Prevenzione

amelogenesi imperfetta cura

Amelogenesi imperfetta cura

Amelogenesi imperfetta: quale cura? Salute Indice Amelogenesi Imperfetta Cura: una serie di trattamenti possono aiutare a combattere e a prevenire questo gruppo di patologie. Per capire come intervenire, dobbiamo innanzitutto partire da che cos’è l’Amelogenesi Imperfetta. Vediamola nel dettaglio. Amelogenesi imperfetta: cos’è? L’amelogenesi imperfetta è un gruppo di patologie che riguardano lo sviluppo dello smalto. Le cause sono principalmente genetiche. Infatti, è ereditata dal cromosoma X, come carattere dominante o come carattere recessivo. Nel primo caso vuol dire che più componenti per generazione saranno colpiti da questa patologia. Questa malattia fa sì che i denti siano insolitamente piccoli, scoloriti, bucherellati e soggetti a rapida usura e rottura. Lo smalto dei denti è molto più sottile e di colore giallo o marrone. Cause L’Amelogenesi Imperfetta è causata da fattori genetici. Infatti, nei soggetti in cui si presenta, vi sono mutazioni dei geni AMELX, ENAM o MMP20. Questi sono responsabili dello sviluppo delle proteine necessarie per la formazione dello smalto. Questo è il materiale che riveste i denti ed è ricco di minerali. A causa dell’Amelogenesi Imperfetta, si verificano mutazioni in questi geni che portano allo sviluppo di uno smalto sottile o morbido. Sintomi dell’Amelogenesi Imperfetta Il sintomo principale di questa malattia è lo smalto imperfetto. Può manifestarsi sia nei denti da latte che nei denti degli adulti. Altri sintomi sono: denti piccoli e di colore giallo o marrone sensibilità dentale fragilità nei denti malocclusione da morso aperto Tipi di Amelogenesi imperfetta Questa patologia può essere suddivisa in quattro tipi principali: ipoplastico ipomaturazione ipocalcificato tipo ibrido Ipoplasico Questo tipo riguarda un difetto nella quantità di smalto creato che risulta piuttosto sottile. Esso è duro ma non è presente abbastanza sui denti. Ne consegue che i denti sono piccoli, di colore marrone o giallo con fosse e scanalature. Le corone dei denti vanno da piccole a normali. Inoltre, denti superiori e inferiori non si incontrano dando origine a un morso scadente. Ipomaturazione Questa tipologia indica che c’è un difetto nella crescita finale dello smalto. I denti sono di un colore crema opaco. Lo smalto ha uno spessore normale, ma è morbido e i denti appaiono a chiazze. Possono anche consumarsi e rompersi. In generale, chi presenta questa tipologia di amelogenesi imperfetta mostra anche un morso aperto. Inoltre, presentano denti dalla superficie ruvida che possono essere morbidi e doloranti. Ipocalcificato L’ipocalcificato riguarda un difetto nelle fasi iniziali di sviluppo dello smalto. Infatti, quest’ultimo può avere uno spessore normale ma risulta morbido. In alcuni casi può anche essere assente o cariato. Ibrido Questo tipo di amelogenesi  è ibrido. Infatti ha particolarità sia di quello ipoplasico sia di quello ipomaturato così come il taurodontismo. Di solito i denti delle persone che soffrono di questo tipo sono più piccoli del consueto. Lo smalto è più sottile del normale con zone in cui non è presente (ipomineralizzate). Diagnosi dell’Amelogenesi Imperfetta La diagnosi di questa patologia viene svolta da un dentista. Di solito basta un esame visivo, ma ci sono anche delle procedure specifiche per diagnosticarla. Tra queste troviamo un’analisi della storia familiare ed esami orali per valutare lo smalto. Il dentista esegue delle radiografie dentro e fuori la bocca per vedere il contrasto tra smalto e dentina. Le radiografie aiutano a valutare la densità dello smalto. Quindi a determinare il tipo di trattamento necessario. Amelogenesi imperfetta cura Ad oggi per l’amelogenesi imperfetta non esiste una cura definitiva e standard. È importante però intervenire per evitare complicazioni spiacevoli come gengiviti, parodontiti o carie.  Patologie, come la gengivite nei bambini, che sono spesso sottovalutate in età pediatrica. Infatti, le persone con questa malattia devono essere rigorose nell’igiene orale e nelle visite dal dentista. Questa condizione influisce molto sull’aspetto dei denti. Pertanto chi ne soffre può avere anche ripercussioni a livello psicologico. Bassa autostima e, in casi più gravi, depressione possono essere causate dall’amelogenesi imperfetta. Soprattutto in adolescenti. Quindi il trattamento di questa patologia dipende molto da quando viene diagnosticata, dall’età del paziente e dalle condizioni generali dei denti. Alcuni trattamenti possibili sono: bonding dentale corone dentali apparecchi ortodontici abitudini alimentari igiene orale protesi Bonding dentale Questo trattamento è spesso utilizzato per contrastare l’amelogenesi imperfetta di tipo ipoplasico. Infatti, le resine utilizzate per il bonding dentale aderiscono in modo congeniale a questi denti perché sono molto duri. Questo trattamento consiste nell’applicare ai denti moderne resine composite per riempire gli spazi vuoti. Corone dentali Le corone dentali sono protesi che ricoprono completamente il dente reale. Aiutano a ripristinare la forma e la dimensione del dente. Inoltre aiutano a combattere e prevenire le carie. Questo tipo di trattamento è particolarmente adatto a chi soffre di amelogenesi imperfetta di tipo ipocalcificato e ipomaturato. Corone temporanee in porcellana o acciaio possono essere particolarmente utili nel caso di pazienti bambini o adolescenti. I dentisti procedono poi a installare corone permanenti quando i denti sono tutti presenti e stabili. Apparecchi ortodontici Gli apparecchi ortodontici sono spesso utilizzati come trattamento dell’amelogenesi imperfetta. L’obiettivo è quello di riportare i denti in posizione adatta per procedere poi con i restauri. Abitudini alimentari Per chi soffre di amelogenesi imperfetta è bene adottare una dieta sana e povera di zuccheri. Infatti i denti di queste persone sono deboli e fragili, se si assumono troppi zuccheri si rischia di incorrere in altre patologie. Ad esempio carie e malattie gengivali. Igiene orale Per qualsiasi trattamento è indispensabile una buona igiene orale. Infatti, bonding dentali o corone sono difficili da installare con gengive infiammate o sanguinanti. Per la sensibilità al caldo al freddo, ad esempio, si possono usare dentifrici desensibilizzanti. Inoltre, eseguire visite regolari dal dentista per pulizie professionali è molto importante. Protesi Un’altra soluzione per trattare l’amelogenesi imperfetta sono le protesi dentali. Queste possono essere fisse o mobili e possono essere applicate sopra il dente naturale. Amelogenesi imperfetta bambini Come anticipato questa malattia è genetica. Pertanto può essere diagnosticata anche nei bambini. La diagnosi precoce è essenziale. Infatti in questo modo si può intervenire tempestivamente con trattamenti appropriati. Nei bambini, questa patologia è trattata con delle strisce metalliche inserite sui denti posteriori. In

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bite sportivo

Bite sportivo

Cos’è un bite sportivo? Salute Indice Il Bite Sportivo protegge denti, gengive, lingua e guance da urti e traumi. I bite sportivi personalizzati si adattano e salvaguardano i denti meglio del paradenti da banco. Bambini e adulti dovrebbero indossarli durante gli sport di contatto o altre attività sportive. Cos’è un Bite sportivo? I bite per sportivi sono dispositivi dentali che coprono i denti. Proteggono denti, lingua, gengive e guance da traumi causati da lesioni sportive. Chi potrebbe aver bisogno di un bite dentale sport? Potrebbero necessitare di un bite sportivo bambini e adulti che praticano uno sport di contatto. Parliamo di basket, calcio, lacrosse, hockey, boxe, rugby o football americano dove sono elevati i rischi di ricevere un colpo in faccia. Tuttavia, il bite sportivo può essere utile anche a chi pratica uno sport non di contatto ma che potrebbe comportare un rischio di lesioni alla bocca come pattinaggio sul ghiaccio, ginnastica o ciclismo. Tipi di bite Esistono 2 categorie principali di bite: i bite realizzati per tutelare i denti da traumi da sport o altre attività atletiche i bite creati per chi soffre di bruxismo o digrignamento dei denti. I bite possono essere di diversi tipi: Personalizzati. Il dentista utilizza lo stampo dei tuoi denti (impronta) per creare un bite su misura che si adatti perfettamente a denti e bocca. Le protezioni di questo tipo costano di più ma offrono una migliore vestibilità e protezione. Viene realizzato un bite appositamente per le tue esigenze, sia per la protezione da traumi durante la competizione atletica (bite sportivo) sia per l’uso notturno se digrigni i denti. Modellanti. Questo tipo di bite è in materiale termoplastico che puoi modellare a casa per adattarlo ai tuoi denti. Regolabili. Sono bite da banco regolabili. Preformati. Questi bite di taglia unica sono preformati e pronti da indossare. Poiché non sono realizzati appositamente per i tuoi denti, raramente si adattano bene. Il loro ingombro e la scarsa vestibilità possono rendere difficile la respirazione. I bite di serie offrono una protezione minima. Ci sono bite superiori e inferiori? Il bite sportivo viene utilizzato, per lo più, sui denti superiori. Infatti, questi denti sporgono di più di quelli inferiori, mettendoli maggiormente a rischio di impatto. Se indossi l’apparecchio, il dentista potrebbe consigliarti anche un bite sportivo inferiori. Vantaggi di indossare un bite denti sport Gli incidenti possono verificarsi durante qualsiasi attività fisica. Usare un bite può aiutarti a limitare il rischio di lesioni legate a bocca, labbra, lingua e tessuti molli della bocca. Indossare un bite sportivo durante le attività atletiche può aiutarti a evitare di: scheggiare o perdere i denti. subire un danno nervoso a un dente. riportare danni ai tessuti molli di labbra, gengive, lingua e guance interne. Cura del bite sportivo Nel bite si annidano i batteri che si trovano nella bocca. Assicurati di pulire i denti molto bene prima di inserire un bite. Ora elenchiamo i consigli per prenderti cura della tua protezione dentale: Non esporre il bite a calore troppo alto, come luce solare o acqua calda. Il caldo, infatti, può deformare il bite e cambiare la sua forma. Quando non lo utilizzi o quando viaggi, conserva il bite in un contenitore di plastica robusto e areato. Dopo ogni utilizzo sciacqualo sotto l’acqua fredda e puliscilo con una spazzola e acqua e sapone. Lascialo asciugare all’aria. Conserva il bite fuori dalla portata di cani e altri animali domestici Quanto dura un bite sportivo? A seconda della frequenza con cui usi il bite, un bite su misura può durare diversi anni con la  dovuta cura. Tuttavia, alcune persone potrebbero scoprire di avere bisogno di sostituire il bite più spesso. Dovresti portare il bite ai controlli dal dentista in modo che possa controllarlo per verificare la presenza di crepe o altri segni di usura. I bite da banco, invece, non sono così durevoli, potrebbe essere necessario sostituirli ogni pochi mesi. Infine, bambini e adolescenti potrebbero dover sostituire i bite molto più spesso man mano che i denti e la bocca crescono. Chi indossa un apparecchio può usare il bite? I bite aiutano a proteggere denti, apparecchi ortodontici, impianti dentali e ponti dentali da eventuali danni. Quindi sì, anche chi indossa apparecchi ortodontici o ha impianti dentali può utilizzare senza problemi il bite. I bite personalizzati funzionano meglio perché si adattano più adeguatamente alla forma di impianti e apparecchi. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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dentifricio per bambini

Dentifricio per bambini

Come scegliere il dentifricio per bambini? Salute Indice Dentifricio per bambini: come sceglierlo? Il mercato, oggi, offre tante opzioni di dentifricio per bambini. Per questo motivo può essere complicato scegliere il prodotto migliore per l’igiene orale di tuo figlio. La bocca dei bambini è in continuo sviluppo, perciò è importante assicurarsi che i loro denti siano curati il più possibile sin dalla nascita. Quando iniziare l’igiene orale? L’Associazione Dentistica Americana (ADA) raccomanda ai genitori di iniziare una routine di igiene dentale fin dai pochi giorni di vita del bambino. Consiglia, infatti, di inumidire una garza o un panno e di pulire le gengive del bambino. Difatti, anche se non puoi vederli, ogni bambino nasce con 20 denti pronti a spuntare fuori. Pulendo le gengive del neonato ogni giorno, crei una bocca sana pronta ad accogliere quei denti. Per la maggior parte dei bambini, il primo dente compare quando hanno circa 6 mesi. E più o meno a 3 anni, hanno 20 denti da latte. Sfortunatamente, però, i denti da latte sono soggetti a rischio carie non appena spuntano. Ciò significa che, senza le cure adeguate, il tuo bambino avrà le carie. Prenderti cura dei denti da latte di tuo figlio può sembrare complicato. Potresti avere molte domande sulla prevenzione orale nei bambini, tra cui, probabilmente, come dovresti scegliere il dentifricio bimbi adatto. Come scegliere il dentifricio per bambini? La risposta potrebbe essere più complicata di quanto sembri. Ecco, quindi, alcune cose da considerare prima di scegliere il dentifricio per tuo figlio. Controlla il contenuto di fluoro del dentifricio bambini I dentifrici contengono fluoro, agenti antibatterici e abrasivi delicati che aiutano a prevenire le carie e a mantenere i denti sani. Ognuno di questi ingredienti ha un ruolo specifico da svolgere. Gli agenti antibatterici inibiscono la crescita di batteri e aiutano a ridurre la placca e la gengivite. La gengivite nei bambini è una patologia che è spesso sottovalutata nei bambini. Gli abrasivi rendono più efficace l’azione meccanica della spazzolatura. Il fluoro concorre a rafforzare lo smalto dei denti e a prevenire la carie. I dentifrici per bambini e per adulti variano nel contenuto di fluoro. Guarda, quindi, la confezione del dentifricio per controllare la quantità di fluoro che contiene. La maggior parte dei normali dentifrici contengono 1000-1500 ppm di fluoro. I bambini fino a 2 anni di età tendono a ingoiare il dentifricio. Questo è dannoso poiché l’ingestione di fluoro può causare malattie. Troppo fluoro, poi, può causare una condizione nota come fluorosi. Per questo motivo, scegli sempre un dentifricio x bambini con un contenuto di fluoro non superiore a 1000 ppm. Dentifricio fluoro bambini: ne hanno bisogno? Consulta il tuo dentista per scoprire se tuo figlio ha bisogno di un dentifricio al fluoro. Infatti, già l’acqua potabile contiene una piccola quantità di fluoro. Di solito, i bambini al di sotto dei 2 anni ottengono abbastanza fluoro dalla sola acqua e non hanno bisogno di un dentifricio che lo contenga. Tuttavia, se il dentista ritiene che tuo figlio abbia bisogno di assumere più fluoro, ti consiglierà un dentifricio per bambini. Inoltre, se tuo figlio ha l’abitudine di ingoiare il dentifricio, utilizzarne uno senza fluoro è la scelta migliore. Una volta che il bambino, poi, ha imparato a non deglutire il dentifricio, puoi passare a uno al fluoro. Scegli un sapore adatto ai bambini La menta è il gusto più popolare per i prodotti orali. Tuttavia, quando si tratta di bambini, spesso preferiscono i sapori fruttati come la fragola o l’anguria. A molti bambini, infatti, non piace lavarsi i denti perché non amano il sapore dei normali dentifrici. La maggior parte dei dentifrici per bambini, però, ha un sapore delicato. Quindi i bambini si divertiranno a lavarsi i denti e a costruire, così, buone abitudini. Inoltre, i personaggi dei cartoni animati sulla confezione possono incoraggiare il tuo bambino a divertirsi lavandosi i denti promuovendo, così, una buona igiene orale. Controlla le certificazioni Per garantire la completa sicurezza di un prodotto, verifica sempre se dispone della necessaria certificazione governativa. In caso di dubbi su un dentifricio, consulta il tuo dentista, che saprà dirti se utilizzare o meno quel prodotto. Inoltre, non tutti i bambini sono abbastanza pazienti da spazzolare i denti per 2 minuti interi. Quindi, prova a rendere piacevole il momento del lavaggio dei denti cantando una canzone o raccontando una storia divertente. Ulteriori consigli Prendi uno spazzolino divertente. Il modo migliore per convincere i bambini a fare qualcosa di banale è renderlo divertente. Alla maggior parte dei bambini non piace spazzolarsi i denti, ma se diventa una parte della loro routine di gioco non vedranno l’ora di farlo. Prendere ai tuoi figli uno spazzolino divertente, magari con personaggi dei cartoni animati, può essere un ottimo modo per coinvolgere i bambini e dare loro l’abitudine di seguire le regole per una buona igiene orale. Infine, i bambini hanno bisogno solo di un po’ di dentifricio. Potresti essere abituato a spremere abbastanza dentifricio per coprire la superficie dello spazzolino. Ma i bambini hanno denti piccoli, quindi hanno bisogno di una quantità minore. Per i bambini sotto i 2 anni, spalma semplicemente il dentifricio o usa una quantità di dentifricio delle dimensioni di un chicco di riso. Per i bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, invece, usa una quantità di dentifricio della dimensione di un pisello. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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lingua bianca rimedi

Lingua bianca rimedi

Lingua bianca rimedi: quali sono? Salute Indice Lingua bianca rimedi: quali sono? La lingua bianca non è una condizione che deve destare preoccupazione. Tuttavia consigliamo sempre di rivolgersi al proprio dottore. Difatti, la patina bianca sulla lingua potrebbe essere sintomo di varie patologie. Perché la lingua diventa bianca? Lingua, denti e gengive sono rivelatori di come sta il nostro organismo. Infatti, la lingua è un organo muscolare ricoperto da minuscole estroflessioni, chiamate papille filiformi. Queste, oltre ad avere una funzione gustativa, tendono a incamerare le cellule esfoliate e i residui alimentari. Dunque, stare attenti all’igiene del dorso linguale è condizione necessaria per avere una lingua rosa. Tuttavia, l’utilizzo di spazzolini duri o un eccesso di energie possono recare danno alla mucosa portando allo sviluppo di un’ipercheratosi, altra motivazione di lingua patinata bianca. Altro fattore che può influire sul colorito della lingua è l’alimentazione. Difatti, condizioni di ipovitaminosi, anemia o carenza di ferro possono comportare la patina bianca sulla lingua. Anche alcol e fumo possono essere causa della lingua con patina bianca. In particolare il fumo può essere motivo di ipercheratosi linguale. Per concludere, quindi, osservare la lingua può far capire lo stato di salute di un individuo. Ovviamente, per arrivare a formulare una diagnosi si eseguono esami specifici con strumenti mirati. Ma la lingua rimane un indicatore del benessere dell’organismo. A seconda del suo colorito e dell’aspetto della sua superficie, infatti, si può capire tanto della salute di una persona. Una lingua manifesta buona salute se è rosea ai bordi e più chiara verso il centro, se è umida e se presenta margini lisci. Lingua felpata cause Le cause lingua bianca possono essere plurime. Se la lingua improvvisamente cambia aspetto o colore, potrebbe essere in corso una gastrite o un’ulcera. Di norma, la lingua biancastra è manifestazione di patologie temporanee legate all’apparato digerente e alle abitudini alimentari. Dunque, le cause della lingua bianca possono essere: disturbi gastrointestinali cattiva digestione stress reflusso gastroesofageo disidratazione bocca secca a causa di fumo e/o farmaci problemi al fegato dieta squilibrata febbre cambio di stagione La lingua diventa bianca per la crescita dei villi di cui è rivestita la mucosa. Invero, se l’organismo è in uno stato di salute ottimale, i villi sono bassi e la lingua conserva il suo colore rosa. Se, invece, c’è un disturbo in corso nell’organismo, i villi crescono e provocano il mutamento del colore della mucosa. Lingua bianca cause: patologie Ci sono determinate patologie che causano la patina linguale. Vediamo nel dettaglio quali sono. Candidosi orale La candidosi orale è la causa più frequente di patina biancastra sulla lingua. Essa rappresenta una stomatite provocata da un fungo, Candida Albicans, che può proliferare sul dorso della lingua rendendolo bianco. È una condizione usuale nei neonati, nei bambini e negli anziani. Ma può essere riscontrabile anche in chi assume corticosteroidi orali, negli immunodepressi, nei diabetici e in chi utilizza da lungo tempo antibiotici ad ampio spettro. Leucoplachia Si presenta come una lesione bianca sulla lingua, ma può estendersi anche a guance, palato e pavimento orale. La causa più frequente di questa patologia è il fumo (cheratosi da tabacco). Nei non fumatori, la leucoplachia può essere sintomo di diabete mellito, anemia sideropenia, allergie causate dal contatto con oggetti esterni, infezioni batteriche della bocca, traumi leggeri ma ripetuti (ad esempio, protesi mobili progettate o montate male). La patologia, inoltre, può rappresentare anche una lesione precancerosa. Lichen Planus Si tratta di una patologia autoimmune che può essere determinata da farmaci o malattie come l’epatite C. Si manifesta con linee bianche sulla lingua e può estendersi a gengive, labbra e guance.  Generalmente si associa ad altre lesioni bianche presenti nella cavità orale. Lingua patinata e alito cattivo Spesso avere la lingua bianca è associato al problema dell’alitosi. Ma la lingua felpata non è causa di alito cattivo. Vero è che, durante l’igiene orale, vada pulita a fondo anche la lingua. Ma i batteri si concentrano in altre aree della bocca, lontano dalla superficie della lingua. Infatti, si annidano per lo più negli spazi tra denti gengive. Perciò, la lingua non è il motivo principale dell’alito cattivo, che dipende generalmente da problemi intestinali. Ho la lingua bianca, mi devo preoccupare? La lingua patinata di bianco non è una condizione preoccupante. Può capitare, però, che venga sentita come problema estetico e questo porta a frenare i rapporti sociali. Per tale motivo, e per prevenire l’insorgere di eventuali problematiche più serie, consigliamo di consultare uno specialista. Il medico, infatti, saprà dire se la patina bianca in bocca è provocata da fattori non patologici correggibili (cattiva igiene orale, fumo o carenze nutrizionali) o se invece c’è una patologia più seria alla base. Lingua bianca rimedi Prima di tutto, in caso di patina bianca lingua è essenziale contattare il proprio dentista o il proprio medico per indagare le cause alla base del sintomo. Solo in questo modo, infatti, il problema potrà essere trattato e risolto. Lingua bianca rimedi: cosa fare? Tra i rimedi per la lingua bianca bisogna, innanzitutto, annoverare l’igiene orale. Infatti, potrebbe bastare l’uso di un puliscilingua per risolvere il problema della lingua bianca. È importante tenere pulita la lingua. Perciò spazzolatela 1 volta al giorno. Potrebbe aiutare anche eseguire dei risciacqui col collutorio. Patina bianca sulla lingua rimedi naturali: carenze vitaminiche Spesso la lingua patina bianca è dovuta a carenze vitaminiche. Perciò, un’integrazione di vitamina A, di vitamina B o di ferro potrebbe bastare per risolvere il problema. Inoltre, bere acqua a sufficienza, ridurre il sale e limitare fumo e alcol possono aiutare a risolvere la condizione della lingua impaniata. Rimedi naturali per lingua bianca: cosa mangiare e bere Innanzitutto, cominciate bevendo un bicchiere di acqua tiepida con succo di limone appena svegli. Seguite, poi, una dieta leggera e mangiate: carne bianca verdura cruda primi poco conditi frutta lontano dai pasti yogurt bianco fermentato senza zucchero Bevete: molta acqua succhi depurativi al mirtillo, alla mela o alla carota Potete anche sciogliere un cucchiaino di curcuma in un bicchiere d’acqua e fare gargarismi con questa soluzione più volte

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ablazione tartaro

Ablazione Tartaro

Come fa il dentista a rimuovere il tartaro? Salute Indice Detartrasi: in cosa consiste? La Detrartrasi o ablazione tartaro è una procedura dentistica utilizzata per la rimozione della placca e del tartaro che si sedimenta sui denti formandosi nel cavo orale. L’ablazione del tartaro è sicuramente la procedura principale durante la seduta di igiene orale professionale in poltrona. Si tratta di una pulizia molto profonda che coinvolge anche i bordi delle gengive e gli spazi tra i denti dove di solito si accumulano la placca e  il tartaro. Ablazione Tartaro fa male? Le persone che si affacciano per la prima volta a una seduta di igiene orale professionale, si chiedono se l’ablazione del tartaro fa male. Potete stare tranquilli, l’ablazione dentale non è dolorosa anche se alcune persone possono sperimentare un leggero fastidio durante la pulizia e una sensibilità dentale dopo la seduta. Fastidio che normalmente tende a scomparire con i giorni. Perché la Detartrasi è necessaria? Essendo la procedura di rimozione del tartaro la principale componente della pulizia dentale professionale, dobbiamo procedere alla detartrasi almeno 2 volte all’anno per evitare accumuli di placca e tartaro. Se sedimentano e non procediamo alla pulizia profonda, rischiate problematiche dentali ben peggiori. Un accumulo di placca e batteri infatti può portare a, problemi gengivali, parodontite e carie. Questo perché un accumulo di tartaro non permette nemmeno un accurata igiene orale a casa, non permettendo di spazzolare bene i colletti dentali. L‘ablazione tartaro entra di diritto tra le principali attività di prevenzione dentale. Come si esegue l’Ablazione? Possiamo eseguire 2 tipi di ablazione del tartaro. Gengivale e Sotto-Gengivale. La seconda lavora, come dice il nome stesso, sotto la gengiva. Per questo è una pulizia molto più profonda. Non tutti devono però necessariamente sottoporsi al procedimento sotto gengivale. Solitamente ne hanno bisogno solo i pazienti con problematiche alle gengive e accumuli di placca e tartaro molto importanti. In questi casi viene eseguita sia l’ablazione gengivale che sotto la gengiva. Si esegue con uno strumento chiamato ablatore che tende a scollare il tartaro dal dente e dalla gengiva per poi rimuoverlo. Possiamo utilizzare sia l’ablazione con ultrasuoni che con tecnica manuale. Per chiudere il procedimento spesso si utilizza poi una pasta abrasiva per eliminare eventuali residui di placca. Ablazione Tartaro a Milano Per prenotare una Seduta di igiene professionale con connessa ablazione del tartaro a Milano, gli esperti del Centro Dentistico Unisalus sono a vostra disposizione. Ci trovate in via Gustavo Fara 39.  Solitamente, sono consigliate almeno 2 sedute all’anno di ablazione dentale per la rimozione del tartaro in modo da mantenere in salute il vostro cavo orale. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Seduta di Igiene Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Seduta Igiene Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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demineralizzazione denti

Demineralizzazione denti

Demineralizzazione denti: posso prevenirla? Salute Indice Quando il minerale presente sui nostri denti inizia ad essere consumato, andiamo incontro a quel processo che viene definito come demineralizzazione dei denti. Questo accadimento rende i nostri denti meno forti, più esposti alle carie e più facilmente soggetti a macchiarsi. Lo smalto dei denti ha un altissimo contenuto di minerali e funziona come prima barriera protettiva del dente stesso. Quando la placca inizia ad accumularsi, magari a causa di una scarsa igiene dentale, la barriera protettiva dello smalto inizia ad incrinarsi. Questo è il primo passaggio verso la demineralizzazione dentale, un processo che rende la dentina più debole e le radici dentali più sensibili. Con la conseguenza che siamo molto più esposti a carie frequenti e infiltrazioni di placca e batteri nelle cavità del dente. La demineralizzazione denti influisce anche sull’aspetto estetico del sorriso. I denti infatti perdono quella loro caratteristica forma liscia per diventare più ruvidi e spenti. Ciò comporta una facilità maggiore per la placca e il tartaro di fermarsi sul dente e anche una difficoltà e “fastidio” a lavarsi i denti. Come arrestare o invertire il processo di Demineralizzazione Una volta perso lo smalto dei denti non è più possibile rigenerarlo. La demineralizzazione del dente rischia appunto di farci perdere smalto dentale. A questo punto è utile fermare per tempo o invertire il processo di demineralizzazione dei denti. Lo possiamo fare soprattutto attraverso corrette strategie di prevenzione o con alcuni tipi di trattamento. Ecco alcuni modi per agire, che vedremo nello specifico: dieta povera di acidi e zuccheri aumenta la salivazione assumi probiotici trattamenti al fluoro Demineralizzazione denti: posso prevenirla? Come per molte condizione mediche, la prevenzione è fondamentale, anche per quanto riguarda il concetto demineralizzazione denti dobbiamo tenere a mente alcuni accorgimenti. Le bevande zuccherine o acide ad esempio, sono molto aggressive sullo smalto dentale. Per questo motivo, sono una delle prime cause di demineralizzazione dei denti. Così che andrebbero ridotte o addirittura eliminate dalla nostra dieta. Sono invece consigliati alcuni tipi di latticini e verdure a foglia verde, proprio perché ricche di calcio. L’igiene orale a casa è molto importante in tema di prevenzione. I consigli sono quelli di lavare sempre i denti dopo i pasti principali, non spazzolare troppo forte e fare attenzione a come vi prendete cura della vostra salute orale. Attenzione perché lo smalto non si rigenera e non abbiamo altre fonti di smalto nel corpo. Possiamo tuttavia fermare il processo di demineralizzazione dei denti grazie all’utilizzo del fluoro e altri utili consigli. Questo può permettere di salvaguardare lo smalto dei denti. Un consiglio naturale è quello di masticare ogni tanto dei chewingum senza zucchero per incrementare la salivazione. Infatti la produzione di saliva serve a proteggere lo smalto dentale ed evitare di incappare in denti demineralizzati. Trattamenti al fluoro contro la demineralizzazione dei denti Abbiamo anticipato che il fluoro è un ottimo elemento per frenare il processo di demineralizzazione denti.  Il fluoro è un minerale presente in natura e serve per fortificare le ossa favorendo i depositi di calcio all’interno delle stesse. Una carenza di fluoro può portare problematiche dentali. L’utilizzo di trattamenti al fluoro è in grado di favore la mineralizzare dei denti o meglio remineralizzazione dei denti rendendoli più forti e lisci. Solitamente un gel al fluoro viene applicato dopo le sedute di igiene professionale dal dentista.  Due sedute all’anno di igiene professionale in poltrona sono sempre consigliate.  Potresti anche comprare un gel al fluoro in farmacia oppure un dentifricio con un contenuto extra di questo elemento. Per prevenire, bloccare o invertire il processo di demineralizzazione dentale affidatevi sempre al dentista professionista.  Prenotate per tempo le sedute di igiene orale professionale e seguite i suoi consigli su alimentazione e procedure di igiene orale “casalinga” che vi verranno forniti durante una visita. Se vi rendete conto che, nell’ultimo periodo, siete soggetti a carie frequenti, problemi alle gengive e i denti si macchiano facilmente, contattate senza esitazione il medico.  Potreste essere nelle prime fasi di un processo di demineralizzazione denti ancora facilmente arrestabile.  Non perdete tempo, per evitare il rischio di perdere lo smalto dentale e subire poi problematiche peggiori. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Retrazione Gengivale

A Cosa Serve la Visita Geriatrica: approfondimento sulla Salute degli Anziani Salute Indice La retrazione gengivale è un particolare tipo di processo per il quale il margine del tessuto gengivale dei denti si consuma o si ritira. Questo porta all’esposizione di una parte di dente maggiore o addirittura della radice del dente stesso. Quando si verifica una recessione gengivale, si formano le cosiddette tasche gengivali. Ossia quegli spazi vuoti tra i denti e il bordo gengivale. Le tasche gengivali favoriscono il proliferare di batteri. Se non trattiamo la retrazione gengivale, succede che il tessuto di supporto e le strutture ossee dei denti si danneggiano gravemente. Tutto questo può avere come risultato finale anche la perdita del dente o dei denti coinvolti. La gengive che si ritirano è un problema odontoiatrico molto comune. La maggior parte delle persone non si accorge subito di avere una recessione gengivale perché questa progredisce in modo graduale. Solitamente è il dentista, durante una seduta di igiene orale o dopo un’esame strumentale, ad accorgersi dell’inizio della gengiva ritirata. Il primo segno di recesso gengivale è solitamente un problema di ipersensibilità dentale. Ci sono altri casi in cui potresti invece notare che un dente sembra più lungo del solito. In genere, si può sentire una sorta di scalino vicino al bordo delle gengive. Il ritiro gengivale non è un problema da ignorare o da tenere in secondo piano. Se hai il timore che le tue gengive si stiano ritirando, parlane con il tuo dentista di fiducia. Infatti ci sono diversi trattamenti che possono riparare la gengiva, ma soprattutto prevenire danni ben peggiori. Perché le gengive si ritirano? Ci sono una serie di fattori e cause che possono causare la retrazione gengivale, tra cui: Malattie parodontali Genetica Spazzolamento aggressivo Scarse cure dentistiche Squilibri ormonali Malattie Parodontali Si tratta di infezioni gengivali batteriche che distruggono il tessuto gengivale e l’osso di supporto che tiene i denti in posizione. Le malattie gengivali sono la principale causa di abbassamento gengive. Genetica e Malattie Gengivali Esistono persone che sono predisposte alle malattie gengivali e di conseguenza alle gengive che si ritirano. In effetti, gli studi dimostrano che il 30% della popolazione può essere predisposto a delle gengive ritirate, indipendentemente da come si prendono cura della propria salute orale. Spazzolamento troppo aggressivo Se utilizzi lo spazzolino con troppa forza o lo fai nel modo sbagliato, lo smalto dei denti rischia di consumarsi e le gengive si ritirano. Cure dentistiche non corrette Spazzolare, usare il filo interdentale e risciacquare in modo inadeguato con un collutorio antibatterico sono i consigli per una corretta igiene orale casalinga. Tuttavia queste operazioni rendono facile la trasformazione della placca in tartaro, una sostanza dura che si accumula tra i denti. Questa sostanza può essere rimossa solo con una pulizia dentale in studio professionale. Se trascurata può portare alla retrazione gengivale. Cambiamenti ormonali Le modifiche dei livelli ormonali che accadono durante la vita di una donna, ma anche durante la pubertà, la gravidanza e la menopausa, rendono le gengive più sensibili e per questo più vulnerabili alla regressione gengivale. Tabacco e Retrazione Gengivale I fumatori hanno grandi possibilità di soffrire più facilmente di gengive che si ritirano. Bruxismo e Retrazione Gengivale Digrignare i denti, stringerli o, come si dice in gergo, bruxare, esercita una forte pressione sui denti, causando il ritiro delle gengive. Denti storti o morso disallineato Quando i denti non aderiscono perfettamente tra di loro, è probabile che venga esercitata troppa forza sulle gengive e sull’osso. Tutto ciò favorisce lo scollamento gengivale. Piercing E Retrazione Gengivale Piercing sulla lingua o sulle labbra, con il metallo, possono sfregare le gengive e irritarle al punto da consumare il tessuto gengivale. Retrazione gengivale: che fare? Gengive ritirate rimedi: cosa dobbiamo fare dunque in caso di gengive che si ritirano per una delle cause che abbiamo appena visto? Una leggera retrazione gengivale può essere curata dal vostro odontoiatria di fiducia semplicemente pulendo in modo approfondito l’area interessata. Durante la pulizia profonda, la placca e il tartaro che si sono accumulati sui denti e sul bordo delle gengive vengono rimossi con cura. L’area radicolare esposta viene levigata per rendere più difficile la nuova formazione di batteri. Vi sono dei casi in cui vengono somministrati antibiotici per eradicare eventuali batteri nocivi rimanenti. Intervento Chirurgico Retrazione Gengivale Nel caso in cui non bastasse la pulizia profonda, a causa di una perdita eccessiva di osso o di tasche gengivali troppo profonde, si deve pensare all’intervento chirurgico. Intervento alle gengive per riparare i danni causati dalla retrazione gengivale. Che tipo di chirurgia viene utilizzata per trattare la recessione gengivale? Gengive che si ritirano rimedi chirurgici: Ridimensionamento e levigatura Rigenerazione ossea Innesto tessuto molle Ridimensionamento del lembo aperto e levigatura radicolare Durante questa procedura, il dentista o il parodontologo (medico gengivale) ripiega il tessuto gengivale interessato, rimuove i batteri nocivi dalle tasche e quindi riposiziona il tessuto gengivale sopra la radice dentale, eliminando così le tasche o riducendone comunque le dimensioni. Rigenerazione ossea per retrazione gengivale Quando l’osso che sostiene i denti è stato distrutto a causa della retrazione delle gengive, viene consigliata dal dentista la rigenerazione ossea. Come nella riduzione della profondità della tasca, il dentista ripiegherà il tessuto gengivale e rimuoverà i batteri. Verrà quindi applicato un materiale rigenerativo, per stimolare l’organismo a rigenerare in modo naturale ossa e tessuti in quella zona della bocca. Dopo che il materiale è stato posizionato, il tessuto gengivale viene fissato sulla radice dei denti interessati. Innesto tessuto e Retrazione Gengivale Un altro modo di curare le gengive ritirate è l’innesto di tessuto molle. Ci sono diverse procedure di innesto. Tuttavia quella più utilizzato nello studio dentistico è solitamente l’innesto di tessuto connettivo. Come funziona? Questo rimedio per le gengive che si ritirano prevede che un lembo di pelle venga tagliato sul palato, mentre il tessuto da sotto il lembo, chiamato tessuto connettivo subepiteliale, viene rimosso e cucito al tessuto gengivale che circonda la radice esposta. Gli altri tipi di innesto sono invece chiamati innesto gengivale libero e innesto

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cura denti in gravidanza

Cura denti in gravidanza

Cura denti in gravidanza Salute Indice Cura denti in gravidanza La cura denti in gravidanza è di fondamentale importanza.  Spesso accade che le donne abbiano dei problemi ai denti durante il periodo di gestazione. Per questo motivo è necessario che intensifichino l’igiene orale.  Difatti, ci sono delle patologie dentali che possono avere effetti negativi sulla gestazione. Ci riferiamo, ad esempio, alla piorrea. È stato dimostrato che possa essere causa della nascita di feti prematuri o sottopeso. Perché i denti peggiorano durante la gravidanza? Ci sono vari motivi alla base del peggioramento della salute dei denti in gravidanza.  Innanzitutto, la donna subisce un cambiamento degli ormoni nel corpo. Aumenta, infatti, il rilascio di progesterone che causa un’alterazione della flora orale.  Inoltre, arriva più sangue alle gengive che, quindi, sono più sensibili e possono sanguinare o infiammarsi. Nei casi più gravi le gengive possono essere colpite da batteri che portano all’allentamento e alla caduta dei denti.  Muta, poi, l’acidità della saliva e questo può danneggiare lo smalto dei denti o generare carie. Anche la frequente emesi può ripercuotersi negativamente sui denti. Oltre alle gengive, altresì i denti diventano più sensibili al freddo e al caldo a causa dei cambiamenti ormonali. Prevenzione  È essenziale intensificare la cura denti in gravidanza per evitare l’insorgenza di grandi problematiche. Cura denti in gravidanza: quali sono le regole da seguire?  Per mantenere una buona igiene orale è opportuno lavarsi i denti 2 volte al giorno, utilizzare il filo interdentale e usare un dentifricio o un collutorio contenenti fluoro.  Per evitare l’infiammazione delle gengive, può essere utile effettuare delicati massaggi con le dita o con uno spazzolino morbido. Se le gengive sanguinano o sono infiammate, potete ricorrere a camomilla e salvia che hanno un effetto disinfettante e calmante.  Oltre a una minuziosa igiene orale e a regolari controlli dal dentista, anche seguire una dieta povera di zuccheri e ricca di frutta e verdura può evitare lo sviluppo di patologie dentali durante la gravidanza.  Gravidanza e dentista Se sorge la necessità di recarsi dal dentista per risolvere patologie dentali, occorre informare il medico della gravidanza. È raccomandabile rimandare a dopo la gestazione gli interventi chirurgici importanti e le estrazioni dentarie. Queste, infatti, richiedono una radiografia che è meglio evitare in stato interessante. Le otturazioni, invece, sono permesse. Anzi, sono indispensabili in caso di carie perché un’infezione potrebbe propagarsi velocemente. Tuttavia, viene utilizzata la plastica per le otturazioni e non l’amalgama.  L’anestesia locale è eseguibile e non comporta rischi per il bambino in quanto viene eliminata in breve tempo dall’organismo.  In ogni caso, la cosa migliore sarebbe rimandare tutti gli interventi non urgenti ma necessari al secondo trimestre. Si possono fare radiografie ai denti in gravidanza? È meglio limitare le radiografie ai casi strettamente necessari e sono assolutamente da non fare nel primo trimestre di gravidanza.  Qualora la radiografia sia indispensabile, vengono fatti indossare alla donna un grembiule di piombo e una protezione in piombo a tutela della ghiandola tiroidea.  Dentista in gravidanza Di norma, consigliamo di effettuare almeno 2 visite di controllo dal dentista durante lo stato di gravidanza e una seduta di igiene professionale ogni 3 mesi per scongiurare eventuali complicazioni.  Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Ipersensibilità dentale

Come si cura l’ipersensibilità dentale? Salute Indice L’Ipersensibilità Dentale è una delle problematiche dentistiche che vengono riferite dai pazienti in modo più frequente. Il problema dei denti sensibili si verifica a causa dell’esposizione della dentina a stimoli termici, chimici o osmotici. Questa esposizione è causa di estrema sensibilità e dolore. Ma che cos’è la dentina? È la parte della struttura del dente che si trova direttamente sotto lo smalto dentale. L’ipersensibilità dentinale è detta anche sensibilità dentinale. Chi ne soffre può accusare un importante limitazione alla qualità generale della vita. Proprio a causa del dolore, che può colpire mentre si fa qualcosa di routine come mangiare qualcosa di freddo o caldo, e il cattivo aspetto estetico. Ipersensibilità dentale cause e fattori La causa di ipersensibilità dentale è l’esposizione della dentina. A sua volta l’esposizione dentinale può avere diverse cause e fattori alla sua origine tra le quali ricordiamo: gengive scoperte spazzolamento dei denti troppo aggressivo recessione gengivale parodontite denti rotti bruxismo placca e tartaro Vi sono anche alcune operazioni dentistiche che possono portare forte sensibilità ai denti. Stiamo parlando ad esempio di otturazioni o inserimento di corone dentali. Tuttavia è bene ricordare che se questa fosse la sola causa di ipersensibilità dentale, il problema tende a risolversi entro un mese dall’intervento. Diagnosi di sensibilità ai denti Per poter affrontare un percorso terapeutico corretto al fine di risolvere l’ipersensibilità dentinale, è importante il giusto approccio diagnostico. In questo modo possiamo verificare l’esatta causa di sensibilità dentale e lavorare correttamente al problema. La diagnosi di sensibilità ai denti inizia con l’anamnesi. Il dentista raccoglie tutte le informazioni utili dal paziente come ad esempio: durata del dolore intensità del dolore fattori esterni che incidono sul dolore Lo specialista odontoiatra, inoltre può utilizzare alcuni strumenti utili alla diagnosi. Strumenti che emettono un getto d’aria o di acqua fredda sul dente sensibile per valutare se questo incide sull’intensità del dolore. Una volta appurata la causa e il tipo di problema di ipersensibilità al dente, è possibile impostare il piano di cura. Trattamento dell’ipersensibilità dentale L’ipersensibilità dentale è possibile risolverla in diversi modi, a seconda anche del problema che vi sta alla base. Tra le operazioni da fare abbiamo ad esempio la rimozione dei fattori che concorrono alla forte sensibilità del dente. I consigli in questo caso sono quello di eliminare cibi troppo acidi dalla dieta, modificare lo spazzolino e lo stile di spazzolamento, oppure anche correggere problemi di occlusione e masticazione. Se questo non bastasse e la sensibilità dei denti è molto forte, possiamo ricorre ad agenti desensibilizzanti. Vi sono diversi prodotti di questo tipo. Vengono suddivisi in base al tipo di utilizzo che viene fatto, se casalingo o professionale in studio dentistico. Agenti desensibilizzanti da casa per ipersensibilità dentale Si tratta del metodo più semplice per trattare una minima sensibilità dentale. Questo perché può essere applicato in autonomia a casa propria. Sempre ovviamente su consiglio ed indicazione del medico curante. In genere questo tipo di prodotti per risolvere il problema dei denti molto sensibili sono in forma di: dentifrici desensibilizzanti collutori chewingum polveri Trattamento in clinica dentistica Questo metodo di trattamento dell’ipersensibilità dentale è sicuramente più efficace, ma è più costoso perché viene fatto in modo mirato sui denti sensibili. A differenza del prodotto casalingo che di solito copre tutta la dentatura. Per questo motivo viene consigliato soprattutto nei casi di forte sensibilità ai denti, con dolore fastidioso e perdurante. Come funziona? Il dentista utilizza dei prodotti a base di nitrato di potassio o fluoruro di sodio al 2%, oppure ancora ossalati o agenti leganti dentinali. Tutti questi agenti desensibilizzanti, lavorano sigillando i tubuli dentinali oppure interrompendo il segnale di impulso nervoso che è causa di dolore dentinale. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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edentulia

Edentulia

A Cosa Serve la Visita Geriatrica: approfondimento sulla Salute degli Anziani Salute Indice L’Edentulia è una condizione debilitante e irreversibile per la quale un paziente si trova senza alcun dente in bocca. In questo caso parliamo di Edentulia Totale. Possiamo risolverla con diversi tipi di impianti dentali e laddove necessario dovremmo ricorrere alla rigenerazione ossea. Sebbene parliamo di Edentulismo nel caso in cui si abbia la mancanza completa dei denti nella nostra bocca, possiamo anche definire Edentulia parziale quella che coinvolge solo una parte di essi. Nonostante la prevalenza della perdita completa dei denti sia diminuita nel corso degli ultimi anni, questa problematica rimane una delle principali malattie orali in tutto il mondo. Soprattutto nelle persone più anziane e in maniera indifferente tra uomini e donne, sebbene in alcuni paesi siano più colpite le donne. In ogni caso, ci sono variazioni di dati sia tra paesi diversi del mondo che all’interno di uno stesso paese come l’Italia Quali fattori incidono sull’Edentulia? Sappiamo che ci sono diversi fattori che vanno a incidere sulle probabilità di soffrire di Edentulismo. Alcuni fattori che possono incidere sull’Edentulia sono, ad esempio: istruzione condizioni economiche stili di vita accesso all’informazione (es. internet) credenze popolari avversione alle cure dentali copertura assicurativa del paziente edentulo Gli studi dimostrano che l’Edentulia è strettamente associata a fattori di tipo sociale ed economico e trova maggior diffusione nei paesi poveri e tra le donne. Per fortuna l’Edentulismo, nonostante sia una condizione irreversibile, si può curare grazie all’uso delle protesi dentarie. Infatti, la maggior parte delle persone sdentate sono anziani che indossano protesi complete in una o entrambe le mascelle. Cos’è l’Edentulismo totale? Ci riferiamo all’Edentulismo totale nel momento in cui, per diverse cause, ci troviamo a non avere più denti in bocca. Questa condizione è irreversibile e il problema va trattato con protesi o impianti dentali. Nei casi più gravi sarà necessario ricorrere prima ad un intervento di rigenerazione ossea dentale. Cos’è l’Edentulia parziale Sebbene la parola Edentulia indichi la completa mancanza di denti nella bocca, con il termine Edentulia parziale, stiamo indicando la mancanza di molti denti (non tutti). L’Edentulismo parziale solitamente precede quello totale. Le cause della forma parziale sono alcune condizioni patologiche della bocca quali gengivite o parodontite non tempestivamente curate. L’impatto dell’Edentulia sulla bocca L’Edentulia parziale o totale ha un forte impatto sulla salute della nostra bocca, ma anche sullo stato di salute generale. Soprattutto quella totale può portare anche ad una perdita ossea. Questo accada quando non risolviamo velocemente il problema della mancanza dei denti con una protesi. Come detto in precedenza, la perdita di osso, ci “costringerà” ad un intervento di rigenerazione ossea dentale. L’impatto sulla salute della bocca del paziente edentulo può essere molto negativo. Ovviamente la mancanza di tutti i denti o la maggior parte (Edentulismo parziale), incide sul modo di alimentarsi e sulla masticazione. La dieta sarà prevalentemente composta da cibi liquidi, facendoci così avere difficoltà a inserire nel nostro organismo una serie di nutrienti utili al corpo umano. Un altro punto negativo relativo alla mancanza dei denti è un cambio, anche sostanziale, della fisionomia del viso. Infatti un Edentulia totale, se non trattata con tempestiva porterà il nostro viso a modificarsi, ad esempio nel mento (protrusione del mento), nelle labbra, nella mascella o mandibola. Edentulismo: come incide sulla salute generale? Esistono diversi studi secondo i quali una condizione di Edentulia totale può influire sulla salute generale in diversi modi, come indicato di seguito: una dieta del paziente edentulo con scarsa assunzione di frutta, verdura e fibre e carotene porta a un aumento del colesterolo e dei grassi saturi oltre a una maggiore prevalenza di obesità che può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e disturbi gastrointestinali aumento dei tassi di alterazioni infiammatorie croniche della mucosa gastrica, cancro del tratto gastrointestinale superiore e del pancreas e tassi più elevati di ulcere peptiche o duodenali maggiore rischio di sviluppare diabete mellito incremento del rischio di anomalie elettrocardiografiche, ipertensione, insufficienza cardiaca, cardiopatia ischemica, ictus e sclerosi della valvola aortica associazione con apnee ostruttive del sonno e disturbi della respirazione durante il sonno Uno studio ha anche dimostrato una possibile associazione tra Edentulia completa e aumento del rischio di malattia coronarica. Dove trattare l’Edentulia a Milano Abbiamo visto molto bene come un paziente con Edentulia soffre di diverse conseguenze deleterie per la salute della bocca e quella generale. Per riassumere le conseguenze orali variano dalla funzione masticatoria compromessa con relativa difficoltà ad alimentarsi in modo corretto, fino ad una generica disabilità sociale e scarsa qualità della vita per la salute orale. Per quanto riguarda la salute generale il paziente edentulo è anche a maggior rischio per diverse malattie cardiovascolari con relativo aumento del tasso di mortalità. Pertanto, gli Odontoiatri, dovrebbero prevenire la perdita dei denti con un’adeguata educazione dentale, con la promozione della salute orale e un alto livello di cure odontoiatriche nel tentativo di assicurare l’esistenza di una dentatura fisiologica. Laddove questo non bastasse, i Dentisti dovrebbero intervenire tempestivamente per non lasciare senza denti il paziente per un periodo di tempo troppo prolungato. Come? Grazie all’utilizzo di protesi e impianti adeguati. Presso il Centro Dentistico Unisalus a Milano, potete trovare Dentisti professionisti in grado di trattare efficacemente i vostri problemi di salute orale e di Edentulismo. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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