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Faccette dentali

Faccette Dentali Salute Indice Oggi parliamo in modo approfondito delle faccette dentali.  Se vuoi correggere le imperfezioni del tuo sorriso senza ricorrere a operazioni invasive, le faccette dentali estetiche sono la soluzione ideale. Queste, infatti, permettono di cambiare forma, colore, allineamento e posizione dei denti in modo rapido e duraturo, donando un effetto naturale al tuo sorriso. Cosa sono le faccette dentali? Fin dai primi anni del 2000 le faccette dentali, anche chiamate faccette estetiche, sono considerate uno dei trattamenti meno invasivi ad alta valenza estetica. Le faccette ai denti non sono altro che piccolissime e sottilissime lamine che vanno all’incirca dai 0,2 ai 0,7 mm e che vengono applicate e cementate sulla parte vestibolare dei denti, quindi sulla parte anteriore.  Servono, come già anticipato, a modificare forma, colore, allineamento e posizione dei denti.  Quali problemi possono risolvere le faccette dentali? Le faccette possono essere utilizzate per correggere un’ampia gamma di problemi dentali come: denti macchiati che non possono essere sbiancati con altre procedure  dentatura con denti storti o deformi problemi di denti scheggiati o consumati spazi irregolari tra i denti Quali materiali si utilizzano? I materiali che vengono utilizzati per le faccette sono differenti e la scelta dipende dal caso clinico.  Si possono realizzare faccette:  ceramica  composito  disilicato di litio Lo spessore e il materiale cambiano in base al tipo di problema su cui bisogna intervenire. Ad esempio, se bisogna attuare una grande modifica di posizione o di forma del dente, è sempre meglio utilizzare una faccetta in ceramica. Infatti, questa ha una durata molto lunga e copre bene il dente, ottenendo un risultato estetico migliore rispetto alla faccetta estetica dentale in composito.   Ogni tipo di materiale, poi, ha i suoi vantaggi. Vediamoli, di seguito, nel dettaglio.  Faccette in ceramica Ecco i vantaggi delle faccette in porcellana: sono forti e durevoli  hanno un colore più naturale non si macchiano facilmente durano in media 10-15 anni Faccette in composito Le faccette in resina hanno numerosi vantaggi: non prevedono molaggio, cioè il rimodellamento della superficie dei denti. Il composito viene applicato direttamente sui denti, senza danneggiare lo smalto e la struttura dei denti hanno un costo inferiore rispetto a quelle in ceramica  facili da riparare più veloci da impiantare (vengono applicate in un sola seduta) durano in media 5-7 anni non necessitano di limatura e possono prevedere soltanto una successiva seduta di lucidatura Faccette in disilicato di litio Le faccette in disilicato di litio hanno i seguenti vantaggi:  comportano una preparazione mininvasiva  sono una soluzione di lunga durata consentono di realizzare faccette anche in situazioni biomeccanicamente non ideali (come nel caso dei pazienti portatori di bite o nel caso di severa usura dei margini incisali) Come si impiantano le faccette dentali? Le procedure per l’applicazione delle faccette sono piuttosto brevi e prevedono poche sedute dal dentista.  Le faccette dentali si applicano in maniera differente a seconda del materiale di cui sono fatte.  Faccette ceramica: come si applicano Ci sono vari passaggi che il dentista deve seguire per applicare le faccette in ceramica.  Si comincia con la fase di progettazione. Qui, il paziente discute insieme al dentista dei difetti che vuole correggere. In questo momento, viene anche deciso il colore delle faccette, basandosi sulla tonalità degli altri elementi dentari presenti nell’arcata.    Il dentista prosegue realizzando una ceratura che permette la realizzazione di un provvisorio, chiamato mock up. Il mock up è una simulazione fedele di come sarà il lavoro finito da posizionare sui denti del paziente non ancora limati. Se al paziente piace forma e colore, si passa alla fase della limatura. Si arriva, così, alla preparazione dei denti, che avviene limando leggermente la loro superficie anteriore esterna. Viene tolta una piccola porzione di smalto dentale, di spessore uguale alle faccette che devono essere applicate. Finita la preparazione dei denti, vengono prese le impronte di precisione. Per fare ciò, viene utilizzato uno scanner digitale intraorale, che permette di rilevare tutti i parametri fondamentali per costruire in modo preciso la protesi estetica. Le impronte vengono trasmesse, attraverso un computer, all’odontotecnico che si occupa di costruire le faccette. Prese le impronte, viene riposizionato il mock up perché permette di evitare la sensibilità dentale e il disagio estetico dato dai denti limati. Una volta pronte, le faccette vengono cementate sui denti naturali. Faccette dentali in composito Richiedono almeno due sedute dal dentista. Prima di tutto si preparano i denti cambiando le vecchie otturazioni. In alcuni casi, la superficie esterna dei denti viene levigata per riuscire a far aderire meglio le faccette. Viene poi realizzata un’impronta per avere un modello sul quale confezionare le faccette e si sceglie il colore dei rivestimenti dentali. Segue, poi, l’applicazione delle faccette dentali. Il dentista si assicura che ciascuna faccetta dentale sia ottimizzata per colore e dimensione; quando trova la soluzione migliore, procede alla cementazione adesiva sul dente. Faccette sui denti: cosa evitare Pur essendo un trattamento molto resistente, è comunque necessario averne la giusta cura e rispettare alcune accortezze: non masticare cibi troppo duri non mangiare le unghie  lavare i denti almeno 3 volte al giorno per evitare l’accumulo di tartaro e placca effettuare una pulizia dentale dal dentista due volte all’anno proteggere i denti con le protezioni adeguate nel caso in cui si pratichino sport pericolosi  evitare il fumo per evitare che le faccette si macchino o si rovinino evitare bibite e alimenti che tendono a macchiare i denti come caffè, tè o vino rosso  Tutti possono fare le faccette dentali?  No, non tutti possono applicare le faccette dentali.  Chi non può sottoporsi a questo trattamento? Non possono essere usate faccette dentali: da pazienti che praticano una cattiva o insufficiente routine correlata all’igiene orale pazienti che praticano sport di contatto senza usare protezioni per i denti in caso di morso incrociato anteriore per chiudere un grande diastema Sono necessari dei controlli? Sì, le faccette richiedono sempre un controllo periodico.  Le faccette in ceramica o in disilicato di litio, avendo una durata più lunga, prevedono una minor quantità di controlli. Le faccette in composito, invece, avendo una durata

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Dentifricio Desensibilizzante

Dentifricio Desensibilizzante Salute Indice Quando bisogna usare un dentifricio desensibilizzante e di cosa si tratta? I casi in cui il vostro dentista vi consiglierà di utilizzare questo particolare tipo di dentifricio riguardano soprattutto l’ipersensibilità dentale. Quest’ultima è una problematica molto comune che può essere scatenata da un normale sfregamento dello spazzolino sui denti e sulle gengive. Come ci accorgiamo di soffrire di ipersensibilità dentinale? Molto semplice. Ce ne accorgiamo, quando avviene il contatto dei denti con cibi troppo caldi o troppo freddi. A volte può anche capitare che cibi molto acidi o molto zuccherini contenuti in alcuni piatti, possano scatenare questo disturbo. Come risolvere la situazione? Diversi studi dimostrano che alcuni dentifrici desensibilizzanti presenti sul mercato possono aiutare ad affrontare in maniera efficace il problema dell’ipersensibilità. Il dentifricio desensibilizzante contiene principi attivi che bloccano i segnali del dolore che viaggiano tra la superficie del dente e i nervi sensoriali all’interno. Gli ingredienti che fanno parte normalmente di un dentifricio desensibilizzante, vengono divisi in due gruppi a seconda della funzione: bloccare l’impulso nervoso riparare lo smalto e chiudere i tubuli dentinali Il primo gruppo di dentifrici potrebbe contenere: nitrato di potassio o cloruro di potassio. Mentre il secondo gruppo potrebbe contenere queste sostanze: cloruro di stronzio, fluoruro amminico, fluoruro stannoso, fluoruro di sodio, cloruro di potassio ad alte concentrazioni, fosfosilicato di calcio e sodio. Ingredienti del dentifricio desensibilizzante L’azione del potassio e dei suoi derivati consiste nell’interrompere la trasmissione dello stimolo nervoso che causa il fastidio. Stiamo parlando dunque del primo gruppo di dentifrici desensibilizzanti che vi abbiamo citato. Per quanto riguarda invece lo stronzio, ci sono state alcune preoccupazioni. Questo perché è noto che alte dosi di stronzio possano causare lievi effetti collaterali come mal di testa, diarrea e mal di stomaco. Inoltre non sembra che lo stronzio sia poi così efficace nell’alleviare i sintomi dell’ipersensibilità dentinale. Date le preoccupazioni sulla sua sicurezza, non lo troverai in tutti i dentifrici desensibilizzanti. L’effetto migliore sembra invece che sia dato dall’arginina in combinazione con il bicarbonato di calcio. Questi 2 elementi riescono a migliorare l’occlusione naturale dei tubuli dentinali e alleviano i sintomi dell’ipersensibilità. Quando aspettarsi risultati Non aspettarti che grazie al dentifricio desensibilizzante il sollievo sia immediato. Infatti possono essere necessarie anche alcune settimane prima che i benefici del dentifricio abbiano effetto. Si consiglia poi un utilizzo costante e prolungato nel tempo per arrivare ad un evidente risultato nella gestione del fastidio ai denti e alle gengive. Come abbiamo già detto, l’efficacia del dentifricio desensibilizzante dipende in gran parte dagli ingredienti all’interno del tubo. Quale dentifricio desensibilizzante scegliere? Il giusto dentifricio desensibilizzante può aiutare a ridurre al minimo la sensibilità dei denti. Ciò abbasserà il dolore e migliorerà la qualità della vita. Tuttavia la scelta non dovrebbe essere presa alla leggera in caso di ipersensibilità. Ma andrebbe concordata con il vostro dentista di fiducia che saprà consigliarvi il miglior dentifricio desensibilizzante per il vostro caso. Quando andare dal dentista? Non bisogna sottovalutare il problema, ma per tenere sempre sotto controllo la situazione è meglio farlo con l’aiuto di un dentista. Prima che la situazione degeneri in problematiche più complesse da gestire, come la ricostruzione dei colletti scoperti, la devitalizzazione o interventi chirurgici per il riposizionamento della gengiva ritirata. Per quanto efficace sia il dentifricio desensibilizzante, affronta solo i sintomi della sensibilità dei denti. Se hai a che fare con denti sensibili, questo potrebbe essere parte di un problema più ampio, che solo il tuo dentista può risolvere. Per questo motivo, si devono fare visite di controllo regolari dal professionista, unitamente a sedute di igiene professionale periodiche. La prevenzione principale parte sempre e comunque da casa vostra. Quindi bisogna lavarsi spesso e correttamente i denti e seguire le buone norme di igiene orale consigliate dal dentista. Un consiglio dai medici Uno dei consigli che molti Odontoiatri ci danno per massimizzare l’efficacia del prodotto è questo. Dopo aver lavato i denti bisognerebbe massaggiare specificatamente le zone sensibili con il dito e un poco di dentifricio. Se siamo invece di fronte ad una sensibilità più generalizzata e non localizzata, allora bisognerebbe usare un collutorio per denti che abbia caratteristiche uguali o simili al dentifricio desensibilizzante. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentistica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentistica News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Come sbiancare i denti a casa

Come Sbiancare i Denti a Casa? Salute Indice Oggi vi parleremo di come sbiancare i denti a casa. Partiamo però dal presupposto che lo sbiancamento fai da te può essere utile in alcuni casi e con “parsimonia”, ma dall’altro lato sappiamo che un abuso di queste pratiche può portare a controindicazioni importanti. Quando affidarsi ad uno specialista e quando sbiancare i denti a casa? Effettuare uno sbiancamento denti fai da te non è sempre il modo migliore per avere denti sani e puliti. Spesso è opportuno rivolgersi al tuo odontoiatra per una corretto trattamento, al fine di evitare danni allo smalto dei denti. Ricordiamo che i trattamenti effettuati da uno specialista hanno sempre risultati migliori.  Ciò detto, in questo articolo su come sbiancare i denti a casa, ti indicheremo i trattamenti naturali  per eseguire uno sbiancamento fai da te. Sbiancamento dei denti a casa? Vediamo in questa lista come sbiancare i denti a casa e quali strumenti utilizzare. I trattamenti che si possono utilizzare da casa  sono numerosi, ma vanno sempre usati con moderatezza e sono i seguenti: Bicarbonato di sodio Succo di limone Salvia Acido Malico Legno di noce Radice di Araak Vi spiegheremo come sbiancare i denti a casa con questi strumenti, ma fate sempre attenzione ad utilizzarli. Sicuramente non dovete abusarne. Chiedete sempre consiglio al vostro dentiste di fiducia, soprattutto se avete problemi di ipersensibilità. Il bicarbonato di sodio Il bicarbonato di sodio è uno dei trattamenti  fai da te più utilizzati  per sbiancare i denti. Bisogna metterne un velo sullo spazzolino umido e lavarsi i denti delicatamente, evitando di sfregare eccessivamente. Questo per non corrodere lo smalto e fare danni che possano essere peggiori rispetto ai benefici. Chiedi sempre al Dentista. Il succo di limone L’acido contenuto al suo interno è antibatterico grazie alla concentrazione di vitamina C e funge da sbiancante naturale eliminando le macchie e rinforzando le gengive. Controindicazioni del limone e del bicarbonato Ci sono tuttavia delle controindicazioni all’utilizzo del succo di limone. Utilizzare spesso questo trattamenti si rischia di rovinare lo smalto. Bicarbonato e succo di limone aumentano il PH del cavo orale alterando la flora batterica  Possono aumentare la sensibilità del dente   La salvia Questo è un altro trattamento in grado di rimuovere le macchie e sbiancare naturalmente i denti, ma è anche un ottimo rimedio per l’alitosi. Controindicazioni all’uso della salvia Non sono tante le controindicazioni all’uso della salvia. Tuttavia, utilizzare la salvia per più di due volte a settimana rischia di aumentare la sensibilità dentale. L’Acido Malico Lo si può trovare all’interno del succo di mele verdi e si può utilizzare saltuariamente come collutorio sbiancante. Aumentando cosi la luminosità dei denti. La cenere del legno di noce Trattamento che si può utilizzare per lo sbiancamento fai da te grazie all’idrossido di potassio contenuto al suo interno. Controindicazioni al legno di noce La cenere del legno di noce può causare bruciore all’interno del cavo orale.  La Radice dell’albero di Araak  Infine, questa radice, è uno dei trattamenti più antichi che si conoscono. La si può trovare nelle erboristerie, va strofinata sui denti per avere un effetto sbiancante naturale, è in parte antibatterica e contiene fluoruro, silicio e vitamina C. Controindicazioni a questa radice Ecco invece le possibili controindicazioni: Sfregare eccessivamente i denti con la  radice provoca abrasione e il rischio di rovinare lo smalto dentale Può aumentare l’ipersensibilità dentale. Come sbiancare i denti consiglio per il mantenimento Concludiamo il nostro articolo su come sbiancare i denti a casa parlando delle operazioni di mantenimento del sorriso. Per prolungare e mantenere l’effetto sbiancante dei denti consigliamo sempre una corretta igiene orale. Come? Spazzolando i denti con spazzolini a setole morbide dopo ogni pasto. Infine consigliamo anche di utilizzare dentifrici con sostanze sbiancanti e di evitare se possibile l’assunzione di caffe e fumo della sigaretta cosi da avere un sorriso perfetto. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Spazzolino Elettrico o Normale?

Spazzolino elettrico o normale? Salute Indice Spazzolino elettrico o normale? Un grande dilemma che accompagna molte persone nella scelta dello spazzolino da denti da utilizzare. Lo spazzolino elettrico è realmente più efficace di quello manuale? Sono in tanti a porsi questa domanda prima di investire nel suo acquisto. Facciamo quindi un po’ di chiarezza ed analizziamo le due tipologie. Questo ci aiuterà ad individuarne pro e contro e potrai valutare tu stesso se i risultati possono giustificare un investimento maggiore e se optare per uno spazzolino elettrico o normale. Spazzolino Elettrico Lo spazzolino elettrico è composto da tre parti separabili: La base di ricarica Il manico, dove sono posizionati i pulsanti di accensione e funzionamento La testina, rimovibile e intercambiabile Diverse sono le tipologie di testina e molteplici sono i movimenti che può compiere. Questi sono ciò che contraddistingue lo spazzolino elettrico da quello manuale. Generalmente, sono tre: Rotazione Oscillazione Pulsazione In base alla funzione e alle caratteristiche dello spazzolino, abbinate a testine specifiche, queste azioni possono essere svolte separatamente o congiuntamente. In ogni caso, è ciò che rende lo spazzolino elettrico in grado di garantire una pulizia molto precisa ed approfondita del cavo orale. Tra le tante testine intercambiabili, alcuni modelli dispongono anche del nettalingua. Che è uno strumento molto importante per rimuovere i batteri che si depositano sopra la nostra lingua e sono tra le cause dell’alito cattivo (o alitosi). Spazzolino Manuale Lo spazzolino manuale o normale lo conosciamo tutti, sin da bambini ce ne viene consigliato un uso quotidiano, nell’ottica di una corretta igiene e prevenzione orale. È bene individuare la durezza delle setole (dure, medie o morbide) più adattata alle nostre esigenze. Se utilizzato in modo corretto, e per un tempo sufficiente, è uno strumento efficace per pulire adeguatamente i denti, ma è proprio dal suo errato utilizzo che possono nascere delle problematiche. Non tutti conoscono e sono in grado di compiere i movimenti correttamente, qui seguito ne elenchiamo solo alcuni: Spazzolare in senso verticale, sempre dalla gengiva al dente Mantenere un’inclinazione delle setole di 45 gradi, per rimuovere la placca da sotto il colletto gengivale Non premere troppo energicamente durante i movimenti Leggi i consigli di Unisalus su come spazzolare i denti per evitare gli errori più comuni. Queste indicazioni possono aiutarci a rispondere alla nostra domanda: spazzolino elettrico o normale? Pro e Contro Ora tiriamo qualche somma, per aiutarti a fare la scelta giusta per il tuo prossimo acquisto. Vantaggi dello spazzolino elettrico: Facilità di utilizzo Maggior efficacia e precisione Grande versatilità, con molteplici funzioni e diverse testine Svantaggi dello spazzolino elettrico: Costo più elevato Necessità di una carica Maggior ingombro Quale scegliere? Individuare il modello migliore ora sta a te farlo, ma valuta bene in base alle tue esigenze. Una soluzione che possiamo consigliare è di dotarti di uno spazzolino elettrico per l’igiene orale da casa e di uno manuale per l’ufficio, per i viaggi o per tutte le situazioni in cui può essere utile portarsi con se uno spazzolino leggero e sempre pronto all’uso. E infine ricorda: un’igiene orale accurata e costante è fondamentale ed efficace, ma non sufficiente! Scopri quali sono i 4 trattamenti principali per una corretta prevenzione odontoiatrica. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Come spazzolare bene i denti

Come Spazzolare Bene i Denti Salute Indice Come spazzolare bene i denti? Questa domanda se la fanno in tanti. Tutti noi ci laviamo i denti più volte durante il giorno. Ma non tutti lo facciamo con la procedura corretta, per beneficiare veramente di questa prativa quotidiana. Lavare i denti è una pratica fondamentale per preservare un buono stato di salute orale. Spesso vengono però commessi errori che possono limitarne i benefici o avere anche ripercussioni. Non è quindi sufficiente spazzolare i denti, ma c’è un modo ben preciso per farlo. Vediamo quindi come spazzolare bene i denti in modo corretto. Il metodo giusto per spazzolare bene i denti Innanzitutto, mai spazzolare i denti con un movimento orizzontale forte e vigoroso. Per 2 motivi: La placca batterica viene spostata e non rimossa, col rischio che si depositi in spazi interdentali più difficili da pulire Le gengive si ritirano, poiché lo sfregamento orizzontale è tra le cause del distaccamento della gengiva dai colletti dentali Come muovere quindi lo spazzolino: In senso verticale, sempre dalla gengiva al dente Con un inclinazione di 45 gradi, per rimuovere la placca da sotto il colletto gengivale In modo delicato, evitando di premere eccessivamente Una buona raccomandazione è abituarsi a compiere il movimento tramite il polso e non il braccio, così da averne un controllo preciso. Ma se riscontrassi delle difficoltà, prova uno spazzolino elettrico: leggi la nostra guida Spazzolino elettrico o manuale? Pro e contro. Ecco quindi come spazzolare bene i denti. Ma vediamo nello specifico come prestare attenzione a tutte le zone della bocca. I Denti e le Gengive Una volta imparato il giusto movimento, è importante non trascurare zone della bocca, anche quelle meno raggiungibili. Segui questi consigli: Spazzola attentamente tutti i denti, anche quelli in fondo Non tralasciare la parte interna della dentatura Ricorda di pulire gli interstizi dentali col movimento laterale dopo aver spazzolato la superficie di masticazione da dietro verso avanti. Gli Spazi interdentali La placca tende ad accumularsi al colletto dei denti e negli spazi interdentali, è lì che occorre concentrare l’azione dello spazzolino. Ma da solo non basta, ricorda queste 2 raccomandazioni: Utilizza il filo interdentale almeno una volta al giorno Prenota un trattamento di igiene dentale professionale ogni 6 mesi per una completa prevenzione orale Leggi tutti i consigli di Unisalus sulla Prevenzione Odontoiatrica. Alito Fresco Lavarsi i denti è una pratica necessaria all’asportazione di placca, ma può aiutare anche per avere un alito più fresco e profumato. Leggi i nostri consigli su come combattere l’alitosi. Ora possiedi tutti i segreti su come spazzolare bene i denti, fanne tesoro per un sorriso sempre in forma! Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Igiene Dentale con gli Specialisti del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua Igiene dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Igiene Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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