bambini

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Fluoro denti

Come si usa il fluoro sui denti? Salute Indice Il fluoro è un’importante sostanza, presente in piccola quantità nel nostro organismo, concentrata in particolare nelle ossa e nei denti. È un oligoelemento, ovvero, sostanze fondamentali che contribuiscono al corretta crescita e sviluppo. Fluoro denti a cosa serve? In odontoiatria il fluoro svolge sia un ruolo di prevenzione delle carie, in particolar modo nell’infanzia, che nell’estetica dentale. Infatti si inserisce nella cristallizzazione dell’apatite, componente primario nello smalto dentale. Il fluoro è presente in quasi tutti i dentifrici, con la funzione di aumentare la resistenza dello smalto dentale. Grazie alle sue proprietà favorisce il processo di remineralizzazione, consentendo di ostacolare la placca batterica causa primaria del deterioramento delle pareti dentali. Dov’è presente il fluoro? Il fluoro viene assunto principalmente tramite la dieta e dai liquidi che beviamo. Tale sostanza è maggiormente presente nell’acqua e nel tè. Gli altri alimenti che contengono, in quantità più modeste, il fluoro sono vino rosso vino bianco birra caffè uova cerealipane riso carote spinaci asparagi manzo gamberi di mare tonno Controindicazioni L’assunzione eccessiva di fluoro può portare a seri effetti collaterali e controindicazioni. Secondo le normative vigenti la concentrazione massima di fluoro nei dentifrici è di 1500 ppm. Tuttavia, bisogna dire che l’intervallo tra 1000 e 1500 ppm (parti per milione) non è solo sufficiente per il corretto fabbisogno per le pareti dentali ma sicuro. Nei bambini, invece, l’intervallo di ppm scende tra 500-600, per la fascia di età che va dai sei mesi ai sei anni d’età. Per evitare complicazioni al sovradosaggio di fluoro, i dentisti sconsigliano gli integratori di fluoro (in forma di pastiglia o di gocce). In passato venivano consigliati, soprattutto in età pediatrica, per la prevenzione delle carie e per rafforzamento osseo. In particolare, esiste per i bambini esiste una vera e propria procedura di fluoroprofilassi. Fluorosi L’assunzione di fluoro nell’alimentazione quotidiana non deve essere eccessiva. L’assunzione cronica e eccessiva di fluoro può comportare una concentrazione elevata nelle ossa e al relativo rischio di fratture. Questa condizione di iperdosaggio di fluoro viene chiamata, infatti, fluorosi che può colpire bambini e adulti. I sintomi di fluorosi possono manifestarsi con macchie sullo smalto dentale. Queste macchie se sottovalutate o ignorate possono ingiallirsi alterando, così, l’estetica dei denti. Altra complicazione è dovuta alla ipomineralizzazione dei denti.L’eccessiva quantità assunta di fluoro può colpire anche la stabilità dei denti, che tendono a rompersi. Il fluoro, infatti, irrigidisce portando ad avere un carico più basso. Se si manifestano sintomi di fluorosi è consigliabile sottoporsi a una visita presso un dentista. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Apparecchio fisso

L’Apparecchi Fisso Salute Indice L’apparecchio fisso, ovvero non rimovibile, è un dispositivo medico per correggere le malocclusioni ed allineare i denti. È un fondamentale strumento di ortodonzia, perché consente di riallineare i denti con efficacia. Per tanto tempo disponibile solo nella versione in ferro, esteticamente invasiva, oggi si è evoluto nella forma dell’apparecchio fisso colorato o trasparente. Per non parlare poi dell’apparecchio linguale, ancora più discreto. Apparecchio fisso: caratteristiche e tipologie L’ortodonzia fissa si avvale di diverse tipologie di apparecchi fissi. La scelta di uno piuttosto che di un altro dipende dalla situazione che deve essere corretta come: malocclusione, denti storti, palato stretto, eccetera. Gli elementi costitutivi di un apparecchio fisso sono 3: bracket: placchette in metallo o ceramica che vengono applicate sulla superficie del dente utilizzando un’apposita resina; arco ortodontico: un filo di collegamento tra i diversi bracket, che attraversa le arcate dentali; elastici con i relativi ganci: che consentono di ottenere lo spostamento dei singoli denti. Gli elementi vengono posizionati all’inizio del programma ortodontico e poi controllati e regolati periodicamente, ogni 6-8 settimane. Apparecchio fisso tradizionale L’apparecchio fisso tradizionale è quello che ci viene in mente quando pensiamo all’ortodonzia: placchette e filo in metallo, applicato su una o su entrambe le arcate dentali, molto visibile. Apparecchio fisso trasparente L’apparecchio fisso “trasparente” è strutturalmente identico al tradizionale ma ha un minore impatto estetico. La differenza sostanziale è nei materiali utilizzati. Le placchette vengono realizzate in ceramica o comunque in maniera da essere di un colore quanto più simile possibile ai denti. Stesso discorso per il filo di collegamento, il cui metallo viene rivestito per con un colore simile ai denti. Apparecchio fisso colorato per bambini Con i bambini è spesso utilizzata con successo, nel campo dell’ortodonzia, la versione dell’apparecchio fisso tradizionale. Anche in questo caso, la differenza la fa solamente il rivestimento dei bracket e dell’arco. L’effetto è assicurato e può piacere pure agli adulti. Apparecchio Linguale Il miglior risultato estetico viene garantito dall’apparecchio fisso interno, meglio conosciuto come apparecchio linguale. Viene chiamato così perché sta dalla parte della lingua. Ciò che lo rende molto meno visibile degli altri è il suo essere posizionato sulla facciata interna dei denti, invece che su quella esterna. Ci sono si braket che filo, ma è più nascosto. L’Espansore Palatale Nella categoria degli apparecchi fissi rientra anche l’espansore palatale. Si tratta di uno strumento particolare, che si applica sul palato stretto. Essi ha la funzione di allargarlo, creando spazio nelle arcate dentali. Per forma e funzione, quindi, è molto diverso dai comuni apparecchi. Vantaggi della ortodonzia fissa La domanda che molti si pongono è: “meglio l’ortodonzia fissa o quella mobile?” La risposta non può e non deve essere data in modo assoluto e soprattutto deve essere legata esclusivamente a motivazioni professionali. Le domande giuste dovrebbero invece essere: “Quale delle due soluzioni è più utili per risolvere il problema del paziente?”, “Quale viene meglio incontro alle sue necessità?”. Questi sono i veri elementi da utilizzare per prendere una decisione, valutando pro e contro delle diverse opzioni in campo. Ma, quindi quali sono vantaggi e svantaggi dell’apparecchio fisso? Il beneficio principale è sicuramente l’efficacia. Con questa metodologia possono essere raggiunti ottimi risultati in tempi brevi. Tra l’altro, l’azione dell’ortodonzia fissa è indipendente dall’uso che ne fa il paziente, perché non gli è richiesto di metterlo e toglierlo. Svantaggi della Ortodonzia Fissa Gli svantaggi sono essenzialmente legati all’estetica e alla pulizia dei denti, che l’apparecchio rende più difficoltosa. Mantenere una buona igiene orale quando si ha l’apparecchio fisso è fondamentale, perché altrimenti si mette a rischio la salute della bocca. Un altro effetto collaterale può essere legato alla sensazione di dolore, che si può sentire soprattutto nei giorni che seguono le visite di regolazione dell’apparecchio. Si tratta di un dolore assolutamente naturale, segno che la cura sta dando i suoi frutti e che i denti stanno modificando la loro posizione. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Denti sporgenti

Cosa fare per i denti sporgenti? Salute Indice Denti Sporgenti: Cosa Sono?  Con il termine denti sporgenti si fa riferimento a quella condizione in cui i denti anteriori.  In particolar modo gli incisivi superiori, sporgono sul labbro arrivando in alcuni casi a ricoprire il labbro inferiore. Questa condizione è spesso chiamata “denti da coniglio“. Il problema che si pone non è solo estetico ma rappresenta una delle malocclusioni più frequenti. È causata da una dislocazione delle arcate dentali: la mascella (arcata superiore) si trova in una posizione più avanzata rispetto alla mandibola (arcata inferiore). Questo scorretto allineamento viene chiamato retrognazia. Quali sono i rimedi per i denti sporgenti? L’ortodonzia ne offre molti, sia per bambini che per adulti. Le cause dei denti sporgenti sono diverse, riconducibili a due categorie: da una parte, una specifica conformazione di mandibola e palato, dall’altra delle cattive abitudini, presenti soprattutto nei bambini. Cause denti sporgenti La causa dei denti sporgenti possono essere diversi. Queste cause si sviluppano soprattutto nei bambini; di seguito elencheremo le più diffuse. Fattori ereditari Quando uno dei genitori o altri membri della famiglia presentano la stessa problematica è molto probabile che il bambino manifesterà tale sporgenza. Affollamento dentario Per affollamento dentario si intende quando si verifica una differenza tra la dimensione dei denti e la lunghezza della base ossea. Suzione del pollice o del ciuccio Attraverso il continuo succhiare del dito o del ciuccio da parte del bambino si innesca una spinta dei denti superiori in avanti e di quelli inferiori indietro determinando la deformazione delle arcate. Deglutizione atipica Quando si verificano movimenti della lingua che alterano la funzionalità della deglutizione. Il cibo transita maggiormente all’interno della bocca e la lingua compie movimenti scorretti durante l’atto di deglutizione generando così una deglutizione atipica. Complicanze Denti Sporgenti Il problema dei denti sporgenti e della conseguente retrognazia ha un impatto estetico notevole ma spesso ad essere sottovalutati sono i problemi funzionali. Essi possono incidere sulla nostra salute, come ad esempio: difficoltà nella fonazione. La posizione dei denti può influire sulla pronuncia di alcune lettere nel nostro alfabeto tra cui S,F, SH,V e tante altre maggior rischio di frattura o perdita dei denti in caso di urti o caduta. Questo perché non ci sono le labbra a fare scudo ai denti. disturbi respiratori. Chi ha i denti sporgenti è più soggetto a problemi come russamento e apnee notturne problemi nella masticazione disturbi dentali e parodontali Rimedi A seconda della gravità del problema si può ricorrere a diverse soluzioni. Per iniziare è richiesta una prima visita di controllo dal dentista che eseguirà una radiografia ortopanoramica. Successivamente prenderà l’impronta della dentatura che verrà consegnata all’ortodontista. Queste procedure vengono applicate in modo da poter studiare la soluzione migliore e assegnare il piano di cura. Tra le varie soluzioni di ortodonzia che può suggerire il dentista ci sono: apparecchi mobili trasparenti apparecchio di Herbst faccette dentali maschera di Delaire apparecchio fisso o mobile da portare di notte intervento chirurgico maxillo facciale della mandibola, consigliata per adulti o ragazzi dopo i 17 anni Generalmente questi trattamenti ortodontici sono sufficienti per correggere il problema dei denti sporgenti nei bambini. Però è bene programmare un secondo trattamento nel periodo dell’adolescenza ovvero quando la dentizione permanente viene completata. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Dolore dente devitalizzato

Dolore dente devitalizzato: può capitare e perché? Salute Indice Dolore dente devitalizzato: può capitare e perché? Solitamente un dente devitalizzato è definito in modo volgare “morto”, in quanto vedremo che con la devitalizzazione del dente viene rimossa la polpa dentaria e vengono sigillati e chiusi i canali radicolari e la camera dentaria. Tuttavia può capitare di sentire un dolore a un dente devitalizzato subito dopo l’intervento di devitalizzazione (più comune) oppure a distanza di tempo (più raro, ma possibile). Quindi, in questo articolo risponderemo in modo sintetico alla domanda “fa male un dente dopo la devitalizzazione?”. Cominciamo dunque parlando di cos’è la devitalizzazione. Che cos’è la devitalizzazione? Prima di parlare di dolore dente devitalizzato, vediamo in cosa consiste la devitalizzazione. Si tratta della terapia che viene indicata in caso di compromissione della polpa dentaria, ossia una parte del dente che apporta vasi sanguigni e nervi al suo tessuto. Le cause per cui ci affidiamo a questa procedura possono essere carie profonde o necessità protesiche. Alcune volte è necessario rimuovere la polpa compromessa e sostituirla con un’otturazione, in modo tale da difendere le strutture più profonde del dente, da batteri o altre sostanze che possono essere dannose. La devitalizzazione può essere effettuata sia su un incisivo che su un molare o un premolare. Devitalizzare un incisivo o un molare è differente in quanto è diversa la loro struttura. Pertanto l’intervento per un incisivo durerà di meno rispetto a quello per un molare. La devitalizzazione fa male? Vediamo adesso se la devitalizzazione è una procedura che provoca dolore. Dopo quanto ci siamo detti, potreste pensare che la devitalizzazione faccia male. In realtà non è così perché il dentista, prima di procedere con questo intervento, pratica l’anestesia locale. Pertanto tutta la procedura è indolore. Dolore post devitalizzazione Allora perché un dente devitalizzato fa male? Forse penserete che nonostante sia stata eliminata la polpa, il dente non dovrebbe più fare male. In realtà non è così, perché un dente devitalizzato può far male sia nel post intervento, che anche a distanza di tempo. Nel post intervento è del tutto normale. Anche se con le nuove tecniche odontoiatriche il dolore post operazione è ridotto rispetto al passato. Infatti è del tutto normale percepire un fastidio post devitalizzazione. Questo succede poiché il legamento parodontale che unisce il dente all’osso e alla gengiva si infiamma in seguito all’intervento. Il dentista, nel caso di un dente devitalizzato che fa male dopo l’intervento consiglierà sempre impacchi di ghiaccio. Nel caso il dolore fosse più intenso potrebbe anche prescrivere dei Fans (antinfiammatori per via orale). Vediamo ora i motivi per cui un dente dopo devitalizzazione fa male anche a distanza di tempo e il ruolo dei recettori di pressione nella vicenda. Dente devitalizzato dolore a lungo termine Per quanto riguarda invece il dolore dente devitalizzato che permane per un periodo più lungo, possiamo dire che è una situazione più rara, ma che può comunque accadere. Perché il dente devitalizzato fa male alla pressione? Il dolore dente devitalizzato alla pressione succede perché, nonostante l’estrazione della polpa dentaria, i recettori di pressione del dente rimangono attivi. Nel momento in cui tali recettori vengono stimolati in maniera importante (sotto forma di pressione), ecco che abbiamo di nuovo la sensazione di dolore al dente devitalizzato. Ci sono alcuni casi specifici che ci danno la sensazione di male al dente. Il dolore a un dente devitalizzato può essere causato da: infezioni dovute ad infiltrazioni batteriche infiammazioni forti pressioni o shock sul dente Come agire se il dente fa male dopo la devitalizzazione? Prima di darvi alcuni consigli e indicazioni, vi ricordiamo che bisogna agire sulle cause del dolore al dente devitalizzato. Cause che possono essere differenti da persona a persona e da caso a caso. Pertanto chiedete sempre il parere del Dentista, che valuterà la vostra situazione e vi indicherà la strada giusta da seguire. Tra le ipotesi di trattamento di dolore dente devitalizzato, c’è la possibilità di riaprire il dente che fa male, procedere con adeguata pulizia e richiudere i canali. Questo in caso di infiammazione o infezioni dovute a infiltrazioni batteriche. Il tutto viene accompagnato da una terapia antibiotica, anche se questa da sola non basta. La riapertura e la “pulizia” del dente è sempre necessaria in questi casi. Se il dente devitalizzato fa male a causa invece di una pressione eccessiva, bisognerà agire in modo differente. Vediamo come. Solitamente si devitalizza un dente con carie profonde per eseguire poi una ricostruzione o un impianto. Se alla fine del lavoro, il dente non chiude bene e risulta troppo alto, questa situazione porta appunto ad un eccessivo sforzo e pressione del dente trattato. Sarà necessario in questo caso farsi limare il dente in modo che aderisca perfettamente agli altri denti con cui è a contatto. In questo modo si attenuerà la pressione e il dente devitalizzato dolorante smetterà di far male a causa della pressione. In questo caso, come per il dolore post devitalizzazione potrebbero essere prescritti inizialmente dei farmaci antinfiammatori per placare la sintomatica dolorosa. Ovviamente senza sempre abusare dei farmaci e su prescrizione e indicazione del Medico Dentista. Per maggiori informazioni sulla devitalizzazione o se sentite dolore a dente devitalizzato fissate una prima visita senza impegno con lo Studio Dentistico Unisalus Milano. Trovate tutti i contatti all’interno del nostro sito. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? 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Digrignare i denti

A Cosa Serve la Visita Geriatrica: approfondimento sulla Salute degli Anziani Salute Indice Digrignare i denti E’ un fenomeno che, in Odontoiatria e Gnatologia, viene definito Bruxismo. Quando siamo sottoposti a forte stress, soprattutto se prolungato nel tempo, il nostro corpo mette in atto delle “strategie difensive” automatiche per scaricare la tensione nervosa accumulata. Una di queste strategie di difesa è il digrignamento denti, conosciuto anche come bruxismo. Si tratta di un’iperattività della muscolatura masticatoria che si verifica attraverso il digrignamento dei denti (involontario) oppure con la chiusura a scatti della mandibola. Stringere i denti, soprattutto di notte, è una problematica molto comune nelle persone di ambo i sessi e in questo articolo vogliamo approfondire l’argomento. Dandovi anche qualche consiglio utile per risolvere il problema. Nel caso in cui vi fosse capitato di svegliarvi al mattino con un dolore alla mandibola o un fastidio a livello di ATM (articolazione temporo-mandibolare) oppure in generale con problemi a livello cervicale, è possibile che soffriate di bruxismo notturno. Molti sottovalutano il problema o, probabilmente, non lo conoscono appieno e non indagano in tal senso. Ma digrignare i denti nel sonno è una problematica davvero molto comune nelle persone di tutto il mondo. Digrignare i denti: le cause Ad oggi, digrignare i denti, non è causato da situazioni note se non quella dell’accumulo di stress. Abbiamo già visto infatti che il bruxismo è la risposta con cui il nostro corpo alle tensioni accumulate durante il giorno. Per questo motivo tendiamo a digrignare i denti nel sonno. Perché è proprio di notte che scarichiamo tutto lo stress che si accumula durante il giorno. Attenzione a non sottovalutare il problema del bruxismo notturno. Perché porta con se dei naturali strascichi che possono essere davvero molto negativi per il benessere psico-fisico. Ad esempio dolori alle orecchie, all’ATM, alla cervicale, alla schiena e ginocchia, ma soprattutto un senso di stanchezza al risveglio. Non è normale che dopo una notte di sonno, ci sentiamo già stanchi non appena mettiamo giù il primo piede dal letto. Una delle cause di questa situazione è probabile che sia, appunto, il Bruxismo notturno.  Un altro problema che si porta con se l’atto di digrignare i denti è l’erosione o il danneggiamento dello smalto dentale. Situazione che, alla lunga, ci potrebbe portare a ricorre a cure odontoiatriche specifiche. Cosa fare per evitare il bruxismo notturno Per prima cosa dovremmo cercare di evitare in assoluto lo stress. Questo vale non solo per il bruxismo, ma in generale per la salute del nostro organismo. Ridurre le tensioni accumulate durante il giorno è un buon modo per non digrignare durante la notte e abbiamo visto quanto sia importante per lo smalto dentale. Ma questo da solo non basta. Anche cercando di ridurre al minimo lo stress, può sicuramente capitare di trovarci ancora a serrare i denti inconsapevolmente. Allora la soluzione consigliata è quella di utilizzare un bite notturno per proteggere lo smalto dallo sfregamento e per fare in modo che la bocca si chiuda in modo allineato. Questo permette anche di scaricare la tensione del digrignamento evitando di svegliarsi stanchi e indolenziti. Rilassare i muscoli della mascella Se digrignare i denti, vi porta solamente ad un indolenzimento dei muscoli della mascella dovuto alla tensione muscolare, eccovi qualche consiglio utile. Per prima cosa possiamo eseguire un auto massaggio sul muscolo mandibolare (muscolo massetere) esercitando una leggera pressione sulla mandibola per 10 o 15 secondi, rilasciando poi la spinta gradualmente. Ripetiamo questa pressione per cinque o sei volte così da sciogliere la tensione a livello mandibolare, grazie al rilassamento dei muscoli masticatori. Un’altra modalità di massaggio è quella circolare. Effettuiamo a livello della mandibola dei piccoli movimenti rotatori per qualche secondo. Prima in senso orario, poi in senso antiorario. Il consiglio è quello di esercitare solo delle piccole pressione, senza spingere troppo sulla mandibola. Non dovete farvi o sentire male, ma dovete solo massaggiare delicatamente fino a che non sentite la mandibola che si distende e la tensione muscolare che si attenua. Infine, un ultimo blocco di consigli che possiamo dare a chi ha l’abitudine di digrignare i denti di notte sono: dormire in ambienti calmi spegnere di notte tutti i dispositivi elettronici concentrarsi sulla respirazione prima di dormire leggere un libro o fare un bagno caldo prima di andare a letto Digrignare i denti è un problema serio e va affrontato in modo professionale con un esperto odontoiatra o gnatologo. Sarà lui a indicarvi la strategia più adatta per attenuare il disturbo e in caso, realizzare un bite su misura per il vostro caso. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Gnatologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. 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Laser in odontoiatria

Laser in Odontoiatria Salute Indice Il laser in odontoiatria è una buona alternativa al bisturi che consente di intervenire in modo meno invasivo e più preciso. Di norma, non richiede anestesia ed evita il Sanguinamento delle Gengive, il ché si traduce in minori disagi per il paziente. Altri benefici sono la diminuzione sensibile del dolore durante i trattamenti, riduzione o assenza di gonfiore nel post-trattamento e sensibile riduzione dei tempi di guarigione. Evidenti sono i vantaggi derivanti dall’utilizzo di questa tecnologia nei pazienti cardiopatici e nelle donne in gravidanza. Sbiancamento dentale e laser Sempre più diffuso è l’utilizzo del laser in odontoiatria nella procedura dello sbiancamento dei denti in quanto consente di ottenere risultati ottimali in tempi di regola più brevi rispetto a quelli della tecnica tradizionale. È assolutamente indolore e non arreca particolari disagi al paziente. Per contro, gli esiti sono mediamente superiori. Il trattamento si esegue con il ricorso ai prodotti tradizionali (perossido di idrogeno e perossido di carbamide) che, penetrando nello smalto, distruggono le molecole dei pigmenti coloranti. Il laser funge da attivatore di questo processo, accelerandolo e assicurando risultati più duraturi. Laser in odontoiatria pediatrica Per quanto riguarda i pazienti più piccoli (pedodonzia) l’uso del laser in odontoiatria è particolarmente indicato. Perché permette di intervenire sulle carie senza il ricorso al trapano, all’anestesia ed evitando il sanguinamento, aspetti che consentono di eseguire i trattamenti in sicurezza e limitando al massimo le sensazioni di fastidio. Quello che consigliamo a tutti i nostri pazienti, dai più giovani ai più anziani, è parlare sempre con il dentista. Non abbiate timore a fare tutte le domande per risolvere ogni dubbi. Se volete saperne di più su tutti gli utilizzi del laser in Odontoiatria o doveste aver bisogno di fissare un primo consulto senza impegno presso lo Studio Dentistico Unisalus a Milano, non esitate a contattarci. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Seduta di Sbiancamento Dentale con Laser con gli Specialisti del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua Seduta dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Sbiancamento Laser News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Spazzolino Elettrico o Normale?

Spazzolino elettrico o normale? Salute Indice Spazzolino elettrico o normale? Un grande dilemma che accompagna molte persone nella scelta dello spazzolino da denti da utilizzare. Lo spazzolino elettrico è realmente più efficace di quello manuale? Sono in tanti a porsi questa domanda prima di investire nel suo acquisto. Facciamo quindi un po’ di chiarezza ed analizziamo le due tipologie. Questo ci aiuterà ad individuarne pro e contro e potrai valutare tu stesso se i risultati possono giustificare un investimento maggiore e se optare per uno spazzolino elettrico o normale. Spazzolino Elettrico Lo spazzolino elettrico è composto da tre parti separabili: La base di ricarica Il manico, dove sono posizionati i pulsanti di accensione e funzionamento La testina, rimovibile e intercambiabile Diverse sono le tipologie di testina e molteplici sono i movimenti che può compiere. Questi sono ciò che contraddistingue lo spazzolino elettrico da quello manuale. Generalmente, sono tre: Rotazione Oscillazione Pulsazione In base alla funzione e alle caratteristiche dello spazzolino, abbinate a testine specifiche, queste azioni possono essere svolte separatamente o congiuntamente. In ogni caso, è ciò che rende lo spazzolino elettrico in grado di garantire una pulizia molto precisa ed approfondita del cavo orale. Tra le tante testine intercambiabili, alcuni modelli dispongono anche del nettalingua. Che è uno strumento molto importante per rimuovere i batteri che si depositano sopra la nostra lingua e sono tra le cause dell’alito cattivo (o alitosi). Spazzolino Manuale Lo spazzolino manuale o normale lo conosciamo tutti, sin da bambini ce ne viene consigliato un uso quotidiano, nell’ottica di una corretta igiene e prevenzione orale. È bene individuare la durezza delle setole (dure, medie o morbide) più adattata alle nostre esigenze. Se utilizzato in modo corretto, e per un tempo sufficiente, è uno strumento efficace per pulire adeguatamente i denti, ma è proprio dal suo errato utilizzo che possono nascere delle problematiche. Non tutti conoscono e sono in grado di compiere i movimenti correttamente, qui seguito ne elenchiamo solo alcuni: Spazzolare in senso verticale, sempre dalla gengiva al dente Mantenere un’inclinazione delle setole di 45 gradi, per rimuovere la placca da sotto il colletto gengivale Non premere troppo energicamente durante i movimenti Leggi i consigli di Unisalus su come spazzolare i denti per evitare gli errori più comuni. Queste indicazioni possono aiutarci a rispondere alla nostra domanda: spazzolino elettrico o normale? Pro e Contro Ora tiriamo qualche somma, per aiutarti a fare la scelta giusta per il tuo prossimo acquisto. Vantaggi dello spazzolino elettrico: Facilità di utilizzo Maggior efficacia e precisione Grande versatilità, con molteplici funzioni e diverse testine Svantaggi dello spazzolino elettrico: Costo più elevato Necessità di una carica Maggior ingombro Quale scegliere? Individuare il modello migliore ora sta a te farlo, ma valuta bene in base alle tue esigenze. Una soluzione che possiamo consigliare è di dotarti di uno spazzolino elettrico per l’igiene orale da casa e di uno manuale per l’ufficio, per i viaggi o per tutte le situazioni in cui può essere utile portarsi con se uno spazzolino leggero e sempre pronto all’uso. E infine ricorda: un’igiene orale accurata e costante è fondamentale ed efficace, ma non sufficiente! Scopri quali sono i 4 trattamenti principali per una corretta prevenzione odontoiatrica. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Come spazzolare bene i denti

Come Spazzolare Bene i Denti Salute Indice Come spazzolare bene i denti? Questa domanda se la fanno in tanti. Tutti noi ci laviamo i denti più volte durante il giorno. Ma non tutti lo facciamo con la procedura corretta, per beneficiare veramente di questa prativa quotidiana. Lavare i denti è una pratica fondamentale per preservare un buono stato di salute orale. Spesso vengono però commessi errori che possono limitarne i benefici o avere anche ripercussioni. Non è quindi sufficiente spazzolare i denti, ma c’è un modo ben preciso per farlo. Vediamo quindi come spazzolare bene i denti in modo corretto. Il metodo giusto per spazzolare bene i denti Innanzitutto, mai spazzolare i denti con un movimento orizzontale forte e vigoroso. Per 2 motivi: La placca batterica viene spostata e non rimossa, col rischio che si depositi in spazi interdentali più difficili da pulire Le gengive si ritirano, poiché lo sfregamento orizzontale è tra le cause del distaccamento della gengiva dai colletti dentali Come muovere quindi lo spazzolino: In senso verticale, sempre dalla gengiva al dente Con un inclinazione di 45 gradi, per rimuovere la placca da sotto il colletto gengivale In modo delicato, evitando di premere eccessivamente Una buona raccomandazione è abituarsi a compiere il movimento tramite il polso e non il braccio, così da averne un controllo preciso. Ma se riscontrassi delle difficoltà, prova uno spazzolino elettrico: leggi la nostra guida Spazzolino elettrico o manuale? Pro e contro. Ecco quindi come spazzolare bene i denti. Ma vediamo nello specifico come prestare attenzione a tutte le zone della bocca. I Denti e le Gengive Una volta imparato il giusto movimento, è importante non trascurare zone della bocca, anche quelle meno raggiungibili. Segui questi consigli: Spazzola attentamente tutti i denti, anche quelli in fondo Non tralasciare la parte interna della dentatura Ricorda di pulire gli interstizi dentali col movimento laterale dopo aver spazzolato la superficie di masticazione da dietro verso avanti. Gli Spazi interdentali La placca tende ad accumularsi al colletto dei denti e negli spazi interdentali, è lì che occorre concentrare l’azione dello spazzolino. Ma da solo non basta, ricorda queste 2 raccomandazioni: Utilizza il filo interdentale almeno una volta al giorno Prenota un trattamento di igiene dentale professionale ogni 6 mesi per una completa prevenzione orale Leggi tutti i consigli di Unisalus sulla Prevenzione Odontoiatrica. Alito Fresco Lavarsi i denti è una pratica necessaria all’asportazione di placca, ma può aiutare anche per avere un alito più fresco e profumato. Leggi i nostri consigli su come combattere l’alitosi. Ora possiedi tutti i segreti su come spazzolare bene i denti, fanne tesoro per un sorriso sempre in forma! Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Igiene Dentale con gli Specialisti del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua Igiene dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Igiene Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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