denti bianchi

Tartaro

A cosa è dovuto il tartaro? Salute Indice La cattiva e inadeguata igiene orale è il primo fattore scatenante nella formazione del tartaro. Infatti, è un problema molto comune dovuto alla presenza di placca dentale. Quindi, è molto importante non sottovalutarlo, poiché favorisce l’incidenza di altre patologie. Scopriamo insieme come rimuoverlo. Differenza tra tartaro e placca Spesso si confonde la placca con il tartaro oppure si pensa che sia la stessa cosa. Invece, nonostante siano collegati tra loro, sono due elementi ben distinti. Tuttavia, si può dire che è una conseguenza diretta della placca. La placca dentale è una patina che si deposita sulla superficie dei denti ed è composta da residui alimentari, amalgamata con batteri e cellule morte. A causa di una reazione chimica provocata da sali minerali della saliva, la placca si calcifica sulla superficie dentale. In un secondo momento il miscuglio che si è creato forma, così, la calcificazione. Il tartaro, a differenza della placca, solitamente è ben visibile anche a occhio nudo e può avere diverse tonalità di colore da giallastro al nero. Diversi tipologie di tartaro Esso può essere classificato in due tipi: sopragengivale e sottogengivale. Vediamoli di seguito nel dettaglio. Tartaro Sopragengivale Il tartaro sopragengivale, si deposita sopra la gengiva. Sono visibili, dunque, incrostazioni bianche o giallastre che si deposita sulla gengiva, fino a ricoprire parte della superficie dentale. Tartaro Sottogengivale Il tartaro sottogengivale, invece, è il più pericoloso. Questo perché si viene a formare sotto la gengiva e non è visibile a occhio nudo. Di norma questo tipo è di colore più scuro, perché prende la suo colore dal sangue. Per individuare questa tipologia occorre un esame radiografico. La sua rimozione è molto importante, perché contribuisce a creare altre patologie come la parodontite. Patologie Sono sufficienti 24 ore alla placca, depositata sulla superficie dentale, per formare il tartaro. Per questo motivo l’igiene dentale è fondamentale per non andare incontro a complicanze e per benessere della bocca. Oltre alla cattiva igiene orale, ci sono altri fattori che possono generare la calcificazione, come l’eccessiva salivazione e i denti storti. Il tartaro può essere la causa di altre patologie come carie, infiammazioni e gengivite. Come si rimuove il tartaro? Esistono svariati metodi naturali per la sua rimozione: bicarbonato di sodio trattamento dall’igienista dentale Il bicarbonato di sodio, ad esempio, elimina i batteri impedendo così la formazione della placca. Tuttavia, la soluzione migliore per la sua rimozione è rivolgersi a un igienista dentale, che grazie alla sua professionalità eliminerà tutto il tartaro formato sulla superficie dentale. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Seduta di Igiene Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Seduta Igiene Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Fluoro denti

Come si usa il fluoro sui denti? Salute Indice Il fluoro è un’importante sostanza, presente in piccola quantità nel nostro organismo, concentrata in particolare nelle ossa e nei denti. È un oligoelemento, ovvero, sostanze fondamentali che contribuiscono al corretta crescita e sviluppo. Fluoro denti a cosa serve? In odontoiatria il fluoro svolge sia un ruolo di prevenzione delle carie, in particolar modo nell’infanzia, che nell’estetica dentale. Infatti si inserisce nella cristallizzazione dell’apatite, componente primario nello smalto dentale. Il fluoro è presente in quasi tutti i dentifrici, con la funzione di aumentare la resistenza dello smalto dentale. Grazie alle sue proprietà favorisce il processo di remineralizzazione, consentendo di ostacolare la placca batterica causa primaria del deterioramento delle pareti dentali. Dov’è presente il fluoro? Il fluoro viene assunto principalmente tramite la dieta e dai liquidi che beviamo. Tale sostanza è maggiormente presente nell’acqua e nel tè. Gli altri alimenti che contengono, in quantità più modeste, il fluoro sono vino rosso vino bianco birra caffè uova cerealipane riso carote spinaci asparagi manzo gamberi di mare tonno Controindicazioni L’assunzione eccessiva di fluoro può portare a seri effetti collaterali e controindicazioni. Secondo le normative vigenti la concentrazione massima di fluoro nei dentifrici è di 1500 ppm. Tuttavia, bisogna dire che l’intervallo tra 1000 e 1500 ppm (parti per milione) non è solo sufficiente per il corretto fabbisogno per le pareti dentali ma sicuro. Nei bambini, invece, l’intervallo di ppm scende tra 500-600, per la fascia di età che va dai sei mesi ai sei anni d’età. Per evitare complicazioni al sovradosaggio di fluoro, i dentisti sconsigliano gli integratori di fluoro (in forma di pastiglia o di gocce). In passato venivano consigliati, soprattutto in età pediatrica, per la prevenzione delle carie e per rafforzamento osseo. In particolare, esiste per i bambini esiste una vera e propria procedura di fluoroprofilassi. Fluorosi L’assunzione di fluoro nell’alimentazione quotidiana non deve essere eccessiva. L’assunzione cronica e eccessiva di fluoro può comportare una concentrazione elevata nelle ossa e al relativo rischio di fratture. Questa condizione di iperdosaggio di fluoro viene chiamata, infatti, fluorosi che può colpire bambini e adulti. I sintomi di fluorosi possono manifestarsi con macchie sullo smalto dentale. Queste macchie se sottovalutate o ignorate possono ingiallirsi alterando, così, l’estetica dei denti. Altra complicazione è dovuta alla ipomineralizzazione dei denti.L’eccessiva quantità assunta di fluoro può colpire anche la stabilità dei denti, che tendono a rompersi. Il fluoro, infatti, irrigidisce portando ad avere un carico più basso. Se si manifestano sintomi di fluorosi è consigliabile sottoporsi a una visita presso un dentista. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Quando e perché cambiare spazzolino

Quando e perché cambiare lo spazzolino? Salute Indice Cambiare lo spazzolino abitualmente è importante sia per mantenere una buona cura orale sia per evitare che batteri e funghi possano proliferare sulle sue superfici. Quando e perché cambiare lo spazzolino? Per una buona igiene dentale è importante sapere che, in linea di massima, lo spazzolino va cambiato almeno una volta ogni 3 mesi. Altro segnale che lo spazzolino andrebbe cambiato è quando notate le setole diventano più fragili e meno compatte. Anche la maggior parte dei dentisti raccomanda questa pratica. Col tempo gli spazzolini da denti passano attraverso la normale usura e diventano meno efficaci rimuovendo la placca da denti e gengive. Anche studi che sono stati condotti hanno scoperto che le setole si rompono e perdono di efficacia dopo circa 3 mesi. Il deterioramento delle setole è molto frequente, soprattutto se i denti vengono lavati con frequenza e con movimenti energici. Altra considerazione da fare, e che i germi possono nascondersi e accumularsi tra le setole dello spazzolino. Questo fattore rende molto importante cambiare spazzolino dopo aver avuto malattie infiammatorie come il raffreddore per non rischiare ulteriori infezioni. Dopo l’uso, bisogna assicurarsi risciacquare e asciugare accuratamente lo spazzolino, riporlo scoperto in posizione verticale e tenerlo lontano dagli altri spazzolini da denti usati. Quando si è in viaggio, è buona norma coprire la testa dello spazzolino per proteggerla e ridurre la diffusione di germi. Se non si ricorda con esattezza quanto tempo è passato da quando l’hai cambiato, bisogna prestare particolare attenzione alle condizioni in cui si trova la testina dello spazzolino. Se le setole sono usurate, sfilacciate o sfilacciate, o soprattutto se vedi cambiamenti di colore scuro, che è un segno di muffa. Cosa succede se non si cambia lo spazzolino? Come già detto in precedenza batteri e fungo si accumulano sulle setole dello spazzolino, ma non solo. Ci sono anche una serie di altri rischi e problemi rilevanti associati alla mancata sostituzione dello spazzolino. Un rischio sicuramento è quello di danneggiare le gengive, poiché i vecchi spazzolini da denti diventano inefficaci con la rimozione della placca dai denti, che porta alla gengivite. Se la Gengivite, non viene trattata, porta all’infezione, che può causare la caduta dei denti. Inoltre, ancora più sgradevole, ci si può ammalarti a causa di spazzolini da denti usati troppo. Infatti, sullo spazzolino da denti, infatti può crescere la muffa oppure puoi ingerire particelle indesiderate se lo spazzolino è conservato vicino a una toilette. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Estate e denti

Estate e Denti Salute Indice Durante l’estate si tende a trascurare la cura dei denti, questo può per dannoso la salute orale. Infatti, le carie ed altri problemi, non spariscono con l’inizio delle belle giornate. Anzi, le minacce aumentano con l’estate: caldo minore attenzione alla pulizia dei denti cambio di abitudini alimentari. Con un po’ di cura, però, si può tenere tutto sono controllo i rischi e mantenere un sorriso impeccabile anche in vacanza. Un modo per proteggere i denti, però, c’è ed è quello di evitare alcune cattive abitudini che possono compromettere la nostra salute orale. Estate e Denti fattori di rischio Per capire come fare per evitare complicanze dentali durante le vacanze, è utile ragionare sulle possibili cause. Cosa succede, in estate, che può mettere a repentaglio la salute orale? Le problematiche possono essere di due tipi, da una parte dei fattori ambientali e le cattive abitudini. Alimentazione In estate e con il caldo possono aumentare i problemi di sensibilità dentale. Questo aumento è dovuto ad un aumento di consumo di cibi e bevande acide (frutta, verdura, suchi di frutta, ecc.), possono causare una superficiale demineralizzazione dei denti. Questa condizione è associata ad un loro consumo a temperature fredde che aumentano la  sensibilità dentale soprattutto nei pazienti con recessioni gengivali, usure dentali, parodontopatie o carie. Problemi più seri posso derivare da gli aperitivi all’aperto in riva al mare o le passeggiate serali in centro città.  Quindi ci si ritrova a consumare con molta frequenza cibi e bevande ricche di zuccheri, che non aiutano la salute dentale. Dai gelati ai cocktail (alcolici e non), sono bombe infettive per i nostri denti. Igiene dentale meno frequente Durante l’estate si va spesso fuori in gita o al mare e si tralascia di più la cura dei denti. Quando comporta canon lavare con la giusta frequenza i denti o a non spendere tempo con il filo interdentale. Talvolta le persone si trovano a non lavarsi i  denti per giorni ricorrendo a caramelle e gomme da masticare che contengono zuccheri che possono aumentare la formazione di carie. Consigli utili Questi sono sono dei semplici consigli per preservare i propri denti anche in vacanza: prima di partire per le vacanze prenota una visita dal visita dal tuo dentista. Un trattamento di pulizia professionale non combatte le cattive abitudini, ma certamente fa stare più tranquilli evita di esporti al sole nelle ore più calde della giornata. bevi molta acqua Crea un kit da viaggio per la tua igiene dentale E infine, lavati frequentemente i denti con attenzione Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Dentifricio Desensibilizzante

Dentifricio Desensibilizzante Salute Indice Quando bisogna usare un dentifricio desensibilizzante e di cosa si tratta? I casi in cui il vostro dentista vi consiglierà di utilizzare questo particolare tipo di dentifricio riguardano soprattutto l’ipersensibilità dentale. Quest’ultima è una problematica molto comune che può essere scatenata da un normale sfregamento dello spazzolino sui denti e sulle gengive. Come ci accorgiamo di soffrire di ipersensibilità dentinale? Molto semplice. Ce ne accorgiamo, quando avviene il contatto dei denti con cibi troppo caldi o troppo freddi. A volte può anche capitare che cibi molto acidi o molto zuccherini contenuti in alcuni piatti, possano scatenare questo disturbo. Come risolvere la situazione? Diversi studi dimostrano che alcuni dentifrici desensibilizzanti presenti sul mercato possono aiutare ad affrontare in maniera efficace il problema dell’ipersensibilità. Il dentifricio desensibilizzante contiene principi attivi che bloccano i segnali del dolore che viaggiano tra la superficie del dente e i nervi sensoriali all’interno. Gli ingredienti che fanno parte normalmente di un dentifricio desensibilizzante, vengono divisi in due gruppi a seconda della funzione: bloccare l’impulso nervoso riparare lo smalto e chiudere i tubuli dentinali Il primo gruppo di dentifrici potrebbe contenere: nitrato di potassio o cloruro di potassio. Mentre il secondo gruppo potrebbe contenere queste sostanze: cloruro di stronzio, fluoruro amminico, fluoruro stannoso, fluoruro di sodio, cloruro di potassio ad alte concentrazioni, fosfosilicato di calcio e sodio. Ingredienti del dentifricio desensibilizzante L’azione del potassio e dei suoi derivati consiste nell’interrompere la trasmissione dello stimolo nervoso che causa il fastidio. Stiamo parlando dunque del primo gruppo di dentifrici desensibilizzanti che vi abbiamo citato. Per quanto riguarda invece lo stronzio, ci sono state alcune preoccupazioni. Questo perché è noto che alte dosi di stronzio possano causare lievi effetti collaterali come mal di testa, diarrea e mal di stomaco. Inoltre non sembra che lo stronzio sia poi così efficace nell’alleviare i sintomi dell’ipersensibilità dentinale. Date le preoccupazioni sulla sua sicurezza, non lo troverai in tutti i dentifrici desensibilizzanti. L’effetto migliore sembra invece che sia dato dall’arginina in combinazione con il bicarbonato di calcio. Questi 2 elementi riescono a migliorare l’occlusione naturale dei tubuli dentinali e alleviano i sintomi dell’ipersensibilità. Quando aspettarsi risultati Non aspettarti che grazie al dentifricio desensibilizzante il sollievo sia immediato. Infatti possono essere necessarie anche alcune settimane prima che i benefici del dentifricio abbiano effetto. Si consiglia poi un utilizzo costante e prolungato nel tempo per arrivare ad un evidente risultato nella gestione del fastidio ai denti e alle gengive. Come abbiamo già detto, l’efficacia del dentifricio desensibilizzante dipende in gran parte dagli ingredienti all’interno del tubo. Quale dentifricio desensibilizzante scegliere? Il giusto dentifricio desensibilizzante può aiutare a ridurre al minimo la sensibilità dei denti. Ciò abbasserà il dolore e migliorerà la qualità della vita. Tuttavia la scelta non dovrebbe essere presa alla leggera in caso di ipersensibilità. Ma andrebbe concordata con il vostro dentista di fiducia che saprà consigliarvi il miglior dentifricio desensibilizzante per il vostro caso. Quando andare dal dentista? Non bisogna sottovalutare il problema, ma per tenere sempre sotto controllo la situazione è meglio farlo con l’aiuto di un dentista. Prima che la situazione degeneri in problematiche più complesse da gestire, come la ricostruzione dei colletti scoperti, la devitalizzazione o interventi chirurgici per il riposizionamento della gengiva ritirata. Per quanto efficace sia il dentifricio desensibilizzante, affronta solo i sintomi della sensibilità dei denti. Se hai a che fare con denti sensibili, questo potrebbe essere parte di un problema più ampio, che solo il tuo dentista può risolvere. Per questo motivo, si devono fare visite di controllo regolari dal professionista, unitamente a sedute di igiene professionale periodiche. La prevenzione principale parte sempre e comunque da casa vostra. Quindi bisogna lavarsi spesso e correttamente i denti e seguire le buone norme di igiene orale consigliate dal dentista. Un consiglio dai medici Uno dei consigli che molti Odontoiatri ci danno per massimizzare l’efficacia del prodotto è questo. Dopo aver lavato i denti bisognerebbe massaggiare specificatamente le zone sensibili con il dito e un poco di dentifricio. Se siamo invece di fronte ad una sensibilità più generalizzata e non localizzata, allora bisognerebbe usare un collutorio per denti che abbia caratteristiche uguali o simili al dentifricio desensibilizzante. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentistica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentistica News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Come sbiancare i denti a casa

Come Sbiancare i Denti a Casa? Salute Indice Oggi vi parleremo di come sbiancare i denti a casa. Partiamo però dal presupposto che lo sbiancamento fai da te può essere utile in alcuni casi e con “parsimonia”, ma dall’altro lato sappiamo che un abuso di queste pratiche può portare a controindicazioni importanti. Quando affidarsi ad uno specialista e quando sbiancare i denti a casa? Effettuare uno sbiancamento denti fai da te non è sempre il modo migliore per avere denti sani e puliti. Spesso è opportuno rivolgersi al tuo odontoiatra per una corretto trattamento, al fine di evitare danni allo smalto dei denti. Ricordiamo che i trattamenti effettuati da uno specialista hanno sempre risultati migliori.  Ciò detto, in questo articolo su come sbiancare i denti a casa, ti indicheremo i trattamenti naturali  per eseguire uno sbiancamento fai da te. Sbiancamento dei denti a casa? Vediamo in questa lista come sbiancare i denti a casa e quali strumenti utilizzare. I trattamenti che si possono utilizzare da casa  sono numerosi, ma vanno sempre usati con moderatezza e sono i seguenti: Bicarbonato di sodio Succo di limone Salvia Acido Malico Legno di noce Radice di Araak Vi spiegheremo come sbiancare i denti a casa con questi strumenti, ma fate sempre attenzione ad utilizzarli. Sicuramente non dovete abusarne. Chiedete sempre consiglio al vostro dentiste di fiducia, soprattutto se avete problemi di ipersensibilità. Il bicarbonato di sodio Il bicarbonato di sodio è uno dei trattamenti  fai da te più utilizzati  per sbiancare i denti. Bisogna metterne un velo sullo spazzolino umido e lavarsi i denti delicatamente, evitando di sfregare eccessivamente. Questo per non corrodere lo smalto e fare danni che possano essere peggiori rispetto ai benefici. Chiedi sempre al Dentista. Il succo di limone L’acido contenuto al suo interno è antibatterico grazie alla concentrazione di vitamina C e funge da sbiancante naturale eliminando le macchie e rinforzando le gengive. Controindicazioni del limone e del bicarbonato Ci sono tuttavia delle controindicazioni all’utilizzo del succo di limone. Utilizzare spesso questo trattamenti si rischia di rovinare lo smalto. Bicarbonato e succo di limone aumentano il PH del cavo orale alterando la flora batterica  Possono aumentare la sensibilità del dente   La salvia Questo è un altro trattamento in grado di rimuovere le macchie e sbiancare naturalmente i denti, ma è anche un ottimo rimedio per l’alitosi. Controindicazioni all’uso della salvia Non sono tante le controindicazioni all’uso della salvia. Tuttavia, utilizzare la salvia per più di due volte a settimana rischia di aumentare la sensibilità dentale. L’Acido Malico Lo si può trovare all’interno del succo di mele verdi e si può utilizzare saltuariamente come collutorio sbiancante. Aumentando cosi la luminosità dei denti. La cenere del legno di noce Trattamento che si può utilizzare per lo sbiancamento fai da te grazie all’idrossido di potassio contenuto al suo interno. Controindicazioni al legno di noce La cenere del legno di noce può causare bruciore all’interno del cavo orale.  La Radice dell’albero di Araak  Infine, questa radice, è uno dei trattamenti più antichi che si conoscono. La si può trovare nelle erboristerie, va strofinata sui denti per avere un effetto sbiancante naturale, è in parte antibatterica e contiene fluoruro, silicio e vitamina C. Controindicazioni a questa radice Ecco invece le possibili controindicazioni: Sfregare eccessivamente i denti con la  radice provoca abrasione e il rischio di rovinare lo smalto dentale Può aumentare l’ipersensibilità dentale. Come sbiancare i denti consiglio per il mantenimento Concludiamo il nostro articolo su come sbiancare i denti a casa parlando delle operazioni di mantenimento del sorriso. Per prolungare e mantenere l’effetto sbiancante dei denti consigliamo sempre una corretta igiene orale. Come? Spazzolando i denti con spazzolini a setole morbide dopo ogni pasto. Infine consigliamo anche di utilizzare dentifrici con sostanze sbiancanti e di evitare se possibile l’assunzione di caffe e fumo della sigaretta cosi da avere un sorriso perfetto. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Laser in odontoiatria

Laser in Odontoiatria Salute Indice Il laser in odontoiatria è una buona alternativa al bisturi che consente di intervenire in modo meno invasivo e più preciso. Di norma, non richiede anestesia ed evita il Sanguinamento delle Gengive, il ché si traduce in minori disagi per il paziente. Altri benefici sono la diminuzione sensibile del dolore durante i trattamenti, riduzione o assenza di gonfiore nel post-trattamento e sensibile riduzione dei tempi di guarigione. Evidenti sono i vantaggi derivanti dall’utilizzo di questa tecnologia nei pazienti cardiopatici e nelle donne in gravidanza. Sbiancamento dentale e laser Sempre più diffuso è l’utilizzo del laser in odontoiatria nella procedura dello sbiancamento dei denti in quanto consente di ottenere risultati ottimali in tempi di regola più brevi rispetto a quelli della tecnica tradizionale. È assolutamente indolore e non arreca particolari disagi al paziente. Per contro, gli esiti sono mediamente superiori. Il trattamento si esegue con il ricorso ai prodotti tradizionali (perossido di idrogeno e perossido di carbamide) che, penetrando nello smalto, distruggono le molecole dei pigmenti coloranti. Il laser funge da attivatore di questo processo, accelerandolo e assicurando risultati più duraturi. Laser in odontoiatria pediatrica Per quanto riguarda i pazienti più piccoli (pedodonzia) l’uso del laser in odontoiatria è particolarmente indicato. Perché permette di intervenire sulle carie senza il ricorso al trapano, all’anestesia ed evitando il sanguinamento, aspetti che consentono di eseguire i trattamenti in sicurezza e limitando al massimo le sensazioni di fastidio. Quello che consigliamo a tutti i nostri pazienti, dai più giovani ai più anziani, è parlare sempre con il dentista. Non abbiate timore a fare tutte le domande per risolvere ogni dubbi. Se volete saperne di più su tutti gli utilizzi del laser in Odontoiatria o doveste aver bisogno di fissare un primo consulto senza impegno presso lo Studio Dentistico Unisalus a Milano, non esitate a contattarci. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Seduta di Sbiancamento Dentale con Laser con gli Specialisti del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua Seduta dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Sbiancamento Laser News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Come spazzolare bene i denti

Come Spazzolare Bene i Denti Salute Indice Come spazzolare bene i denti? Questa domanda se la fanno in tanti. Tutti noi ci laviamo i denti più volte durante il giorno. Ma non tutti lo facciamo con la procedura corretta, per beneficiare veramente di questa prativa quotidiana. Lavare i denti è una pratica fondamentale per preservare un buono stato di salute orale. Spesso vengono però commessi errori che possono limitarne i benefici o avere anche ripercussioni. Non è quindi sufficiente spazzolare i denti, ma c’è un modo ben preciso per farlo. Vediamo quindi come spazzolare bene i denti in modo corretto. Il metodo giusto per spazzolare bene i denti Innanzitutto, mai spazzolare i denti con un movimento orizzontale forte e vigoroso. Per 2 motivi: La placca batterica viene spostata e non rimossa, col rischio che si depositi in spazi interdentali più difficili da pulire Le gengive si ritirano, poiché lo sfregamento orizzontale è tra le cause del distaccamento della gengiva dai colletti dentali Come muovere quindi lo spazzolino: In senso verticale, sempre dalla gengiva al dente Con un inclinazione di 45 gradi, per rimuovere la placca da sotto il colletto gengivale In modo delicato, evitando di premere eccessivamente Una buona raccomandazione è abituarsi a compiere il movimento tramite il polso e non il braccio, così da averne un controllo preciso. Ma se riscontrassi delle difficoltà, prova uno spazzolino elettrico: leggi la nostra guida Spazzolino elettrico o manuale? Pro e contro. Ecco quindi come spazzolare bene i denti. Ma vediamo nello specifico come prestare attenzione a tutte le zone della bocca. I Denti e le Gengive Una volta imparato il giusto movimento, è importante non trascurare zone della bocca, anche quelle meno raggiungibili. Segui questi consigli: Spazzola attentamente tutti i denti, anche quelli in fondo Non tralasciare la parte interna della dentatura Ricorda di pulire gli interstizi dentali col movimento laterale dopo aver spazzolato la superficie di masticazione da dietro verso avanti. Gli Spazi interdentali La placca tende ad accumularsi al colletto dei denti e negli spazi interdentali, è lì che occorre concentrare l’azione dello spazzolino. Ma da solo non basta, ricorda queste 2 raccomandazioni: Utilizza il filo interdentale almeno una volta al giorno Prenota un trattamento di igiene dentale professionale ogni 6 mesi per una completa prevenzione orale Leggi tutti i consigli di Unisalus sulla Prevenzione Odontoiatrica. Alito Fresco Lavarsi i denti è una pratica necessaria all’asportazione di placca, ma può aiutare anche per avere un alito più fresco e profumato. Leggi i nostri consigli su come combattere l’alitosi. Ora possiedi tutti i segreti su come spazzolare bene i denti, fanne tesoro per un sorriso sempre in forma! Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Igiene Dentale con gli Specialisti del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua Igiene dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Igiene Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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