Patologie

donna con male alle orecchie

Acufene e denti

Acufene e Denti Salute Indice Acufene e denti: qual è la correlazione? L’acufene potrebbe essere causato da un problema alla mandibola. L’acufene è un disturbo psicofisico frequente e caratterizzato da fastidiosi fischi e ronzii nelle orecchie. È un disturbo che viene definito fantasma, in quando non è un disturbo causato dal sistema uditivo, ma nella maggior parte dei casi, è generato da fonti esterne. Per l’appunto l’acufene può essere scatenato da un difetto ai denti e all’articolazione temporo mandibolare. Questo problema può essere trattato da un dentista con l’utilizzo di un apparecchio con bite. Cos’è l’Acufene? Si definisce acufene un disturbo dell’apparato uditivo che comporta la percezione di: ronzii fruscii pulsazioni fischi Tali suoni non si avvertono all’esterno ma all’interno delle orecchie di chi soffre di questa condizione. Si tratta di un disturbo duro da sopportare, che può far peggiorare in modo significativo la qualità della vita di chi ne è affetto. Con questa condizione, inoltre, si fa fatica a stare in ambienti rumorosi e durante la notte perché non si ferma neanche durante le ore notturne dove i fastidi percepiti rimbombano. Non è un caso che l’acufene è spesso associato a problemi depressivi e frustrazione. Fattori scatenanti Acufene Cosa scatena i rumori, fischi e ronzii nelle orecchie? La medicina non è ancora in grad0 di dare una risposta certa sul meccanismo fisiologico che induce alla produzione di questi disturbi e le fonti di questa condizione possono essere differenti. Una delle cause può essere quella di danni permanenti alle cellule interne delle orecchie e del nervo acustico. Inoltre, alcuni ipotesi fanno pensare che l’origine di questi rumori interno all’orecchio siano una disfunzione di tipo cerebrale. Altri fattori scatenanti dell’acufene possono essere: Invecchiamento. L’abbassamento dell’udito, fisiologico dopo una certa età comporta anche un indebolimento del nervo acustico. Scarsa igiene. L’accumulo di cerume può danneggiare le orecchie. Rumore elevato. Lavori particolarmente rumorosi e la cattiva abitudine di ascoltare musica ad alto volume. Cervicale e problemi posturali. Bruxismo e malocclusioni Come si cura l’Acufene? Il fatto che ci siano diverse cause e fattori scatenati dell’Acufene non è possibile un’unica terapia per questa condizione. Per tale motivo, le cure vanno calibrate a seconda di quale sia l’origine dell’Acufene. Esistono interventi di tipo riabilitativo o farmacologico, ma non sempre sono completamente risolutivi. Tuttavia, possono migliorare in modo significativo la qualità della vita di chi ne soffre. Acufene e Denti: vediamo perché sono collegati Il collegamento tra acufene e denti è dovuto principalmente alle malocclusioni e il bruxismo. Tale collegamento può sembrare strano ma non lo è affatto, perché ha un ruolo fondamenta l’articolazione temporo mandibolare. Infatti, tra le conseguenze dell’acufene c’è la sindrome ATM. L’origine di tutti questi problemi è una malocclusione dentale, una scorretta chiusura delle arcate dentali. Inoltre, una malocclusione può essere dovuta a una particolare conformazione ossea, una dentatura storta e la mancanza di denti. Quindi, tutte le condizioni che comportano un malfunzionamento dell’articolazione temporo mandibolare e dei suoi muscoli comportano una iperattività, premono sul tensore del timpano e sulle altre strutture uditive. Ed ecco spiegato l’acufene, con i suoi fischi, i suoi ronzii e i suoi sibili. Come risolvere questo problema da un odontoiatra? Le possibilità di trattamento possono diverse: Riempire gli spazi lasciati vuoti dai denti mancanti, l’utilizzo di impianti, protesi o ricostruzioni. Riallineare i denti storti utilizzato un apparecchio che può essere tradizionale o invisibile. Rilassare i muscoli dell’ATM, rimuovendo forme di bruxismo e digrignamento dei denti mediante l’utilizzo di un bite. Eliminare infiammazioni alla mandibola, come quelle che possono essere causate dal dente del giudizio estraendolo. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Palato-stretto

Palato stretto

Che cos’è il palato stretto? Salute Indice Cos’è il Palato Stretto? Il Palato Stretto è un tipo di malocclusione diffusa nei bambini che provoca la non corretta eruzione dei denti permanenti e problemi in altre parti del corpo. Se non viene trattato può provocare importanti conseguenze negative come: problemi nella masticazione estetica del sorriso postura non corretta respirazione scorretta La diagnosi precoce nei bambini è fondamentale, infatti il palato stretto può essere facilmente allargato mediante l’utilizzo di appositi apparecchi, come l’espansore palatale, che vengono applicati da un dentista pediatrico. È importante intervenire da bambini anche perché ottenere buoni risultati in età adulta è più difficile. Il palato stretto è un problema dell’estetica del sorriso di bambini e adulti. Si tratta di una delle problematiche odontoiatriche più diffuse e trattate in particolare nei bambini in fase di sviluppo. Il palato umano deve avere una larghezza corretto per consentire il giusto spazio ai denti in modo da non creare condizioni o malocclusioni. Nel caso di palato troppo stretto, infatti possono generarsi numerosi disturbi concatenati che possono essere particolarmente fastidiosi. Per tali motivi è fondamentale un intervento tempestivo per non avere complicanze. Sintomi del Palato Stretto? I sintomi che caratterizzano il palato stretto sono: Morso crociato, condizione dove i denti inferiori sono più esterni dei superiori Mandibola rientrante, sporgente o deviata da un lato Denti in posizione sbagliata o accavallati Volta palatina molto profonda Cause del Palato Stretto Le cause principali del palato stretto sono: Fattori genetici Respirazione con la bocca invece che con il naso Succhiamento del pollice Succhiamento protratto del ciuccio Traumi facciali Complicanze del Palato Stretto Le complicanze che possono manifestarsi per via del palato stresso sono: Malocclusioni Difficoltà nella masticazione Crescita asimmetrica della mandibola Problemi di fonetica Deglutizione atipica Difficoltà a respirare correttamente con il naso Russamento e apnee notturne Tonsilliti Trattamento del Palato Stretto La problematica del palato stretto è strettamente correlata alla fase di crescita e di sviluppo delle ossa e del corpo umano. Per questo motivo il momento migliore per diagnosticare questa condizione è da bambini in modo da intervenire e prevenire in modo tempestivo. Quando si è adulti, come già accennato in precedenza diventa difficile da trattare, ma grazie all’ortodonzia intercettiva, cioè precoce, che permette di agire anche conapparecchi odontotecnici. L’Espansore Palatale (apparecchio fisso) L’espansore palatale è uno degli strumenti più idonei per trattare questa condizione, specialmente nei bambini. Si tratta di un apparecchio fisso che non si vede all’esterno, perché viene applicato al palato e agganciato ai denti posteriori dell’arcata superiore inducendo ad allargarsi. Nel mezzo dell’espansore è presente una vite che deve essere periodicamente girata, in modo da permettere all’apparecchio di continuare ad esercitare pressione, man mano che il palato si espande. In genere, l’espansore palatale deve essere portato per un periodo tra varia tra i 6 e i 12 mesi. Trattamento negli adulti L’apparecchio palatale ha la massima efficacia su pazienti tra i 7 e i 10 anni, negli adulti con questo apparecchio è possibile ottenere solo piccoli miglioramenti nella larghezza del palato. L’alternativa per adulti può essere la combinazione espansione chirurgica del palato e trattamento ortodontico. Tuttavia, si tratta di una soluzione invasiva che va tenuta in considerazione solo nel caso la condizione del palato stretto provochi conseguenze serie alla salute del paziente. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentistica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentistica News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Denti e Postura

Denti e postura

Quanto influiscono i denti sulla postura? Salute Indice Quale correlazione tra Denti e Postura? La correlazione tra denti e postura non è immediata intuizione, ma è un problema molto diffuso. Sia bambini che adulti sono soggetti a mal di schiena ed alterazioni del sistema scheletrico a causa di irregolarità nelle arcate dentali come possono essere le malocclusioni. Ma non solo, le cause possono essere diverse dall’accavallamento dei denti fino a un palato troppo alto. Per questo motivo è molto importante una terapia precoce fin da piccoli e cogliere in tempo i segni e sintomi connessi a questa condizione. Denti e postura: i sintomi più frequenti Ci sono alcuni sintomi e segni che possono indicare, in particolare nei bambini, una correlazione tra problematiche dentali e problematiche posturali. Essi possono essere ad esempio: l’atto di mordersi continuamente il labbro e quello di respirare attraverso la bocca. Questi comportamenti possono indicare difficoltà nella masticazione o a chiudere in modo corretto le arcate. Anche la postura non corretta è un possibile segnale che dovrebbe convincere i genitori a procedere a una visita dentistica per approfondire il problema. Se questa condizione viene trascurata il bambino non solo tenderà ad incurvarsi ma mostrerà difficoltà nel muovere il collo e persino nel camminare bene. Una delle possibili cause di questa problematica potrebbe riguardare proprio un problema con le arcate dentali. Cause principali Per comprendere la correlazione tra denti e postura, è indispensabile una valutazione dell’allineamento dei denti permanenti. Infatti, non hanno sempre spazio sufficiente per svilupparsi in modo corretto. Quando sono presenti delle arcate troppo strette, i denti tendono ad accavallarsi gli uni sugli altri e così crescono storti. Questa condizione, nel corso degli anni può portare a una postura non corretta, ma vale lo stesso discorso quando si ha una mascella sporgente rispetto alla mandibola, o viceversa. Ci sono molti altri problemi che sono correlati con denti e problemi posturali, tra questi le malocclusioni, ovvero uno scorretto allineamento dell’arcata superiore con quella inferiore. Talvolta è possibile che un bambino nasca con le ossa del viso asimmetriche e questo può condizionare l’apparato scheletrico. Inoltre, è comune che i bambini dormano con le arcate dentali serrate portando un irrigidimento dei muscoli del collo e della zona cervicale. I dentisti specializzati in odontoiatria pediatrica hanno spesso a che fare con casi del genere e quindi sono in grado di prevenirle. Per questo motivo è essenziale che la visita presso un dentista avvenga il prima possibile in modo da correggere la posizione delle arcate ed evitare problemi posturali in futuro. Per poter risolvere problemi di postura legati a patologie correlate ai denti potrebbe bastare un bite. Leggi il nostro articolo a riguardo. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Deglutizione-atipica

Deglutizione atipica

Cos’è la deglutizione atipica? Salute Indice La deglutizione atipica o deviata è caratterizzata da un’alterazione dell’atto di deglutire, che si può manifestare anche in età infantile. Quando non si deglutisce in modo corretto, si possono danneggiare i denti. Tale condizione è dovuta a una pressione anomala della lingua che provoca malocclusioni. Questi disturbi possono avere conseguenze negative su tutto il corpo, vista la correlazione tra denti e mal di schiena e problemi posturali. Cos’è la deglutizione atipica? La deglutizione, come respirare, è un gesto involontario e di vitale importanza. Tale gesto viene ripetuto migliaia di volte al giorno senza accorgersene, infatti deglutiamo circa 2000 volte ogni giorno. Il meccanismo della deglutizione inizia già nel grembo e cambia dall’età infantile all’età adulta in base a diversi fattori: raggiungimento della stazione eretta del capo eruzione dei denti assunzione di cibi di diverse consistenze La deglutizione coinvolge diversi muscoli lingua, palato e i denti e la sua funzione specifica è quella di ingerire il cibo, deviandolo correttamente verso l’esofago, pulendo anche le vie respiratorie. Se durante la fase evolutiva subentrano meccanismi che modificano le funzionalità di deglutizione, si può creare una deglutizione atipica. La deglutizione atipica modifica porta a queste complicanze: tempi di transito dei cibi allungati contrazioni muscolari improprie la lingua compie movimenti scorretti durante la deglutizione Queste alterazioni possono portare a conseguenze: nella respirazione nella masticazione nel linguaggio nella postura Sintomi deglutizione atipica nei bambini I sintomi della deglutizione atipica nei bambini si possono riconoscere quando mastica, deglutisce e parla in condizioni di riposo: Masticazione è lenta, a causa di una contrazione muscolare eccessiva, o veloce con la tendenza di ingoiare troppo in fretta il cibo. Durante la deglutizione la lingua fa una pressione sulle arcate dentali. Nella fonetica, in particolare con la “s” perché la lingua spinge contro i denti o è interposta. A riposo il bambino tende a tenere la lingua verso il basso e addirittura fuori dalla bocca Cause della Deglutizione Atipica Le cause della manifestazione della deglutizione atipica sono diverse e comprendono aspetti della vita di un bambino come: stile di vita abitudini alimentari nella primissima infanzia la formazione di abitudini viziate la presenza di patologie o malfunzionamenti orali. Abitudini alimentari infantili Le abitudini alimentari possono influire sulla manifestazione della deglutizione atipica infantile, come l’allattamento artificiale protratto nel tempo, svezzamento ritardato e una dita che prevede pochi cibi solidi. Abitudini viziate Le abitudini viziate fanno riferimento tutte quelle cattive abitudini che il bambino assume da piccolo ed esse possono essere: succhiare il pollice o alcuni particolari oggetti l’uso del ciuccio oltre i due anni rosicchiarsi le unghie delle mani. Patologie La deglutizione atipica può essere causata da patologie come: problemi di respirazione adenoidi tonsille allergie otiti asma Inoltre, studi recenti hanno dimostrato che anche fattori ereditari incidono sulla formazione della deglutizione atipica nel bambino come la forma della bocca e la muscolatura ed alcune patologie. Ristabilire la deglutizione corretta grazie all’ortodonzia La deglutizione, come accennato in precedenza, è strettamente collegata ai denti e sono l’elemento della bocca che subisce i danni maggiori. Infatti, le malocclusioni dentali possono essere la conseguenza e la causa della deglutizione atipica, per via della pressione esercitata dalla lingua. Dato che si deglutisce migliaia di volte in una giornata, la pressione costante le arcate si modificano. Possono nascere così problemi di denti sporgenti, morso profondo e morso inverso. Per rimediare ai difetti provocati dalla deglutizione atipica è necessario ricorrere all’ortodonzia mediante apparecchi. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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denti e mal di schiena

Denti e mal di schiena

Denti E Mal di Schiena Salute Indice Denti e Mal di Schiena: Correlazione? Il mal di schiena è una patologia dolorosa che talvolta può essere causato dai denti. La malocclusione delle arcate dentale e le varie disfunzioni e alterazioni dell’apparato masticatorio possono coinvolgere anche la colonna vertebrale. È sempre più frequente lo studio della correlazione tra diverse parti del corpo umano, in particolar modo tra la zona della bocca e denti e della mascella con il resto del corpo. Ad esempio, la mandibola sbilanciata può creare problemi alla colonna vertebrale. Riequilibrare le arcate e ottenere un sorriso perfetto sono una valida alternativa alla soluzione di altre patologie. Una correlazione significativa, tra denti e mal di schiena è dovuta alla sindrome dell’ATM. L’articolazione temporo mandibolare è un vero crocevia del corpo umano, ma non solo il mal di testa di lega con le malocclusioni e i difetti del morso. Denti e mal di schiena il ruolo del malocclusioni Le malocclusioni, come accennato in precedenza, sono la scorretta chiusura delle arcate dentali (mandibolari e mascellari). Questo difetto scatena in modo anomalo i muscoli della mandibola facendoli lavorare in modo eccessivo. Inoltre, la muscolatura mandibolare, scarica tutta la tensione sulla colonna vertebrale elemento fondamentale di connessione di tutto il corpo. In questo modo, posso così, sorgere problemi come cervicali e lombari. Cause malocclusioni Le cause delle malocclusioni possono essere diverse, come la mancanza di un dente, una otturazione fatta male oppure una carie trascurata. Questi difetti costringono a modificare la masticazione per evitare il dolore. Se continuati nel tempo possono portare a disturbi posturali e alla schiena. Inoltre, alcuni casi di malocclusione sono causa della conformazione della bocca e della dentatura durante la crescita, come l’affollamento dentale o il palato stretto. Queste condizioni possono avere una predisposizione genetica. Mal di schiena e bruxismo Il bruxismo è la tendenza a digrignare i denti o serrare i denti sia da sveglio che durante le ore notturne. Questo problema se trascurato, può essere responsabile di importanti ripercussioni in tutto il corpo compresa la schiena. Infatti, il bruxismo causa l’eccessivo lavoro dei muscoli della mandibola e di conseguenza può essere l’origine di mal di schiena frequenti. Denti del Giudizio e mal di schiena Il dente del giudizio incluso in maniera profonda nell’osso, solitamente non provoca il mal di schiena. Piuttosto il mal di schiena può verificarsi quando il dente del giudizio è presente in arcata ed è allungato rispetto agli altri denti oppure in caso di contatto prematuro con il resto della dentatura. Le conseguenze di questa situazione sono fastidi alle articolazioni della mandibola e contrazioni muscolari anomale compresi quelli del collo e della colonna vertebrale. L’insieme di questi fattori può causare mal di schiena. Nel caso tu soffra di uno di questi disturbi contatta uno specialista del Centro Dentistico Milano Unisalus, dentista o gnatologo. Il tuo problema potrebbe risolversi con un semplice bite dentale. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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correlazione-tra-diabete-e-salute-dneti

Correlazione tra diabete e salute dentale

Correlazione tra Diabete e Salute Dentale Salute Indice Molti non sanno che esiste una correlazione tra diabete e salute dentale. Le persone soggette a diabete, infatti, soffre di disturbi legati alla patologia ma gli studi confermano una correlazione con la salute dentale. La pulizia dentale è essenziale, ma ci sono problemi particolari che per chi soffre di diabete deve affrontare, nonostante un’attenta pulizia dentale. Correlazione tra diabete e salute dentale I pazienti che soffrono di diabete devono prestare una grande attenzione della loro salute dentale, soprattutto quando non hanno un buon controllo della loro glicemia. Questo perché possono essere più a rischio di sviluppare patologie come la parodontite, per via si è più esposti ad alcuni batteri. I ricercatori hanno riscontrato una forte correlazione bidirezionale tra diabete e parodontite. Viceversa i pazienti che soffrono di parodontite sono più inclini a sviluppare il diabete. Ma non solo, le persone con il diabete hanno maggiori possibilità di avere altri problemi dentali come: Alito cattivo Secchezza della bocca Problemi a percepire il gusto degli alimenti Infezioni in bocca Malattie gengivali come gengivite o parodontite Ritardata guarigione delle ferite in bocca Ulteriori complicanze del diabete tra cui patologie cardiovascolari e renali. Per questo motivo, in caso di diabete è importante informare tempestivamente l’odontoiatra ed effettuare frequenti check-up per individuare variazioni dello stato dentale. Il paziente soggetto a diabete non dovrebbe trascurare sintomi di una malattia gengivale, come il sanguinamento e il gonfiore, perché potrebbero essere collegati a condizioni più gravi. Quando il tessuto gengivale si danneggia, a causa di patologie che colpiscono la gengiva, i batteri della placca dentale si diffondono in tutto l’organismo attraverso il sangue. La presenza di questi batteri nel corpo innesca, quindi una risposta immunitaria, che rende più complesso controllare i livelli di zucchero nel sangue. Questa condizione può aggravarele complicanze del diabete preesistenti. La mancanza di salivazione nel cavo orale, potrebbe essere il sintomo della presenza di placca oppure di un’infezione batterica. Prevenzione Per i Pazienti Diabetici Se si ha il diabete, è importante avere una buona routine quotidiana per la pulizia dentale. Questi sono di semplici consigli per una buona igiene dentale: Lavare i denti di frequente. È consigliabile lavare i denti almeno 3 volte al giorno dopo ogni pasto. Assicurarsi un’adeguata pulizia interdentale. È noto come i residui di cibo tra i denti sono una possibile causa di formazione di placca. L’utilizzo dello scovolino o del filo interdentale può essere molto d’aiuto. Usare il collutorio. Eseguire sciacqui con il collutorio aiuta a rinfrescare la bozza e aiutare la pulizia dentale. Fare attenzione alle gengive. Se si nota del gonfiore oppure del sanguinamento gengivale è bene comunicarlo al dentista. Inoltre, è importante che durante lo spazzolamento dei denti non fare troppa forza oppure assicurarsi di aver cambiato lo spazzolino di recente. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Sindrome dell\’ATM

Come si cura il disturbo temporo-mandibolare? Salute Indice ATM è l’acronimo di Articolazione Temporo Mandibolare e fa riferimento ai disturbi delle articolazioni della mandibola. La sindrome dell’ATM può essere alla base di problematiche che si accusano quotidianamente, come mal di testa, mal di denti o postura errata. A volte, però, non ci si rende davvero conto delle origini di questi dolori. Il riconoscimento dei sintomi e una giusta diagnosi permetterebbero di approntare cure davvero risolutive, con l’intervento del dentista. C’è da chiarire, però, che un fastidio occasionale dell’articolazione mandibolare o nei muscoli della masticazione è piuttosto comune. Quindi tali fastidi non devono essere fonte di preoccupazione. Molte persone che hanno il disturbo all’ATM migliorano senza subire alcun trattamento. A volte il problema scompare da solo dopo diverse settimane o mesi. Sintomi sindrome dell’ATM Il dolore è il sintomo più comune della sindrome dell’ATM, tuttavia di possibili sintomi ce ne sono diversi. Il dolore localizzato proprio nell’articolazione cranio mandibolare è spesso accompagnato da un tipico e fastidioso click, quando si apre la bocca. Un test per capire se è il caso di andare da uno specialista per degli approfondimenti è quello di aprire la bocca tenendo le mani sulle orecchie: se si avverte un rumore è bene prenotare una visita. Gli altri sintomi possono apparire lontani e indipendenti ma che in realtà sono segni attendibili di un disturbo dell’ATM. I sintomi specifici della sindrome dell’ATM comprendono: mal di testa cronico dolore al volto rigidità dei muscoli della mandibola morso debole o con movimento limitato sensibilità dentale mal di denti abbassamento dell’udito acufeni e ronzii nelle orecchie alterazioni della postura mal di schiena dolore agli occhi e alterazione della vista formicolio a mani e braccia problemi di equilibrio, con frequenti giramenti di testa Cause della sindrome dell’ATM Non tutte le cause della sindrome dell’ATM sono note. Alcune possibili cause sono le lesioni alla mandibola, varie forme di artriti, alcuni interventi odontoiatrici, stiramenti alla mascella e il bruxismo specialmente durante il sonno. Proprio in relazione con il bruxismo una possibile causa del disturbo dell’ATM è lo stress. Infatti, tenere le mascelle serrate, a causa del lavoro o della vita privata, può portare ad un acutizzarsi di atteggiamenti negativi, come il digrignare i denti. Cura dell’ATM Se si ha il sospetto di essere affetti da un disturbo dell’ATM è bene recarsi tempestivamente da un dentista, esperto in gnatologia. La soluzione più semplice, immediata e indolore per chi ha un disturbo dell’ATM è senza dubbio il bite. Uno strumento essenziale, che può aiutare a non digrignare i denti e rilassa i muscoli della bocca. In molti casi è sufficiente, soprattutto quando la sindrome dell’ATM è conseguenza di stress o malocclusioni non particolarmente gravi. I possibili trattamenti per curare la sindrome dell’ATM possono essere di due tipi: reversibili e irreversibili. Trattamenti reversibili Sono trattamenti non invasivi e molto semplici. Essi comprendono: antidolorifici da banco terapie farmacologiche allungamento delicato della mascella ed esercizi di rilassamento apparecchi mobili bite Trattamenti irreversibili Sono trattamenti che richiedono un intervento e comprendono: adeguamento del morso tramite la molatura dei denti lavoro dentale estensivo ortodonzia interventi chirurgici per il riposizionamento di tutte le parti dell’articolazione mandibolare Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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bruxismo

Bruxismo

Bruxismo Salute Indice Il Bruxismo che cos’è? Il bruxismo è causato dalla contrazione involontaria dei muscoli implicati nella masticazione, con conseguente digrignamento dei denti e sfregamento, tra di loro, delle due arcate dentarie superiore e inferiore. Se si ha il bruxismo, si può inconsciamente serrare i denti quando si è svegli (bruxismo sveglio) o serrarli o digrignarli durante il sonno (bruxismo del sonno). Il bruxismo del sonno è considerato un disturbo del movimento correlato al sonno. Le persone che serrano o digrignano i denti (brux) durante il sonno hanno maggiori probabilità di avere altri disturbi del sonno, come il russare e l’apnee notturne. Il bruxismo lieve potrebbe non richiedere un trattamento. Tuttavia, in alcune persone, il bruxismo può essere abbastanza frequente e grave da causare disturbi alla mascella, mal di testa, denti danneggiati e altri problemi. Poiché si potrebbe avere il bruxismo del sonno e non esserne consapevoli fino allo sviluppo di complicanze, è importante conoscere i segni e i sintomi del bruxismo e cercare cure dentistiche regolari. Sintomi bruxismo I segni e sintomi di bruxismo possono includere: Denti che digrignano o stringono, che possono essere abbastanza rumorosi da svegliare il compagno di sonno Denti appiattiti, fratturati, scheggiati o allentati Smalto dei denti usurati, esponendo gli strati più profondi del dente Aumento del dolore o della sensibilità dei denti Muscoli della mascella stanchi o stretti o mascella bloccata che non si apre o si chiude completamente Dolore alla mascella, al collo o al viso Dolore che sembra un mal d’orecchi, anche se in realtà non è un problema con l’orecchio Mal di testa sordo a partire dalle tempie Danni causati dalla masticazione all’interno della guancia Interruzione del sonno Occorre consultare il dentista o il medico se si dispone di uno dei sintomi elencati in precedenza o se si hanno altre preoccupazioni riguardo ai denti o alla mascella. Cause del Bruxismo I medici non comprendono completamente ciò che provoca il bruxismo, ma potrebbe essere dovuto a una combinazione di fattori fisici, psicologici e genetici. Il bruxismo sveglio può essere dovuto a emozioni come ansia, stress, rabbia, frustrazione o tensione. Il bruxismo del sonno può essere un’attività di masticazione legata al sonno associata ad eccitazioni durante il sonno. Fattori di rischio I fattori di rischio più comuni del bruxismo sono: Stress. L’ansia o lo stress aumentati possono portare a digrignare i denti. Così possono rabbia e frustrazione. Età. Il bruxismo è comune nei bambini piccoli, ma di solito scompare dall’età adulta. Tipo di personalità. Avere un tipo di personalità aggressivo, competitivo o iperattivo può aumentare il rischio di bruxismo Farmaci e altre sostanze. Il bruxismo può essere un effetto indesiderato non comune di alcuni farmaci psichiatrici, come alcuni antidepressivi. Fumare tabacco, bere bevande contenenti caffeina o alcol o usare droghe ricreative può aumentare il rischio di bruxismo. Membri della famiglia con bruxismo. Il bruxismo del sonno tende a manifestarsi nelle famiglie. Se hai il bruxismo, anche altri membri della tua famiglia potrebbero avere il bruxismo o storia familiare. Altri disturbi. Il bruxismo può essere associato ad alcuni disturbi mentali e medici, come il morbo di Parkinson, la demenza, il disturbo da reflusso gastroesofageo, l’epilessia, i terrori notturni, i disturbi legati al sonno come l’apnea notturna e il disturbo da deficit di attenzione. Complicazioni Nella maggior parte dei casi, il bruxismo non causa gravi complicazioni. Ma il bruxismo grave può portare a: Danni a denti, restauri, corone o mascelle Mal di testa di tipo tensivo Grave dolore al viso o alla mascella Disturbi che si verificano nelle articolazioni temporo-mandibolari Diagnosi del Bruxismo Durante gli esami dentali regolari, il dentista probabilmente verificherà la presenza di segni di digrignamento. Valutazione Se il paziente presenta qualche segno, il dentista cercherà cambiamenti nei denti e nella bocca. Nelle successive visite valuterà se il processo è progressivo e determinerà se è necessario un trattamento. Anamnesi bruxismo Se il dentista sospetta la presenza di digrignamento cercherà di determinarne la causa ponendo domande sulla salute dentale generale, sui farmaci, sulle routine quotidiane e sulle abitudini del sonno. Per valutare l’estensione del bruxismo, il dentista può verificare: Fragilità nei muscoli della mascella Anomalie dentali evidenti, come denti rotti o mancanti Altri danni ai denti, all’osso sottostante e all’interno delle guance, di solito con l’aiuto dei raggi X. Un esame dentale può rilevare altri disturbi che possono causare dolore simile alla mascella o all’orecchio, come disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare, altri problemi dentali o condizioni di salute. Trattamenti del Bruxismo In molti casi, il trattamento non è necessario. Molti bambini superano il bruxismo senza trattamento e molti adulti non digrignano o serrano i denti abbastanza male da richiedere una terapia. Tuttavia, se il problema è grave, le opzioni includono alcuni approcci dentali, terapie e farmaci per prevenire ulteriori danni ai denti e alleviare il dolore o il disagio della mascella. Approcci dentali Se si ha il bruxismo, il medico può suggerire modi per preservare o migliorare i denti. Sebbene questi metodi possano prevenire o correggere l’usura dei denti, potrebbero non arrestare il bruxismo: Stecche e paradenti. Questi sono progettati per mantenere i denti separati per evitare i danni causati da serraggio e rettifica. Possono essere costruiti con materiali acrilici duri o morbidi e adattarsi ai denti superiori o inferiori. Correzione dentale. Nei casi più gravi – quando l’usura dei denti ha comportato la sensibilità o l’incapacità di masticare correttamente – il dentista potrebbe aver bisogno di rimodellare le superfici masticatorie dei denti o utilizzare le corone per riparare il danno. Lo strumento per risolvere al 100% il problema del bruxismo è un bite dentale personalizzato, ossia un apparecchio mobile fatto su misura dal medico che si adatta perfettamente alle arcate dentarie del paziente e che impedisce lo sfregamento dei denti. Altri approcci Uno o più di questi approcci possono aiutare ad alleviare il bruxismo: Gestione dello stress o dell’ansia. Se digrigni i denti a causa dello stress, potresti essere in grado di prevenire il problema imparando strategie che promuovono il rilassamento, come la meditazione. Se il digrignare è correlato all’ansia, possono essere d’aiuto i

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Dolore dente devitalizzato

Dolore dente devitalizzato: può capitare e perché? Salute Indice Dolore dente devitalizzato: può capitare e perché? Solitamente un dente devitalizzato è definito in modo volgare “morto”, in quanto vedremo che con la devitalizzazione del dente viene rimossa la polpa dentaria e vengono sigillati e chiusi i canali radicolari e la camera dentaria. Tuttavia può capitare di sentire un dolore a un dente devitalizzato subito dopo l’intervento di devitalizzazione (più comune) oppure a distanza di tempo (più raro, ma possibile). Quindi, in questo articolo risponderemo in modo sintetico alla domanda “fa male un dente dopo la devitalizzazione?”. Cominciamo dunque parlando di cos’è la devitalizzazione. Che cos’è la devitalizzazione? Prima di parlare di dolore dente devitalizzato, vediamo in cosa consiste la devitalizzazione. Si tratta della terapia che viene indicata in caso di compromissione della polpa dentaria, ossia una parte del dente che apporta vasi sanguigni e nervi al suo tessuto. Le cause per cui ci affidiamo a questa procedura possono essere carie profonde o necessità protesiche. Alcune volte è necessario rimuovere la polpa compromessa e sostituirla con un’otturazione, in modo tale da difendere le strutture più profonde del dente, da batteri o altre sostanze che possono essere dannose. La devitalizzazione può essere effettuata sia su un incisivo che su un molare o un premolare. Devitalizzare un incisivo o un molare è differente in quanto è diversa la loro struttura. Pertanto l’intervento per un incisivo durerà di meno rispetto a quello per un molare. La devitalizzazione fa male? Vediamo adesso se la devitalizzazione è una procedura che provoca dolore. Dopo quanto ci siamo detti, potreste pensare che la devitalizzazione faccia male. In realtà non è così perché il dentista, prima di procedere con questo intervento, pratica l’anestesia locale. Pertanto tutta la procedura è indolore. Dolore post devitalizzazione Allora perché un dente devitalizzato fa male? Forse penserete che nonostante sia stata eliminata la polpa, il dente non dovrebbe più fare male. In realtà non è così, perché un dente devitalizzato può far male sia nel post intervento, che anche a distanza di tempo. Nel post intervento è del tutto normale. Anche se con le nuove tecniche odontoiatriche il dolore post operazione è ridotto rispetto al passato. Infatti è del tutto normale percepire un fastidio post devitalizzazione. Questo succede poiché il legamento parodontale che unisce il dente all’osso e alla gengiva si infiamma in seguito all’intervento. Il dentista, nel caso di un dente devitalizzato che fa male dopo l’intervento consiglierà sempre impacchi di ghiaccio. Nel caso il dolore fosse più intenso potrebbe anche prescrivere dei Fans (antinfiammatori per via orale). Vediamo ora i motivi per cui un dente dopo devitalizzazione fa male anche a distanza di tempo e il ruolo dei recettori di pressione nella vicenda. Dente devitalizzato dolore a lungo termine Per quanto riguarda invece il dolore dente devitalizzato che permane per un periodo più lungo, possiamo dire che è una situazione più rara, ma che può comunque accadere. Perché il dente devitalizzato fa male alla pressione? Il dolore dente devitalizzato alla pressione succede perché, nonostante l’estrazione della polpa dentaria, i recettori di pressione del dente rimangono attivi. Nel momento in cui tali recettori vengono stimolati in maniera importante (sotto forma di pressione), ecco che abbiamo di nuovo la sensazione di dolore al dente devitalizzato. Ci sono alcuni casi specifici che ci danno la sensazione di male al dente. Il dolore a un dente devitalizzato può essere causato da: infezioni dovute ad infiltrazioni batteriche infiammazioni forti pressioni o shock sul dente Come agire se il dente fa male dopo la devitalizzazione? Prima di darvi alcuni consigli e indicazioni, vi ricordiamo che bisogna agire sulle cause del dolore al dente devitalizzato. Cause che possono essere differenti da persona a persona e da caso a caso. Pertanto chiedete sempre il parere del Dentista, che valuterà la vostra situazione e vi indicherà la strada giusta da seguire. Tra le ipotesi di trattamento di dolore dente devitalizzato, c’è la possibilità di riaprire il dente che fa male, procedere con adeguata pulizia e richiudere i canali. Questo in caso di infiammazione o infezioni dovute a infiltrazioni batteriche. Il tutto viene accompagnato da una terapia antibiotica, anche se questa da sola non basta. La riapertura e la “pulizia” del dente è sempre necessaria in questi casi. Se il dente devitalizzato fa male a causa invece di una pressione eccessiva, bisognerà agire in modo differente. Vediamo come. Solitamente si devitalizza un dente con carie profonde per eseguire poi una ricostruzione o un impianto. Se alla fine del lavoro, il dente non chiude bene e risulta troppo alto, questa situazione porta appunto ad un eccessivo sforzo e pressione del dente trattato. Sarà necessario in questo caso farsi limare il dente in modo che aderisca perfettamente agli altri denti con cui è a contatto. In questo modo si attenuerà la pressione e il dente devitalizzato dolorante smetterà di far male a causa della pressione. In questo caso, come per il dolore post devitalizzazione potrebbero essere prescritti inizialmente dei farmaci antinfiammatori per placare la sintomatica dolorosa. Ovviamente senza sempre abusare dei farmaci e su prescrizione e indicazione del Medico Dentista. Per maggiori informazioni sulla devitalizzazione o se sentite dolore a dente devitalizzato fissate una prima visita senza impegno con lo Studio Dentistico Unisalus Milano. Trovate tutti i contatti all’interno del nostro sito. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? 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Gengivite

Gengivite: cause, sintomi e rimedi

Cos\’è la Gengivite? La Gengivite è un disturbo del cavo orale che non deve essere trascurato. E\’ un\’infezione duratura del cavo orale, che comprende i tessuti che circondano la base dei denti, ossia le gengive. Questa infiammazione colpisce le gengive e, in alcun casi, può non presentare sintomi. Se non trattata può evolvere in una forma più grave, definita parodontite (o piorrea), che può comportare conseguenze a livello dei tessuti molli e alle ossa che sostengono i denti, fino alla perdita definitiva di uno o più denti.   Cause della Gengivite Le cause principale che può portare a questa patologia è l\’accumulo di batteri nel cavo orale, favorito molto spesso dalla scarsa igiene orale. Infatti, i batteri si depositano tra i denti e le gengive formando una sottilissima pellicola e favorendo cosi la creazione della placca. La placca dentale è responsabile del processo infiammatorio delle gengive e, se non viene rimossa da una corretta igiene quotidiana, può causare un\’ infiammazione e portare ad un sollevamento dei tessuti gengivali con conseguente sanguinamento di denti e gengive. La placca non rimossa, a lungo andare, tende a calcificarsi diventando cosi tartaro. Questo deposito può aggredire sempre di più la base dei denti, comportando un\’ irritazione della gengiva. L\’aumento eccessivo di placca batterica favorisce persino la formazione della carie dentale.   Gengivite: fattori di rischio Esistono molteplici fattori che possono comportare la comparsa di questa problematica, tra questi: fumo diabete protesi dentarie malattie immunitarie stress malnutrizione carenze vitaminiche. Una forma di gengivite particolarmente severa è la gengivite acuta ulcerativa necrotizzante, che si manifesta in forma acuta con febbre, ulcerazioni, alitosi e dolore intenso. Questa problematica non riguarda esclusivamente gli adulti. Sono infatti molti i casi di gengivite nei bambini. Sintomi della Gengivite La Gengivite si manifesta con sintomi come gonfiore e rossore gengivale alla base dei denti. Ma il sintomo caratteristico è il sanguinamento, specialmente quando si esegue una quotidiana igiene orale con spazzolino e filo interdentale. Altri sintomi gengivite sono : Dolore Sensibilità termica Distacco dal solco gengivale alito cattivo Nel caso di infezione ad uno stadio più avanzato, i sintomi potrebbero diventare più severi e si possono manifestare: spazi tra i denti recessioni gengivali eccessive mobilità dentali In presenza di questi sintomi è opportuno rivolgersi immediatamente al proprio Odontoiatra. Gengivite Conseguenze Se trascurata la Gengivite può evolversi in una forma più grave, la cosiddetta Parodontite (o piorrea). Questa patologia è considerata diretta conseguenza della Gengivite e può comportare conseguenze importanti per la salute del paziente. Se non trattate le Gengiviti possono comportare alcune complicazioni quali: ascessi aumentata mobilità dei denti perdita dei denti malattie cardiovascolari infezioni polmonari Come si cura? Per effettuare una diagnosi il dentista procederà con l\’anamnesi o storia clinica del paziente. Lo specialista procede quindi ad eseguire un\’ indagine accurata, con lo scopo di arricchire il quadro delle informazioni. Queste informazioni sono utili per il percorso diagnostico in quanto, soltanto grazie a questo, sarà possibile risalire ai fattori scatenanti della Gengivite. L\’Odontoiatra, anche basandosi sulle condizioni iniziali del paziente, potrà effettuare quindi un\’igiene orale professionale e, in caso di necessità, potrebbe prescrivere un tipo di collutorio antisettico, a base di clorexidina, con lo scopo di controllare la placca batterica e prevenire ulteriori infiammazioni. Come prevenire la gengivite Per prevenire la Gengivite è importante seguire alcune semplici indicazioni, tra le quali: Eseguire una corretta igiene orale dopo ogni pasto Evitare l\’eccessivo consumo di alcool e fumo Non abusare dei collutori antisettici, rivolgendosi prima al dentista Andare dal dentista una o due volte l\’anno per garantire una corretta salute orale Pensi di soffrire di Gengivite e vorresti effettuare una visita con i nostri Specialisti? Per effettuare una visita con Medici Esperti del Centro Dentistico Unisalus, chiama il numero 02.48.013.784 oppure scrivici alla mail info@centrodentisticounisalus.it o sul form nella sezione contatti del nostro sito.

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