Patologie

stomatite

Stomatite cura e rimedi

Stomatite: cura e rimedi Salute Indice Prima di parlarvi delle cura per la stomatite vediamo insieme di cosa si tratta. La stomatite è una infezione del cavo orale che causa gonfiore, arrossamento e ulcere orali dette anche afte (abrasioni di colore biancastro). Si possono localizzare nella parte interna delle guance, sulle gengive e persino sulla lingua.  I segni percepiti dal paziente sono associati ad una sensazione di dolore, che si intensifica molto mentre si mangia, a volte il dolore è cosi intenso che si fatica persino a parlare. Il paziente affetto da stomatiti ripetute, con una certa regolarità, ha sempre il compito di consultare il proprio medico/odontoiatra cosi da individuare le possibili cause e fattori scatenanti dell’infezione. In alcuni casi il dentista può prescrivere anche esami del sangue per escludere eventuali altre patologie. In genere i fattori scatenati possono essere intolleranze alimentari, allergie o carenze nutrizionali per esempio: carenza di ferro, acido folico e vitamina B3 oppure in condizioni di elevato stress. Inoltre a seconda della parte coinvolta, la stomatite può provocare disturbi secondari per esempio: gengiviti, glossiti o cheiliti. Quali sono i primi sintomi della stomatite? Le abrasioni che compaiono all’interno della mucosa orale possono causare una serie di fastidi: Arrossamento della mucosa orale; Insorgenza di pustole, vescicole, ulcere o altre lesioni dell’infiammazione locale; Perdite di sangue sulla parte interessata. A questi sintomi si possono aggiungere segni secondari come: alitosi, sanguinamento gengivale e aumento della secrezione salivare. In caso di afte molto grosse o intense, il paziente può accusare febbre e gonfiore ai linfonodi posti sotto la mandibola. Il nostro consiglio è effettuare una corretta igiene orale al fine di prevenire l’infezione, anche se molte volte la stomatite è causata da forte stress.  Come si cura la stomatite? Prima di iniziare una terapia è necessaria la diagnosi dell’odontoiatra per individuare la specifica causa che ha provocato l’insorgenza della stomatite. Talvolta in certi casi la stomatite guarisce spontaneamente nel giro di due settimane. Se l’infezione è già evidente e non si riesce a sopportare il dolore, la stomatite viene trattata, generalmente, con cure farmacologiche che aiutano ad alleviare i sintomi associati, per esempio: antibiotici, antisettici, antimicotici, antidolorifici o antivirali. A seconda della causa, altri trattamenti destinati a curare la stomatite prevedono l’utilizzo di collutori, i loro principi attivi risultano particolarmente efficaci  per alleviare i sintomi tipici dell’infiammazione. Esistono anche rimedi, tipo gel e creme che agiscono localmente, solitamente si applicano sopra la parte interessata tramite pennellini o spatole e possono essere: Acido retinoico: guarigione più veloce Cloruro di alluminio: astringente che combatte l’infezione da afte stimolando la mucosa a formare nuovo epitelio. Corticosteroidi: riducono il dolore e l’infiammazione Tutte le terapie sopracitate hanno il compito di favorire la guarigione e la cicatrizzazione di questa patologia. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentistica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentistica News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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donna durante una visita dal dentista

Come si cura la Parodontite

Cos’è la Parodontite? Salute Indice Cos’è la Parodontite? La Parodontite, chiamata anche piorrea, è una patologia che in medicina è classificata come infiammazione cronica multifattoriale. Si caratterizza per la formazione di tasche profonde nel tessuto parodontale che potrebbero ospitare microrganismi in grado di provocare l’infiammazione. Sfortunatamente accade molto spesso che venga diagnosticata in una fase già avanzata, per cui l’unica cosa che è possibile fare è bloccare la Parodontite. Bisogna quindi non farla progredire grazie a costanti controlli odontoiatrici che verranno stabiliti per mantenere lo stato di salute raggiunto. Se non diagnosticata in tempo, questa malattia porta alla distruzione del tessuto di sostegno del dente, con conseguente perdita del dente o di più denti. Cause della Parodontite E’ una patologia classificata come multi fattoriale. Ciò significa che, per manifestarsi, ha bisogno della concomitanza di più fattori. I fattori di rischio della Parodontite sono: Fumo di sigaretta Obesità Diabete Mellito Stress emotivi Carenza di Vitamina C Che sintomi dà la Parodontite? I sintomi principali della Parodontite, o Parodontopatia, dipendono dalla gravità e dall’intensità dell’infiammazione. Tra i sintomi della Parodontite troviamo: Presenza sangue nelle gengive quando ci laviamo i denti Ascessi parodontali ricorrenti, Alitosi Mobilità dentale Recessione gengivale La cura parte dalla prevenzione Parlando di come curare la Parodontite, dobbiamo per forza dare spazio al discorso della prevenzione, in quanto attività di prima linea per combattere questa problematica. Questa patologia si può prevenire facendo delle accurate visite di controllo una volta all’anno dal proprio dentista. Vogliamo comunque anticiparvi qualche consiglio per una prevenzione personale. Un’alimentazione sana ed equilibrata ricca di vitamina c e antiossidanti può favorire un organismo sano. Ciò significa che, in uno stato di  benessere generale, anche le gengive possono godere di piena salute. Per quanto riguarda le tecniche di igiene domiciliare, consigliamo l’utilizzo di uno spazzolino elettrico, poiché rimuove in maniera più efficace gli strati di placca. Affiancato sempre dall’utilizzo del filo interdentale. Diagnosi La Parodontite viene diagnosticata dallo specialista Odontoiatra sottoponendo il paziente ad una visita. Lo scopo della visita è effettuare una valutazione clinica del paziente per ricercare la presenza, eventuale, di tasche indicanti la presenza della Parodontite. Può essere inoltre consigliata l’esecuzione di RX dentarie per indagare una eventuale perdita di osso adiacente alle tasche parodontali. Come si cura la Parodontite ai denti? Ovviamente, per curare questa patologia, è opportuno rivolgersi ad un odontoiatra che vi indirizzerà verso le terapie migliori. A seconda dello stadio della Parodontite, il dentista interviene con diverse soluzioni: Pulizia profonda con uso di strumenti ad ultrasuoni per rimuovere placca e tartaro Rimozione delle parti danneggiate Indicazione per un’accurata igiene orale domiciliare Rimozione del dente, in casi avanzati Pensi di soffrire di Parodontite e vorresti prenotare una visita? Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Digrignare i denti

A Cosa Serve la Visita Geriatrica: approfondimento sulla Salute degli Anziani Salute Indice Digrignare i denti E’ un fenomeno che, in Odontoiatria e Gnatologia, viene definito Bruxismo. Quando siamo sottoposti a forte stress, soprattutto se prolungato nel tempo, il nostro corpo mette in atto delle “strategie difensive” automatiche per scaricare la tensione nervosa accumulata. Una di queste strategie di difesa è il digrignamento denti, conosciuto anche come bruxismo. Si tratta di un’iperattività della muscolatura masticatoria che si verifica attraverso il digrignamento dei denti (involontario) oppure con la chiusura a scatti della mandibola. Stringere i denti, soprattutto di notte, è una problematica molto comune nelle persone di ambo i sessi e in questo articolo vogliamo approfondire l’argomento. Dandovi anche qualche consiglio utile per risolvere il problema. Nel caso in cui vi fosse capitato di svegliarvi al mattino con un dolore alla mandibola o un fastidio a livello di ATM (articolazione temporo-mandibolare) oppure in generale con problemi a livello cervicale, è possibile che soffriate di bruxismo notturno. Molti sottovalutano il problema o, probabilmente, non lo conoscono appieno e non indagano in tal senso. Ma digrignare i denti nel sonno è una problematica davvero molto comune nelle persone di tutto il mondo. Digrignare i denti: le cause Ad oggi, digrignare i denti, non è causato da situazioni note se non quella dell’accumulo di stress. Abbiamo già visto infatti che il bruxismo è la risposta con cui il nostro corpo alle tensioni accumulate durante il giorno. Per questo motivo tendiamo a digrignare i denti nel sonno. Perché è proprio di notte che scarichiamo tutto lo stress che si accumula durante il giorno. Attenzione a non sottovalutare il problema del bruxismo notturno. Perché porta con se dei naturali strascichi che possono essere davvero molto negativi per il benessere psico-fisico. Ad esempio dolori alle orecchie, all’ATM, alla cervicale, alla schiena e ginocchia, ma soprattutto un senso di stanchezza al risveglio. Non è normale che dopo una notte di sonno, ci sentiamo già stanchi non appena mettiamo giù il primo piede dal letto. Una delle cause di questa situazione è probabile che sia, appunto, il Bruxismo notturno.  Un altro problema che si porta con se l’atto di digrignare i denti è l’erosione o il danneggiamento dello smalto dentale. Situazione che, alla lunga, ci potrebbe portare a ricorre a cure odontoiatriche specifiche. Cosa fare per evitare il bruxismo notturno Per prima cosa dovremmo cercare di evitare in assoluto lo stress. Questo vale non solo per il bruxismo, ma in generale per la salute del nostro organismo. Ridurre le tensioni accumulate durante il giorno è un buon modo per non digrignare durante la notte e abbiamo visto quanto sia importante per lo smalto dentale. Ma questo da solo non basta. Anche cercando di ridurre al minimo lo stress, può sicuramente capitare di trovarci ancora a serrare i denti inconsapevolmente. Allora la soluzione consigliata è quella di utilizzare un bite notturno per proteggere lo smalto dallo sfregamento e per fare in modo che la bocca si chiuda in modo allineato. Questo permette anche di scaricare la tensione del digrignamento evitando di svegliarsi stanchi e indolenziti. Rilassare i muscoli della mascella Se digrignare i denti, vi porta solamente ad un indolenzimento dei muscoli della mascella dovuto alla tensione muscolare, eccovi qualche consiglio utile. Per prima cosa possiamo eseguire un auto massaggio sul muscolo mandibolare (muscolo massetere) esercitando una leggera pressione sulla mandibola per 10 o 15 secondi, rilasciando poi la spinta gradualmente. Ripetiamo questa pressione per cinque o sei volte così da sciogliere la tensione a livello mandibolare, grazie al rilassamento dei muscoli masticatori. Un’altra modalità di massaggio è quella circolare. Effettuiamo a livello della mandibola dei piccoli movimenti rotatori per qualche secondo. Prima in senso orario, poi in senso antiorario. Il consiglio è quello di esercitare solo delle piccole pressione, senza spingere troppo sulla mandibola. Non dovete farvi o sentire male, ma dovete solo massaggiare delicatamente fino a che non sentite la mandibola che si distende e la tensione muscolare che si attenua. Infine, un ultimo blocco di consigli che possiamo dare a chi ha l’abitudine di digrignare i denti di notte sono: dormire in ambienti calmi spegnere di notte tutti i dispositivi elettronici concentrarsi sulla respirazione prima di dormire leggere un libro o fare un bagno caldo prima di andare a letto Digrignare i denti è un problema serio e va affrontato in modo professionale con un esperto odontoiatra o gnatologo. Sarà lui a indicarvi la strategia più adatta per attenuare il disturbo e in caso, realizzare un bite su misura per il vostro caso. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Gnatologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. 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Pulpite acuta

Pulpite Acuta Salute Indice La Pulpite (acuta o reversibile) è una patologia che costituisce un infiammazione batterica della polpa del dente. Solitamente è causata da carie, fratture dentarie, traumi causati da bruxismo (digrignare i denti) oppure da stimoli termici come il freddo. Quando si parla di pulpite è bene contattare immediatamente il proprio odontotecnico di fiducia per effettuare un trattamento al fine di evitare che si trasformi in pulpite acuta e porti alla necrosi della polpa. Ma come si riconosce una pulpite acuta? Scopriamo come riconoscere una pulpite, i suoi sintomi e le cure per non aggravare questa patologia. I sintomi della Pulpite Pulpite sintomi: quali sono? Il primo sintomi che notiamo è sicuramente il dolore. Si tratta di un dolore molto intenso spesso accompagnato da una fastidiosa sensazione del dente che pulsa. Altri sintomi più comuni della pulpite acuta sono ipersensibilità dentale febbre dolore acuto ascesso gengivale sanguinamento delle gengive Pulpite acuta o reversibile? I tre gradi della pulpite Reversibile Pulpite acuta Irreversibile Nel primo caso l’infezione è a livello superficiale. Il gonfiore è anche meno frequente e i danni ai tessuti interni sono moderati. Il dolore aumenta quando si mangiano cibi troppo zuccherati o freddi, in tal caso un’intervento tempestivo porta ad una completa guarigione. Nel caso di pulpite acuta possiamo andare incontro ad ascessi, parodontite, cisti o granulomi che, se non curati correttamente, possono aggravare l’infiammazione portando così al terzo stadio. Cioè ad una pulpite irreversibile. Come alleviare il dolore di una pulpite Pulpite cura: cosa cambia tra nei vari stadi? Nella maggior parte dei casi la pulpite reversibile è causata da carie. Nei fatti un trattamento tempestivo dal proprio dentista può ridurre il dolore. Portando cosi ad una completa guarigione. In alcuni  casi nonostante l’intervento dal proprio odontoiatra se non si effettua una corretta igiene orale si può evolvere in forma irreversibile (passando da una pulpite acuta). Allora in questo caso il medico dovrà procedere con l’asportazione della polpa dentale. Lo farà attraverso una terapia endodontica, pulendo, disinfettando e sigillando il canale (devitalizzazione). La sofferenza da pulpite può essere anche ridotta con l’uso di antidolorifici sempre su prescrizione del proprio medico/odontoiatra. Quanto dura il dolore della Pulpite? Nel caso di pulpite reversibile, il dolore compare quando il dente viene stimolato. Ad esempio quando si mangiano cibi troppo freddi o troppo caldi e solitamente dura pochi secondi. In caso di pulpite acuta o irreversibile il dolore compare sempre con la stimolazione del dente, ma, a differenza della pulpite reversibile dura anche diversi minuti prima di scomparire. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Estrazione dente del giudizio

Estrazione denti del giudizio

Estrazione denti del giudizio: quando è necessario? Salute Indice Estrazione denti del giudizio: quando è necessario? Oggi, togliere i denti del giudizio è un intervento pressoché di routine e sempre più di frequente si decide per la loro estrazione. Anche quando sono ancora sani. A fini terapeutici l’estrazione denti del giudizio può avere scopo preventivo oppure finalità curative. Nel primo caso, si procede con l’obiettivo di evitare il classico fenomeno dei “denti storti” ovvero di malocclusione. Nel secondo caso, invece, si interviene per risolvere situazioni di affollamento dentale. Per esempio quando il dente affianco rischia di essere danneggiato oppure anche quando il dente del giudizio è affetto da carie o pulpite. Ancora si può intervenire in caso di infiammazione gengivale, di mal di dente cronico, di pericoronite acuta, di rottura o scheggiatura. Come si tolgono i denti del giudizio? Estrazione denti del giudizio: come si effettua? Anche se ormai molto frequente, togliere i denti del giudizio presenta una complessità maggiore rispetto a quella degli altri denti, soprattutto per quanto concerne quelli inferiori ed è per questo che si tende ad intervenire, di solito, in età giovanile. I denti del giudizio si estraggono in anestesia locale con appositi strumenti odontoiatrici. Una volta estratti, possono essere necessari alcuni punti di sutura per ridurre il sanguinamento. Dopo l’intervento può essere frequente la presenza di dolore e/o gonfiore, entrambi trattabili con antidolorifici ed antibiotici, associati al consumo di cibi e bevande freddi.  È inoltre raccomandabile evitare il fumo. Quali sono le complicazioni ed i rischi? Come in ogni trattamento dentale, anche nel caso di estrazione dei denti del giudizio possono intervenire alcuni rischi e complicanze di cui il paziente deve essere correttamente e preventivamente informato. Possono infatti comparire piccole emorragie, possono esserci alterazioni dei denti attigui e, soprattutto, può temporaneamente venire meno, nei giorni successivi, la capacità masticatoria. Nel post intervento, inoltre, è raccomandabile un’accurata igiene orale per ridurre la carica batterica presente nella bozza. Spesso è opportuno o necessario ricorrere ad una profilassi antibiotica prima dell’estrazione. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale per Estrazione del Dente del Giudizio con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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terapia-canalare

Terapia Canalare

La Terapia Canalare Salute Indice Che cos’è la terapia canalare? È una procedura di endodonzia che ha lo scopo di “riparare” un dente danneggiato per evitare di toglierlo. Le cause di danneggiamento possono essere sostanzialmente due: carie a lungo trascurate oppure eventi traumatici come cadute e incidenti. La terapia canalare (o devitalizzazione) consiste nella rimozione del tessuto pulpare (“polpa”), a livello sia della corona che delle radici.  Operazione che sarà seguita dalla disinfezione e sagomatura dei canali coinvolti e, quindi, dalla sostituzione del tessuto rimosso con l’otturazione, composta da cemento canalare. Quanto può durare una devitalizzazione? Se correttamente eseguita, la terapia canalare può durare per tutta la vita.  In quanto il dente continua a poter svolgere la propria funzione come qualsiasi altro dente. Come si esegue la terapia canalare? Di solito, il trattamento è preceduto da una radiografia che consente al dentista di valutare con accuratezza l’entità del danno.  Si procede quindi con la somministrazione di un anestetico locale sul dente da trattare.  Quindi si applica la “diga” dentale che permette di isolare il dente dagli altri e di evitare il contatto con la saliva. Terminate queste fasi di carattere preparatorio, il dentista passa ad eseguire la cosiddetta “pulpectomia”. Con Pulpectomia si intende il termine tecnico che indica la formazione di un’apertura sul retro degli incisivi o sulla corona dei molari e dei premolari allo scopo di raggiungere la polpa da rimuovere. Una volta eseguita questa operazione, la camera pulpare e i canali si disinfettano e modellano in preparazione dell’otturazione. Spesso tutti questi procedimenti e passaggi il dentista non li esegue in unica seduta. In questi casi, infatti,  posiziona sulla zona del dente trattato un’otturazione temporanea. Completato il trattamento con l’otturazione definitiva, il dentista applica la corona che consente di ridare al dente la forma desiderata. È buona regola concludere con un controllo radiografico di fine cura. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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piorrea

Piorrea

Piorrea Salute Indice Che cos’è la piorrea? La piorrea è un’infiammazione che colpisce il parodonto, ossia l’osso mandibolare, mascellare, alveolare, gengivale. Se non è trattata in modo opportuno e tempestivo, può causare la caduta del dente anche se sano, in quanto causa il riassorbimento del tessuto sia osseo che gengivale. Come si manifesta? Si tratta di una malattia molto subdola in quanto è asintomatica. Per questa ragione è consigliato effettuare periodicamente un controllo presso il proprio specialista di fiducia, in modo da verificare lo stato della bocca in modo professionale. Piorrea cause Quali sono le cause della piorrea? L’infezione può essere causata da fattori diversi, quali ad esempio la placca batterica, la presenza di malocclusioni e il fumo. Ma tale patologia dentale può essere conseguenza anche di una predisposizione genetica. Piorrea cura La piorrea dentale è una patologia che deve essere verificata con molta accuratezza per le conseguenze irreversibili che può comportare. Quali, appunto, la caduta del dente. In quest’ultimo caso c’è pertanto il rischio di dover poi ricorrere alla rigenerazione ossea dentale per poter innestare un impianto dentale. Tuttavia, oggi, è possibile diagnosticarla precocemente e, quindi, curarla in modo molto efficace fino alla conservazione del dente interessato. Piorrea cura: cosa dobbiamo fare? Essenziale è procedere ad un’accurata igiene orale, con più sedute cadenzate a seconda del caso concreto e che consentano di rimuovere tutta la placca e il tartaro. Tuttavia nelle situazioni più gravi può essere necessario ricorrere a interventi chirurgici con il rimodellamento dell’osso e la plastica gengivale, nonché con la rigenerazione dei tessuti paradontali. Questo grazie al ricorso a biomateriali che assicurano risultati ottimali. Nel caso soffriste di piorrea il nostro consiglio è quello di contattare subito il dentista, che saprà darvi le indicazioni corrette per il vostro caso specifico. Per maggiori informazioni potete contattarci e prenotare una prima visita senza impegno. Il nostro Studio Dentistico si trova all’interno del Centro Medico Unisalus a Milano in via Gustavo Fara 39. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale per Piorrea con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale per Piorrea News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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giovane con dolore ai denti

Dente del giudizio

Dente del Giudizio Salute Indice Parliamo del dente del giudizio in questo nostro articolo. I denti del giudizio sono i quattro molari che spuntano per ultimi nella posizione più interna delle semi-arcate superiori ed inferiori. Di regola i primi denti del giudizio potrebbero iniziare a spuntare intorno ai 12 – 15 anni. Dente del giudizio: funzione Il dente del giudizio a volte, non trova lo spazio necessario e sufficiente per poter completare il proprio sviluppo. In quanto ha per lo più perso la sua funzione originaria, cioè quella dell’uomo preistorico che si nutriva in prevalenza di carne cruda. Questo lo obbligava a lunghe ed energiche masticazioni in cui i denti del giudizio erano necessari. Problemi di spazio Lo scarso spazio in cui nascono comporta spesso che i denti del giudizio si posizionino in modo scorretto nell’osso mascellare  mandibolare con conseguenze alquanto fastidiose. Ad esempio difficoltà di eseguire una corretta igiene orale, maggiore facilità di insorgenza di carie, cisti, ascessi, infiammazioni gengivali e  tanto altro. Di qui la necessità di procedere all’estrazione del dente del giudizio. Soprattutto quando diventa bersaglio di patologie dentali, oppure quando si scheggia o cresce incastrato nell’osso. Estrazione Dente del Giudizio Non univoca è la posizione degli esperti odontoiatri sulla scelta di procedere all’estrazione precoce dei denti del giudizio, a scopo preventivo. Quindi, anche quando questi denti sono perfettamente sani e in assenza di disturbi e dolore in genere, la scelta se procedere all’estrazione non è mai univoca. Indubbiamente l’estrazione anticipata di un dente del giudizio evita o limita la possibilità di complicazioni. Inoltre rende l’intervento più semplice, meno rischioso e con un decorso post operatorio in genere molto più veloce. Tuttavia è importante che lo specialista di fiducia valuti la situazione caso per caso e concordi con il paziente la soluzione più appropriata rispetto all’effettivo stato di salute dei denti. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale per Dente del Giudizio con i Dentisti del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale per Dente del Giudizio News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Carie Dentale​

Carie Dentale

Carie Dentale Odontoiatria Indice Che cos’è la carie dentale? Si tratta della patologia dentale più frequente. Questa comporta la distruzione dello smalto e della dentina a causa dell’azione dei batteri prodotti dai residui di cibo. Come si manifesta la carie? La carie è una cavità che intacca lo smalto e la dentina (sottostante lo smalto), fino a determinare sensibilità e dolore.  Se trascurata, la carie può comportare una perdita importante di dentina: in quel caso, il dente va devitalizzato e successivamente ricoperto con una corona o capsula.  Quali sono le Cause della Carie Dentale?  La carie può essere provocata da fattori microbici che producono la placca dentale, da abitudini alimentari che comportano l’assunzione di bevande e cibi ricchi di zucchero.  Può anche essere collegata ad un certa “predisposizione”, determinata da una riduzione della saliva o da una insufficiente quantità di smalto.  In ogni caso, la mancanza o la carente pulizia dei denti o igiene orale, ovvero il posizionamento innaturale dei denti che impedisce il loro corretto spazzolamento sono i principali motivi dell’insorgenza della carie. Come si trattano le carie? Innanzitutto la carie dentale si previene, rinforzando lo smalto dei denti attraverso il fluoro, con una frequente pulizia dei denti e della bocca, con un’igiene orale professionale eseguita con cadenze almeno semestrali, con un’alimentazione appropriata, con stili di vita corretti. Quando la carie insorge, occorre ricorrere all’odontoiatra il quale, innanzitutto, provvederà a rimuovere meccanicamente la parte del dente lesionata.  In seguito il dentista provvede a chiudere la cavità con l’otturazione e successivo rivestimento con corone, in caso di devitalizzazione. Solo quando il dente risulterà eccessivamente compromesso, il dentista procederà alla sua estrazione e successivo ripristino per una corretta masticazione.  Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale per Carie con i Medici del Centro Medico Unisalus?  Prenota la tua Visita Dentale per Carie dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale per Carie News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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anziano si lava i denti

Alito pesante

A cosa E’ Dovuta l’Alitosi? Salute Indice Alito pesante che cos’è e cosa fare? La statistica media di pazienti che soffrono di alitosi durante la giornata in modo costante si aggira intorno al 35%. Ma sapevi che per il 90% di questi pazienti la causa è la mancanza di una corretta igiene del cavo orale? Analizziamo questi dati nel dettaglio. A cosa è dovuta l’alitosi? L’alito pesante, o alito cattivo, può essere una condizione fisiologica o patologica. Spesso però l’alitosi è dovuta a cause specifiche, come per esempio: Residui di cibi, non solo sui denti, ma anche sui tessuti molli che sulla lingua. In particolare, la lingua deve essere detersa e spazzolata con adeguati strumenti per una corretta igiene. Gli studi dimostrano che la parte posteriore della lingua è il posto dove maggiormente vanno ad annidarsi i batteri che spesso creano il disturbo della alitosi. La presenza di lesioni cariose non trattate La formazione di sacche parodontali, ossia patologie che coinvolgono le gengive e l’osso, il quale riducendosi forma una tasca tra l’osso stesso e la gengiva dove si depositano i residui di cibo, provocando l’aumento della malattia. Secondo un sondaggio pubblicato dalla Associazione Dentale Americana, solo poco più del 55% delle donne si lava i denti due volte al giorno. La percentuale degli uomini che lo fanno è addirittura inferiore al 49%. Ma non solo, è necessario anche una giusto metodo di spazzolamento: leggi di più su come lavare correttamente i denti. Alito pesante le cause “non orali”? Alito pesante cause: non tutte le cause di alitosi sono riconducibili a una scarsa o inadeguata igiene orale, talvolta può essere dovuta anche a: Cibi alitogeni, come per esempio aglio, cipolla, porri Fumo e consumo di bevande alcoliche Assunzione di farmaci (es. anti-ipertensivi) Presenza di tonsilliti acute Reflusso gastroesofageo Come eliminare l’alitosi? Ecco alcune indicazioni per eliminare l’alito pesante, anche in modo naturale. Consumare collutori naturali e rinfrescanti, come menta fresca, prezzemolo, chiodi di garofano o anche il bicarbonato Bere almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno, necessario per stimolare la salivazione e prevenire la crescita batterica Prestare attenzione a cosa si mangia: non eliminare alcuni alimenti, ma consumali con moderazione Pulire la lingua, terreno fertile per eventuali batteri Spazzolare i denti due volte al giorno e almeno per due minuti Utilizzare il filo interdentale regolarmente una volta al giorno Utilizzare dentifricio contenente fluoro: il fumo per esempio indebolisce il sistema immunitario causando problemi gengivali. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Igiene Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Igiene Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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