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Cosa comporta la sindrome di Turner

Cos’è la sindrome di turner? PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Genetica Medica In questo Articolo Parliamo di: Cos’è la sindrome di Turner? La sindrome di Turner è una condizione genetica rara che colpisce le donne e si verifica quando una parte o tutto il secondo cromosoma X è assente o alterato.  Questa condizione può avere un impatto significativo sulla crescita, lo sviluppo sessuale e la salute complessiva della persona.  In questo articolo, esamineremo in dettaglio cos’è la sindrome di Turner, le sue caratteristiche distintive, i sintomi associati e le conseguenze che può comportare. Quali sono le caratteristiche? La sindrome di Turner presenta una serie di caratteristiche distintive che possono variare da persona a persona, ma comunemente includono: 1. Bassa statura: Le donne con sindrome di Turner tendono ad essere più basse della media a causa di problemi di crescita durante l’infanzia e l’adolescenza. 2. Problemi di sviluppo sessuale: Le persone con sindrome di Turner possono avere sviluppo sessuale ritardato o incompleto. Questo può includere assenza di mestruazioni (amenorrea), scarsa sviluppo del seno e scarsa crescita dei peli pubici. 3. Difetti cardiaci congeniti: La sindrome di Turner è spesso associata a difetti cardiaci congeniti, come coartazione dell’aorta, valvola aortica bicuspide e difetti del setto cardiaco. 4. Problemi renali: Alcune persone con sindrome di Turner possono avere anomalie renali, come rene a ferro di cavallo o reni sotto sviluppati. 5. Orecchie a bassa inserzione e gonfiore del collo: Le orecchie con bassa inserzione e un collo gonfio possono essere caratteristiche fisiche comuni della sindrome di Turner. 6. Problemi di apprendimento e socializzazione: Alcune persone con sindrome di Turner possono avere difficoltà di apprendimento e socializzazione, sebbene molte abbiano un’intelligenza normale. Quali sono i sintomi? I sintomi della sindrome di Turner possono variare notevolmente da persona a persona, ma alcuni dei sintomi più comuni includono: – Basso statura– Difetti cardiaci congeniti– Problemi di sviluppo sessuale– Problemi renali– Orecchie a bassa inserzione– Gonfiore del collo– Difetti visivi– Problemi di udito– Difficoltà di apprendimento Cosa comporta la sindrome di Turner? La sindrome di Turner può comportare una serie di conseguenze a lungo termine sulla salute e sul benessere della persona. Queste possono includere: – Difficoltà nella crescita e nello sviluppo fisico– Problemi cardiaci che possono richiedere interventi medici o chirurgici– Difficoltà di fertilità e problemi di riproduzione– Rischi aumentati di osteoporosi e disturbi metabolici– Difficoltà di apprendimento e adattamento sociale In conclusione, la sindrome di Turner è una condizione genetica rara che colpisce le donne e può avere un impatto significativo sulla loro salute e sul loro benessere.  Le caratteristiche della sindrome di Turner includono bassa statura, difetti cardiaci congeniti, problemi di sviluppo sessuale e altri problemi di salute.  È importante che le persone con sindrome di Turner ricevano una diagnosi precoce e un trattamento appropriato per gestire i sintomi e ridurre il rischio di complicazioni a lungo termine. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Consulenza con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota la Consulenza NEWS Salute PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Epatite: cause, sintomi e trattamento

Cos’è l’Epatite? PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Epatologia In questo Articolo Parliamo di: Se ti stai chiedendo cos’è l’Epatite e quali sono le cause di questa condizione, sei nel posto giusto. Cos’è L’Epatite? Si tratta di una malattia infiammatoria del fegato determinata generalmente dalla presenza di un virus. Esistono differenti tipologie di epatiti: alcune acute, tendenzialmente risolvibili in breve tempo, e altre invece cronico che potrebbero perdurare nel tempo.  Quali sono le cause? Le cause possono variare a seconda del tipo di epatite di cui si tratta. Tuttavia tra le cause più comuni includono: Infezioni virali: I virus dell’epatite sono una delle cause più comuni di epatite. I principali virus che possono causare epatite includono l’epatite A, B, C, D ed E. Questi virus possono essere trasmessi attraverso il contatto con fluidi corporei infetti, come il sangue o il seme, oppure attraverso il consumo di cibo o acqua contaminati.  Consumo eccessivo di alcol: Il consumo cronico e eccessivo di alcol può danneggiare il fegato nel tempo, portando allo sviluppo di epatite alcolica. Questa forma è spesso associata a una storia di abuso di alcol e può causare danni irreversibili al fegato se non trattata tempestivamente. Esposizione a sostanze tossiche: L’esposizione a sostanze tossiche come prodotti chimici industriali, solventi e metalli pesanti può danneggiare il fegato e causare epatite tossica. Questa forma di epatite può verificarsi in seguito a esposizione occupazionale o ingestione accidentale di sostanze nocive. Malattie autoimmuni: Le malattie autoimmuni, come l’epatite autoimmune, sono condizioni in cui il sistema immunitario attacca erroneamente il fegato, causando infiammazione e danni. Le cause esatte delle malattie autoimmuni non sono completamente comprese, ma si ritiene che una combinazione di fattori genetici e ambientali possa contribuire allo sviluppo di queste patologie. Oltre a queste cause principali, esistono anche altri fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare questa condizione, come l’uso di farmaci epatotossici, la presenza di altre malattie del fegato e condizioni mediche preesistenti. Come viene diagnosticata Epatite? La diagnosi coinvolge una serie di test e procedure diagnostiche volte a valutare la funzionalità del fegato e identificare le cause sottostanti. Tra gli esami che possono essere eseguiti si riscontrano: Esami del sangue: I test del sangue possono rilevare la presenza di enzimi epatici e marker virali che indicano un’infiammazione o danni al fegato. I principali test del sangue utilizzati per diagnosticare l’epatite includono il dosaggio delle transaminasi (ALT e AST), della bilirubina e dei marker virali specifici. Test di imaging: Gli esami di imaging, come l’ecografia, la tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica (RM), possono essere utilizzati per valutare la dimensione e la struttura del fegato e identificare eventuali anomalie o lesioni. Sulla base di quanto emerso dagli esami diagnostici, il Medico specialista in Epatologia potrà indicare al paziente la miglior terapia appropriata alla sua condizione.  Trattamenti dell’Epatite Il trattamento dipende dalla causa sottostante e dalla gravità della malattia. Le opzioni di trattamento possono includere: 1. Terapia antivirale: Per le forme virali, come l’epatite B e C, possono essere prescritti farmaci antivirali per ridurre la replicazione virale e prevenire il danneggiamento del fegato. 2. Cessazione dell’uso di alcol: Nel caso dell’epatite alcolica, è essenziale interrompere il consumo di alcol per prevenire ulteriori danni al fegato. Il supporto e il trattamento per l’astinenza dall’alcol possono essere raccomandati. 3. Gestione dei sintomi: I sintomi come affaticamento, nausea e dolore addominale, possono essere gestiti con farmaci sintomatici e modifiche dello stile di vita, come una dieta equilibrata e il riposo adeguato. 4. Trattamenti immunosoppressivi: Per l’epatite autoimmune, possono essere prescritti farmaci immunosoppressivi per sopprimere la risposta immunitaria e ridurre l’infiammazione nel fegato. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Epatologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Epatologica NEWS Salute PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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dolore testicolare cronico

Dolore Testicolare Cronico

Come far passare il dolore testicolare? Andrologia Indice Dolore Testicolare Cronico: Cause, Sintomi e Approcci Terapeutici Il dolore testicolare cronico è una condizione che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita degli uomini.  In questo articolo, esamineremo approfonditamente le cause sottostanti, i sintomi associati e gli approcci terapeutici disponibili per gestire efficacemente questa afflizione. Definizione del Dolore Testicolare Cronico Il dolore testicolare cronico è caratterizzato da disagio persistente nella regione dei testicoli che persiste per almeno 3 mesi.  Esploriamo le diverse cause che possono contribuire a questa condizione debilitante. Cause Comuni del Dolore Testicolare Cronico Le cause possono variare da infiammazioni locali, infezioni, lesioni fisiche a disturbi più complessi come la sindrome del dolore pelvico cronico.  Una diagnosi accurata è fondamentale per determinare il trattamento più adatto. Sintomi Associati al Dolore Testicolare Cronico Oltre al dolore persistente, il paziente potrebbe sperimentare sintomi aggiuntivi come gonfiore, sensazione di peso o cambiamenti nella funzione sessuale.  Una valutazione completa può aiutare a identificare tali manifestazioni. Diagnosi e Valutazione Medica Un’accurata diagnosi del dolore testicolare cronico richiede una valutazione medica completa, che può includere esami fisici, analisi del sangue, e talvolta, imaging medico.  Questa fase è essenziale per determinare la causa sottostante. Approcci Terapeutici al Dolore Testicolare Cronico Il trattamento del dolore testicolare cronico può coinvolgere una combinazione di farmaci, terapie fisiche, e interventi chirurgici in alcuni casi.  La scelta del trattamento dipende dalla causa individuale del dolore. Gestione del Dolore a Lungo Termine Date le sfide associate al dolore testicolare cronico, la gestione a lungo termine è spesso necessaria. La terapia cognitivo-comportamentale e il supporto psicologico possono svolgere un ruolo cruciale nella gestione efficace del dolore cronico. Stili di Vita e Prevenzione Alcuni cambiamenti nello stile di vita, come l’esercizio regolare e l’evitare comportamenti a rischio, possono contribuire a prevenire il dolore testicolare cronico.  Un approccio proattivo alla salute può fare la differenza. Consigli Pratici per Affrontare il Dolore Testicolare Cronico Fornire consigli pratici per affrontare il dolore, come l’applicazione di calore localizzato o tecniche di rilassamento, può aiutare i pazienti a gestire i sintomi nella vita di tutti i giorni. Ricerca e Sviluppo in Terapie Innovative Esplorare le attuali ricerche e sviluppi in terapie innovative offre una visione sulle potenziali opzioni future per il trattamento del dolore testicolare cronico. Quando Consultare un Medico Chiudiamo con una discussione su quando è necessario consultare un medico per il dolore testicolare cronico, evidenziando l’importanza di affrontare tempestivamente i sintomi e cercare assistenza professionale. Questo articolo fornisce una risorsa completa per coloro che cercano informazioni sul dolore testicolare cronico, coprendo aspetti cruciali dalla diagnosi ai trattamenti e alla gestione a lungo termine. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Andrologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Andrologica News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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ADHD cos è

Quali sono i sintomi dell ADHD? ADHD: Sintomi e Approfondimenti sul Disturbo dell’Attenzione L’ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), noto anche come disturbo da deficit di attenzione e iperattività, è una condizione neurocomportamentale che colpisce persone di tutte le età. In questo articolo, esploreremo i sintomi chiave dell’ADHD e approfondiremo il disturbo dell’attenzione per comprendere meglio questa condizione. Che cos’è l’ADHD? L’ADHD è un disturbo neurologico caratterizzato da difficoltà nell’attenzione, nell’autocontrollo e nell’iperattività. Si manifesta spesso in età infantile, ma può persistere anche nell’adolescenza e nell’età adulta. Le cause dell’ADHD non sono completamente comprese, ma fattori genetici e ambientali sembrano contribuire alla sua comparsa. Sintomi dell’ADHD 1. Difficoltà di Attenzione – Distrazione frequente durante compiti o attività. – Difficoltà nel mantenere la concentrazione su compiti prolungati. 2. Iperattività – Inquietudine costante o difficoltà a rimanere seduti. – Movimenti eccessivi delle mani o dei piedi.  3. Impulsività – Prendere decisioni affrettate senza ponderare le conseguenze. – Interruzione frequente degli altri durante le conversazioni o le attività. Disturbo dell’Attenzione: Approfondimento Il disturbo dell’attenzione, un aspetto centrale dell’ADHD, è caratterizzato dalla difficoltà a mantenere l’attenzione su compiti specifici. Questa condizione può influire negativamente su vari aspetti della vita quotidiana, compresi gli ambiti scolastici, professionali e relazionali. Impatto Scolastico Gli individui con ADHD possono sperimentare difficoltà nello studio e nell’organizzazione delle attività, influenzando le prestazioni accademiche. L’attenzione ridotta può rendere complessa la partecipazione attiva in classe. Impatto Professionale Nel contesto lavorativo, il disturbo dell’attenzione può influire sulla capacità di completare i compiti in modo efficiente e organizzato. La gestione del tempo può essere una sfida, richiedendo strategie personalizzate per massimizzare la produttività. Impatto Relazionale Le dinamiche relazionali possono essere influenzate dall’ADHD, con la necessità di una comunicazione chiara e di strategie per affrontare eventuali problemi legati al disturbo dell’attenzione. L’ADHD è una condizione complessa che richiede una comprensione approfondita per gestire efficacemente i sintomi. Riconoscere il disturbo dell’attenzione come parte integrante dell’ADHD è fondamentale per adottare un approccio olistico nella gestione di questa condizione. Se sospetti di avere o qualcuno che conosci ha l’ADHD, consulta un professionista della salute mentale per una valutazione accurata e un piano di gestione personalizzato. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Consulenza Psicologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Consulenza Psicologica

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cellulite

Cellulite

Come si fa a eliminare la cellulite? Medicina Estetica Indice Sconfiggere la Cellulite: Scopri l’Intralipoterapia Se hai sempre desiderato liberarti della cellulite e delle adiposità localizzate, l’intralipoterapia potrebbe essere la chiave per ottenere una pelle liscia e tonica.  In questo articolo, esploreremo il mondo della rimozione della cellulite, concentrando l’attenzione sull’efficacia dell’intralipoterapia e altri trattamenti avanzati. Capire se si ha la Cellulite? La cellulite, spesso descritta come la “pelle a buccia d’arancia,” è una condizione comune che colpisce molte persone.  Caratterizzata dalla formazione di depositi di grasso sotto la superficie della pelle, la cellulite può causare irregolarità visibili, compromettendo l’aspetto estetico. Rimozione Cellulite: Creme e Trattamenti Topici Trattamenti topici e creme sono spesso i primi tentativi per combattere la cellulite.  Tuttavia, i risultati possono essere limitati, poiché questi prodotti agiscono solo superficialmente senza affrontare la causa profonda. Attività Fisica e Alimentazione Una dieta equilibrata e l’esercizio fisico sono fondamentali per mantenere una buona salute della pelle, ma possono non essere sufficienti per eliminare completamente la cellulite. Intralipoterapia: La Rivoluzione nel Trattamento della Cellulite Come Funziona l’Intralipoterapia?  L’intralipoterapia coinvolge l’iniezione di sostanze specifiche direttamente nei depositi di grasso. Queste sostanze agiscono disgregando le cellule adipose, facilitando la loro eliminazione naturale attraverso il sistema linfatico. Vantaggi – Precisione Mirata: L’intralipoterapia consente un trattamento mirato delle aree colpite, riducendo la cellulite in modo specifico. – Minima Invasività: A differenza di interventi più invasivi, l’intralipoterapia è un trattamento relativamente poco invasivo, con tempi di recupero più rapidi. Approcci Complementari Radiofrequenza e Ultrasuoni Tecnologie come la radiofrequenza e gli ultrasuoni sono spesso utilizzate in combinazione con l’intralipoterapia per migliorare ulteriormente i risultati. Massaggi Specializzati Massaggi specifici possono contribuire a migliorare la circolazione e a favorire l’eliminazione delle tossine, contribuendo al processo di rimozione della cellulite. Consulenza Professionale per Risultati Ottimali È fondamentale cercare la consulenza di professionisti esperti per determinare il trattamento più adatto alle tue esigenze specifiche.  La combinazione di intralipoterapia e approcci complementari può offrire risultati sorprendenti nella rimozione della cellulite e nel trattamento delle adiposità localizzate. In conclusione, la rimozione della cellulite è possibile attraverso approcci avanzati come l’intralipoterapia.  Consulta professionisti qualificati per personalizzare un percorso di trattamento che ti aiuti a raggiungere la pelle liscia e tonica che desideri. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Consulto Dermatologico per Rimozione Cellulite con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Consulto Dermatologico per Rimozione Cellulite News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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sindrome dell x fragile

X Fragile

Quali sono i sintomi della sindrome X fragile?​ Genetica Medica Indice Cos’è la Sindrome X-fragile? La Sindrome Sindrome dell’X Fragile, chiamata anche Sindrome di Martin Bell, è una malattia genetica causata da modifiche in un gene chiamato FMR1. Sindrome dell’X fragile: caratteristiche La Sindrome dell’X fragile è una patologia genetica che causa problemi di sviluppo tra cui: difficoltà di apprendimento ritardo cognitivo In genere, i maschi sono più colpiti da questo disturbo rispetto alle femmine. Gli individui affetti di solito hanno uno sviluppo ritardato della parola e del linguaggio. La maggior parte dei maschi con sindrome dell’X fragile ha una disabilità intellettiva da lieve a moderata, mentre circa un terzo delle femmine presenta ritardo cognitivo/dell’apprendimento. I bambini con sindrome dell’X fragile possono anche soffrire di ansia e comportamenti iperattivi, ad esempio, agitazione o azioni impulsive. Inoltre, possono avere un disturbo da deficit di attenzione, questo include una ridotta capacità di mantenere l’attenzione e difficoltà a concentrarsi su compiti specifici. Circa un terzo degli individui con sindrome dell’X fragile ha caratteristiche del disturbo dello spettro autistico che influenzano la comunicazione e l’interazione sociale. Le convulsioni si verificano in circa il 15% dei maschi e in circa il 5% delle femmine con sindrome dell’X fragile. Sindrome della X-Fragile (FRAX): Diagnosi La Sindrome da X fragile può essere diagnosticata testando il DNA di una persona da un esame del sangue. Un medico genetista può consigliare il test. Una diagnosi di FRAX può essere utile alla famiglia perché può fornire una ragione per le disabilità intellettive e i problemi comportamentali di un bambino. Ciò consente alla famiglia e agli altri caregiver di saperne di più sul disturbo e gestire l’assistenza in modo che il bambino possa raggiungere il suo pieno potenziale. Tuttavia, i risultati dei test del DNA possono influenzare altri membri della famiglia e sollevare molti problemi, evidenziando lo stato di portatore sano della patologia. Quindi, prima di sottoporsi al test è utile avere una consulenza genetica. Le donne in gravidanza portatrici della patologia possono consultare un medico genetista e possono sottoporsi ai seguenti test prenatali: Amniocentesi : l’operatore sanitario preleva un campione del liquido amniotico per il test Campionamento dei villi coriali (villocentesi) : l’operatore sanitario preleva un campione di cellule dalla placenta per il test. Trasmissione sindrome di X fragile La sindrome dell’X fragile è ereditata con un pattern dominante legato al cromosoma X. Una condizione si considera legata al cromosoma X se il gene mutato che causa il disturbo si trova su di esso. L’eredità è definita dominante se una copia del gene alterato in ciascuna cellula è sufficiente a causare la condizione. Dominante legato all’X indica che nelle donne, le quali hanno 2 cromosomi X, una mutazione in una delle 2 copie del gene in ogni cellula provoca il disturbo. Negli uomini, i quali hanno un solo cromosoma X, la mutazione nell’unica copia del gene in ciascuna cellula causa il disturbo. In molti casi i maschi mostrano sintomi più gravi rispetto alle femmine. Nelle donne, la premutazione del gene FMR1 sul cromosoma X può espandersi a più di 200 ripetizioni CGG durante il processo di formazione degli ovociti.  Ciò significa che le donne con la premutazione hanno un rischio maggiore di avere un figlio con la sindrome dell’X fragile. Al contrario, la premutazione negli uomini non si espande mentre viene trasmessa alla generazione successiva. Gli uomini trasmettono la premutazione solo alle figlie femmine. I figli maschi ricevono un cromosoma Y, che non comprende il gene FMR1 . Causa Sindrome di Martin Bell La modifica nel gene FMR1 provoca la sindrome dell’X fragile. Il gene FMR1 fornisce istruzioni per produrre una proteina chiamata FMRP. Questa proteina aiuta a regolare la produzione di altre proteine e svolge un ruolo nello sviluppo delle sinapsi, che sono connessioni specializzate tra le cellule nervose. Le sinapsi sono fondamentali per trasmettere gli impulsi nervosi. Quasi tutti i casi di sindrome dell’X fragile sono causati da una alterazione per cui un segmento di DNA, caratterizzato dalla presenza di più ripetizioni della tripletta CGG, è espanso all’interno del gene FMR1. Di norma il segmento di DNA viene ripetuto da 5 a 40 volte. Nelle persone con sindrome Martin Bell, il segmento CGG viene ripetuto più di 200 volte. Il segmento CGG espanso in modo anomalo disattiva il gene FMR1 e gli impedisce di produrre FMRP. La perdita, o mancanza, di questa proteina interrompe le funzioni del sistema nervoso e porta ai sintomi della Martin Bell. Persone con 55-200 ripetizioni del segmento CGG hanno una premutazione del gene FMR1. La maggior parte di queste sono intellettualmente normali. Tuttavia alcuni individui con premutazione hanno quantità di FMRP inferiori al normale. La premutazione è associata a un aumentato rischio di disturbi chiamati insufficienza ovarica precoce  e sindrome da tremore/atassia associata all’X fragile. Gli individui con premutazione sono a maggior rischio di avere un figlio con la mutazione completa; la premutazione infatti può espandersi durante la trasmissione ai figli. Sindrome X fragile Sintomi Segni che un bambino potrebbe avere la X fragile includono: ritardi nello sviluppo (acquisizione delle tappe di sviluppo, come sedersi, camminare o parlare più tardi rispetto ad altri bambini della stessa età) disturbi dell’apprendimento (difficoltà nell’apprendimento di nuove abilità) problemi sociali e comportamentali (come mancanza di contatto visivo, ansia, difficoltà a prestare attenzione, agire e parlare senza pensare ed essere molto attivi) i maschi che hanno FRAX di solito hanno un certo grado di disabilità intellettiva che può variare da lieve a grave. Le femmine possono avere un’intelligenza normale o un certo grado di disabilità intellettiva ma generalmente più lieve. Anche il disturbo dello spettro autistico (ASD) si verifica più frequentemente nelle persone con sindrome x fragile. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare l’Esame Genetico per Sindrome X Fragile (Sindrome Martin Bell) con i Medici del Centro Medico Unisalus? 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