La presenza di sangue nelle urine, nota come ematuria, può essere un segnale di diverse condizioni mediche, da disturbi benigni a patologie più gravi.
L’ematuria si manifesta con la colorazione rossastra o marrone dell’urina, visibile a occhio nudo (ematuria macroscopica) o rilevabile solo tramite esami di laboratorio (microematuria nelle urine).
Questa condizione può essere occasionale e senza significato patologico, oppure un campanello d’allarme di disturbi più seri che richiedono approfondimenti diagnostici.
In questo articolo parliamo di:
Valori normali e come si effettuano gli esami delle urine
L’urina di un individuo sano non dovrebbe contenere globuli rossi in quantità rilevabili. Possono essere presenti tracce di sangue nelle urine senza che ciò indichi necessariamente una patologia.
L’esame delle urine è il metodo principale per rilevare eventuali tracce ematiche. I
l test dipstick è un’analisi rapida che individua la presenza di emoglobina, ma può dare falsi positivi.
L’esame del sedimento urinario, invece, consente di contare il numero di globuli rossi, considerando anomala una quantità superiore a 3-5 globuli rossi per campo microscopico.
Per approfondire, si possono eseguire esami ematici per verificare patologie sistemiche o coagulopatie e una citologia urinaria in caso di sospetto tumore. Se l’ematuria è persistente, vengono prescritti esami di imaging come l’ecografia renale o la cistoscopia.
Per una corretta analisi, è necessario raccogliere un campione di urine del mattino, a digiuno. La raccolta deve essere effettuata in un contenitore monouso sterile, che va chiuso accuratamente subito dopo ed è preferibile portare in laboratorio entro due ore. In alcuni casi, può essere richiesto di raccogliere l’urina emessa nell’arco di 24 ore utilizzando contenitori capienti da 2 a 3 litri. Questo tipo di esame è utile per valutare meglio alcune condizioni renali e metaboliche.
Sintomi associati all’ematuria
L’ematuria può manifestarsi in maniera asintomatica, senza altri segnali evidenti, oppure essere accompagnata da diversi disturbi.
Alcuni pazienti riferiscono difficoltà nella minzione o alterazioni del colore dell’urina, che può assumere sfumature rossastre, marroni o addirittura tendere al nero.
Se l’ematuria è di origine infettiva, spesso si associa a una sensazione di bruciore durante la minzione, un bisogno urgente e frequente di urinare e, nei casi più gravi, febbre e brividi.
Quando invece la causa è legata alla presenza di calcoli renali, il paziente può avvertire dolore intenso, localizzato a un lato dell’addome e irradiato verso la schiena, l’inguine e la zona genitale. La presenza di coaguli di sangue nelle urine può causare un’ostruzione temporanea del flusso urinario, provocando fastidio o dolore acuto.
Cause del sangue nelle urine
L’ematuria nelle urine cause può essere dovuta a diversi fattori.
Le infezioni urinarie, come cistiti e pielonefriti, possono provocare sangue nelle urine e bruciore durante la minzione.
La presenza di calcoli renali o vescicali può irritare le vie urinarie, causando urina con sangue e dolore. Anche traumi o esercizio fisico intenso possono determinare microematuria.
Patologie renali come la glomerulonefrite possono causare ematuria vescicale, mentre i tumori delle vie urinarie, come quelli alla vescica, ai reni o alla prostata, possono manifestarsi con sangue dalla vescica o coaguli di sangue nelle urine.
Infine, alcuni disturbi della coagulazione o l’assunzione di farmaci anticoagulanti possono aumentare il rischio di sanguinamento.
Sangue nelle urine negli uomini
Negli uomini, l’ematuria nelle urine può essere correlata a problemi della prostata e disturbi urologici. L’ipertrofia prostatica benigna (IPB) può comprimere l’uretra causando sangue nelle urine dell’uomo senza dolore.
La prostatite, ovvero l’infiammazione della prostata, può invece determinare sangue nelle urine dell’uomo associata a bruciore. Il sanguinamento della prostata può manifestarsi con grumi di sangue nelle urine, indicando una patologia prostatica avanzata.
Negli uomini più anziani, l’ematuria nelle urine è spesso legata a patologie prostatiche o neoplastiche.
Sangue nelle urine nelle donne
Nelle donne, la presenza di sangue nelle urine può derivare da infezioni, disturbi ginecologici o condizioni specifiche.
Il sangue nelle urine senza dolore può essere associato a microematuria nelle urine senza sintomi evidenti. Le cistiti emorragiche sono infezioni urinarie che causano tracce di sangue nelle urine e bruciore. Un’altra possibile causa è l’endometriosi vescicale, una rara condizione in cui il tessuto endometriale cresce nella vescica, provocando dolore e sangue nelle urine.
Nelle donne anziane, la presenza di sangue nelle urine può essere indicativa di patologie vescicali o tumori.
Ematuria: quando approfondire
Come abbiamo anticipato, non sempre la presenza di sangue nelle urine è un segnale grave, ma è necessario consultare un medico se il sanguinamento persiste per più giorni senza una causa apparente. È opportuno rivolgersi a uno specialista se si notano coaguli di sangue nelle urine o se l’ematuria urine è accompagnata da dolore lombare, difficoltà nella minzione o febbre. Particolare attenzione va prestata se si hanno fattori di rischio per tumori urinari o disturbi renali.
Cosa fare in caso di sangue nelle urine
Se si manifesta sangue nelle urine cosa fare?
La gestione dell’ematuria dipende dalla causa sottostante. Il medico potrebbe prescrivere antibiotici se l’origine è un’infezione urinaria. Se vengono individuati calcoli renali o vescicali, può essere necessaria una terapia espulsiva o un trattamento specialistico. In caso di sospette patologie più gravi, vengono consigliati esami diagnostici specifici come cistoscopia o risonanza magnetica per individuare con precisione la causa del sanguinamento.
Negli uomini, una visita urologica è indicata per escludere problemi prostatici o vescicali, mentre nelle donne può essere necessaria una valutazione ginecologica in caso di sospetta endometriosi vescicale o infezioni urinarie ricorrenti. In presenza di sintomi persistenti o ripetuti episodi di ematuria, lo specialista di riferimento resta l’urologo, che può prescrivere esami più approfonditi per determinare la causa esatta.
Conclusione
L’ematuria nelle urine non deve essere sottovalutata. Anche se in alcuni casi può essere transitoria, la sua persistenza può indicare patologie importanti. Se si notano tracce ematiche nelle urine o episodi ripetuti di sangue nelle urine, è essenziale rivolgersi a un medico per una diagnosi accurata e un trattamento tempestivo.