Dentale

come pulire la protesi mobile

Come pulire protesi dentarie mobili

Come pulire protesi dentarie mobili? Salute Indice Come pulire protesi Dentarie Mobili? Se sei arrivato a porti questa domanda molto probabilmente non ti è chiara la procedura che ti ha spiegato il dentista. Niente panico! In questo articolo spiegheremo la procedura per una corretta igiene della tua protesi dentale. Non ha importanza se la tua protesi dentale sia in metallo, acrilico, silicone, superiore, inferiore o sostituisca tutti i denti, una parte o solo alcuni, è molto importante pulirla almeno una volta al giorno per aumentare la sua efficienza. Con una corretta pulizia della protesi dentaria mobile si evita la formazione di tartaro e la comparsa di cattivi odori. Inoltre, con il tempo la protesi tende a perdere il suo candore e la sua lucentezza. La protesi dentale deve essere pulita con un sapone liquido neutro. Il sapone neutro non ha coloranti o aromi artificiali, in questo modo dopo averla lavata non lascia uno sgradevole sapore in bocca. I dentifrici commerciali contengono abrasivi come il carbonato di calcio che aiutano a mantenere i denti naturali, privi di placca o tartaro dentale e lo smalto dei denti è molto resistente e può resistere a questi abrasivi. La protesi è sensibile a questo tipo di dentifricio abrasivo e con l’uso prolungato può ridurre non solo il tempo di vita e la lucidatura originale della protesi, diventando così più porosa e facendo sì che i pori del cibo rimangano in questi pori e alla fine macchiano i colori scuri e hanno anche un cattivo odore. Con cosa devo spazzolare la protesi dentale rimovibile? Per una corretta pulizia della dentiera è importante disporre di uno speciale spazzolino per protesi. Questo speciale spazzolino ha 2 facce: Il taglio piatto pulisce la superficie della protesi e dei denti. La spazzola conica è per la pulizia di piccoli spazi o di difficile accesso. È anche importante avere uno spazzolino a setole morbide e una testina piccola per pulire le gengive, la lingua e i denti naturali. Se stai pensando, ma non ho i denti naturali, perché lavarsi? Non avere i denti non significa non lavarsi la bocca tutti i giorni. Questo perché si possono avere rifiuti alimentari e ferite aperte che potrebbero causare una grave infezione. Posso dormire con la protesi dentale rimovibile? Dato che si tratta di una protesi rimovibile, potrebbero verificarsi movimenti durante il sonno. Ci sono stati casi in cui hanno ingerito la protesi senza volerlo. Inoltre, la protesi potrebbe uscire dalla bocca e finire per essere schiacciata dal tuo corpo rovinandola. Altro motivo per cui non si dovrebbe dormire con la protesi che può generare una malattia chiamata stomatite. La stomatite è un’infiammazione dolorosa e fastidiosa dei tessuti molli come mucose e gengive dove avviene il contatto con protesi. Il corpo può generare un rigetto e allergie al materiale con cui è stata realizzata la protesi. Una soluzione a questa condizione può essere quella di smettere di usare la protesi fin quando il corpo non smette di sentirla come una minaccia. Oppure fino a quando non arriva al punto di cambiare la protesi con un’altra di un altro materiale. Ecco perché prima di andare a letto ti consigliamo di pulire la tua protesi e di riporla nella sua scatola, custodia o dove la tieni normalmente. Devo usare il bicarbonato di sodio con il limone per pulire la protesi dentale rimovibile? Non è un obbligo né è necessario procedere in questo modo. Tuttavia, esistono in commercio pillole effervescenti che servono per pulire e disinfettare la protesi. Il composto principale di molte di queste pillole è l’acido citrico e il bicarbonato di sodio. Se nel caso non vuoi acquistare queste pillole puoi creare il tuo liquido disinfettante a casa con questi 2 componenti, limone e bicarbonato di sodio. Tale metodica non è esclusiva per le protesi dentarie rimovibili, ma può essere utilizzato anche sui denti naturali o direttamente in bocca. Per creare il disinfettante in casa è sufficiente seguire le seguenti operazioni: Spremi abbastanza limone in un bicchiere per coprire la dentiera. In un altro bicchiere aggiungi 1 o 2 cucchiaini di bicarbonato di sodio. Metti la protesi nel bicchiere contenente il bicarbonato. Aggiungi il succo di limone nel bicchiere contenente il bicarbonato e la protesi.   Attendi da 3 a 5 minuti, estrarre la protesi e lavarla con acqua. Puoi ripetere questa procedura 1 o 2 volte a settimana. Ogni quanto devo andare dal dentista per controllare la mia protesi dentale? Questo dipende dalle indicazioni che sono state fornite tuo dentista. In genere, bisognerebbe presentarsi a una visita di controllo per la tua protesi dentale ogni 6 mesi. La normale usura della protesi richiede tempestività. Durante le visite di controllo può verificare il corretto funzionamento e aspetto della protesi, in modo da evitare una protesi dentaria non funzionante e quindi aspettare molto tempo prima di poterla usare di nuovo. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Paura del dentista

La Paura del Dentista Salute Indice La paura del dentista è molto comune e può derivare da una serie di emozioni legate alle preoccupazioni per la salute orale e brutte esperienze avute dal dentista durante la giovinezza. In alcuni casi, tali paure possono manifestarsi sotto forma di dentofobia, chiamata anche odontofobia. Come altre fobie, è definita come una paura estrema o irrazionale per oggetti, situazioni o persone. La paura estrema del dentista si chiama dentofobia. Data l’importanza dell’igiene orale per la salute generale, la paura del dentista non dovrebbe esimere controlli e pulizie orali professionali anche se non è sempre facile andare dal dentista. In questo articolo, discuteremo le potenziali cause sottostanti, nonché i trattamenti e i meccanismi che possono aiutarti a vincere la tua paura (o quella di tuo figlio o conoscente) del dentista. Paura VS Fobia Paure e fobie sono spesso discusse in modo intercambiabile, ma questi due stati mentali hanno alcune sostanziali differenze tra loro. Una paura può essere una forte antipatia che può causare l’elusione, ma non è necessariamente qualcosa a cui si potrebbe pensare finché la cosa che temi non si presenta. Invece, una fobia è una forma di paura molto più forte. Le fobie sono considerate un tipo di disturbo d’ansia e sono note per causare estremo disagio al punto da interferire con la vita quotidiana. Un’altra caratteristica delle fobie è che non è qualcosa che probabilmente farà del male nella realtà, ma non si può fare a meno di pensare che lo farà. Se applicato al contesto dell’andare dal dentista, avere paura potrebbe significare che non ti piace andare e rimandare gli appuntamenti fino al momento necessario. Potresti non gradire la sensazione e i suoni degli strumenti utilizzati durante le pulizie e altre procedure, ma li sopporti comunque. In confronto, la dentofobia può presentare una paura talmente grave da evitare del tutto l’andare dal dentista. Anche la semplice menzione o pensiero del dentista può causare ansia. Possono verificarsi anche incubi e attacchi di panico. Le cause e il trattamento della paura del dentista e della dentofobia possono essere somiglianti. Tuttavia, una fobia legittima del dentista può richiedere più tempo e lavoro per fronteggiarla Cause paura del dentista La paura del dentista è solitamente causata da esperienze negative che si sono verificate in passato. Si potrebbe aver avuto paura del dentista da bambini e tali sentimenti sono rimasti impressi durante la crescita. Alcune persone temono anche i rumori degli strumenti che dentisti e igienisti dentali adoperano per la pulizia e il trattamento delle carie. Quindi pensare a tali rumori potrebbe suscitare alcune paure. Per definizione, una fobia è una paura estrema che potrebbe essere legata a un’esperienza negativa in passato. Forse si è provato dolore, disagio o una generale assenza di empatia quando si è stati presso uno studio dentistico. Tale condizione è creato una significativa avversione a vedere altri dentisti in futuro. Gli studi hanno stimato che il 2,7% degli uomini e il 4,6 % delle donne hanno la dentofobia. Oltre alle paure e fobie legate a brutte esperienze passate, è possibile provare paura per un dentista a causa delle preoccupazioni per la propria salute dentale e orale. Forse si prova mal di denti o sanguinamento delle gengive o magari non si va dal dentista da diverso tempo e si ha paura di ricevere cattive notizie. Ognuna delle preoccupazioni sopra elencate potrebbero fare evitare di andare dal dentista. Trattamenti I timori lievi di vedere il dentista si risolvono più facilmente andandoci piuttosto che evitarlo. In caso di un intervento sui denti significativo, si potrebbe chiedere di essere sedato in modo da non essere sveglio durante la procedura. Sebbene, l’anestesia totale non sia una pratica comune in tutti gli studi dentistici, alcuni potrebbero soddisfare tale richiesta. Tuttavia, se si ha una vera fobia, l’atto di andare dal dentista può essere molto difficile, perché la dentofobia può essere legata a un disturbo d’ansia, che può richiedere una combinazione di terapie e farmaci. Terapia dell’esposizione La terapia dell’esposizione, un tipo di psicoterapia, è tra le soluzioni più efficaci per la dentofobia perché prevede di andare dal dentista in modo graduale. Potresti iniziare facendo visite allo studio del dentista senza effettivamente sederti per un esame per poi gradualmente aumentare le visite con esami parziali, radiografie e pulizie professionali fino a quando non ti senti a tuo agio per prendere un appuntamento completo. Farmaci I farmaci non curano la dentofobia da sola, ma in alcuni tipi di farmaci anti-ansia possono ‘alleviare i sintomi mentre stai facendo la terapia dell’esposizione. Questi farmaci possono anche alleviare alcuni dei sintomi più fisici della tua fobia, come l’ipertensione. Consigli rimanere calmi Sia che tu sia pronto ad affrontare la tua paura che ti stia preparando per la terapia dell’esposizione, i seguenti suggerimenti possono aiutarti a mantenere la calma: Vedere il dentista in un momento della giornata meno impegnativo, come le ore del mattino.Ci saranno meno persone, ma anche meno strumenti che emettono rumori che potrebbero scatenare ansia. Inoltre, più tardi vedrai il tuo dentista, più aumenterà l’ansia in previsione. Porta delle cuffie o degli auricolari con eliminazione del rumore. La musica per aiutarti a rilassarti. Chiedi a una persona cara, un familiare oppure un amico di accompagnarti durante l’appuntamento. Pratica la respirazione profonda e altre tecniche di meditazione per calmare i nervi. Soprattutto, sappi che va bene se hai bisogno di una pausa in qualsiasi momento durante la tua visita. Può essere utile stabilire un “segnale” con il dentista in anticipo in modo che sappia quando fermarsi. Dopodiché sarà possibile continuare le visite quando sarai pronto a tornare quando ti sentirai meglio. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00

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dente che si muove

Dente che si muove

Dente che si Muove Salute Indice Avere un dente che si muove può provocare forte disagio e preoccupazione. Il disagio è dovuto al fatto che si ha una masticazione non corretta e non si ha la possibilità di mangiare qualsiasi cibo anche quelli più duri. Preoccupazione, invece, perché si ha la sensazione del dente che si muove fa subito pensare a una possibile caduta. Per quale motivo un dente che si muove può essere pericoloso? La tenuta del dente, all’interno dell’alveolo, è dovuta al parodonto.Essa è una struttura complessa formata da: gengive numerosi legamenti che lo compongono cemento radicolare I denti che si muovono più del normale sono fonte di inquietudine, perché si pensa a qualcosa che non va nelle gengive e nelle sue strutture. Ma in realtà ci possono essere diverse cause per cui un dente si muove, la più comune è l’infiammazione del parodonto, condizione nota come parodontite. La parodontite è caratterizzata da un progressivo distacco del tessuto gengivale dai denti ed ha come conseguenza più evidente, per appunto, uno più denti che si muovono in modo anomalo. Per quanto riguarda per le persone che soffrono di gengivite cronica è più propenso a sviluppare la parodontite anche grave, con il conseguente distacco dei denti dalle gengive. Questa situazione lascia scoperte le tasche paradontali, lasciando campo alle infezioni. Infatti, con il tempo in queste zone di distacco possono accumularsi batteri che compromettono ancora di più la salute di gengive e denti. Se si ha questo sintomo, quindi, è bene rivolgersi il prima possibile al proprio dentista per trovare rimedio a questa condizione. Dente che si muove: è colpa delle gengive? Quando si è soggetti a gengivite, le gengive si gonfiano e la placca acculata sui denti che scende verso le tasche parodontali favorirà lo scollamento delle gengive dai denti. La situazione che è venuta a crearsi ha come conseguenza un dente che si muove o più denti che si muovono. In realtà è complicato accorgersi di aver sviluppato la parodontite ed è probabile che sia proprio la condizione del dente che si muove a far scattare l’allarme. Infatti, spesso l’infiammazione gengivale, soprattutto durante le prime fasi, passa sotto silenzio finché non si manifestano i seguenti sintomi non fanno suonare il campanello d’allarme: sanguinamento gengivale gonfiore la mobilità di uno o più denti Altre condizioni che posso far muovere i denti Anche l’ascesso dentale, che manifesta un rigonfiamento, può essere un’altra causa per cui ci si ritrova con un dente più mobile del solito. Anche il bruxismo, il digrignare i denti, può essere alla base di un dente che si muove, specie quando la mobilità si accompagna queste condizioni: consumo dello smalto dentale dolore al risveglio con frequenti tensioni muscolare indebolimento dei denti con conseguente ipersensibilità dentale. Infine, anche la piorrea, condizione che causa un dente mobile o addirittura una mobilità dentale diffusa. Trascurare i denti che muovono può essere pericoloso non solo perché limitano le normali azioni della vita quotidiana, ma si vengono a creare anche problematiche a livello estetico perché si rischia di perdere il dente. Prevenzione e rimedi Le persone che hanno i denti che si muovano pensano di poter fermarlo tramite qualche rimedio che possa interrompere questo fastidio. Prima di intervenire sul dente è necessario le condizioni che ne hanno determinato l’indebolimento del parodonto e la conseguente mobilità. Se il dente che si muove è causato dalla gengivite, bisogna prima agire su questa condizione, altrimenti si rischia di peggiorare la situazione. Il primo rimedio per questa condizione, quindi, è la prevenzione mediante visite periodiche dal proprio dentista di fiducia e pulizia dentale semestrale. Solo in questo modo si possono scongiurare patologie dentali che possono essere anche gravi. Curettage Tra i rimedi dentistici utili troviamo il curettage, detta anche levigatura delle radici, che agendo attraverso una pulizia profonda delle gengive e delle tasche paradontali, va ad eliminare anche le parti “morte” di cemento radicolare. In questo modo favorisce la formazione di nuove strutture sane. La tecnica del curettage è una tecnica è utile per migliorare la situazione di un dente che si muove, ma in un certo senso è ottima anche come arma di prevenzione in tutti quei casi in cui si soffre di accumulo anomalo di placca nelle tasche gengivali. Agendo con questo tipo di pulizia profonda si previene l’infiammazione delle gengive e del parodonto e quindi anche di trovarsi con un dente che “balla”. Terapia Parodontale Un altro rimedio per trattare i denti che si muovono, nel caso sia presente la parodontite, è la terapia parodontale conservativa. Mediante il suo utilizzo potrà limitare la mobilità del dente permettendo così da evitarne una possibile caduta. Questa tecnica si tratta di una pulizia molto approfondita delle tasche sottogengivali, eliminando placca, tartaro e batteri, pulendo le superfici radicolari e favorendo così la naturale rigenerazione dei tessuti gengivali. Splintaggio Infine, una tecnica per bloccare un dente che si muove è quello dello splintaggio. Questa tecnica è minimamente invasiva e permette di sostenere il dente che si muove attraverso una legatura in fibra di vetro e composito. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? 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donna con male alle orecchie

Acufene e denti

Acufene e Denti Salute Indice Acufene e denti: qual è la correlazione? L’acufene potrebbe essere causato da un problema alla mandibola. L’acufene è un disturbo psicofisico frequente e caratterizzato da fastidiosi fischi e ronzii nelle orecchie. È un disturbo che viene definito fantasma, in quando non è un disturbo causato dal sistema uditivo, ma nella maggior parte dei casi, è generato da fonti esterne. Per l’appunto l’acufene può essere scatenato da un difetto ai denti e all’articolazione temporo mandibolare. Questo problema può essere trattato da un dentista con l’utilizzo di un apparecchio con bite. Cos’è l’Acufene? Si definisce acufene un disturbo dell’apparato uditivo che comporta la percezione di: ronzii fruscii pulsazioni fischi Tali suoni non si avvertono all’esterno ma all’interno delle orecchie di chi soffre di questa condizione. Si tratta di un disturbo duro da sopportare, che può far peggiorare in modo significativo la qualità della vita di chi ne è affetto. Con questa condizione, inoltre, si fa fatica a stare in ambienti rumorosi e durante la notte perché non si ferma neanche durante le ore notturne dove i fastidi percepiti rimbombano. Non è un caso che l’acufene è spesso associato a problemi depressivi e frustrazione. Fattori scatenanti Acufene Cosa scatena i rumori, fischi e ronzii nelle orecchie? La medicina non è ancora in grad0 di dare una risposta certa sul meccanismo fisiologico che induce alla produzione di questi disturbi e le fonti di questa condizione possono essere differenti. Una delle cause può essere quella di danni permanenti alle cellule interne delle orecchie e del nervo acustico. Inoltre, alcuni ipotesi fanno pensare che l’origine di questi rumori interno all’orecchio siano una disfunzione di tipo cerebrale. Altri fattori scatenanti dell’acufene possono essere: Invecchiamento. L’abbassamento dell’udito, fisiologico dopo una certa età comporta anche un indebolimento del nervo acustico. Scarsa igiene. L’accumulo di cerume può danneggiare le orecchie. Rumore elevato. Lavori particolarmente rumorosi e la cattiva abitudine di ascoltare musica ad alto volume. Cervicale e problemi posturali. Bruxismo e malocclusioni Come si cura l’Acufene? Il fatto che ci siano diverse cause e fattori scatenati dell’Acufene non è possibile un’unica terapia per questa condizione. Per tale motivo, le cure vanno calibrate a seconda di quale sia l’origine dell’Acufene. Esistono interventi di tipo riabilitativo o farmacologico, ma non sempre sono completamente risolutivi. Tuttavia, possono migliorare in modo significativo la qualità della vita di chi ne soffre. Acufene e Denti: vediamo perché sono collegati Il collegamento tra acufene e denti è dovuto principalmente alle malocclusioni e il bruxismo. Tale collegamento può sembrare strano ma non lo è affatto, perché ha un ruolo fondamenta l’articolazione temporo mandibolare. Infatti, tra le conseguenze dell’acufene c’è la sindrome ATM. L’origine di tutti questi problemi è una malocclusione dentale, una scorretta chiusura delle arcate dentali. Inoltre, una malocclusione può essere dovuta a una particolare conformazione ossea, una dentatura storta e la mancanza di denti. Quindi, tutte le condizioni che comportano un malfunzionamento dell’articolazione temporo mandibolare e dei suoi muscoli comportano una iperattività, premono sul tensore del timpano e sulle altre strutture uditive. Ed ecco spiegato l’acufene, con i suoi fischi, i suoi ronzii e i suoi sibili. Come risolvere questo problema da un odontoiatra? Le possibilità di trattamento possono diverse: Riempire gli spazi lasciati vuoti dai denti mancanti, l’utilizzo di impianti, protesi o ricostruzioni. Riallineare i denti storti utilizzato un apparecchio che può essere tradizionale o invisibile. Rilassare i muscoli dell’ATM, rimuovendo forme di bruxismo e digrignamento dei denti mediante l’utilizzo di un bite. Eliminare infiammazioni alla mandibola, come quelle che possono essere causate dal dente del giudizio estraendolo. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Affollamento denti

Affollamento denti Salute Indice L’affollamento denti è un inestetismo orale facilmente riconoscibile, infatti, basta un semplice sorriso per rilevare la dentatura non allineata. L’affollamento dentale può essere caratterizzato da un incisivo storto, un dente in posizione arretrata rispetta alla dentatura e infine dall’accavallamento dei denti. Quest’ultima condizione è una posizione anomala, conosciuta come denti storti, rientra nella categoria delle malocclusioni dentali. È luogo comune pensare che il problema dell’affollamento denti sia semplicemente un problema estetico, ma non è così perché tale condizione può portare problematiche parodontali, come alla parodontite. Ma non solo, i denti non allineati tra loro, che vanno ad occupare lo spazio dei denti vicini in modo improprio, può essere un problema per l’intera bocca favorendo problematiche gengivali e problemi alla muscolatura temporo-mandibolare. Affollamento denti: quali sono le cause Le cause dell’affollamento dentale possono essere diverse, ma qualunque sia la causa di questa malocclusione occorre non trascurarla e richiedere un parere a un dentista. L’affollamento dentale è un problema che va risolto il prima possibile iniziando fin da piccoli. Infatti, intervenendo in età pediatrica si previene che diventi una situazione cronica. Per questo motivo la prevenzione dentale e la pedonzia sono fondamentali. In compenso, qualsiasi che persona che presenti la condizione di denti affollati può richiedere una consulenza dentistica per trovare la migliore soluzione per lui. Dato che si tratta di una malocclusione dentaria, le cause dell’affollamento dentale variano a seconda del fatto che tale malocclusione sia di tipo osseo, dentario o misto. Tuttavia, studi hanno dimostrato come la causa più frequente sia un fattore genetico. Infatti, casi ereditari di denti troppo grandi rispetto allo spazio a disposizione che si trovano ad occupare spazio che non è il loro creando così affollamento dentale. Un’altra causa molto diffusa dell’affollamento denti è quella di alcuni scorrette abitudini infantili come la cattiva igiene orale o consumare cibi che contengono troppo zucchero. Le cattive abitudini favoriscono le carie e la caduta prematura dei denti da latte che tendono a spostare i denti permanenti che tendono a coprire gli spazi vuoti differenti dalla sede naturale. Quando l’affollamento dentale viene considerato grave Esistono più di una tipologia di affollamento dentale e possono essere: dovute da un fattore genetico, dalla conformazione di denti e mandibola dal grado di affollamento Solo grazie a una visita odontoiatrica si è in grado di valutare in modo accurato la situazione intervenendo nel modo più adatto e con gli strumenti più idonei, valutando la possibilità o meno di ricorrere all’ortodonzia correttiva. In genere, si considera un affollamento denti grave quando porta a una serie di complicanze come: sviluppo carie gengiviti parodontiti Questo avviene perché la posizione dei denti e il loro accavallamento riduce i normali spazi a disposizione rendendo difficile la loro quotidiana pulizia casalinga, provocando accumuli di cibo e batteri che aggrediscono il dente e la gengiva provocando disturbi che possono anche aggravarsi. Per questo motivo a chi è affetto da affollamento dentale viene fortemente consigliato a sottoporsi a una seduta di pulizia dentale almeno ogni 6 mesi. Il sovraffollamento dei denti possono portare tensioni all’articolazione temporo-manibolare, che possono provocare mal di testa, cefalea, dolore alla schiena e scarsa qualità del riposo notturno. In aggiunta a questi problemi si aggiunge il fattore estetico, perché l’affollamento dentale è molto evidente e può provocare disagio e imbarazzo costringendo, così alle persone a non sorridere. Estrazione Dentale Quando il sovraffollamento dei denti viene considerato grave, non risolvibile con trattamenti non invasivi come l’ortodonzia, è possibile che si decida di ricorrere all’estrazione dentale. L’estrazione di uno o più denti spesso è mirata a rimuovere i premolari, in modo da lasciare più spazio agli altri denti e successivamente si può intervenire per ricostituire il normale allineamento dentale. Affollamento dei denti: cosa cambia fra prima e dopo Il problema dell’affollamento dentale e delle complicanze che comporta non è da sottovalutare. Sottoporsi a una visita odontoiatrica è certamente il primo passo da fare per capire l’entità del problema e decidere insieme al dentista la terapia più adatta. Le soluzioni a disposizione per trattare questa condizione sono: stripping ortodonzia tradizionale apparecchio invisibile estrazione dei denti I pazienti che si sono sottoposti a interventi per minimizzare il problema dell’affollamento dentale riscontrano una serie di miglioramenti come: Igiene orale più semplice gengive più sane con riduzione dell’infiammazione un sorriso finalmente allineato Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. 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bambino con morso-aperto

Morso aperto

Morso Aperto Salute Indice Il morso aperto è un tipo di malocclusione che si verifica quando i denti non sono allineati correttamente nel momento in cui le arcate dentali sono chiuse. Questa condizione può essere causata da cattive abitudini nei bambini o da particolari conformazioni scheletriche che possono essere ereditate. Il morso aperto è una patologia dentale che va corretta tempestivamente con l’utilizzo dell’ortodonzia, non solo perché è un difetto estetico ma perché può creare problemi nella deglutizione e anche nella postura. Cause morso aperto La condizione del morso aperto viene causato principalmente da quattro fattori: Suzione del ciuccio e del pollice. Quando i bambini si succhiano il pollice o usano per troppo tempo il ciuccio oppure un altro oggetto estraneo come una matita, mette a dura prova l’allineamento dei denti. Ciò può causare questa condizione. Spinta della lingua. Un morso aperto può verificarsi quando una persona deglutisce o parla spingendo la lingua tra i denti. La spinta della lingua causare anche spazi tra i denti. Disturbo dell’articolazione temporomandibolare. La sindrome dell’ATM causa dolore cronico alla mascella e volte le persone usano la lingua per separare i denti e riposizionare la mascella, il che può causare un questo disturbo. Problema scheletrico. Si verificano quando la mascella si allontana invece di crescere parallela alla mandibola ed è un problema che è spesso influenzato da un fattore genetico. Tipologie di morso aperto In base alla zona della bocca interessata, il morso aperto viene suddiviso in tre tipologie: anteriore. La zona interessata è quella degli incisivi che non si sovrappongono come dovrebbero. posteriore. Si verifica quando i denti davanti si posizionano correttamente ma quelli anteriori non hanno contatto. laterale. Questo disturbo vede una mancata chiusura dei denti della parte destra o sinistra. Trattamento morso aperto Per risolvere questa condizione sono disponibili molti trattamenti. Un dentista può consigliare uno specifico trattamento in base all’età della persona e in base se ha denti permanenti oppure decidui. I trattamenti per il morso aperto includono: modifica del comportamento del paziente ortodonzia tradizionale ortodonzia invisibile chirurgia Quando il morso aperto viene a verificarsi nei bambini che hanno ancora la maggior parte dei denti da latte, la condizione può risolversi da solo con la cattiva abitudine che la causa, come ciucciare il pollice. Se i denti dell’adulto stanno crescendo nello stesso modello di morso aperto dei denti decidui, un ortodontista può consigliare di procurarsi un apparecchio personalizzato per tirare indietro i denti. Per le persone adulte dove la dentizione è terminata, viene spesso suggerita la combinazione di apparecchi ortodontici e modifica del comportamento scorretto. Nei casi più gravi può essere consigliato un intervento di chirurgia alla mascella per posizionare l’arcata superiore con placche e viti. Il dentista può valutare anche l’estrazione dei premolari per la risoluzione di questa condizione. Altri trattamenti includono l’uso di un apparecchio palatale per limitare la capacità della lingua di spingere contro i denti anteriori. Perché trattare il morso aperto? Il morso aperto può causare complicanze che vanno da problemi estetici a denti fratturati: Estetica. Una persona con con questo disturbo può non essere soddisfatta dal proprio aspetto perché sembrano sporgere. Fonetica. Tale condizione può condizionare la parola e la pronuncia. Nutrizione. Può impedirti di mordere e masticare in modo corretto il cibo. Usura dei denti. Dato che i denti posteriori si uniscono più spesso, l’usura può portare a disagio e altri problemi come perdita di smalto dentale e frattura dei denti. Nel caso si verifichi una o più complicanze sopra elencato è bene fissare un appuntamento presso un dentista o odontoiatra per parlare delle opzioni di trattamento. Conclusioni In conclusione, possiamo fare un piccolo riassunto sulla condizione: È curabile a qualsiasi età, ma è molto più facile e meno doloroso da trattare quando la dentizione non è completa. I bambini con questa patologia dovrebbero sostenere una visita dentistica quando conservano ancora alcuni denti decidui, indicativamente intorno ai 7 anni. Questa è un’età giusta per iniziare a correggere disturbi e modificare il comportamento in modo da prevenire la condizione. Per gli adulti, trattare la condizione è più difficile e potrebbe richiedere una combinazione di trattamento comportamentale e di ortodonzia, come l’utilizzo di un apparecchio o di un bite, oppure richiedere un intervento chirurgico alla mascella. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? 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gengivectomia

Gengivectomia

A chi è rivolta la gengivectomia? Salute Indice La Gengivectomia è una procedura chirurgica per la rimozione del tessuto gengivale o della gengiva e viene utilizzata per trattare patologie del cavo orale come la gengivite. La Gengivectomia è una soluzione che viene scelta anche per motivi estetici. A chi è rivolta la gengivectomia? Un dentista può raccomandare la Gengivectomia in caso di una recessione gengivale dovuta da: invecchiamento malattie gengivali, come la gengivite infezioni batteriche lesioni gengivali Malattie Gengivali Nel caso siano presenti malattie gengivali, un dentista può consigliare la gengivectomia per prevenire futuri danni alle gengive e per consentire al dentista di accedere più facilmente ai denti per la pulizia. Le malattia gengivali, in molti casi, creano aperture nella parte inferiore dei denti. Tali aperture possono portare a un accumulo di: placca batteri tartaro Tali accumuli possono quindi portare a ulteriori danni. Il dentista, quindi, può raccomandare questa procedura in caso di malattie gengivali o infezioni e per fermare la progressione di una patologia dentale. È importante ricordare che la gengivite può colpire anche i bambini. Come vi abbiamo spiegato in questo articolo di approfondimento.  Gengivectomia Elettiva La Gengivectomia per ragioni estetiche è facoltativa, ma molti dentisti non raccomandano questo tipo di procedura a meno che i rischi non siano bassi o che se siano specializzati in procedure cosmetiche. Occorre una valutazione con il proprio dentista per essere a conoscenza dei pro e i contro di questa procedura. Cosa aspettarsi durante la procedura? La durata dell’intervento di gengivectomia varia, tra i 30 e i 60 minuti, a seconda della quantità di tessuto gengivale da rimuovere. Le procedure minori che coinvolgono uno o più denti probabilmente richiederanno solo una seduta presso il dentista. La rimozione o il rimodellamento delle gengive può richiedere diverse visite, specialmente se il dentista desidera che l’area soggetta all’intervento guarisca prima di passare alla successiva. Come funziona la procedura? Il dentista procede con un’anestesia locale per intorpidire l’area. Successivamente con l’utilizzo di un bisturi o uno strumento laser rimuove il tessuto gengivale in eccesso, chiamata anche incisione dei tessuti molli. Durante la procedura userà uno strumento di aspirazione, che viene inserito in bocca, per rimuovere la saliva in eccesso. Una volta rimosso il tessuto gengivale in eccesso, il dentista potrebbe utilizzare uno strumento laser per vaporizzare il tessuto restante e modellare il bordo gengivale. Infine, applicherà una sostanza morbida, simile allo stucco, per bendare l’area e proteggere le gengive mentre guariscono. Com’è il recupero? Il recupero dall’intervento di gengivectomia è in genere rapido.Di seguito elencheremo le fasi di recupero Le prime ore  Dopo l’intervento di gengivectomia si è in grado di tornare preso la propria abitazione in autonomia, perché in genere il dentista per questa procedura usa un’anestesia locale. Subito dopo l’intervento si potrebbe non sentire alcun dolore, ma poiché l’intorpidimento svanisce poche ore dopo la procedura, il dolore potrebbe essere acuto o persistente. Un antidolorifico da banco come il paracetamolo o l’ibuprofene possono aiutare ad alleviare il dolore. Inoltre, è probabile che le gengive sanguinino per alcuni giorni. È necessario sostituire eventuali bende o medicazioni fino a quando non si sarà fermata l’emorragia o finché il dentista non riterrà che le gengive possono essere nuovamente esposte. Nei giorni successivi all’intervento Nei giorni successivi all’intervento si potrebbe avvertire un po’ di dolore alla mascella. Il dentista probabilmente consiglierà di mangiare esclusivamente cibi morbidi in modo da non irritare o danneggiare le gengive in via di guarigione. È importante risciacquare con acqua calda salata o soluzione salina per mantenere l’area libera da batteri o altre sostanze irritanti e bisogna evitare collutorio o altri liquidi antisettici. Potrebbe anche essere necessario assumere antibiotici per prevenire le infezioni gengivali. Lungo termine Qualsiasi dolore e indolenzimento dovrebbe finire dopo circa una settimana. È bene rivolgersi nuovamente presso il proprio dentista per verificare che l’area stia guarendo e che si possa riprendere una dieta normale.  Infine, è importante prendersi cura dei propri denti, spazzolando i denti e usando il filo interdentaledue volte al giorno. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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donna con filo interdentale

11 modi per mantenere i denti sani

11 Modi per Mantenere i Denti Sani Salute Indice In questo articolo elencheremo 11 modi per mantenere i denti sani nel tempo e prevenire patologie del cavo orale. Ottenere denti sani richiede dedizione e una vita di cure. Anche se ti è stato detto di avere una bella dentatura è fondamentale seguire una routine giornaliera per prendersi cura dei denti e prevenire problemi. Questo vuol dire essere consapevoli delle abitudini quotidiane e l’uso dei giusti prodotti per la propria igiene orale, in particolare per quanto riguarda i bambini. Infatti la prevenzione orale nei bambini è importantissima per prevenire patologie o problematiche future. Anche se è purtroppo spesso sottovalutata. 1. Lava i denti prima di andare a dormire Le raccomandazioni generali sull’igiene orale indicano di lavare i denti almeno 2 volte al giorno. Tuttavia, molti di noi trascurano il lavarsi i denti prima di andare a dormire. Questa pratica permette di eliminare i germi e la placca che si è accumulata durante il giorno. 2. Spazzola i denti in modo corretto Il modo in cui si lavano i denti è importante: infatti, lavarsi i denti in modo scadente è analogamente dannoso che non lavarseli affatto. Lavare i denti richiede tempo e bisogna muovere lo spazzolino con movimenti delicati e circolari per rimuovere la placca. Se la placca dentale non viene rimossa può indurirsi, causando accumulo di tartaro e gengivite. Questa patologia può colpire anche i bambini, come abbiamo spiegato in questo articolo. 3. Non trascurare la tua lingua Sapevi che la placca può accumularsi anche sulla lingua? Ebbene sì. L’accumulo di placca sulla lingua può non solo causare cattivo odore della bocca, ma altre condizioni del cavo orale. Prenditi cura della tua lingua spazzolandola delicatamente ogni volta che ti lavi i denti. 4. Usa un dentifricio al Fluoro Quando si tratta di dentifricio, ci sono elementi più importanti da cercare rispetto all’efficacia e al sapore e ai poteri sbiancanti. Bisogna assicurarsi che il dentifricio scelto contenga fluoro. Sebbene un eccesso di fluoro possa causare una grave patologia orale chiamata fluorosi, questa sostanza rimane un pilastro della salute orale. Il fluoro, infatti, è una delle principali difese contro la carie e fornisce una barriera protettiva per i denti. Inoltre, il fluoro è uno degli elementi principali dei denti in particolare dello smalto dentale. 5. Usa il filo interdentale quanto lo spazzolino Molte persone che si lavano regolarmente i denti trascurano l’uso del filo interdentale. Questo strumento per la pulizia orale non è utile solo per rimuovere i pezzi di cibo che potrebbero rimanere incastrati tra i denti, ma è utile anche per stimolare le gengive, per la riduzione della placca e aiuta a ridurre l’infiammazione nell’area. Usare il filo interdentale una volta al giorno è sufficiente per ottenere i benefici sopraelencati. 6. Non lasciare che le difficoltà con il filo interdentale ti fermino Usare il filo interdentale può essere difficile, in particolare per i bambini piccoli e anziani con l’artrite. Se trovi difficoltà a maneggiare il filo interdentale, cerca strumenti che possano aiutarti ad usarlo, come ad esempio i flosser dentali che possono essere trovati in farmacia. 7. Usa il collutorio Molte persone non sanno come usare il collutorio e non sanno quali benefici possono avere per la bocca. I collutori riducono la quantità di acido nella bocca, pulisce le aree difficili da spazzolare dentro e intorno alle gengive e aiuta la rimineralizzazione dei denti. Inoltre, può venire in aiuto a chi fa fatica ad usare il filo interdentale come a bambini e anziani. 8. Bevi più acqua L’acqua continua a essere la bevanda migliore per la tua salute generale, inclusa la salute orale. Inoltre, si consiglia di bere acqua dopo ogni pasto per aiutare a eliminare alcuni degli effetti negativi di cibi, bevande appiccicosi e acide sui denti. Infine, l’acqua è ricca di calcio e fluoro elementi che costituiscono i denti. 9. Mangia frutta e verdura croccante I cibi pronti sono comodi e convenienti, ma forse non così tanto quando si tratta di denti.Mangiare prodotti freschi e croccanti, non solo contengono fibre salutari ma è anche una scelta migliore per i denti. 10. Limita i cibi zuccherati e acidi Gli zuccheri si convertono in acido in bocca, che possono corrodere lo smalto dentale. Questi acidi sono causa scatenante che causa le carie.Anche frutta acida, tè e caffè possono consumare lo smalto dentale. Per cui se è possibile evita del tutto questi cibi, non fa male essere consapevoli. 11. Rivolgiti al tuo dentista 2 volte l’anno Le abitudini quotidiane e questi 11 modi per mantenere i denti sani, sono cruciali per salute dentale, ma anche i più scrupolosi nell’utilizzare spazzolini e filo interdentale hanno bisogno di vedere un dentista regolarmente. Bisognerebbe vedere il proprio dentista per una pulizia dentale e controlli 2 volte l’anno. Non solo un dentista può rimuovere il tartaro e cercare cavità, in grado di individuare potenziali problemi e offrire soluzioni terapeutiche. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Come convincere i bambini a lavarsi i denti

Come Convincere i Bambini a Lavarsi i Denti Salute Indice Come convincere i bambini a lavarsi i denti? In questo articolo spiegheremo come e quando insegnare ai bambini l’igiene dentale. Nel periodo della crescita, il bambino impara con il tempo a prendersi cura del proprio corpo. Tra le varie attività quotidiane da insegnare al bambino c’è sicuramente quella di lavarsi i denti. In alcuni casi insegnare questa attività ai bambini può essere complicato. Infatti, molti bambini lo fanno malvolentieri e alcune volte la richiesta, da parte dei genitori, di lavarsi i denti sfocia in un capriccio. Tuttavia, come ben sappiamo, il lavarsi i denti è un gesto fondamentale e da cui non si può prescindere. Quindi basta munirsi di un pizzico di creatività e qualche trucchetto per invogliare i bambini a farlo. Cosa fare con l’inizio della dentizione Una volta che i primi denti compaiono vanno lavati, ma oltre ciò è bene iniziare ad abituare il bambino come oggetto d’uso quotidiano. Quindi è consigliabile darne uno con cui può “giocare” e permettergli di lavare i denti da solo fin da subito, senza però dimenticare di dare il buon esempio e lavarli anche noi. Lavare i denti con i propri figli può essere una pratica divertente e può essere educativo perché imiterà i nostri gesti. Altro trucco potrebbe essere quello di inventare canzoncine e filastrocche per invogliare il bambino a lavarsi i denti. Perché insegnare ai bambini a lavarsi i denti? Il motivo principale per insegnare ai bambini a lavare i denti è quello di preservare l’igiene orale e prevenire problemi futuri, come la carie. Ma non solo, tuttora è molto comune la fobia del dentista. Infatti, studi hanno dimostrato che il 50% delle persone adulte si rivolga al dentista solo in caso di dolore, una scelta sbagliatissima in termini preventivi, in particolare se si tratta di prevenzione nei bambini. Anche per questo motivo l’azione di lavare spesso i denti è fondamentale per far sì che il bambino non debba sottoporsi a cure dolorose dal dentista fin dalla più tenera età. Creare una routine costante Creare una routine funziona benissimo nei bambini in tante occasioni. Anche quando si tratta di abituarsi a spazzolare i denti dopo i pasti principali deve essere un’abitudine costante della loro giornata e un passaggio fondamentale come può essere il lavarsi le mani prima di mangiare. Talvolta, la stanchezza prende il sopravvento e si tende a lavare qualche lavaggio per non litigare con il proprio figlio. La costanza deve essere anche da parte del genitore, nel chiedere al figlio di lavarsi i denti, con il tempo diventerà un rituale costante dalle sue giornate. Visita odontoiatrica La pulizia dei denti è importante fin da piccoli ma anche le visite di controllo dal dentista. Si consiglia di portare il proprio figlio dal dentista alla comparsa dei primi denti da latte che solitamente avviene tra i 3 – 4 anni. Inoltre, negli anni si è resa necessaria l’introduzione di una nuova figura Odontoiatrica specializzata nella prevenzione di problematiche dentali in età pediatrica, chiamato Odontoiatra pediatrico. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Mal di denti

Cosa fare per un forte mal di denti? Salute Indice Cosa fare per un forte mal di denti? Il mal di denti può essere straziante! Che sia lancinante, pulsante oppure continuo incide sulla vita di tutti giorni. Le cause del mal di denti possono essere molteplici e le più comuni sono: pulpite, l’infiammazione dei nervi carie collo esposto dei denti gengivite denti sensibili Cos’è il mal di denti Il mal di denti o odontalgia è un sintomo che dipende dalla causa che lo scatena. Infatti, in base alla causa scatenante può avere caratteristiche acute o pulsanti oppure presentare un dolore più lieve che si accentua in risposta a stimoli termici/fisici. Solitamente esordisce con spasmi e fitte circoscritti al dente colpito. Successivamente il dolore tende ad estendersi progressivamente ai tessuti gengivali vicini e ai denti adiacenti. In alcuni casi il forte dolore può coinvolgere il dolore l’osso alveolare di sostegno. Il mal di denti può essere risolto solamente con trattamento corretto delle cause scatenanti e richiede una visita odontoiatrica per trovare la condizione responsabile del dolore. Solo dopo il consulto dentistico e un esame diagnostico è possibile a un trattamento specifico. Cause Mal di Denti Quando si parla di mal di denti non sarebbe del tutto corretto considerarla come una vera e propria patologia, ma piuttosto come un sintomo che caratterizza la maggior parte delle infezioni dentarie. Il più comune dei dolori ai denti viene causato da una carie complicata ma può essere causato da diversi episodi infettivi come: Alveolite. Si tratta dell’infiammazione dell’alveolo, la cavità ossea in cui sono presenti le radici dentarie. Ascesso dentale. È un rigonfiamento doloroso pieni di materiali come batteri, globuli bianchi, detriti cellulari e plasma, nei tessuti che circondano un dente. Ciste dentale. È sacca patologica rivestita da epitelio di rivestimento e piena di fluido sieroso, mucoso o gassoso. Gengivite. È un’infiammazione delle gengive che non necessariamente dipende da un’infezione al dente. Granuloma. infiammazione cronica asintomatica dell’apice radicale e dei suoi tessuti circostanti. Parodontite. Si tratta di una grave infezione gengivale a carico del parodonto che favorisce la perdita dei denti. Pulpite. Infiammazione infettiva della polpa dentale che è una complicanza comune di una carie non curata. Denti rotti e mal di Denti Anche i denti rotti o gravemente deturpati possono far scaturire un forte dolore ai denti, specialmente se il trauma espone le radici del cavo orale. In tali circostanze i denti rotti, che non hanno per forza un’infezione, possono diventare estremamente sensibili. In alcuni casi, i mal di denti può essere acuto e pulsante semplicemente con lo sfioramento della lingua sullo smalto dentale. Ipersensibilità e Mal Di Denti Il dolore ai denti può essere interpretato come ipersensibilità dentale dove la percezione dolorosa, acuta o pungente, si manifesta quando si mangiano cibi entrano a contatto con il dente e che hanno queste caratteristiche: cibi freddi caldi acidi salati ricchi di zuccheri entrano a contatto con il dente. Inoltre, l’ipersensibilità può dipendere da una cattiva igiene dentale oppure pulendo i denti con spazzolini con setole troppo dure o sfaldate oppure ci spazzola i denti in modo inadeguato. Leggi i nostri articoli correlati: Quando e perché cambiare spazzolinoCome spazzolare bene i denti L’ipersensibilità può derivare dall’uso eccessivo di dentifrici sbiancanti contenenti sostanze molto aggressive che vanno ad indebolire lo smalto dentale. Ci sono altre condizioni che influiscono sull’ipersensibilità come: bulimia, il vomito danneggia i denti bruxismo recessione gengivale I questi casi il mal di denti non è direttamente collegato a un’infezione dentale o gengivale e non richiede non richiede interventi di otturazione o devitalizzazione proprio perché la causa non è infettiva. L’unico modo per prevenire e trattare il mal di denti da ipersensibilità è quello di eseguire una corretta pulizia dentale, usando il filo interdentale o scovolino, usando dentifrici ricchi di fluoro e evitando di assumere alimenti che contengono acidi. Dentizione e Mal di Denti La crescita dei denti da latte nel neonato è sempre motivo di agitazione per il bambino. Nel caso della dentizione il mal di denti si manifesta con arrossamento ed infiammazione delle gengive. Quando i denti decidui o denti da latte iniziano a cadere e possono essere sostituiti da denti permanenti, il bambino tende ad agitarsi mettendosi continuamente le mani in bocca. La caduta di un dente, pur essendo un fenomeno naturale, non viene sempre ben accettata dal bambino, che accusa infiammazioni gengivali e manifesta un’evidente agitazione. Cause di natura extra-dentale Talvolta il mal di denti può essere un sintomo secondario di condizione che non hanno nulla a che vedere con i denti. Alcune condizioni possono causare dolore ai denti e possono essere: infiammazione delle orecchie alcuni problemi cardiaci come angina pectoris ed infarto del miocardio sinusite nevralgia del trigemino. Inoltre, il mal di denti può essere un sintomo transitorio, che si scaturisce indipendentemente da una causa certa come può essere il dolore ai denti da stress. Questo è il caso del bruxismo, il continuo digrignamento dei denti può predisporre il mal di denti. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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