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Cervicale e denti: possono essere collegati?

Come sono collegati denti e cervicale? Salute Indice Come sono collegati denti e cervicale? Cervicale e denti sono collegati tra loro da catene muscolari. Come tutte le altre parti dello scheletro umano. Nello specifico, la mandibola è collegata al cranio da due articolazioni, chiamate temporo-mandibolari. Queste ci permettono di masticare, parlare e deglutire. L’occlusione dentale è il modo in cui i denti dell’arcata superiore e dell’arcata inferiore si chiudono tra loro. Occlusione ed elasticità muscolare influiscono sulla stabilità e sull’equilibrio dei muscoli masticatori. Si parla di malocclusione dentale nel caso in cui siamo di fronte ad un allineamento scorretto tra l’arcata superiore dei denti e l’arcata inferiore. In poche parole quando siamo nella situazione in cui i denti delle due arcate non combaciano. Anche solo la mancanza o il malposizionamento di un dente può modificare i movimenti della masticazione e interferire, così, col resto delle articolazioni.  È possibile che la malocclusione favorisca l’insorgere del Disordine Cranio Cervico Mandibolare e del dolore cervicale a esso associato. Per capire se la causa del dolore cervicale è dovuta a un problema ai denti o ad altri disturbi, è necessario sottoporsi a una visita medica.  Cominciamo, in primis, a vedere cos’è la cervicalgia. Dolore alla cervicale: cos’è? Quando parliamo di cervicalgia intendiamo uno stato di tensione della muscolatura del collo. Ossia l’infiammazione delle ultime sette vertebre che collegano il collo alla testa e ne permettono i movimenti. Il dolore può essere più o meno esteso, in quanto può arrivare a interessare anche le spalle, e può essere accompagnato da altri sintomi. Tra i più frequenti abbiamo mal di testa, vertigini, nausea e disturbi sensoriali. Il dolore cervicale può dipendere da diversi diversi fattori: predisposizione genetica  colpi di freddo bruschi movimenti del collo postura scorretta (qui il nostro articolo su denti e postura) malocclusione o bruxismo artrosi Spesso, si tende a voler lenire il dolore quanto prima e dunque si ricorre all’assunzione di farmaci senza indagare sulle cause profonde del dolore cervicale che possono essere diagnosticate e corrette. Stiamo parlando anche di cause legate all’odontoiatria. Può, dunque, esserci un rapporto diretto tra cervicale e mal di denti. Per scoprirlo è necessario sottoporsi a un’accurata visita dentale che possa stabilire se la causa del dolore cervicale dipenda da un problema alla dentatura o da disturbi di altro genere. Legame tra cervicale e denti Come già accennato, una delle cause della cervicalgia può essere un problema all’articolazione temporo-mandibolare. In particolare, fattore determinante per il dolore cervicale può essere la malocclusione.  Infatti, se i muscoli responsabili dei movimenti mandibolari di apertura e chiusura non si muovono in maniera simmetrica, la mandibola si ritroverà a lavorare sbilanciata. Portando a conseguenza negative su tutti i muscoli e i nervi interessati che rimangono contratti. La contrattura si ripercuoterà, poi, sui muscoli limitrofi e, di riflesso, sui nervi presenti nella zona cervicale. Inoltre, anche il bruxismo può essere causa di dolore cervicale. In sintesi Ricapitolando ciò che abbiamo detto finora sul legame tra cervicale e dolore ai denti:  i denti, in particolare i muscoli della mandibola, possono contribuire all’insorgere della cervicalgia. la mandibola, di norma, si muove senza inficiare le strutture e i muscoli circostanti. Ma può capitare che i muscoli mandibolari lavorino male e rimangano contratti e rigidi anche per breve tempo. i muscoli mandibolari rimangono contratti quando siamo di fronte a una malocclusione, ossia una cattiva chiusura dei denti. La mandibola è l’unico osso che ha la necessità di muoversi in modo simmetrico: qualora questo non accada, la mandibola si troverà a lavorare più da una parte e tutta la muscolatura mandibolare ne risentirà, contraendosi. la contrazione della muscolatura mandibolare avrà ripercussioni sui muscoli collegati e, quindi, sui muscoli e i nervi presenti nella zona cervicale, provocando la cervicalgia. anche il bruxismo può portare al dolore cervicale, in quanto anche questo disturbo comporta una contrazione lunga della muscolatura della mandibola. Cervicale e denti: in breve, le cause della cervicalgia legate a problemi di dentatura sono 2:  la malocclusione il bruxismo Mal di denti e cervicale: come arrivare alla giusta diagnosi Per poter risolvere il dolore alla cervicale causato da problemi ai denti, è necessario arrivare alla corretta diagnosi. Solo un medico specialista è in grado di individuare le esatte localizzazione e natura del dolore: solitamente un ortopedico o un fisiatra attraverso radiografia, TAC, risonanza magnetica o elettromiografia. Ma anche un dentista o uno gnatologo possono giungere a una corretta diagnosi, nel caso in cui sospettino una correlazione tra dentatura e dolore cervicale. Quando si trovano di fronte a una malocclusione e alla manifestazione di sintomi dolorosi, allora possono ragionevolmente ascrivere il dolore cervicale a un disturbo temporo-mandibolare. Quali sono i rimedi? Finora abbiamo visto il legame tra cervicale e denti, le cause della cervicalgia dovute a problemi ai denti, cosa siano la cervicalgia e la malocclusione e come si arriva alla giusta diagnosi. Ma quali sono i rimedi al binomio cervicale mal di denti? Per risolvere la malocclusione e di conseguenza il dolore alla cervicale, ci sono varie strade percorribili: terapia ortodontica con apparecchio fisso o mobile estrazione dei denti che creano affollamento correzione delle abitudini che danneggiano le arcate (con bite o apparecchi passivi) trattamenti chirurgici per la riduzione o l’allungamento dell’osso mandibolare Nel caso in cui la malocclusione che genera la cervicalgia sia dovuta alla mancanza di denti, il consiglio è quello di pianificare un percorso di cura basato sull’implantologia a carico immediato. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Ipersensibilità dentale

Come si cura l’ipersensibilità dentale? Salute Indice L’Ipersensibilità Dentale è una delle problematiche dentistiche che vengono riferite dai pazienti in modo più frequente. Il problema dei denti sensibili si verifica a causa dell’esposizione della dentina a stimoli termici, chimici o osmotici. Questa esposizione è causa di estrema sensibilità e dolore. Ma che cos’è la dentina? È la parte della struttura del dente che si trova direttamente sotto lo smalto dentale. L’ipersensibilità dentinale è detta anche sensibilità dentinale. Chi ne soffre può accusare un importante limitazione alla qualità generale della vita. Proprio a causa del dolore, che può colpire mentre si fa qualcosa di routine come mangiare qualcosa di freddo o caldo, e il cattivo aspetto estetico. Ipersensibilità dentale cause e fattori La causa di ipersensibilità dentale è l’esposizione della dentina. A sua volta l’esposizione dentinale può avere diverse cause e fattori alla sua origine tra le quali ricordiamo: gengive scoperte spazzolamento dei denti troppo aggressivo recessione gengivale parodontite denti rotti bruxismo placca e tartaro Vi sono anche alcune operazioni dentistiche che possono portare forte sensibilità ai denti. Stiamo parlando ad esempio di otturazioni o inserimento di corone dentali. Tuttavia è bene ricordare che se questa fosse la sola causa di ipersensibilità dentale, il problema tende a risolversi entro un mese dall’intervento. Diagnosi di sensibilità ai denti Per poter affrontare un percorso terapeutico corretto al fine di risolvere l’ipersensibilità dentinale, è importante il giusto approccio diagnostico. In questo modo possiamo verificare l’esatta causa di sensibilità dentale e lavorare correttamente al problema. La diagnosi di sensibilità ai denti inizia con l’anamnesi. Il dentista raccoglie tutte le informazioni utili dal paziente come ad esempio: durata del dolore intensità del dolore fattori esterni che incidono sul dolore Lo specialista odontoiatra, inoltre può utilizzare alcuni strumenti utili alla diagnosi. Strumenti che emettono un getto d’aria o di acqua fredda sul dente sensibile per valutare se questo incide sull’intensità del dolore. Una volta appurata la causa e il tipo di problema di ipersensibilità al dente, è possibile impostare il piano di cura. Trattamento dell’ipersensibilità dentale L’ipersensibilità dentale è possibile risolverla in diversi modi, a seconda anche del problema che vi sta alla base. Tra le operazioni da fare abbiamo ad esempio la rimozione dei fattori che concorrono alla forte sensibilità del dente. I consigli in questo caso sono quello di eliminare cibi troppo acidi dalla dieta, modificare lo spazzolino e lo stile di spazzolamento, oppure anche correggere problemi di occlusione e masticazione. Se questo non bastasse e la sensibilità dei denti è molto forte, possiamo ricorre ad agenti desensibilizzanti. Vi sono diversi prodotti di questo tipo. Vengono suddivisi in base al tipo di utilizzo che viene fatto, se casalingo o professionale in studio dentistico. Agenti desensibilizzanti da casa per ipersensibilità dentale Si tratta del metodo più semplice per trattare una minima sensibilità dentale. Questo perché può essere applicato in autonomia a casa propria. Sempre ovviamente su consiglio ed indicazione del medico curante. In genere questo tipo di prodotti per risolvere il problema dei denti molto sensibili sono in forma di: dentifrici desensibilizzanti collutori chewingum polveri Trattamento in clinica dentistica Questo metodo di trattamento dell’ipersensibilità dentale è sicuramente più efficace, ma è più costoso perché viene fatto in modo mirato sui denti sensibili. A differenza del prodotto casalingo che di solito copre tutta la dentatura. Per questo motivo viene consigliato soprattutto nei casi di forte sensibilità ai denti, con dolore fastidioso e perdurante. Come funziona? Il dentista utilizza dei prodotti a base di nitrato di potassio o fluoruro di sodio al 2%, oppure ancora ossalati o agenti leganti dentinali. Tutti questi agenti desensibilizzanti, lavorano sigillando i tubuli dentinali oppure interrompendo il segnale di impulso nervoso che è causa di dolore dentinale. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Bite Dentale

A cosa serve il bite mandibolare? Salute Indice A cosa Serve il Bite Mandibolare? Il Bite dentale è un apparecchio utilizzato in Ortodonzia per risolvere o alleviare problemi quali il Bruxismo o la Malocclusione. In questo articolo vi vogliamo parlare del bite per i denti: cos’è, quando è raccomandato usarlo e quali problemi risolve? Tutta una serie di problemi fisici, come cefalea, mal di testa, dolore cervicale o vertigini, potrebbero essere legati al sistema masticatorio. Il bite potrebbe risolvere i vostri problemi, ovviamente dopo una accurata Visita Specialistica Odontoiatrica o gnatologica. Approfondiamo l’argomento con gli esperti del Centro Dentistico Milano Unisalus. Cos’è il bite? Il Bite viene utilizzato soprattutto durante il riposo notturno ed è uno strumento usato per correggere la chiusura delle arcate dei denti.  Possiamo dire che il Bite dentale è uno dei principali apparecchi ortodontici mobili che ricopre l’arcata dentaria della mascella, ossia l’arcata superiore e l’arcata dentale della mandibola, quindi l’arcata inferiore. Dove deve essere posizionato il bite dentale? Il bite per denti deve essere posizionato tra le due arcate dentali per il periodo di tempo deciso dal medico in base alle patologie riscontrate.  Apparecchio bite: com’è fatto? Il bite è una mascherina occlusale in resina acrilica, modellata sulla forma dell’arcata dentale.  La finalità del bite dentale si concretizza posizionandolo sulla stessa arcata, così da creare una sorta di cuscinetto ammortizzatore che protegge: i denti in caso di bruxismo l’articolazione, qualora si sia in presenza di disturbi temporo-mandibolari Essendo facilmente rimovibile, il paziente può inserirlo e toglierlo senza difficoltà. Come si pulisce il bite dentale? La pulizia del bite deve essere costante e approfondita. Il bite dentale deve essere lavato prima e dopo l’utilizzo con lo spazzolino da denti e il dentifricio. Successivamente, l’apparecchio va immerso per 10 minuti nel collutorio. Dopodiché, deve essere sciacquato sotto abbondante acqua corrente, asciugato e riposto nella sua custodia di plastica non chiusa per evitare che proliferino i batteri.  Raccomandiamo di effettuare una pulizia profonda ogni 2 settimane. Come? Mettendo il bite dentale dentro un bicchiere colmo di acqua, collutorio e un cucchiaio di bicarbonato di sodio.  Funzione del bite odontoiatrico La funzione del bite dentale è quella di risolvere i problemi legati a: digrignamento o bruxismo (in questo caso basta un bite notturno per l’arcata superiore) dislocazione mandibolare malocclusione dentale russamento disturbi della postura dolori all’apparato muscolo-scheletrico riposizionamento condilo-mandibolare In generale, il bite dentale viene consigliato per risolvere i problemi legati all’apparato masticatorio ma, ripristinando il corretto rapporto spaziale tra le arcate dentali, favorisce anche un riallineamento posturale, risolvendo numerosi disturbi quali cervicalgie e cefalee.  Il bite dentale ha lo scopo di aiutare l’arcata dentaria superiore e l’arcata dentaria inferiore a posizionarsi correttamente.  I Bite: uno per ogni problema Esistono diverse forme di bite per denti a seconda delle problematiche che sono chiamati a risolvere. Vediamo nel dettaglio la casistica.  Russamento Il bite dentale per risolvere il fastidioso problema del russamento è composto da due mascherine gemelle che portano la mandibola in una posizione tale da eliminare le ostruzioni dell’aria tra il naso e la laringe. Bruxismo Per risolvere il bruxismo occorre usare una placca per l’arcata superiore che permette di rilassare i muscoli mandibolari e di non frizionare i denti. Questo tipo di bite è un buon rimedio in quanto permette di: mantenere il corretto spazio occlusale scaricare la forza esercitata dai muscoli sulla placca di resina piuttosto che sui denti rilassare i muscoli mandibolari e cervicali preservare lo stato dei denti e non aggravare il loro deterioramento Riposizionamento condilo-mandibolare In questo caso si parla di Bite ortotico, poiché ha funzione ortopedica. Questo tipo di bite permette di riposizionare la mandibola nella sua corretta posizione, oltre a decontrarre la muscolatura. Serve per correggere le dislocazioni mandibolari. Bite dentale notturno È il medico che decide se il bite dentale sia da tenere tutto il giorno o se sia da indossare prima di andare a dormire (bite notturno). La scelta dello specialista dipende da una serie di elementi, come la natura e l’entità del problema del paziente (ad esempio, il tipo di malocclusione o il grado di bruxismo).   Il digrignamento involontario dei denti avviene, per lo più, mentre si dorme. Questo problema può causare non solo problemi allo smalto e un’aumentata sensibilità dentale, ma anche microfratture, predisponendo alle carie e portando potenzialmente anche alla caduta dei denti. Spesso il bite dentale notturno non allinea solo i denti delle due arcate alleggerendo, così, le tensioni mandibolari, ma contrasta anche il problema del russamento. Sovente, infatti, chi russa in assenza di altre patologie, lo fa perché tende a respirare con la bocca aperta o con un serraglio sbagliato delle arcate che provoca l’ostruzione dei flussi d’aria tra naso e laringe. Dunque, indossare il bite notturno vuol dire contrastare questo ulteriore disturbo.  Riposizionamento mandibolare con il bite notturno Il medico può anche operare un riposizionamento mandibolare attraverso l’utilizzo di un bite dentale notturno realizzato su misura, migliorando la sintomatologia legata a questa disfunzione. Si tratta, però, solo di un mantenimento temporaneo e non una cura definitiva.  Bite ai denti: benefici  I benefici del bite dentale sono vari: protegge e riabilita l’articolazione temporo-mandibolare protegge i denti dall’usura dovuta al digrignamento/serramento  scongiura la recidiva se utilizzato come apparecchio di contenzione dei denti dopo l’allineamento con il trattamento ortodontico. In questo caso, inizialmente il bite dovrà essere indossato giorno e notte rilassa i muscoli masticatori che mediante le catene neuromuscolari influenzano la postura risolve cervicalgie, mal di schiena e mal di testa; disturbi legati a tensioni neuromuscolari dei masticatori. Controindicazioni del bite ortodontico Innanzitutto, evitate prodotti di scarsa qualità facendovi attrarre dai costi bassi Inizialmente, poi, il bite potrebbe creare un po’ di fastidio e nausea. Ma, appena il bite si adatterà perfettamente alla vostra bocca, questi disagi scompariranno.  Potrebbero comparire anche dei lievi mal di testa i primi tempi. Questo potrebbe succedere perché, riallineando i denti, si riassesteranno anche le ossa temporali. Ma anche questo fastidio sparirà del tutto nel giro di poco tempo.  Altro inconveniente che potrebbe accadere è un’eccessiva salivazione. Infatti, il bite

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11 modi per mantenere i denti sani

11 Modi per Mantenere i Denti Sani Salute Indice In questo articolo elencheremo 11 modi per mantenere i denti sani nel tempo e prevenire patologie del cavo orale. Ottenere denti sani richiede dedizione e una vita di cure. Anche se ti è stato detto di avere una bella dentatura è fondamentale seguire una routine giornaliera per prendersi cura dei denti e prevenire problemi. Questo vuol dire essere consapevoli delle abitudini quotidiane e l’uso dei giusti prodotti per la propria igiene orale, in particolare per quanto riguarda i bambini. Infatti la prevenzione orale nei bambini è importantissima per prevenire patologie o problematiche future. Anche se è purtroppo spesso sottovalutata. 1. Lava i denti prima di andare a dormire Le raccomandazioni generali sull’igiene orale indicano di lavare i denti almeno 2 volte al giorno. Tuttavia, molti di noi trascurano il lavarsi i denti prima di andare a dormire. Questa pratica permette di eliminare i germi e la placca che si è accumulata durante il giorno. 2. Spazzola i denti in modo corretto Il modo in cui si lavano i denti è importante: infatti, lavarsi i denti in modo scadente è analogamente dannoso che non lavarseli affatto. Lavare i denti richiede tempo e bisogna muovere lo spazzolino con movimenti delicati e circolari per rimuovere la placca. Se la placca dentale non viene rimossa può indurirsi, causando accumulo di tartaro e gengivite. Questa patologia può colpire anche i bambini, come abbiamo spiegato in questo articolo. 3. Non trascurare la tua lingua Sapevi che la placca può accumularsi anche sulla lingua? Ebbene sì. L’accumulo di placca sulla lingua può non solo causare cattivo odore della bocca, ma altre condizioni del cavo orale. Prenditi cura della tua lingua spazzolandola delicatamente ogni volta che ti lavi i denti. 4. Usa un dentifricio al Fluoro Quando si tratta di dentifricio, ci sono elementi più importanti da cercare rispetto all’efficacia e al sapore e ai poteri sbiancanti. Bisogna assicurarsi che il dentifricio scelto contenga fluoro. Sebbene un eccesso di fluoro possa causare una grave patologia orale chiamata fluorosi, questa sostanza rimane un pilastro della salute orale. Il fluoro, infatti, è una delle principali difese contro la carie e fornisce una barriera protettiva per i denti. Inoltre, il fluoro è uno degli elementi principali dei denti in particolare dello smalto dentale. 5. Usa il filo interdentale quanto lo spazzolino Molte persone che si lavano regolarmente i denti trascurano l’uso del filo interdentale. Questo strumento per la pulizia orale non è utile solo per rimuovere i pezzi di cibo che potrebbero rimanere incastrati tra i denti, ma è utile anche per stimolare le gengive, per la riduzione della placca e aiuta a ridurre l’infiammazione nell’area. Usare il filo interdentale una volta al giorno è sufficiente per ottenere i benefici sopraelencati. 6. Non lasciare che le difficoltà con il filo interdentale ti fermino Usare il filo interdentale può essere difficile, in particolare per i bambini piccoli e anziani con l’artrite. Se trovi difficoltà a maneggiare il filo interdentale, cerca strumenti che possano aiutarti ad usarlo, come ad esempio i flosser dentali che possono essere trovati in farmacia. 7. Usa il collutorio Molte persone non sanno come usare il collutorio e non sanno quali benefici possono avere per la bocca. I collutori riducono la quantità di acido nella bocca, pulisce le aree difficili da spazzolare dentro e intorno alle gengive e aiuta la rimineralizzazione dei denti. Inoltre, può venire in aiuto a chi fa fatica ad usare il filo interdentale come a bambini e anziani. 8. Bevi più acqua L’acqua continua a essere la bevanda migliore per la tua salute generale, inclusa la salute orale. Inoltre, si consiglia di bere acqua dopo ogni pasto per aiutare a eliminare alcuni degli effetti negativi di cibi, bevande appiccicosi e acide sui denti. Infine, l’acqua è ricca di calcio e fluoro elementi che costituiscono i denti. 9. Mangia frutta e verdura croccante I cibi pronti sono comodi e convenienti, ma forse non così tanto quando si tratta di denti.Mangiare prodotti freschi e croccanti, non solo contengono fibre salutari ma è anche una scelta migliore per i denti. 10. Limita i cibi zuccherati e acidi Gli zuccheri si convertono in acido in bocca, che possono corrodere lo smalto dentale. Questi acidi sono causa scatenante che causa le carie.Anche frutta acida, tè e caffè possono consumare lo smalto dentale. Per cui se è possibile evita del tutto questi cibi, non fa male essere consapevoli. 11. Rivolgiti al tuo dentista 2 volte l’anno Le abitudini quotidiane e questi 11 modi per mantenere i denti sani, sono cruciali per salute dentale, ma anche i più scrupolosi nell’utilizzare spazzolini e filo interdentale hanno bisogno di vedere un dentista regolarmente. Bisognerebbe vedere il proprio dentista per una pulizia dentale e controlli 2 volte l’anno. Non solo un dentista può rimuovere il tartaro e cercare cavità, in grado di individuare potenziali problemi e offrire soluzioni terapeutiche. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Bere acqua fa bene ai denti

Bere acqua fa bene ai denti? Salute Indice Bere acqua fa bene ai denti? Possiamo dirlo con certezza, bere acqua fa bene non solo a corpo ma anche ai denti e alle gengive. Una corretta idratazione ha benefici sulla salute orale e sono molteplici: la bocca rimane pulita si difende da batteri e placca l’acqua contiene fluoro e calcio che rinforzano i denti Uno dei consigli più diffusi dai dentisti e odontoiatri è quello di bere la giusta quantità di acqua durante la giornata. Purtroppo, anche se dovrebbe essere una delle più importanti abitudini, l’adeguata idratazione viene trascurata e si presta poca attenzione. La quantità di acqua consigliata da consumare giornalmente varia a seconda di diversi fattori: sesso età peso corporeo Tuttavia, i medici consigliano di bere almeno 2 litri al giorno d’acqua. I principali vantaggi Il primo vantaggio per cui è bene bere acqua a sufficienza, sembrerà sicuramente banale, aiuta a mantenere pulita la bocca. Se da una parte l’acqua porta via parte dei residui di cibo il suo ruolo non si ferma di certo qui. La corretta idratazione orale, infatti, stimola la produzione di saliva, che funge da elemento produttivo dei denti. La salivazione, infatti, contrasta i batteri e quindi anche la formazione di placca e tartaro responsabili di carie e disturbi gengivali. In questo modo si possono evitare anche molti disturbi collaterali, come secchezza della bocca ed alitosi. L’Alitosi, causato dalla scarsa igiene dentale, può creare disagio sociale e generare imbarazzo. Invece, per quanto riguarda il problema della bocca secca viene causato dall’assenza del flusso salivare. Questa condizione può alterare la percezione del sapore dei cibi e contribuire alla formazione delle carie. Inoltre, l’azione pulente dell’acqua protegge anche l’estetica dei denti, che possono tendere a ingiallire a causa di cibi particolari, come il caffè, o di cattive abitudini, come il fumo. L’acqua non danneggia, corrode o macchia i denti, a differenza di ciò che fanno altre bevande gassate, il vino e il caffè. L’acqua contiene calcio e fluoro Un’altra importante motivazione per cui è molto importante un’adeguata idratazione va ricercato nelle sostanze contenute nell’acqua. Le sostanze, contenute nell’acqua, più importanti per i denti sono il fluoro e il calcio. Queste sostanze, infatti, favoriscono il sano sviluppo dei denti e rafforzano lo smalto dentale. In questo modo, viene consentita la prevenzione della formazione delle carie e infiammazioni gengivali. L’acqua, quindi, favorisce il loro benessere e aiuta a conservare nel tempo la salute dentale. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Predisposizione genetica e salute denti

La salute denti ha una predisposizione genetica? Salute Indice Se si ha una storia familiare di problemi di salute dentale, molto probabilmente avrai problemi anche tu. Studi hanno dimostrato come ci sia un legame tra predisposizione genetica e salute denti. La salute denti ha una predisposizione genetica? Alcuni geni controllano lo sviluppo dentale e a volte potrebbero non formarsi in modo corretto, rendendo lo smalto dentale meno resistente ai denti. Altre patologie che colpiscono denti e gengive hanno una predisposizione genetica come, ad esempio, la parodontite e le carie. La correlazione tra DNA e malattie che colpiscono i denti non è diretta, ma diversi geni possono influenzare la salute della bocca. Quasi ogni aspetto della salute dentale è influenzato dai geni e vengono ereditate: dimensione forma della bocca struttura ossea Ma non solo anche le problematiche come: denti storti cattive abitudini diastema Tuttavia, una buona igiene dentale aiuterà i denti ad essere in salute indipendente dalla tipologia di denti che vengono ereditati. Ereditarietà Condizioni come denti storti o sopraffollati sono spesso ereditati. La dimensione della mandibola può portare a problemi di malocclusioni e causare problemi alle articolazioni. Diverse condizioni di salute orale ha una base ereditaria che espone le persone a un rischio maggiore di sviluppare determinate condizioni. Questo avviene nonostante le tue abitudini. Predisposizione genetica parodontite La parodontite è una patologia molto seria e piuttosto diffusa. Questa patologia attacca il parodonto, ovvero l’insieme dei tessuti che sostengono i denti comprese le gengive. Le forme più gravi di parodontite possono causare anche la perdita dei denti. In alcuni casi le persone tendono a sviluppare la parodontite con facilità a causa di una variante del DNA che rende la risposta immunitaria più sensibile. L’arretramento del parodonto, tipico della patologia, è causato infatti dalla reazione immunitaria. Carie e fattore genetico Sei soggetto a carie? Potrebbe essere colpa dei tuoi antenati.Alcune variazioni genetiche sono legate a un maggior rischio di carie a denti permanenti. Infatti, gli studi hanno dimostrato come sono ben 47 i geni responsabili delle carie. Sono tanti i fattori che possono causare una più alta incidenza di sviluppare carie. I fattori principali sono la saliva e la mineralizzazione dei denti. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Scovolino

Che cosa è lo scovolino? Salute Indice Lo scovolino è un utensile per la cura dentale molto utile grazie al quale è possibile rimuovere la placca e togliere frammenti di cibo bloccati tra i denti. Cos’è lo scovolino? Tale strumento è stato ideato per supportare, senza sostituire, l’uso dello spazzolino da denti e il dentifricio perché hanno funzioni diverse. Le setole dello spazzolino non permettono di raggiungere alcune superfici dentali, quindi sono inefficaci nella pulizia del solco gengivale e dello spazio interdentale. Per pulire lo sporco rimasto tra i denti, quindi, è necessario l’utilizzo di appositi strumenti, come lo scovolino. Come si utilizza? Imparare come utilizzare in modo corretto lo scovolino è semplice, e risulta più maneggevole del filo interdentale. Dopo aver fissato la testina su un piccolo manico, di forma cilindrica o conica, lo scovolino è pronto all’uso. I dentisti consigliano di far scorrere lo scovolino tra i denti prima di utilizzare lo spazzolino.In questo modo, viene agevolata la sua funzione pulente. Inoltre, utilizzare questo strumento prima di spazzolare i denti permette ai principi attivi presenti all’interno pasta dentale, come il fluoro, di raggiungere anche lo spazio fra i denti. Uso dello scovolino La funzione dello scovolino è simile a quella del filo interdentale, facendolo scorrere tra gli spazi interdentali. Il movimento, avanti- indietro orizzontale, deve essere fatto con delicatezza per evitare traumi alle Gengive. Nell’arcata mascellare (superiore) lo scovolino va mosso dall’alto verso il basso, mentre in quella mandibolare (inferiore) il movimento è inverso, ovvero dal basso verso l’alto. Lo spostamento dello scovolino deve creare un leggero attrito tra le pareti dentali. In questo modo si può eliminare in modo meccanico la placca e nel frattempo massaggiare la Gengiva. Similmente al filo interdentale, tale strumento va fatto scorrere nella fessura interposta tra dente e dente: il movimento orizzontale (avanti-indietro) dev’essere eseguito con estrema prudenza ed altrettanta delicatezza per evitare di traumatizzare inutilmente le gengive. Nell’arcata superiore lo scovolino va sospinto dall’alto verso il basso, mentre in quella inferiore il movimento sarà opposto (dal basso verso l’alto). Il suo spostamento, che dev’essere orizzontale, dovrebbe creare un leggero attrito tra le pareti dei denti, in modo da eliminare meccanicamente la placca presente, esercitando nel contempo un massaggio alla gengiva. Un’eccellente pulizia del tappeto batterico depositato tra dente e dente richiede di passare lo scovolino almeno tre volte per ogni spazio interdentale. Dopo aver pulito tutti i denti con questo strumento, si raccomanda di sciacquare energicamente la bocca con il collutorio, meglio se arricchito in fluoro. Il collutorio, oltre a rinfrescare la bocca, contribuisce a migliorare l’alito e a rinforzare lo smalto dentale, favorendo nel contempo l’eliminazione dei frammenti di placca o cibo precedentemente rimossi con lo scovolino. La pulizia dei denti dev’essere particolarmente meticolosa se sono presenti protesi dentali, otturazioni, capsule, od altre zone di maggior ritenzione. Frequenza d’uso Proprio come il filo interdentale, si raccomanda di utilizzare lo scovolino almeno una volta al giorno, possibilmente prima di coricarsi. Utilizzato correttamente ed in modo regolare, la durata dello scovolino tradizionale non supera i 10-15 giorni. Ad ogni modo, qualora le setole della sua testina iniziassero ad aprirsi e perdere la propria elasticità, si consiglia di cambiare lo scovolino (o solo la testina nel caso fosse intercambiabile) con uno nuovo. Per conservarli al meglio, dopo ogni pulizia interdentale si consiglia di custodire lo scovolino in un ambiente asciutto ed igienico, previa accurata asciugatura delle sue setole. Vantaggi Lo scovolino è uno strumento che  ha molti vantaggi nella pulizia dei denti: rimuovere lo sporco nelle zone meno accessibili allo spazzolino permette di esercitare  massaggio gengivale previene la formazione di tartaro e placca dentale riduce il rischio di infezioni e carie previene la gengivite che non si manifesta solo in età adulta (gengivite bambini) Le carie e le infezioni dentali, solitamente, tendono a crearsi a partire dagli spazi interdentali per questo è indispensabile assicurarsi l’accurata pulizia dello spazio interdentale. Svantaggi Anche lo scovolino presenta alcuni svantaggi: non indicato per quei pazienti con fessure interdentali molto strette per le persone con i denti storti e malocclusione sconsigliato nel periodo successivo all’estrazione dentale Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00 ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Fluoro denti

Come si usa il fluoro sui denti? Salute Indice Il fluoro è un’importante sostanza, presente in piccola quantità nel nostro organismo, concentrata in particolare nelle ossa e nei denti. È un oligoelemento, ovvero, sostanze fondamentali che contribuiscono al corretta crescita e sviluppo. Fluoro denti a cosa serve? In odontoiatria il fluoro svolge sia un ruolo di prevenzione delle carie, in particolar modo nell’infanzia, che nell’estetica dentale. Infatti si inserisce nella cristallizzazione dell’apatite, componente primario nello smalto dentale. Il fluoro è presente in quasi tutti i dentifrici, con la funzione di aumentare la resistenza dello smalto dentale. Grazie alle sue proprietà favorisce il processo di remineralizzazione, consentendo di ostacolare la placca batterica causa primaria del deterioramento delle pareti dentali. Dov’è presente il fluoro? Il fluoro viene assunto principalmente tramite la dieta e dai liquidi che beviamo. Tale sostanza è maggiormente presente nell’acqua e nel tè. Gli altri alimenti che contengono, in quantità più modeste, il fluoro sono vino rosso vino bianco birra caffè uova cerealipane riso carote spinaci asparagi manzo gamberi di mare tonno Controindicazioni L’assunzione eccessiva di fluoro può portare a seri effetti collaterali e controindicazioni. Secondo le normative vigenti la concentrazione massima di fluoro nei dentifrici è di 1500 ppm. Tuttavia, bisogna dire che l’intervallo tra 1000 e 1500 ppm (parti per milione) non è solo sufficiente per il corretto fabbisogno per le pareti dentali ma sicuro. Nei bambini, invece, l’intervallo di ppm scende tra 500-600, per la fascia di età che va dai sei mesi ai sei anni d’età. Per evitare complicazioni al sovradosaggio di fluoro, i dentisti sconsigliano gli integratori di fluoro (in forma di pastiglia o di gocce). In passato venivano consigliati, soprattutto in età pediatrica, per la prevenzione delle carie e per rafforzamento osseo. In particolare, esiste per i bambini esiste una vera e propria procedura di fluoroprofilassi. Fluorosi L’assunzione di fluoro nell’alimentazione quotidiana non deve essere eccessiva. L’assunzione cronica e eccessiva di fluoro può comportare una concentrazione elevata nelle ossa e al relativo rischio di fratture. Questa condizione di iperdosaggio di fluoro viene chiamata, infatti, fluorosi che può colpire bambini e adulti. I sintomi di fluorosi possono manifestarsi con macchie sullo smalto dentale. Queste macchie se sottovalutate o ignorate possono ingiallirsi alterando, così, l’estetica dei denti. Altra complicazione è dovuta alla ipomineralizzazione dei denti.L’eccessiva quantità assunta di fluoro può colpire anche la stabilità dei denti, che tendono a rompersi. Il fluoro, infatti, irrigidisce portando ad avere un carico più basso. Se si manifestano sintomi di fluorosi è consigliabile sottoporsi a una visita presso un dentista. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Quando e perché cambiare spazzolino

Quando e perché cambiare lo spazzolino? Salute Indice Cambiare lo spazzolino abitualmente è importante sia per mantenere una buona cura orale sia per evitare che batteri e funghi possano proliferare sulle sue superfici. Quando e perché cambiare lo spazzolino? Per una buona igiene dentale è importante sapere che, in linea di massima, lo spazzolino va cambiato almeno una volta ogni 3 mesi. Altro segnale che lo spazzolino andrebbe cambiato è quando notate le setole diventano più fragili e meno compatte. Anche la maggior parte dei dentisti raccomanda questa pratica. Col tempo gli spazzolini da denti passano attraverso la normale usura e diventano meno efficaci rimuovendo la placca da denti e gengive. Anche studi che sono stati condotti hanno scoperto che le setole si rompono e perdono di efficacia dopo circa 3 mesi. Il deterioramento delle setole è molto frequente, soprattutto se i denti vengono lavati con frequenza e con movimenti energici. Altra considerazione da fare, e che i germi possono nascondersi e accumularsi tra le setole dello spazzolino. Questo fattore rende molto importante cambiare spazzolino dopo aver avuto malattie infiammatorie come il raffreddore per non rischiare ulteriori infezioni. Dopo l’uso, bisogna assicurarsi risciacquare e asciugare accuratamente lo spazzolino, riporlo scoperto in posizione verticale e tenerlo lontano dagli altri spazzolini da denti usati. Quando si è in viaggio, è buona norma coprire la testa dello spazzolino per proteggerla e ridurre la diffusione di germi. Se non si ricorda con esattezza quanto tempo è passato da quando l’hai cambiato, bisogna prestare particolare attenzione alle condizioni in cui si trova la testina dello spazzolino. Se le setole sono usurate, sfilacciate o sfilacciate, o soprattutto se vedi cambiamenti di colore scuro, che è un segno di muffa. Cosa succede se non si cambia lo spazzolino? Come già detto in precedenza batteri e fungo si accumulano sulle setole dello spazzolino, ma non solo. Ci sono anche una serie di altri rischi e problemi rilevanti associati alla mancata sostituzione dello spazzolino. Un rischio sicuramento è quello di danneggiare le gengive, poiché i vecchi spazzolini da denti diventano inefficaci con la rimozione della placca dai denti, che porta alla gengivite. Se la Gengivite, non viene trattata, porta all’infezione, che può causare la caduta dei denti. Inoltre, ancora più sgradevole, ci si può ammalarti a causa di spazzolini da denti usati troppo. Infatti, sullo spazzolino da denti, infatti può crescere la muffa oppure puoi ingerire particelle indesiderate se lo spazzolino è conservato vicino a una toilette. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Estate e denti

Estate e Denti Salute Indice Durante l’estate si tende a trascurare la cura dei denti, questo può per dannoso la salute orale. Infatti, le carie ed altri problemi, non spariscono con l’inizio delle belle giornate. Anzi, le minacce aumentano con l’estate: caldo minore attenzione alla pulizia dei denti cambio di abitudini alimentari. Con un po’ di cura, però, si può tenere tutto sono controllo i rischi e mantenere un sorriso impeccabile anche in vacanza. Un modo per proteggere i denti, però, c’è ed è quello di evitare alcune cattive abitudini che possono compromettere la nostra salute orale. Estate e Denti fattori di rischio Per capire come fare per evitare complicanze dentali durante le vacanze, è utile ragionare sulle possibili cause. Cosa succede, in estate, che può mettere a repentaglio la salute orale? Le problematiche possono essere di due tipi, da una parte dei fattori ambientali e le cattive abitudini. Alimentazione In estate e con il caldo possono aumentare i problemi di sensibilità dentale. Questo aumento è dovuto ad un aumento di consumo di cibi e bevande acide (frutta, verdura, suchi di frutta, ecc.), possono causare una superficiale demineralizzazione dei denti. Questa condizione è associata ad un loro consumo a temperature fredde che aumentano la  sensibilità dentale soprattutto nei pazienti con recessioni gengivali, usure dentali, parodontopatie o carie. Problemi più seri posso derivare da gli aperitivi all’aperto in riva al mare o le passeggiate serali in centro città.  Quindi ci si ritrova a consumare con molta frequenza cibi e bevande ricche di zuccheri, che non aiutano la salute dentale. Dai gelati ai cocktail (alcolici e non), sono bombe infettive per i nostri denti. Igiene dentale meno frequente Durante l’estate si va spesso fuori in gita o al mare e si tralascia di più la cura dei denti. Quando comporta canon lavare con la giusta frequenza i denti o a non spendere tempo con il filo interdentale. Talvolta le persone si trovano a non lavarsi i  denti per giorni ricorrendo a caramelle e gomme da masticare che contengono zuccheri che possono aumentare la formazione di carie. Consigli utili Questi sono sono dei semplici consigli per preservare i propri denti anche in vacanza: prima di partire per le vacanze prenota una visita dal visita dal tuo dentista. Un trattamento di pulizia professionale non combatte le cattive abitudini, ma certamente fa stare più tranquilli evita di esporti al sole nelle ore più calde della giornata. bevi molta acqua Crea un kit da viaggio per la tua igiene dentale E infine, lavati frequentemente i denti con attenzione Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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