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Cos’è la tenosinovite di De Quervain?

Cos’è la tenosinovite di De Quervain?

Cos’è la tenosinovite di De Quervain?​ Ortopedia Indice La tenosinovite di De Quervain è una condizione dolorosa che coinvolge l’infiammazione dei tendini situati alla base del pollice. Questo disturbo può causare dolore, gonfiore e difficoltà nei movimenti del pollice e del polso. In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa sia la tenosinovite di De Quervain, come viene diagnosticata trattata. Perché viene il morbo di Quervain? Il morbo di Quervain, o tenosinovite di De Quervain, è causato dall’irritazione o dall’infiammazione dei tendini che passano attraverso una piccola struttura a forma di tunnel nella parte interna del polso, chiamata “canale del tendine”. Questa condizione è conosciuta anche come “malattia delle mamme e delle nonne” in quanto si presenta frequentemente quando si mette in tensione determinati muscoli, quali abduttore lungo ed estensore breve, nel momento in cui si sollevano i neonati.  Cause Tenosinovite De Quervain Questa condizione può essere causata da vari fattori, tra cui:  Sovraccarico o uso ripetitivo: Attività che coinvolgono movimenti ripetitivi del pollice e del polso, come digitare su una tastiera o sollevare oggetti pesanti, possono mettere stress eccessivo sui tendini e causare l’infiammazione. Traumi o lesioni: Lesioni acute, come una caduta sulla mano o uno strappo muscolare, possono danneggiare i tendini e portare all’infiammazione. Gravidanza: Durante la gravidanza, i cambiamenti ormonali e l’aumento di peso possono aumentare la pressione sui tendini e contribuire allo sviluppo della tenosinovite di De Quervain. Condizioni preesistenti: Alcune condizioni preesistenti, come l’artrite reumatoide, possono aumentare il rischio di sviluppare il morbo di Quervain. Diagnosi La diagnosi della tenosinovite di De Quervain di solito viene effettuata dal Medico specialista in Ortopedia attraverso una combinazione di esame fisico e storia clinica del paziente.  Il medico, durante la visita ortopedica, può eseguire test specifici per valutare la gravità dei sintomi e confermare la diagnosi, tra cui: Test di Finkelstein: Durante questo test, il paziente piega il pollice nella mano e chiude il pugno sopra di esso. Il medico applica quindi pressione al pugno mentre il paziente inclina il polso verso l’ulna. Se questo movimento provoca dolore nella parte inferiore del polso, può essere indicativo di tenosinovite di De Quervain. Esami di imaging: A volte, possono essere eseguiti esami di imaging, come raggi X o risonanza magnetica, per escludere altre cause di dolore al polso e confermare la diagnosi. A seguito della visita lo specialista potrà indicare al paziente il trattamento più adeguato alla sua condizione.  Come si cura la tenosinovite di De Quervain? Il trattamento della tenosinovite di De Quervain dipende dalla gravità dei sintomi e dalle cause sottostanti. Alcune opzioni di trattamento comuni includono: Riposo e immobilizzazione: Riposare il polso e limitare l’attività che causa dolore può aiutare a ridurre l’infiammazione e favorire la guarigione. In alcuni casi, il medico può raccomandare l’uso di un tutore per immobilizzare il polso e prevenire movimenti eccessivi.  Fisioterapia: sulla base di quanto emerso in sede di visita la fisioterapia può essere considerata una valida alternativa per la gestione del dolore causato da questa condizione Farmaci: Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come ibuprofene o naprossene, possono aiutare a ridurre il dolore e l’infiammazione associati alla tenosinovite di De Quervain. Prima di assumere i farmaci consulta sempre un medico.  In conclusione, la tenosinovite di De Quervain è una condizione dolorosa che può limitare la funzionalità del polso e del pollice.  È importante infatti cercare un trattamento tempestivo e appropriato per gestire i sintomi e prevenire complicazioni a lungo termine.  Consultare un medico esperto è fondamentale per una valutazione accurata e per sviluppare un piano di trattamento personalizzato. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Ortopedica con i Medici del Centro Medico Unisalus?  Prenota la tua Visita Ortopedica dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Ortopedia News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Cos’è la leucemia mieloide cronica?

Cos’è la leucemia mieloide cronica?

Cos’è la leucemia mieloide cronica? PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Salute In questo Articolo Parliamo di: Quali sono i sintomi, l’evoluzione e le cure della leucemia mieloide cronica? La leucemia mieloide cronica (LMC) è una forma di cancro del sangue che colpisce i globuli bianchi, o leucociti, prodotti nel midollo osseo. Questa condizione è caratterizzata da un’eccessiva produzione di globuli bianchi maturi, noti come granulociti, che possono accumularsi nel sangue e in altri tessuti del corpo. In questo articolo, esamineremo i sintomi, l’evoluzione e le opzioni di trattamento disponibili per la leucemia mieloide cronica. Sintomi della leucemia mieloide cronica I sintomi della leucemia mieloide cronica possono variare da persona a persona e possono anche cambiare nel corso del tempo. Alcuni dei sintomi più comuni includono: 1. Fatica: La fatica eccessiva è spesso uno dei primi sintomi segnalati dai pazienti affetti da LMC. Questo può essere attribuito alla presenza di un’elevata quantità di globuli bianchi nel sangue, che può ostacolare la normale funzione del corpo. 2. Dolore o gonfiore addominale: A causa dell’accumulo di globuli bianchi nel fegato o nella milza, è possibile sperimentare dolore o gonfiore addominale. 3. Sudorazioni notturne: Le sudorazioni notturne possono essere un sintomo della leucemia mieloide cronica, sebbene possano anche essere causate da altre condizioni. È importante consultare un medico per una diagnosi accurata. 4. Perdita di peso involontaria: La perdita di peso può verificarsi come risultato dell’attività metabolica accelerata associata alla presenza di cellule tumorali nel corpo. 5. Dolore osseo: Il dolore osseo è un sintomo comune in molti tipi di cancro del sangue, compresa la leucemia mieloide cronica. Può essere causato dall’accumulo di cellule tumorali nel midollo osseo. Evoluzione della leucemia mieloide cronica La leucemia mieloide cronica è caratterizzata da tre fasi principali: 1. Fase cronica: In questa fase iniziale, la malattia progredisce lentamente e i pazienti possono non manifestare sintomi evidenti. Tuttavia, durante questa fase, le cellule tumorali continuano a moltiplicarsi nel midollo osseo. 2. Fase accelerata: Con il passare del tempo, alcuni pazienti possono progredire verso una fase accelerata della malattia, durante la quale le cellule tumorali iniziano a moltiplicarsi più rapidamente e possono sviluppare mutazioni genetiche che le rendono più aggressive. 3. Fase blastica: Questa è la fase più avanzata della leucemia mieloide cronica, in cui le cellule tumorali, note come blasti, si moltiplicano incontrollatamente nel midollo osseo e nel flusso sanguigno. La fase blastica è caratterizzata da un’alta probabilità di complicanze gravi e richiede un trattamento aggressivo. Cura della leucemia mieloide cronica Il trattamento della leucemia mieloide cronica dipende dalla fase della malattia e dalla risposta del paziente alla terapia. Alcune opzioni di trattamento comuni includono: 1. Terapia farmacologica: La terapia farmacologica è spesso il primo approccio nel trattamento della leucemia mieloide cronica. I farmaci come gli inibitori tirosin-chinasi possono aiutare a controllare la proliferazione delle cellule tumorali nel corpo. 2. Trapianto di midollo osseo: Per i pazienti che non rispondono alla terapia farmacologica o che hanno raggiunto la fase blastica della malattia, il trapianto di midollo osseo può essere considerato come opzione di trattamento. Questa procedura coinvolge il sostituzione del midollo osseo malato con cellule staminali sane da un donatore compatibile. 3. Radioterapia: La radioterapia può essere utilizzata per ridurre le dimensioni di masse tumorali localizzate, come nel caso di ingrossamento della milza o del fegato. In conclusione, la leucemia mieloide cronica è una malattia complessa che richiede una gestione multidisciplinare e un trattamento personalizzato in base alle esigenze specifiche di ogni paziente. È importante consultare un ematologo esperto per una valutazione accurata e per sviluppare un piano di trattamento appropriato. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Oncologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. NEWS Prenota Visita Oncologica Salute PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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cistocele

Come si convive con il cistocele?

Come si convive con il cistocele? Ginecologia Indice Cosa comporta? Il cistocele è una condizione che coinvolge il prolasso della vescica nella cavità vaginale, causando disagio e potenziali complicazioni per coloro che ne sono affetti. In questo articolo, esploreremo i dettagli di come si convive con il cistocele, cosa comporta questa condizione e i problemi associati al prolasso della vescica, nonché le opzioni disponibili per guarire da questa condizione. Il cistocele è una patologia pelvica caratterizzata dal prolasso della vescica attraverso la parete anteriore della vagina.  Questo può verificarsi quando i muscoli e i legamenti che supportano la vescica diventano deboli o danneggiati, spesso a causa di gravidanza, parto, obesità, tosse cronica o sforzi fisici intensi.  Quando la vescica si sposta dalla sua posizione anatomica normale, può causare una serie di sintomi scomodi e avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Quali Sintomi del Cistocele? I sintomi comuni associati al cistocele includono: Sensazione di peso o pressione nella regione pelvica. Incontinenza urinaria, che può manifestarsi come perdite di urina durante l’esercizio fisico, la risata o la tosse. Difficoltà a svuotare completamente la vescica. Sensazione di una massa o un nodulo nella vagina. Disagio durante i rapporti sessuali. Oltre ai sintomi fisici, il cistocele può anche avere un impatto emotivo e sociale significativo, causando imbarazzo, ansia e limitazioni nelle attività quotidiane. Che problemi dà il prolasso della vescica? Il prolasso della vescica può portare a una serie di complicazioni e problemi che influenzano la salute e il benessere generale di un individuo. Tra questi: Infezioni urinarie ricorrenti: Poiché la vescica non si svuota completamente, possono accumularsi residui di urina che aumentano il rischio di infezioni del tratto urinario. Deterioramento della funzione renale: Se non trattato, il cistocele può interferire con la normale funzione della vescica e del tratto urinario, potenzialmente portando a danni renali a lungo termine. Sindrome da vescica iperattiva: Il prolasso della vescica può aumentare la sensazione di urgenza e la frequenza urinaria, causando una condizione nota come sindrome da vescica iperattiva, che può essere estremamente fastidiosa e influenzare negativamente la qualità della vita. Impatto sulla vita quotidiana: I sintomi del cistocele possono limitare le attività quotidiane, influenzando la partecipazione a esercizi fisici, lavoro e relazioni personali. Depressione e ansia: L’impatto emotivo del cistocele non può essere sottovalutato. Molte persone che soffrono di questa condizione possono sperimentare depressione, ansia e ridotta autostima a causa dei sintomi fisici e delle limitazioni che comporta. Come guarire dal prolasso vescicale? Fortunatamente, ci sono diverse opzioni disponibili per trattare il cistocele e alleviare i sintomi associati. Il trattamento dipende dalla gravità dei sintomi, dalla salute generale del paziente e dalla sua preferenza personale. Le opzioni di trattamento includono: Terapia conservativa: Questo approccio comprende modifiche dello stile di vita, esercizi del pavimento pelvico e l’uso di dispositivi come pesi vaginali per rinforzare i muscoli pelvici e migliorare il sostegno della vescica. Fisioterapia del pavimento pelvico: Un fisioterapista specializzato può fornire un programma di esercizi personalizzato per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico e migliorare il controllo della vescica. Pessari vaginali: Questi dispositivi inseriti nella vagina sostengono la vescica e alleviano i sintomi del cistocele. Intervento chirurgico: In casi più gravi o quando altri trattamenti non hanno avuto successo, può essere raccomandato un intervento chirurgico per riparare il prolasso della vescica e ripristinare la normale anatomia pelvica. Terapia farmacologica: In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci per gestire i sintomi associati al cistocele, come gli agenti antimuscarinici per ridurre l’urgenza urinaria. È importante consultare un medico o uno specialista in urologia o ginecologia per valutare i sintomi del cistocele e determinare il miglior piano di trattamento per le esigenze individuali.  Con il trattamento appropriato, molte persone possono gestire con successo il cistocele e migliorare la loro qualità della vita. In conclusione, il cistocele può essere una condizione debilitante che influisce sulla salute fisica, emotiva e sociale di un individuo.  Tuttavia, con il giusto approccio di trattamento e supporto, è possibile convivere con questa condizione e migliorare la qualità della vita.  Educarsi sui sintomi, cercare supporto medico e considerare le opzioni di trattamento disponibili sono passi fondamentali per affrontare il cistocele in modo efficace e mitigare i suoi effetti negativi sulla salute e sul benessere complessivo. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Ginecologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua Visita Ginecologica dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. 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Osteopata Osteopatia-5-cose-da-sapere-per-diventare-osteopata-1

Cosa si cura con l’osteopatia?

Cosa si cura con l’osteopatia? PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Osteopatia In questo Articolo Parliamo di: Se ti stai chiedendo cosa si cura con l’osteopatia e desideri saperne di più sulla differenza tra osteopata e fisioterapista, sei nel posto giusto. In questo articolo, esploreremo in dettaglio il campo dell’osteopatia, le patologie che può trattare, quando è opportuno recarsi dall’osteopata e quali sono le attività svolte durante una sessione osteopatica. Che Differenza c’è tra Osteopata e Fisioterapista? Prima di addentrarci nel mondo dell’osteopatia, è importante comprendere la differenza fondamentale tra un osteopata e un fisioterapista. Mentre entrambi sono professionisti della salute che si occupano del benessere fisico dei pazienti, le loro metodologie e approcci sono diversi. L’osteopata si concentra sull’individuo nel suo insieme, cercando di comprendere e trattare le cause sottostanti dei sintomi attraverso manipolazioni manuali e altri approcci terapeutici. D’altra parte, il fisioterapista si concentra più specificamente sul recupero fisico attraverso esercizi terapeutici, massaggi e altre tecniche di riabilitazione. Che Patologie Cura l’Osteopata? L’osteopatia è una disciplina olistica che può essere utilizzata per trattare una vasta gamma di patologie e disturbi. Tra le condizioni più comuni che possono beneficiare del trattamento osteopatico ci sono il mal di schiena, il dolore muscolare e articolare, le cefalee, le disfunzioni digestive, le patologie respiratorie e molto altro ancora. L’approccio globale dell’osteopatia permette di trattare non solo i sintomi manifesti, ma anche le cause sottostanti dei disturbi, promuovendo il recupero e il benessere generale del paziente. Quando si Va dall’Osteopata? Una delle domande più frequenti riguardo all’osteopatia è quando è opportuno recarsi dall’osteopata. In generale, l’osteopatia può essere utile in molti contesti, sia per il trattamento di disturbi specifici che per il mantenimento del benessere generale. Molte persone scelgono di consultare un osteopata quando si trovano ad affrontare dolori cronici o ricorrenti, problemi posturali, traumi fisici come lesioni sportive o incidenti automobilistici, o semplicemente per migliorare la propria salute e prevenire futuri problemi. Che Cosa Fa l’Osteopatia? Durante una sessione osteopatica, l’osteopata utilizza una serie di tecniche manuali per valutare e trattare il paziente. Queste tecniche possono includere manipolazioni articolari e spinali, massaggi tessutali profondi, stretching muscolare, mobilizzazione dei tessuti molli e altro ancora. L’obiettivo è quello di ripristinare l’equilibrio e la funzione ottimale del corpo, alleviando il dolore, migliorando la mobilità e promuovendo il recupero naturale. In conclusione, l’osteopatia è una disciplina completa e versatile che può offrire numerosi benefici per la salute e il benessere. Consultare un osteopata qualificato può essere un passo importante verso il miglioramento della tua salute fisica e il raggiungimento del benessere generale. Se stai cercando una soluzione naturale e olistica per i tuoi disturbi fisici, l’osteopatia potrebbe essere la risposta che stavi cercando. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Osteopatica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua Visita Osteopatica dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Osteopatica NEWS PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Salute ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Come si tolgono le cheratosi

Come si tolgono le cheratosi dal viso?

Come si tolgono le cheratosi dal viso? ​ Laserchirurgia Indice Se ti stai chiedendo “Come si tolgono le cheratosi dal viso?” sei nel posto giusto. Le cheratosi sono comuni lesioni cutanee, spesso non gravi ma comunque fastidiose. In questo articolo, esploreremo tutto ciò che c’è da sapere su come trattare e curare le cheratosi sul viso, inclusi i metodi per la loro rimozione e le terapie del dolore associate. Come si cura le cheratosi sul viso? Prima di affrontare il trattamento delle cheratosi sul viso, è importante comprendere le cause di queste lesioni cutanee. Le cheratosi sono principalmente dovute all’eccessiva esposizione al sole nel corso degli anni. La radiazione UV danneggia le cellule della pelle, causando la formazione di cheratosi attiniche. Altre cause possono includere predisposizione genetica e invecchiamento cutaneo. Ora, passiamo al nocciolo della questione: come curare le cheratosi sul viso? Esistono diverse opzioni di trattamento tra cui scegliere, a seconda della gravità e delle preferenze individuali. Uno dei metodi più efficaci è la terapia laser. Questo trattamento mirato consente di eliminare le cellule anomale senza danneggiare la pelle circostante. Quando togliere una cheratosi? La decisione di rimuovere una cheratosi dipende da diversi fattori, tra cui dimensione, posizione e sintomi associati. In generale, se una cheratosi è fastidiosa, dolorosa o sospetta di essere cancerosa, è consigliabile rimuoverla. Inoltre, se una cheratosi sta cambiando forma, dimensione o colore, è importante consultare un dermatologo per una valutazione più approfondita. A cosa è dovuta la cheratosi? Come accennato in precedenza, la cheratosi è principalmente dovuta all’esposizione prolungata al sole. La radiazione UV danneggia il DNA delle cellule della pelle, causando mutazioni che portano alla formazione di cheratosi. Altri fattori di rischio possono includere la pelle chiara, l’età avanzata e la storia familiare di cheratosi o cancro della pelle. Cosa fare dopo averla tolta con Laser? Dopo aver rimosso le cheratosi con il laser, è fondamentale seguire le istruzioni del dermatologo per garantire una guarigione ottimale. Potrebbe essere necessario applicare creme antibiotiche o lenitive sulla zona trattata e evitare l’esposizione diretta al sole per un certo periodo di tempo. È anche consigliabile utilizzare creme idratanti per mantenere la pelle idratata e accelerare il processo di guarigione. In conclusione, se ti stai chiedendo come rimuovere le cheratosi dal viso, ci sono diverse opzioni di trattamento disponibili, tra cui la terapia laser. È importante consultare un dermatologo laserista per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato. Ricorda sempre di proteggere la tua pelle dai danni del sole e di adottare una routine di skincare adeguata per mantenere la pelle sana e luminosa. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare un Consulto Dermatologico Laser Senza Impegno con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota il Consulto Dermatologico Laser dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Consulto Senza Impegno News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Cosa fare se si ha la pressione alta? Pressione alta

Cosa si fa se si ha la pressione alta?

cosa fare se si ha la Pressione alta​ Cardiologia Indice Hai i valori della pressione alti? Vuoi sapere da cosa dipende questo fenomeno e come gestirlo al meglio? Leggi ora il nostro articolo e scopri come gestire al meglio questa condizione. Pressione alta: cosa si intende? Conosciuta anche come Ipertensione Arteriosa una condizione medica che richiede attenzione e monitoraggio costante. Non si tratta di una malattia, ma di un sintomo correlato all’incremento della pressione sanguigna nelle arterie del nostro corpo.  Pressione Alta Valori Il valore  risulta essere nella norma se compreso, come pressione massima, tra i 130-139 mmHg e come pressione minima tra gli 85-89mmHg.  Quando i valori risultano essere superiori a questi, si parla di Ipertensione. Esistono però differenti tipologie di pressione alta, a seconda dei valori della pressione sistolica/diastolica: Ipertensione Grado 1: Sistolica (massima)  > 140-149 mmHg e Diastolica (minima) > 90-94 mmHg Ipertensione Grado 2: Sistolica > 160-179 mmHg e Diastolica > 100-109mmHg Sintomi Tra i sintomi della pressione alta più frequenti si annoverano: Mal di testa persistente: Uno dei sintomi più comuni di questa condizione è il mal di testa persistente, specialmente nella zona posteriore della testa. Visione offuscata o alterata: L’Ipertensione può influenzare la tua visione, causando offuscamento o visione alterata. Questo sintomo richiede attenzione immediata, poiché può indicare un aumento significativo della pressione sanguigna. Palpitazioni: Palpitazioni oppure aritmie possono essere un sintomo associato all’Ipertensione. Se avverti frequenti palpitazioni senza una causa nota, è consigliabile consultare un medico. Affaticamento e debolezza: L’ipertensione può causare una sensazione generale di stanchezza e debolezza, anche dopo attività normali. Questo sintomo può influenzare la qualità della tua vita quotidiana e dovrebbe essere preso sul serio. Sanguinamento nasale: Alcune persone  possono sperimentare sanguinamento nasale frequente o spontaneo. Anche se non è sempre un segno diretto di ipertensione, è importante monitorare questo sintomo e consultare un medico se persiste. Come riconoscere i sintomi di pressione alta È importante notare che molti dei sintomi di questa condizione possono essere attribuiti ad altre condizioni mediche o fattori di stile di vita.  La misurazione regolare della pressione arteriosa è fondamentale per il monitoraggio della salute cardiovascolare. Se hai una storia familiare di Ipertensione o sei a rischio per altre condizioni mediche, come il Diabete, è particolarmente importante prestare attenzione ai sintomi e sottoporsi a controlli regolari.  Se i valori della pressione rilevati dovessero essere particolarmente elevati, è consigliato sottoporsi ad una visita cardiologica con lo scopo di identificare in maniera precisa le cause di questa condizione.  Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Cardiologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua Visita Cardiologica dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Cardiologica News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Osteoporosi

quali sono i sintomi per l’Osteoporosi

Quali sono i sintomi dell’Osteoporosi?​ Fisiatria Indice L’osteoporosi è una condizione ossea progressiva che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. È una malattia silenziosa che spesso non mostra sintomi evidenti fino a quando non si verifica una frattura.  In questo articolo esaminiamo in maniera approfondita i sintomi che caratterizzano questa condizione, illustrandone le caratteristiche e le metodologie per gestirla al meglio.  A cosa è dovuta l’osteoporosi? L’osteoporosi è principalmente dovuta a uno squilibrio nel processo di riassorbimento e formazione ossea. Le ossa sono costantemente soggette a un processo di ricambio, ma con l’età, il tasso di riassorbimento osseo supera quello di formazione, portando a una diminuzione della densità ossea e alla fragilità delle ossa. Fattori come l’inattività fisica, una dieta povera di calcio e vitamina D, il fumo, l’eccessivo consumo di alcol, nonché condizioni mediche come l’iperparatiroidismo o l’artrite reumatoide possono aumentare il rischio di sviluppare osteoporosi. Osteoporosi Sintomi Uno dei sintomi più comuni è il dolore osseo cronico, soprattutto nella schiena o nel collo. Questo dolore può peggiorare con il movimento o con la pressione. Inoltre, l’osteoporosi può causare una perdita di altezza nel tempo, a causa del collasso delle vertebre. Altri segni includono una postura curva o stoop, dovuta a fratture vertebrali multiple non trattate. Le fratture possono verificarsi anche con un impatto minimo, come tossire o chinarsi. Qual è la cura per l’osteoporosi? La gestione dell’osteoporosi si concentra sulla prevenzione delle fratture, sulla riduzione del dolore e sull’aumento della densità ossea. Esistono diversi trattamenti disponibili, tra cui farmaci per rallentare la perdita ossea o per stimolare la formazione ossea. Una dieta ricca di calcio e vitamina D è essenziale per mantenere la salute ossea. Gli integratori possono essere prescritti per garantire un adeguato apporto di questi nutrienti, soprattutto se non vengono ottenuti a sufficienza attraverso l’alimentazione. L’esercizio fisico regolare, in particolare gli esercizi di resistenza e di equilibrio, può aiutare a migliorare la forza muscolare e la stabilità, riducendo il rischio di cadute e fratture. Cosa succede se hai osteoporosi? Se non trattata, l’osteoporosi può portare a serie complicazioni, tra cui fratture vertebrali, fratture dell’anca o del polso, che possono causare dolore cronico, disabilità e persino ridurre l’aspettativa di vita. Tuttavia, una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo possono aiutare a gestire la condizione e a prevenire il deterioramento della salute ossea. È importante consultare un medico se si sospetta di avere osteoporosi, in modo da avviare un piano di trattamento appropriato e ridurre il rischio di complicazioni future. In conclusione, riconoscere i sintomi dell’osteoporosi, comprendere le sue cause e cercare cure adeguate sono passaggi fondamentali per gestire questa malattia e mantenere la salute ossea a lungo termine. Con un’attenzione adeguata alla prevenzione e al trattamento, è possibile vivere una vita attiva e soddisfacente nonostante la presenza di osteoporosi. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Fisiatrica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua Visita Fisiatrica dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Fisiatrica News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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