio terapeutico adeguato. Ad esempio, può essere utile per la valutazione in caso di sospetta trombosi venosa superficiale o profonda. Cosa può evidenziare l’Ecocolordoppler venoso arti inferiori? L’Ecocolordoppler venoso arti inferiori permette di indagare, oltre alle trombosi venose, la circolazione venosa superficiale e le valvole superficiali. Può essere utile in presenza di pazienti che presentino varici agli arti inferiori o presenza di edema da insufficienza venosa. Il Medico può prescrivere questo esame prima di un intervento chirurgico riguardante il sistema venoso. E’ utile inoltre per programmare la tipologia dell’eventuale intervento stesso o per eseguire controlli post-operatori. Come si svolge? Lo specialista mediante sonda ecografica/Doppler impostata a frequenze specifiche, esamina la zona interessata al fine di valutare l’albero venoso dal punto di vista morfologico e funzionale. L’esame generalmente dura circa 20-30 minuti. Norme di preparazione e controindicazioni Questo esame non prevede norme di preparazione specifiche, e allo stesso tempo non presenta controindicazioni e risulta essere ripetibile e confrontabile con i precedenti. Questo rappresenta un vantaggio in quanto permette allo specialista di seguire una eventuale evoluzione della malattia venosa o l’eventuale guarigione della stessa. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una visita Angiologica o un’esame per valutare lo stato delle tue vene?  Prenota tramite il pulsante qui sotto oppure chiama al numero 02.48013784. Puoi contattarci anche tramite la sezione contatti del nostro sito Prenota la tua visita

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Ecocolordoppler Venoso Arti Superiori

Ecocolordoppler Venoso Arti Superiori L’Ecocolordoppler venoso arti superiori è un esame diagnostico che, basandosi sulla tecnologia degli ultrasuoni, studia l’albero venoso degli arti superiori. Allo stesso modo, l’Ecocolordoppler venoso può essere utilizzato, molto più frequentemente, come esame diagnostico degli arti inferiori. Cos’è l’Ecocolordoppler venoso arti superiori? L’Ecocolordoppler venoso arti superiori è un esame di imaging di primo livello, indolore e non invasivo, che ha l’obiettivo di valutare la pervietà venosa a tale livello. Questo esame sfrutta due diverse tecniche d’indagine, che sono l’ecografia e il doppler. Queste due tecniche permettono rispettivamente di ottenere immagini colorate sullo schermo del macchinario, e input acustici per la mappatura della zona interessata. Ciò consente di analizzare la pervietà venosa e il flusso di sangue nella vena stessa. In particolare trova utilizzo nella valutazione della pervietà venosa in presenza di edema sospetto a carico delle estremità degli arti superiori. L’edema può essere causato, ad esempio, da trombosi venose che interessano gli arti superiori. Come si svolge Ecocolordoppler venoso arti superiori? Lo specialista fa accomodare il paziente sul lettino e posiziona nella zona del corpo da esaminare. Mediante un’apposita sonda ecografica/Doppler valuta appunto la pervietà dell’asse venoso e l’eventuale flusso vasale. L’esame generalmente dura circa 20-30 minuti.   Norme di preparazione e controindicazioni Per quanto riguarda le norme di preparazione di questo esame, non se ne prevedono di specifiche. Allo stesso modo, non sono indicate particolari controindicazioni per lo svolgimento dell’esame. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una visita Angiologica o un’esame per valutare lo stato delle tue vene?  Prenota tramite il pulsante qui sotto oppure chiama al numero 02.48013784 Puoi contattarci anche tramite la sezione contatti del nostro sito Prenota la tua visita

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melanoma subungueale

Melanoma Subungueale

Melanoma Subungueale Salute Indice Il Melanoma Subungueale è un tumore maligno che colpisce l’apparato ungueale. Sempre di più si sta indagando il tema dei tumori dell’unghia e sperimentando nuove terapie per il loro trattamento. Questi tumori sono estremamente rari, ma facilmente confondibili con altre problematiche non invadenti, ecco perché possono essere molto pericolosi. Una diagnosi precoce, infatti, aumenta di molto la possibilità di guarigione e le aspettative di vita. E’ quindi molto importante saper riconoscere i sintomi e le manifestazioni del melanoma dell’unghia.  Tumori unghie cosa sono? Le unghie sono le parti del corpo che proteggono le punte dei nostri piedi e delle nostre mani. La loro conformazione ci aiuta in movimenti specifici per esempio graffiare e raccogliere oggetti in maniera efficace. La parte dura dell’unghia prende il nome di lamina ungueale, parte che non possiede cellule viventi ed è quindi indolore. Il suo colore è giallastro, ma appare rosa perché il sangue scorre nel derma sottostante.  L’unghia, o meglio l’apparato ungueale, può essere colpita da tumori benigni o maligni che causano distrofia della stessa. Ovvero comportano una variazione della pigmentazione o della struttura dell’unghia. Si parla quindi di melanoma sotto unghia.  Le unghie possono essere colpite da una forma rara di melanoma cutaneo, che prende il nome di Melanoma Subungueale.  Le problematiche che possono colpire le nostre unghie sono tante, quindi il melanoma subungueale è più difficile da identificare. Una striscia scura può essere segno anche della presenza di melanoma maligno.  Tipologie di tumore unghia Come anticipato, l’unghia può essere colpita da tumori di tipo benigno, quindi non canceroso o maligno, quindi canceroso.  Molti di questi hanno in realtà origine nei tessuti che circondano l’unghia.  Tra i tumori non cancerosi abbiamo: Granulomi piogenici  Tumori glomici Cisti mixoidi Con il termine Melanoma Subungueale, nello specifico, ci si riferisce ad un tumore maligno che si manifesta spesso in individui con la pelle scura o orientali. Nella popolazione caucasica, rappresenta dall’1 al 3% di tutti i melanomi cutanei. Si manifesta spesso su pollice e alluce, più raramente sulle altre dita di mani o piedi. E’ un tumore che nasce solitamente nella matrice ungueale ed è di tipologia acro lentigginosa. Altre volte, però, nasce dal letto ungueale ed è di tipo: Nodulare Amelanotico Questa tipologia è solitamente confusa con un ematoma subungueale. La differenza è che. con la crescita dell’unghia, seppur in maniera molto lenta, l’ematoma scompare. Il Melanoma, invece, persiste e si estende.  Cause Melanoma Subungueale Il Melanoma Subungueale è un melanoma cutaneo che nasce dalle strutture presenti nell’apparato ungueale. In particolare dai suoi melanociti.  A differenza del melanoma cutaneo, però, non ci sono studi che affermano una correlazione tra tumore ed esposizione o grave scottatura solare. Solitamente, se la melanonichia longitudinale si presenta entro l’adolescenza è probabilmente benigna. Inizia ad essere sospetta se compare o è presente fino ai quarant’anni. E’ comunque sempre consigliato rivolgersi ad un Medico Dermatologo il quale potrà, a seguito di una visita, identificare in maniera migliore la tipologia di melanoma.  Fattori di rischio Come per il melanoma, è stata elaborata una regola empirica per valutare il rischio che una lesione pigmentata sia effettivamente un melanoma unghia. Tra i fattori di rischio melanoma troviamo: età compresa tra i cinquanta e i settant’anni striscia marrone superiore ai 3mm e con bordi irregolari cambiamento della dimensione della lesione , che aumenta di dimensione dita interessate da traumi variazione del colore della pelle circostante familiarità per il melanoma Melanoma Ungueale Sintomi Tra i sintomi principali del melanoma subungueale abbiamo sicuramente un’alterazione del colore e della struttura dell’unghia. L’unghia può infatti apparire di colore marrone, grigio o nero. Ma può assumere anche altre pigmentazioni o essere totalmente incolore.  All’inizio solitamente emerge una macchia, che può essere a forma irregolare o striscia, posizionata verso la punta del dito.  Altri sintomi tumore unghia possono essere: scissione della lamina ungueale dolore sanguinamento e ulcere deformazione e ispessimento Melanoma Subungueale Diagnosi La Diagnosi di Melanoma Subungueale viene effettuata dal medico Dermatologo e può prevedere: anamnesi approfondita, condotta dal medico al fine di indagare l’eventuale familiarità del paziente e valutare la storia anamnestica del paziente. Esame obiettivo, mediante dermatoscopia effettuata tramite una lente d’ingrandimento potente e dotata di luce che permette un efficace approfondimento visivo.  Biopsia. In caso di dubbi, viene prelevato un campione subungueale per poi essere analizzato in laboratorio. Melanoma Subungueale Cura Solitamente il trattamento prevede l’escissione, rimozione della lezione tramite intervento chirurgico, successivamente all’esecuzione della biopsia. Il trattamento più adeguato verrà sempre valutato dal Medico Dermatologo a seguito di una visita, in maniera tale da consentire l’impostazione del trattamento più adeguato alle necessità del paziente.  Questo era il nostro articolo sul Melanoma Subungueale. Dopo aver letto l’articolo vorresti prenotare una visita con un Dermatologo esperto? Prenota la tua visita tramite il pulsante qui sotto oppure chiama il n.0248013784. Puoi contattarci anche tramite la sezione contatti del nostro sito.  Prenota Visita Dermatologica News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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visita nutrizionistica

Visita Nutrizionistica

Visita Nutrizionistica La visita nutrizionistica consente al nutrizionista di ottenere dati sullo stile di vita e sulle abitudini alimentari del paziente, sullo stato di salute e sulla presenza di eventuali patologie connesse. Tale visita ha inoltre lo scopo di individuare gli obiettivi da raggiungere attraverso un piano alimentare idoneo alla situazione specifica. A cosa serve la visita con il nutrizionista? La visita nutrizionistica ha lo scopo di raggiungere diversi obiettivi, attraverso l’educazione alimentare che viene proposta al paziente. Nello specifico, ci si rivolge ad un nutrizionista per raggiungere degli obiettivi o per risolvere delle problematiche che sono elencate di seguito: Perdere peso Imparare a conoscere gli alimenti Prevenire l’invecchiamento precoce Fornire indicazioni su come alimentare correttamente gli altri membri della famiglia Risolvere problematiche legate all’alimentazione come colesterolo, reflusso gastrico, Diabete, ipertensione, cistiti, candidosi, ritenzione idrica, gonfiori addominali, Celiachia, intolleranze alimentari, ecc. Visita nutrizionista come si svolge? Generalmente, la visita dal nutrizionista assume un connotato periodico, perché si presenta il bisogno di monitorare i progressi del paziente nel tempo. Per questo motivo esistono delle differenze tra la prima, la seconda e le successive sessioni di visita. Di solito l’obiettivo principale della prima visita nutrizionistica è quello di stilare un’accurata anamnesi del paziente che tenga conto della storia delle patologie della famiglia. Lo specialista, nel corso della visita, raccoglierà inoltre informazioni circa a precedenti diete attuate dal paziente e sulle modalità e risultati delle stesse. Dopo la raccolta dei dati anamnestici, si procede alla rilevazione di alcuni dati come: Altezza Peso Circonferenza della vita BMI (Indice di massa corporea) BM (Metabolismo basale a riposo) Grasso viscerale Grasso sottocutaneo Valutazione del fabbisogno energetico Quindi, si conclude con la compilazione di un’anamnesi alimentare grazie alla quale si raccolgono le abitudini alimentari e lo stile di vita del paziente. Per quanto riguarda la seconda visita nutrizionistica, lo specialista consegnerà il piano alimentare personalizzato al paziente, fornendo le adeguate spiegazioni e indicazioni sul corretto utilizzo dello stesso. Il nutrizionista inoltre, fornirà informazioni utili sulle modalità di preparazione e cottura dei cibi, e suggerirà ricette facili e leggere, correlandole anche alle abitudini quotidiane del soggetto (es. turni di lavoro). Infine, le ulteriori visite, che solitamente sono fissate ogni 3-4 settimane, avranno lo scopo di monitorare l’andamento del piano alimentare e valutare eventuali cambiamenti. Il colloquio è essenziale per permettere al nutrizionista di intervenire in modo efficace nel superare le difficoltà del paziente e aiutarlo nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. Come ci si prepara ad una visita nutrizionistica? Per questo tipo di visita, generalmente non è richiesta alcuna preparazione specifica. Tuttavia, sono spesso richieste dal nutrizionista due pratiche importanti. Infatti, alla prima visita si consiglia di portare l’eventuale documentazione clinica riguardante la patologia riscontrata e i risultati degli esami svolti recentemente. In secondo luogo, si consiglia fortemente di redigere un diario alimentare la settimana prima della visita, in modo da permettere al nutrizionista di valutare correttamente la situazione del paziente. Per quanto riguarda il diario alimentare, bisogna segnare giornalmente tutti i cibi e le bevande che vengono consumate, annotando le quantità e possibilmente anche l’orario di consumazione. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una visita nutrizionistica? Prenota tramite il pulsante qui sotto oppure chiama il n.0248013784. Puoi contattarci anche tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota la tua visita

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Intolleranza all’Istamina

Intolleranza all’Istamina​ Salute Indice Che cos’è l’Istamina?  L’istamina è una sostanza che si trova nella gran parte degli organismi, sia vegetali che animali, e svolge la funzione di mediatore chimico in alcune risposte immunitarie nel nostro corpo. In particolare, questa è presente nelle cellule che si occupano delle risposte alle allergie. Infatti il nostro organismo produce istamina come risposta immunitaria ad un allergene, mettendo in allerta il corpo che presenta qualcosa di estraneo e potenzialmente pericoloso. L’istamina viene prodotta naturalmente insieme all’enzima diammina ossidasi, che è responsabile della degradazione dell’istamina che viene assunta dagli alimenti. Nel caso si sviluppi una carenza dell’enzima diammina ossidasi, non si è in grado di degradare a sufficienza l’istamina e quindi potrebbe svilupparsi un’intolleranza. Tra i motivi per cui potrebbe esserci una carenza dell’enzima diammina ossidasi ci sono: Farmaci che bloccano le funzioni dell’enzima diammina ossidasi o impediscono la produzione Disturbi gastrointestinali, come la sindrome dell’intestino permeabile e la malattia infiammatoria intestinale Alimenti ricchi di istamina che causano un funzionamento improprio degli enzimi dell’enzima diammina ossidasi Alimenti che bloccano gli enzimi diammina ossidasi o scatenano il rilascio di istamina Un altro fattore di sviluppo dell’intolleranza all’istamina è l’eccessiva crescita batterica. I batteri vengono a formarsi quando il cibo non viene digerito in modo corretto, aumentando in modo eccessivo la produzione di istamina. Il livello normale di enzimi diamina ossidasi non può degradare l’eccessiva produzione di istamina nel corpo causando, così, una reazione. Una dieta sana contiene, in genere, livelli moderati di istamina. Tuttavia, ci sono alcuni alimenti ricchi di istamina che possono scatenare reazioni infiammatorie e altri sintomi negativi. In cosa consiste la Intolleranza all’istamina? L’intolleranza all’istamina non è un’allergia all’istamina, ma un’indicazione che se ne produce troppa. L’istamina è una sostanza chimica, presente nel nostro organismo, responsabile di alcune funzioni principali: Comunica messaggi al cervello Innesca il rilascio di acido dello stomaco per aiutare la digestione Viene rilasciata dopo lesioni o reazioni allergiche come parte della risposta immunitaria Quando i livelli di istamina diventano troppo alti o quando non avviene la degradazione dell’istamina, possono influire sulle normali funzioni corporee. Quali sono i sintomi dell’intolleranza all’istamina? L‘istamina è associata a reazioni e sintomi allergici comuni. Molti di questi sono simili a quelli di un‘intolleranza all’istamina. In compenso, possono variare alcune reazioni comuni associate a questa tipo di intolleranza e includono: Mal di testa o emicrania Congestione nasale Problemi del seno Fatica Orticaria Problemi digestivi Ciclo mestruale irregolare Nausea Vomito Nei casi più gravi di intolleranza all’istamina, si possono riscontrare: Crampi addominali Gonfiore dei tessuti Alta pressione sanguigna Frequenza cardiaca irregolare Ansia Difficoltà a regolare la temperatura corporea Vertigini Alimenti ricchi di istamina Gli alimenti ricchi di istamina creano una sovrapproduzione della stessa, innescando episodi allergici. Come accennato in precedenza, l’istamina è presente in molti alimenti che ingeriamo, in particolar modo: Alcolici Formaggio Spinaci Melanzane Carni lavorate Esistono anche numerosi alimenti che innescano il rilascio di istamina nel corpo, come: Grappa Vino rosso Vino bianco Birra Banane Noccioline Carni lavorate Alimenti a basso contenuto di istamina Nel caso ci sia un’intolleranza all’istamina, l’assunzione di alimenti a basso contenuto di istamina nella dieta può aiutare a ridurre i sintomi allergici. Non esiste una dieta priva di istamina, quindi è bene consultare il proprio medico prima di modificare la propria alimentazione. Gli alimenti a basso contenuto di istamina sono: Carne fresca e pesce appena pescato Non agrumi Uova Cereali senza glutine, come la quinoa e il riso Sostituti del latte, come latte di cocco e latte di mandorle Verdure fresche tranne pomodori, avocado, spinaci e melanzane Oli da cucina, come l’olio d’oliva Come si effettua la diagnosi dell’intolleranza all’istamina? Prima di raggiungere una diagnosi, il medico eliminerà altri possibili disturbi o allergie che causano sintomi simili. I medici possono anche suggerire di seguire una dieta di eliminazione per 14-30 giorni. Questa dieta richiede di rimuovere tutti gli alimenti ricchi di istamina o trigger di istamina e di reintrodurli lentamente per cercare nuove reazioni. Il medico potrebbe anche prelevare un campione di sangue per analizzare se si dispone di un deficit di enzimi. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Nutrizionistica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Nutrizionistica News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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infiltrazioni acido ialuronico

Infiltrazioni Acido Ialuronico

Quali sono i benefici delle infiltrazioni di acido ialuronico? Salute Indice Forse non tutti sanno che l’acido ialuronico è una sostanza che viene prodotta in modo naturale dal nostro corpo. La sua funzione principale è quella di lubrificare le articolazioni e di contribuire a mantenere idratati e protetti i tessuti. Perciò le infiltrazioni di acido ialuronico sono utili per la lubrificazione articolare. L’acido ialuronico è una componente essenziale del liquido sinoviale che si trova all’interno delle nostre articolazioni. Grazie all’acido ialuronico presente naturalmente nel nostro corpo, la lubrificazione articolare risulta ottimale. Inoltre, grazie all’acido ialuronico, il movimento delle articolazioni non è doloroso come può invece accadere nei casi di osteoartrosi contribuendo alla migliore funzionalità della cartilagine articolare. Acido ialuronico e osteoartrosi Purtroppo, nelle persone che soffrono di osteoartrosi, sì istaurano processi infiammatori e di riduzione delle cartilagini con erosione delle stesse, causando anche la riduzione della concentrazione di acido ialuronico. L’osteoartrosi porta a un processo degenerativo costante dell’articolazione, riducendone la funzionalità. Per questi motivi, uno dei migliori trattamenti indicati per la cura di questo tipo di problematica è proprio quello delle infiltrazioni di acido ialuronico. Vediamo dunque cosa sono le infiltrazioni di acido ialuronico e come si eseguono. Infiltrazioni di acido ialuronico Le infiltrazioni di acido ialuronico sono quindi indicate nei casi di osteoartrosi. Possiamo utilizzarle ad esempio come trattamento dell’artrosi principalmente del ginocchio e delle anche. Funziona molto bene sia nei casi di lieve entità che di moderata entità. Nei casi gravi, solitamente, l’ortopedico può optare per soluzioni diverse, quali ad esempio l’intervento chirurgico o l’utilizzo di protesi. Quali sono i benefici delle infiltrazioni di acido ialuronico Migliorando la meccanica articolare otteniamo i due principali effetti benefici delle infiltrazioni di acido ialuronico sono: Analgesico Antinfiammatorio Utilizzare questo tipo di infiltrazioni serve in primo luogo a migliorare la capacità funzionale e di movimento del paziente. La rigenerazione della cartilagine non è possibile con le sole infiltrazioni di acido ialuronico. Inoltre, è possibile un altro utilizzo in medicina estetica di questa sostanza iniettata nel viso, con una funzione di filler, a fini estetici. Quando non fare le infiltrazioni Non ci sono molte controindicazioni per eseguire dei cicli di infiltrazioni con acido ialuronico. In ogni caso non è consigliato utilizzare questo trattamento in alcuni casi tra i quali: Gravidanza Allattamento Allergia all’elemento In presenza di infezioni batteriche o virali Effetti indesiderati Per quanto riguarda gli effetti indesiderati, non sono comuni. Potresti eventualmente sperimentare dolore, rossore, rigonfiamento nella zona della puntura o anche reazioni infiammatorie, che tuttavia tendono a risolversi in pochi giorni. Contatta comunque il tuo medico di fiducia per sapere come comportarti in caso di effetti indesiderati di questo tipo, che ripetiamo non sono comuni e tendono a risolversi nel giro di pochi giorni. I benefici, in ogni caso, superano di gran lunga i rischi di questi possibili effetti indesiderati. Inoltre l’infiltrazione acido ialuronico non presenta grossi svantaggi e nella maggior parte dei casi apporta benefici a livello funzionale per il paziente. Questo però, non accade nei casi di grave artrosi. Quante infiltrazioni acido ialuronico vanno fatte? Dipende sempre dalla tua problematica, dalla gravità e dalle indicazioni del tuo medico. In linea di massima possono essere eseguiti per problemi di artrosi due cicli all’anno. Ogni ciclo comprende 2-3 infiltrazioni che vengono eseguite a distanza di 7-10 giorni l’una dall’altra. Tra un ciclo e l’altro è sempre bene attendere almeno 6-7 mesi per ripetere un secondo ciclo di infiltrazioni con l’acido ialuronico Prenota le tue infiltrazioni Puoi prenotare il tuo ciclo di infiltrazioni di acido ialuronico presso il Centro Medico Unisalus, direttamente dalla sezione prenotazioni. Per maggiori informazioni puoi chiamare il numero 02.48.013.784 oppure scrivere a info@unisalu.it I nostri medici esperti in infiltrazioni sono a tua disposizione. Prenota Infiltrazione Acido Ialuronico News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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