estetica dentale

Sorriso gengivale

Che cos’è il sorriso gengivale? Salute Indice Si parla di Sorriso Gengivale o Gummy Smile, noto in termini medici come esposizione gengivale eccessiva, quando sorridi e si vede troppo tessuto gengivale sopra i denti superiori. Non esiste una definizione fissa di sorriso gengivale, in quanto non è un problema medico di per sé. Un Sorriso Gengivale si basa principalmente sulla percezione personale. Tuttavia, ci sono stati studi per determinare ciò che le persone considerano un’eccessiva esposizione Gengivale. Nella maggior parte dei casi, i soggetti coinvolti hanno valutato i sorrisi come attraenti quando sono visibili 2 millimetri o meno di tessuto gengivale. A circa 3 millimetri o più, il sorriso si riteneva gengivale. La condizione, inoltre, sembra essere più comune nelle donne rispetto che agli uomini. “Gummy Smile”: cause Anche se non è considerato una condizione medica, possiamo comunque discutere quali siano le cause di un Sorriso Gengivale. Ovviamente, queste cause sono tutte legate a denti, labbra, mascella e gengive. Cioè, i componenti chiave che determinano l’estetica del sorriso di una persona. Le cause più comuni delle Gengive sporgenti includono: denti che appaiono corti e rimangono parzialmente coperti da tessuto gengivale denti piccoli rispetto alle gengive, principalmente per via della genetica un labbro superiore troppo corto che non copre le gengive un labbro superiore di lunghezza normale quando il viso è a riposo ma che si solleva troppo quando si sorride, esponendo così molto tessuto gengivale. ipertrofia gengivale (tessuto gengivale ingrossato). ipersviluppo mascellare (crescita eccessiva della mascella superiore che fa gonfiare le gengive). protrusione della mascella. Solitamente la causa alla base di un sorriso gengivale è genetica, quindi non c’è nulla che si possa fare per prevenirlo. Sorriso gengivale rimedi Sono disponibili diverse opzioni per correggere un “Gummy Smile“, a seconda della causa principale alla base del problema. Ortodonzia Sorriso Gengivale Se il motivo dell’eccessiva esposizione gengivale è lieve ed è causato da problemi ortodontici della mascella o dei denti, può essere risolto solo con apparecchi ortodontici. Ad esempio, utilizzando gli apparecchi giusti è possibile spostare il morso nella posizione corretta e far apparire le gengive grandi meno prominenti. Correzione sorriso gengivale: un altro modo per risolvere il problema sono le faccette dentali. Queste possono essere utilizzate per far sembrare più lunga la dentatura superiore e migliorare, così, il rapporto dente-gengiva quando i denti sono troppo corti a causa dell’usura o della genetica. Sorriso gengivale intervento Quando la causa di un “Gummy Smile” è una protrusione della mascella da moderata a grave, i trattamenti potrebbero diventare più invasivi e richiedere un certo tipo di intervento chirurgico. Queste opzioni includono: gengivectomia. Consiste nel rimuovere il tessuto gengivale in eccesso e rimodellare il restante per esporre più denti chirurgia di allungamento della corona. È un intervento chirurgico per allungare la corona dei denti quando questi non sono completamente fuoriusciti. Si rimuove il tessuto gengivale e/o osseo per esporre una parte maggiore del dente, consentendo alle gengive di ritirarsi nella posizione corretta chirurgia della mascella superiore. Questa operazione chirurgica viene eseguita nei casi più gravi intervento di riposizionamento del labbro. Viene eseguito quando l’eccessiva esposizione gengivale è il risultato di un labbro superiore corto o iperattivo Iniezioni di tossina botulinica Se sei infastidito da un sorriso gengivale che non può essere corretto con l’ortodonzia ma non ti piace l’idea di sottoporti a un intervento chirurgico, le iniezioni di tossina botulinica potrebbero essere la soluzione. La tossina botulinica agisce paralizzando temporaneamente i muscoli elevatori, in modo che non sollevino eccessivamente il labbro superiore ogni volta che sorridi. Generalmente i risultati durano dai 3 ai 4 mesi. Quindi, se stai considerando un intervento per correggere il tuo sorriso gengivale, questa opzione può essere un ottimo modo per testare come apparirai prima di sottoporti all’operazione chirurgica. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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piercing lingua denti

Piercing lingua denti

Il piercing sulla lingua rovina i denti? Salute Indice Piercing lingua denti: cosa è necessario sapere sulla presenza di questo piercing nella bocca? In questo articolo parleremo dei rischi che i piercing orali implicano per la salute della bocca. Con “piercing orali” ci riferiamo a qualsiasi tipo di foratura che implichi l’inserzione di un oggetto estraneo all’interno della lingua, delle labbra o delle guance. Comportando maggiori rischi per la salute orale, consigliamo di consultare il dentista per avere più informazioni sugli eventuali pericoli che si corrono e, soprattutto, su come prevenire eventuali danni. Il piercing sulla lingua rovina i denti? Sì, il piercing alla lingua o al labbro può recare danno alla salute orale. Infatti, tale gioiello può provocare infiammazioni alle gengive e, addirittura, può portare alla perdita precoce dei denti in casi gravi. Piercing alla lingua rovina denti: lo studio Un team di ricercatori dell’Università di Basilea ha preso in considerazione un gruppo di ragazze con piercing alla lingua o al labbro. Raccolti tutti i parametri clinici, li ha paragonati a quelli di pazienti senza piercing. Il risultato è che nel gruppo delle ragazze con piercing, i ricercatori hanno rilevato segni di infiammazione gengivale o principi di parodontite. Nello specifico, sono risultati più colpiti i denti maggiormente in contatto con la pallina metallica del gioiello. Piercing alla lingua rischi denti Le due palline metalliche di cui è composto il piercing possono provocare: microfratture e fratture dentali, difficoltà nella funzione masticatoria, diastemi e abrasioni dello smalto. Una cattiva igiene orale e il fumo possono aumentare il rischio di imbattersi in questi problemi. Ipersensibilità dentale Altra eventualità è che l’abrasione o la frattura dello smalto provochino ipersensibilità dentale e aumentino la possibilità di contrarre infezioni (ascessi e carie). Infatti, lo smalto ripara la parte più interna del dente (la dentina) che, a sua volta, comprende la polpa del dente. Nel caso in cui lo smalto si assottigli o si rovini, le terminazioni nervose che si trovano all’interno della dentina reagiranno con maggiore intensità agli stimoli esterni, ossia al caldo, al freddo o agli stimoli tattili. Infezioni Lo smalto assottigliato o rovinato, dunque, non è più in grado di proteggere il dente. Ciò consente ai batteri di infettare il dente con più facilità. Diastemi Il diastema è lo spazio tra due denti contigui. Chi ha un piercing alla lingua spesso prende l’abitudine di giocare col gioiello spingendo la pallina metallica contro gli incisivi. Questa continua pressione sui denti può far sì che questi si spostino, creando, appunto, il diastema. Piercing lingua danni denti Gli eventuali ulteriori effetti collaterali possono essere: infezioni. Nella nostra bocca sono presenti milioni di batteri che possono provocare un’infezione dopo un piercing. Anche maneggiare il gioiello una volta introdotto può originare infezioni gonfiore e dolore. Il gonfiore dopo un piercing, specialmente alla lingua, è normale. Ma se il corpo rigetta il gioiello, la lingua può gonfiarsi al punto di chiudere le vie respiratorie. emorragia prolungata. Se il piercer a cui ti rivolgi non è professionale e affidabile, rischi che, durante il piercing, punga con l’ago un vaso sanguigno, determinando un’emorragia anche difficile da controllare. denti scheggiati. Il piercing, se entra in contatto con i denti per lungo tempo, può fratturarli. malattie a trasmissione ematica. Se realizzato in studi non professionali, il piercing orale può essere un fattore di trasmissione dell’epatite B, C, D e G. endocardite. Il piercing orale può comportare il rischio di endocardite. Ossia, l’infiammazione delle valvole e dei tessuti cardiaci. Infatti, la ferita creata dal piercing può consentire ai batteri che stanno nella bocca di entrare nel sangue e arrivare al cuore. interferenza con le normali funzioni orali. Un gioiello nella bocca può comportare un’eccessiva produzione di saliva. Questo interferisce con la normale capacità di pronunciare correttamente le parole e con la masticazione e la deglutizione. retrazione delle gengive. Il contatto prolungato del piercing contro le gengive può provocare ferite. Questo attrito continuo può causare l’arretramento delle gengive, lasciando scoperta la maggior parte del dente. La retrazione gengivale può, poi, dare origine a tasche gengivali. Queste possono portare a infezioni fino anche a causare la perdita del dente. alitosi. I batteri che proliferano, la maggiore difficoltà nell’igiene orale, l’eccessiva salivazione e il materiale di cui è fatto il piercing sono alla base dell’alito cattivo. Come risolvere i danni ai denti? I danni provocati da infezioni si possono risolvere con una maggiore igiene orale. Il diastema o le fratture, invece, richiederanno l’intervento di un dentista o di un ortodontista che, ad esempio, potrà optare per l’inserimento di faccette dentali. Piercing lingua e denti: prevenzione Se avete in testa l’idea di fare un piercing orale, quindi, pensateci bene e chiedete consiglio anche al vostro dentista. Ma se decidete di farlo, ecco qualche consiglio per evitare di incorrere nei rischi detti finora. lavate i denti almeno 3 volte al giorno con uno spazzolino morbido usando anche il collutorio. pulite il piercing frequentemente. Infatti, anche su di esso può depositarsi il tartaro. fate regolarmente visite dal dentista e sottoponetevi ad almeno 3 sedute di igiene orale professionale all’anno per diminuire il rischio di infezioni. non giocate con il gioiello. Ecco qui concluso il nostro articolo “Piercing lingua denti”. Per avere maggiori informazioni o per prenotare un consulto contatta i nostri esperti. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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ablazione tartaro

Ablazione Tartaro

Come fa il dentista a rimuovere il tartaro? Salute Indice Detartrasi: in cosa consiste? La Detrartrasi o ablazione tartaro è una procedura dentistica utilizzata per la rimozione della placca e del tartaro che si sedimenta sui denti formandosi nel cavo orale. L’ablazione del tartaro è sicuramente la procedura principale durante la seduta di igiene orale professionale in poltrona. Si tratta di una pulizia molto profonda che coinvolge anche i bordi delle gengive e gli spazi tra i denti dove di solito si accumulano la placca e  il tartaro. Ablazione Tartaro fa male? Le persone che si affacciano per la prima volta a una seduta di igiene orale professionale, si chiedono se l’ablazione del tartaro fa male. Potete stare tranquilli, l’ablazione dentale non è dolorosa anche se alcune persone possono sperimentare un leggero fastidio durante la pulizia e una sensibilità dentale dopo la seduta. Fastidio che normalmente tende a scomparire con i giorni. Perché la Detartrasi è necessaria? Essendo la procedura di rimozione del tartaro la principale componente della pulizia dentale professionale, dobbiamo procedere alla detartrasi almeno 2 volte all’anno per evitare accumuli di placca e tartaro. Se sedimentano e non procediamo alla pulizia profonda, rischiate problematiche dentali ben peggiori. Un accumulo di placca e batteri infatti può portare a, problemi gengivali, parodontite e carie. Questo perché un accumulo di tartaro non permette nemmeno un accurata igiene orale a casa, non permettendo di spazzolare bene i colletti dentali. L‘ablazione tartaro entra di diritto tra le principali attività di prevenzione dentale. Come si esegue l’Ablazione? Possiamo eseguire 2 tipi di ablazione del tartaro. Gengivale e Sotto-Gengivale. La seconda lavora, come dice il nome stesso, sotto la gengiva. Per questo è una pulizia molto più profonda. Non tutti devono però necessariamente sottoporsi al procedimento sotto gengivale. Solitamente ne hanno bisogno solo i pazienti con problematiche alle gengive e accumuli di placca e tartaro molto importanti. In questi casi viene eseguita sia l’ablazione gengivale che sotto la gengiva. Si esegue con uno strumento chiamato ablatore che tende a scollare il tartaro dal dente e dalla gengiva per poi rimuoverlo. Possiamo utilizzare sia l’ablazione con ultrasuoni che con tecnica manuale. Per chiudere il procedimento spesso si utilizza poi una pasta abrasiva per eliminare eventuali residui di placca. Ablazione Tartaro a Milano Per prenotare una Seduta di igiene professionale con connessa ablazione del tartaro a Milano, gli esperti del Centro Dentistico Unisalus sono a vostra disposizione. Ci trovate in via Gustavo Fara 39.  Solitamente, sono consigliate almeno 2 sedute all’anno di ablazione dentale per la rimozione del tartaro in modo da mantenere in salute il vostro cavo orale. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Seduta di Igiene Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Seduta Igiene Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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demineralizzazione denti

Demineralizzazione denti

Demineralizzazione denti: posso prevenirla? Salute Indice Quando il minerale presente sui nostri denti inizia ad essere consumato, andiamo incontro a quel processo che viene definito come demineralizzazione dei denti. Questo accadimento rende i nostri denti meno forti, più esposti alle carie e più facilmente soggetti a macchiarsi. Lo smalto dei denti ha un altissimo contenuto di minerali e funziona come prima barriera protettiva del dente stesso. Quando la placca inizia ad accumularsi, magari a causa di una scarsa igiene dentale, la barriera protettiva dello smalto inizia ad incrinarsi. Questo è il primo passaggio verso la demineralizzazione dentale, un processo che rende la dentina più debole e le radici dentali più sensibili. Con la conseguenza che siamo molto più esposti a carie frequenti e infiltrazioni di placca e batteri nelle cavità del dente. La demineralizzazione denti influisce anche sull’aspetto estetico del sorriso. I denti infatti perdono quella loro caratteristica forma liscia per diventare più ruvidi e spenti. Ciò comporta una facilità maggiore per la placca e il tartaro di fermarsi sul dente e anche una difficoltà e “fastidio” a lavarsi i denti. Come arrestare o invertire il processo di Demineralizzazione Una volta perso lo smalto dei denti non è più possibile rigenerarlo. La demineralizzazione del dente rischia appunto di farci perdere smalto dentale. A questo punto è utile fermare per tempo o invertire il processo di demineralizzazione dei denti. Lo possiamo fare soprattutto attraverso corrette strategie di prevenzione o con alcuni tipi di trattamento. Ecco alcuni modi per agire, che vedremo nello specifico: dieta povera di acidi e zuccheri aumenta la salivazione assumi probiotici trattamenti al fluoro Demineralizzazione denti: posso prevenirla? Come per molte condizione mediche, la prevenzione è fondamentale, anche per quanto riguarda il concetto demineralizzazione denti dobbiamo tenere a mente alcuni accorgimenti. Le bevande zuccherine o acide ad esempio, sono molto aggressive sullo smalto dentale. Per questo motivo, sono una delle prime cause di demineralizzazione dei denti. Così che andrebbero ridotte o addirittura eliminate dalla nostra dieta. Sono invece consigliati alcuni tipi di latticini e verdure a foglia verde, proprio perché ricche di calcio. L’igiene orale a casa è molto importante in tema di prevenzione. I consigli sono quelli di lavare sempre i denti dopo i pasti principali, non spazzolare troppo forte e fare attenzione a come vi prendete cura della vostra salute orale. Attenzione perché lo smalto non si rigenera e non abbiamo altre fonti di smalto nel corpo. Possiamo tuttavia fermare il processo di demineralizzazione dei denti grazie all’utilizzo del fluoro e altri utili consigli. Questo può permettere di salvaguardare lo smalto dei denti. Un consiglio naturale è quello di masticare ogni tanto dei chewingum senza zucchero per incrementare la salivazione. Infatti la produzione di saliva serve a proteggere lo smalto dentale ed evitare di incappare in denti demineralizzati. Trattamenti al fluoro contro la demineralizzazione dei denti Abbiamo anticipato che il fluoro è un ottimo elemento per frenare il processo di demineralizzazione denti.  Il fluoro è un minerale presente in natura e serve per fortificare le ossa favorendo i depositi di calcio all’interno delle stesse. Una carenza di fluoro può portare problematiche dentali. L’utilizzo di trattamenti al fluoro è in grado di favore la mineralizzare dei denti o meglio remineralizzazione dei denti rendendoli più forti e lisci. Solitamente un gel al fluoro viene applicato dopo le sedute di igiene professionale dal dentista.  Due sedute all’anno di igiene professionale in poltrona sono sempre consigliate.  Potresti anche comprare un gel al fluoro in farmacia oppure un dentifricio con un contenuto extra di questo elemento. Per prevenire, bloccare o invertire il processo di demineralizzazione dentale affidatevi sempre al dentista professionista.  Prenotate per tempo le sedute di igiene orale professionale e seguite i suoi consigli su alimentazione e procedure di igiene orale “casalinga” che vi verranno forniti durante una visita. Se vi rendete conto che, nell’ultimo periodo, siete soggetti a carie frequenti, problemi alle gengive e i denti si macchiano facilmente, contattate senza esitazione il medico.  Potreste essere nelle prime fasi di un processo di demineralizzazione denti ancora facilmente arrestabile.  Non perdete tempo, per evitare il rischio di perdere lo smalto dentale e subire poi problematiche peggiori. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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malocclusione dentale nei bambini

Malocclusione dentale nei bambini

Malocclusione dentale nei bambini Salute Indice Cos’è la malocclusione dentale nei bambini? Per malocclusione si intende un disallineamento tra l’arcata superiore dei denti e quella inferiore. Negli adulti si interviene sul posizionamento dei denti. Ossia, in caso di spaziatura, affollamento, disallineamento, denti sopra o sotto sporgenti, morso coperto o morso aperto. Invece, nei bambini si può direttamente agire sullo scheletro. In questo modo, si facilita la fuoriuscita corretta dei denti e si evita di dover correggere il difetto in età adulta tramite la chirurgia. Malocclusione dentale nei bambini: cos’è? Abbiamo detto che ci troviamo di fronte a una malocclusione in caso di mancato allineamento tra le due arcate dentali. Quindi, si crea un disequilibrio tra mascella e mandibola. Questo rapporto non equilibrato implica tutta una serie di disturbi che non coinvolgono solo la bocca. Infatti, provocano ripercussioni su tutto l’organismo. Causano mal di testa, problemi di udito e mal di schiena. Oltre, quindi, a essere un problema estetico, è un disturbo che compromette le strutture scheletriche e muscolari e, in primo luogo, il processo masticatorio. Solamente una visita odontoiatrica può individuare la presenza di una malocclusione e determinarne l’entità arrivando, anche, a indicarne la terapia risolutiva. Quali sono le cause della malocclusione dentale bambini? Le cause della malocclusione bambini possono rientrare in due categorie: possono essere ereditarie o ambientali. Se la malocclusione dipende da fattori ereditari vuol dire che è ereditata dai genitori. Solitamente è semplice accorgersene perché altri membri della famiglia soffrono dello stesso problema. Se, invece, la malocclusione dipende da fattori ambientali, significa che è causata da fattori esterni. Parliamo di abuso di ciuccio o biberon, suzione del pollice o interposizione della lingua o del labbro tra i denti. Insomma, ci riferiamo ad abitudini viziate che ormai il bambino ha appreso e fatto sue. Nel secondo caso, i primi segnali di malocclusione solitamente si vedono all’incirca a 3 anni d’età (completata l’eruzione dei denti decidui). Ma può anche capitare che l’alterazione sia visibile intorno ai 6-8 anni con l’eruzione dei primi denti permanenti. È bene che il primo appuntamento dal dentista si svolga quanto prima a scopo preventivo. Prima si interviene, infatti, più semplice e con esito favorevole sarà l’intervento. Sintomi della malocclusione bambini Quali sono i sintomi della malocclusione dentale nei bambini? Ci sono dei segnali evidenti che possono rendere palese la presenza di una malocclusione. In primis, il bambino potrebbe mostrare difficoltà nel mangiare e nel masticare, difficoltà di deglutizione e nella respirazione, affollamento dei denti o dolori alla mandibola. Tutti disturbi che possono causare lo sviluppo di carie, gengiviti, parodontiti. Potrebbe, altresì, presentare difetti di pronuncia, soprattutto per quanto riguarda le lettere S, Z ed R. In questo caso, potrebbe rendersi necessario rivolgersi anche a un logopedista. Una malocclusione dentale, poi, può portare a una postura sbagliata della colonna vertebrale. Inoltre, se il bambino lamenta spesso mal di testa, tosse, acufene o vertigini, potrebbe soffrire di malocclusione. Infine, ultimo ma non per importanza, la malocclusione dentale nei bambini ha una ripercussione anche sull’aspetto estetico. Infatti, causa un disallineamento nei tratti del viso e un sorriso poco armonico. Tipi di malocclusione Innanzitutto, sottolineiamo che le malocclusioni non sono tipiche solo dell’infanzia. Ci sono, infatti, molti adulti che soffrono di malocclusione. Solitamente questo disturbo appare in tenera età, quando è anche più semplice correggerlo. Morso Aperto È un’alterazione che implica che i denti anteriori dell’arcata superiore non tocchino quelli dell’arcata inferiore quando si chiude la bocca. Morso inverso o incrociato È una malocclusione che comporta che i denti dell’arcata superiore, quando si chiude la mascella, si posizionino dietro a quelli inferiori. Affollamento dentale È un tipo di alterazione per cui i denti non hanno sufficiente spazio per disporsi in modo corretto e quindi alcuni si posizionano più avanti o più indietro di quanto dovrebbero. Retrognatismo Denota una malocclusione tale per cui la mandibola si trova in una posizione più arretrata del normale. Quindi, i denti dell’arcata superiore e quelli dell’arcata inferiore non si toccano quando si serra la mascella. Morso profondo Si tratta dell’ipotesi in cui i denti dell’arcata superiore coprono quelli dell’arcata inferiore. Se il problema è particolarmente grave, gli incisivi inferiori toccano il palato. Diagnosi di malocclusione La diagnosi viene formulata da un odontoiatra, da un dentista o da un ortodontista. Spesso, si vede già a occhio nudo la presenza di una malocclusione. Ma per valutarne la gravità è necessario effettuare degli esami, quali radiografie o telegrafie di mandibola e mascella. Come si cura la malocclusione dentale bambini? In seguito alla diagnosi, il medico formula anche il trattamento medico necessario. A seconda dell’età del paziente e della gravità della malocclusione, la terapia è differente. A grandi linee, la terapia più usata è l’ortodonzia. Più raramente, può essere necessario effettuare l’estrazione di uno o più denti per diminuire il sovraffollamento delle arcate. Nei casi peggiori, può rendersi indispensabile il ricorso all’intervento chirurgico su mandibola e/o mandibola. Il trattamento ortodontico può essere realizzato attraverso l’uso di apparecchi mobili e/o fissi. In questo modo, si può indirizzare in modo corretto la crescita dell’osso mascellare, dell’osso mandibolare e dei denti. Si può sempre curare una Malocclusione? Tendenzialmente sì. La cosa importante è che si agisca non appena il problema si presenta. Meglio ancora se in età pediatrica, in quanto le ossa non sono ancora del tutto sviluppate ed è più facile trattarle. In età adulta, invece, il trattamento è molto più invasivo e impegnativo. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Dente incluso

Cosa vuol dire dente incluso? Salute Indice Cosa vuol dire “Dente Incluso”? Un dente incluso è quel dente che non ha concluso, completamente o in parte, la sua eruzione, rimanendo così bloccato in modo parziale o totale all’interno della gengiva o dell’osso. I denti inclusi possono essere di ogni tipologia. Tuttavia i denti che più comunemente rimangono, appunto, inclusi, sono i denti del giudizio.  I terzi molari inclusi sono, quindi, i denti che più di tutti subiscono questa situazione. Per questo motivo, spesso, le persone ricorrono all’estrazione dei denti del giudizio. A livello puramente statistico, gli altri denti che più frequentemente subiscono inclusione dentale sono i canini.  Il dente incluso canino è, dunque, il secondo che si manifesta più frequentemente. In ogni caso, a differenza del dente del giudizio (che appare solitamente tra i 18 e i 25 anni), il canino incluso si manifesta già in età adolescenziale. Quindi intorno ai 10-12 anni di età. Dato che il dente canino ha una funzione sia masticatoria, per cibarsi, che estetica, essendo frontale, il Dentista dovrà correre subito ai ripari.  Anche nel caso di altri denti inclusi, il Dentista deve sempre intervenire il prima possibile. Questo perché un dente incluso preme su tutta la bocca generando problemi correlati di malocclusione o dolore dentale. Non solo malocclusione. Un’inclusione dentale non risolta, porta anche a infiammazioni gengivali causate dalla placca batterica. Cause di dente incluso Il dente incluso può avere diverse cause. Le più frequenti sono: affollamento dentale evento traumatico occorso prima della crescita del dente definitivo alcuni denti storti mancanza di spazio caduta precoce dei denti da latte (durante la dentizione) malattie genetiche Parlando nello specifico della fase di dentizione, la caduta precoce dei denti da latte è causa di dente incluso.  Infatti se perdiamo un dente da latte, molto prima della crescita del definitivo, i denti definitivi circostanti potrebbero prenderne il posto. Creando così il problema dei denti inclusi. La mancanza di spazio è, invece, la causa principale di dente del giudizio incluso. Denti inclusi diagnosi Per diagnosticare un dente incluso il modo migliore è quello di effettuare una radiografia dentale. Per questo motivo i denti inclusi vengono spesso scoperti dopo una panoramica dentale a seguito di visita dentistica.  Non è raro che il paziente, si presenti a visita perché sente dolore alla pressione del dente e abbia spesso una gengiva dolorante e infiammata.  A seguito di radiografia dentale, il dentista esegue diagnosi di dente incluso.  Cosa fare se ho un dente incluso Denti inclusi cosa fare? Nel caso tu abbia un dente incluso, devi affidarti alle cure di un Odontoiatra per l’estrazione o comunque la risoluzione del problema.  Un’inclusione dentale non risolta, può portare infatti problematiche più serie ai denti e alla bocca. Partiamo col dire che l’estrazione non è l’unica terapia possibile. Bisogna valutare caso per caso.  Nel caso di terzo molare incluso, quindi dente del giudizio, l’estrazione è la prassi. Anche perché il terzo molare non ha caratteristiche fondamentali né dal punto di vista estetico né da quello funzionale.  L’estrazione dei denti del giudizio diventa fondamentale quando la loro posizione è critica e dolorosa per il paziente.  Per quanto riguarda l’inclusione dentaria degli altri denti bisogna valutare invece caso per caso.  Per quanto riguarda il canino incluso nella gengiva, ad esempio, esistono dei casi in cui è possibile riportarli in sede senza estrarli.  Con un intervento di trazione possiamo, infatti, far emergere completamente il dente riposizionandolo correttamente nella sua arcata. Senza dover per forza procedere all’estrazione. Bisogna comunque ricordare che, per evitare l’estrazione, bisogna anche riconoscere il problema tempestivamente e iniziare la terapia prima possibile. Al fine di evitare complicanze più gravi e non correre il rischio di perdere il dente. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Limatura denti

Limatura denti: cos’è? Salute Indice Limatura denti: cos’è?  La limatura dei denti è una tecnica ortodontica indolore di rimodellamento dentale. Può risolvere sia problemi estetici sia funzionali.  Limatura denti a scopo estetico In caso di Limatura dei denti a scopo estetico, il paziente si sottopone alla limatura denti per cambiarne la forma o le dimensioni. Può capitare che i denti non siano uguali tra di loro. Ciò non ha conseguenze dal punto di vista funzionale. Ma può dar luogo a disagio o imbarazzo in quei pazienti che vorrebbero una dentatura più armonica. Ecco che allora possono ricorrere al rimodellamento dentale. Limatura denti: problematiche funzionali che risolve La Limatura Denti viene effettuata anche per risolvere problematiche funzionali. Infatti, limare i denti consente di: migliorare la chiusura del morso in caso denti superiori e inferiori abbiano dimensioni differenti avvicinare tra loro denti che non sono vicini per via della loro forma particolare allineare i denti senza effettuare estrazioni in caso di moderato affollamento dentale (il cosiddetto stripping dentale) Quando limare i denti? Di norma si ricorre alla limatura denti in caso di aggiunta di protesi e rivestimenti.  Parliamo di faccette dentali e corone dentali. Faccette e Limatura dei Denti È necessario limare i denti naturali per applicare le faccette estetiche? La risposta è no.  Ormai, infatti, è possibile lavorare la ceramica in spessori molto sottili. Questo consente di applicare le faccette senza limare i denti naturali.  Devono, però, sussistere le condizioni necessarie. La prima condizione tra tutte è che i denti siano perfettamente allineati.  Se, tuttavia, i denti sono accavallati, storti o scuri, può essere necessario ricorrere alla limatura dei denti per l’applicazione delle faccette.  Denti Accavallati La Limatura Denti crea gli spazi necessari all’applicazione delle faccette.  Denti storti In questa ipotesi, può non rendersi necessaria la limatura.  Si può evitare, infatti, di ricorrere alla limatura se è possibile anteporre un apparecchio all’applicazione delle faccette dentali che allinei i denti naturali.  Denti Scuri Se i denti sono scuri e il paziente vuole ottenere un sorriso bianco, la limatura potrebbe essere condizione necessaria. Inoltre, lo spessore delle faccette deve essere maggiore.  Può non rendersi necessaria la limatura se il paziente effettua uno sbiancamento dentale prima dell’applicazione delle faccette.  Limatura Denti per inserimento di capsule dentali In passato, per poter incapsulare un dente era necessario che venisse limato fino a diventare un moncone. Venivano limati tutti i lati del dente mantenendo solo la parte centrale che fungeva da supporto per la capsula.  Oggi, invece, grazie ai nuovi materiali di cui sono costituite le capsule, è possibile limare pochissimo il dente.  Come limare i denti? Innanzitutto, come abbiamo detto all’inizio, la limatura dei denti è una tecnica indolore.  Non viene, quindi, effettuata l’anestesia.  Intervenendo in superficie, infatti, la porzione di smalto interessata non è innervata.  La procedura consiste nel limare una quantità di smalto normalmente compresa tra 0,1 e 0,5 mm.  A seconda, poi, delle caratteristiche del dente e della situazione in cui si interviene, queste misure possono cambiare.  La scelta di quanto limare un dente viene presa dall’odontoiatra dopo aver eseguito una radiografia dentale. Questa ha, per l’appunto, lo scopo di misurare lo spessore dello smalto.. La procedura La rimozione dello smalto può essere effettuata manualmente o meccanicamente.  Alla fine di entrambi i tipi di procedura, viene effettuata la lucidatura delle superfici con apposite striscette e può essere applicato del fluoro per ridurre la sensibilità. Rimozione manuale  L’odontoiatra utilizza una lima e una carta abrasiva con granulometria decrescente. Rimozione meccanica L’odontoiatra usa una fresa diamantata o un disco. Questa tecnica viene utilizzata soprattutto nel caso in cui sia necessario rimuovere una grande quantità di smalto.  I vantaggi della limatura  Prima di tutto, questa tecnica indolore può evitare il ricorso a estrazioni di denti in caso di moderato affollamento dentale.  La limatura dei denti permette, poi, di eliminare le macchie che si erano create come conseguenza del mal posizionamento dei denti.  In sintesi, la limatura dei denti permette di ottenere facilmente omogeneità nell’aspetto.  Consente, inoltre, di ristabilire la piena funzionalità dei denti senza ricorrere a procedure troppo invasive. Esistono controindicazioni alla limatura dei denti? Innanzitutto, l’odontoiatra deve attenersi a regole e protocolli precisi al fine di evitare complicanze.  La rimozione dello smalto, poi, non è una tecnica consigliata nel caso in cui i denti non abbiano una quantità di smalto sufficiente o abbiano difetti di formazione dello smalto.  Ci stiamo riferendo all’ipoplasia, ossia la mancanza parziale o totale dello smalto dei denti.  Inoltre, la limatura dei denti può causare un’eccessiva sensibilità dentale al caldo o al freddo riducendo lo spessore dello smalto che riveste il dente.  Infine, la cosa più importante da ricordare è che la limatura è una tecnica irreversibile: una volta che si lima il dente, non può più essere riportato allo stato precedente. Cosa fare dopo la limatura? Consigliamo, in primo luogo, di utilizzare un dentifricio al fluoro per rinforzare lo smalto dei denti e per rimineralizzarli.  Inoltre, è necessario dedicare particolare cura all’igiene orale onde evitare il formarsi di carie, macchie dentali o il sorgere di problemi a carico delle gengive.  Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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bite dentale

Bite Dentale

A cosa serve il bite mandibolare? Salute Indice A cosa Serve il Bite Mandibolare? Il Bite dentale è un apparecchio utilizzato in Ortodonzia per risolvere o alleviare problemi quali il Bruxismo o la Malocclusione. In questo articolo vi vogliamo parlare del bite per i denti: cos’è, quando è raccomandato usarlo e quali problemi risolve? Tutta una serie di problemi fisici, come cefalea, mal di testa, dolore cervicale o vertigini, potrebbero essere legati al sistema masticatorio. Il bite potrebbe risolvere i vostri problemi, ovviamente dopo una accurata Visita Specialistica Odontoiatrica o gnatologica. Approfondiamo l’argomento con gli esperti del Centro Dentistico Milano Unisalus. Cos’è il bite? Il Bite viene utilizzato soprattutto durante il riposo notturno ed è uno strumento usato per correggere la chiusura delle arcate dei denti.  Possiamo dire che il Bite dentale è uno dei principali apparecchi ortodontici mobili che ricopre l’arcata dentaria della mascella, ossia l’arcata superiore e l’arcata dentale della mandibola, quindi l’arcata inferiore. Dove deve essere posizionato il bite dentale? Il bite per denti deve essere posizionato tra le due arcate dentali per il periodo di tempo deciso dal medico in base alle patologie riscontrate.  Apparecchio bite: com’è fatto? Il bite è una mascherina occlusale in resina acrilica, modellata sulla forma dell’arcata dentale.  La finalità del bite dentale si concretizza posizionandolo sulla stessa arcata, così da creare una sorta di cuscinetto ammortizzatore che protegge: i denti in caso di bruxismo l’articolazione, qualora si sia in presenza di disturbi temporo-mandibolari Essendo facilmente rimovibile, il paziente può inserirlo e toglierlo senza difficoltà. Come si pulisce il bite dentale? La pulizia del bite deve essere costante e approfondita. Il bite dentale deve essere lavato prima e dopo l’utilizzo con lo spazzolino da denti e il dentifricio. Successivamente, l’apparecchio va immerso per 10 minuti nel collutorio. Dopodiché, deve essere sciacquato sotto abbondante acqua corrente, asciugato e riposto nella sua custodia di plastica non chiusa per evitare che proliferino i batteri.  Raccomandiamo di effettuare una pulizia profonda ogni 2 settimane. Come? Mettendo il bite dentale dentro un bicchiere colmo di acqua, collutorio e un cucchiaio di bicarbonato di sodio.  Funzione del bite odontoiatrico La funzione del bite dentale è quella di risolvere i problemi legati a: digrignamento o bruxismo (in questo caso basta un bite notturno per l’arcata superiore) dislocazione mandibolare malocclusione dentale russamento disturbi della postura dolori all’apparato muscolo-scheletrico riposizionamento condilo-mandibolare In generale, il bite dentale viene consigliato per risolvere i problemi legati all’apparato masticatorio ma, ripristinando il corretto rapporto spaziale tra le arcate dentali, favorisce anche un riallineamento posturale, risolvendo numerosi disturbi quali cervicalgie e cefalee.  Il bite dentale ha lo scopo di aiutare l’arcata dentaria superiore e l’arcata dentaria inferiore a posizionarsi correttamente.  I Bite: uno per ogni problema Esistono diverse forme di bite per denti a seconda delle problematiche che sono chiamati a risolvere. Vediamo nel dettaglio la casistica.  Russamento Il bite dentale per risolvere il fastidioso problema del russamento è composto da due mascherine gemelle che portano la mandibola in una posizione tale da eliminare le ostruzioni dell’aria tra il naso e la laringe. Bruxismo Per risolvere il bruxismo occorre usare una placca per l’arcata superiore che permette di rilassare i muscoli mandibolari e di non frizionare i denti. Questo tipo di bite è un buon rimedio in quanto permette di: mantenere il corretto spazio occlusale scaricare la forza esercitata dai muscoli sulla placca di resina piuttosto che sui denti rilassare i muscoli mandibolari e cervicali preservare lo stato dei denti e non aggravare il loro deterioramento Riposizionamento condilo-mandibolare In questo caso si parla di Bite ortotico, poiché ha funzione ortopedica. Questo tipo di bite permette di riposizionare la mandibola nella sua corretta posizione, oltre a decontrarre la muscolatura. Serve per correggere le dislocazioni mandibolari. Bite dentale notturno È il medico che decide se il bite dentale sia da tenere tutto il giorno o se sia da indossare prima di andare a dormire (bite notturno). La scelta dello specialista dipende da una serie di elementi, come la natura e l’entità del problema del paziente (ad esempio, il tipo di malocclusione o il grado di bruxismo).   Il digrignamento involontario dei denti avviene, per lo più, mentre si dorme. Questo problema può causare non solo problemi allo smalto e un’aumentata sensibilità dentale, ma anche microfratture, predisponendo alle carie e portando potenzialmente anche alla caduta dei denti. Spesso il bite dentale notturno non allinea solo i denti delle due arcate alleggerendo, così, le tensioni mandibolari, ma contrasta anche il problema del russamento. Sovente, infatti, chi russa in assenza di altre patologie, lo fa perché tende a respirare con la bocca aperta o con un serraglio sbagliato delle arcate che provoca l’ostruzione dei flussi d’aria tra naso e laringe. Dunque, indossare il bite notturno vuol dire contrastare questo ulteriore disturbo.  Riposizionamento mandibolare con il bite notturno Il medico può anche operare un riposizionamento mandibolare attraverso l’utilizzo di un bite dentale notturno realizzato su misura, migliorando la sintomatologia legata a questa disfunzione. Si tratta, però, solo di un mantenimento temporaneo e non una cura definitiva.  Bite ai denti: benefici  I benefici del bite dentale sono vari: protegge e riabilita l’articolazione temporo-mandibolare protegge i denti dall’usura dovuta al digrignamento/serramento  scongiura la recidiva se utilizzato come apparecchio di contenzione dei denti dopo l’allineamento con il trattamento ortodontico. In questo caso, inizialmente il bite dovrà essere indossato giorno e notte rilassa i muscoli masticatori che mediante le catene neuromuscolari influenzano la postura risolve cervicalgie, mal di schiena e mal di testa; disturbi legati a tensioni neuromuscolari dei masticatori. Controindicazioni del bite ortodontico Innanzitutto, evitate prodotti di scarsa qualità facendovi attrarre dai costi bassi Inizialmente, poi, il bite potrebbe creare un po’ di fastidio e nausea. Ma, appena il bite si adatterà perfettamente alla vostra bocca, questi disagi scompariranno.  Potrebbero comparire anche dei lievi mal di testa i primi tempi. Questo potrebbe succedere perché, riallineando i denti, si riassesteranno anche le ossa temporali. Ma anche questo fastidio sparirà del tutto nel giro di poco tempo.  Altro inconveniente che potrebbe accadere è un’eccessiva salivazione. Infatti, il bite

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Faccette dentali

Faccette Dentali Salute Indice Oggi parliamo in modo approfondito delle faccette dentali.  Se vuoi correggere le imperfezioni del tuo sorriso senza ricorrere a operazioni invasive, le faccette dentali estetiche sono la soluzione ideale. Queste, infatti, permettono di cambiare forma, colore, allineamento e posizione dei denti in modo rapido e duraturo, donando un effetto naturale al tuo sorriso. Cosa sono le faccette dentali? Fin dai primi anni del 2000 le faccette dentali, anche chiamate faccette estetiche, sono considerate uno dei trattamenti meno invasivi ad alta valenza estetica. Le faccette ai denti non sono altro che piccolissime e sottilissime lamine che vanno all’incirca dai 0,2 ai 0,7 mm e che vengono applicate e cementate sulla parte vestibolare dei denti, quindi sulla parte anteriore.  Servono, come già anticipato, a modificare forma, colore, allineamento e posizione dei denti.  Quali problemi possono risolvere le faccette dentali? Le faccette possono essere utilizzate per correggere un’ampia gamma di problemi dentali come: denti macchiati che non possono essere sbiancati con altre procedure  dentatura con denti storti o deformi problemi di denti scheggiati o consumati spazi irregolari tra i denti Quali materiali si utilizzano? I materiali che vengono utilizzati per le faccette sono differenti e la scelta dipende dal caso clinico.  Si possono realizzare faccette:  ceramica  composito  disilicato di litio Lo spessore e il materiale cambiano in base al tipo di problema su cui bisogna intervenire. Ad esempio, se bisogna attuare una grande modifica di posizione o di forma del dente, è sempre meglio utilizzare una faccetta in ceramica. Infatti, questa ha una durata molto lunga e copre bene il dente, ottenendo un risultato estetico migliore rispetto alla faccetta estetica dentale in composito.   Ogni tipo di materiale, poi, ha i suoi vantaggi. Vediamoli, di seguito, nel dettaglio.  Faccette in ceramica Ecco i vantaggi delle faccette in porcellana: sono forti e durevoli  hanno un colore più naturale non si macchiano facilmente durano in media 10-15 anni Faccette in composito Le faccette in resina hanno numerosi vantaggi: non prevedono molaggio, cioè il rimodellamento della superficie dei denti. Il composito viene applicato direttamente sui denti, senza danneggiare lo smalto e la struttura dei denti hanno un costo inferiore rispetto a quelle in ceramica  facili da riparare più veloci da impiantare (vengono applicate in un sola seduta) durano in media 5-7 anni non necessitano di limatura e possono prevedere soltanto una successiva seduta di lucidatura Faccette in disilicato di litio Le faccette in disilicato di litio hanno i seguenti vantaggi:  comportano una preparazione mininvasiva  sono una soluzione di lunga durata consentono di realizzare faccette anche in situazioni biomeccanicamente non ideali (come nel caso dei pazienti portatori di bite o nel caso di severa usura dei margini incisali) Come si impiantano le faccette dentali? Le procedure per l’applicazione delle faccette sono piuttosto brevi e prevedono poche sedute dal dentista.  Le faccette dentali si applicano in maniera differente a seconda del materiale di cui sono fatte.  Faccette ceramica: come si applicano Ci sono vari passaggi che il dentista deve seguire per applicare le faccette in ceramica.  Si comincia con la fase di progettazione. Qui, il paziente discute insieme al dentista dei difetti che vuole correggere. In questo momento, viene anche deciso il colore delle faccette, basandosi sulla tonalità degli altri elementi dentari presenti nell’arcata.    Il dentista prosegue realizzando una ceratura che permette la realizzazione di un provvisorio, chiamato mock up. Il mock up è una simulazione fedele di come sarà il lavoro finito da posizionare sui denti del paziente non ancora limati. Se al paziente piace forma e colore, si passa alla fase della limatura. Si arriva, così, alla preparazione dei denti, che avviene limando leggermente la loro superficie anteriore esterna. Viene tolta una piccola porzione di smalto dentale, di spessore uguale alle faccette che devono essere applicate. Finita la preparazione dei denti, vengono prese le impronte di precisione. Per fare ciò, viene utilizzato uno scanner digitale intraorale, che permette di rilevare tutti i parametri fondamentali per costruire in modo preciso la protesi estetica. Le impronte vengono trasmesse, attraverso un computer, all’odontotecnico che si occupa di costruire le faccette. Prese le impronte, viene riposizionato il mock up perché permette di evitare la sensibilità dentale e il disagio estetico dato dai denti limati. Una volta pronte, le faccette vengono cementate sui denti naturali. Faccette dentali in composito Richiedono almeno due sedute dal dentista. Prima di tutto si preparano i denti cambiando le vecchie otturazioni. In alcuni casi, la superficie esterna dei denti viene levigata per riuscire a far aderire meglio le faccette. Viene poi realizzata un’impronta per avere un modello sul quale confezionare le faccette e si sceglie il colore dei rivestimenti dentali. Segue, poi, l’applicazione delle faccette dentali. Il dentista si assicura che ciascuna faccetta dentale sia ottimizzata per colore e dimensione; quando trova la soluzione migliore, procede alla cementazione adesiva sul dente. Faccette sui denti: cosa evitare Pur essendo un trattamento molto resistente, è comunque necessario averne la giusta cura e rispettare alcune accortezze: non masticare cibi troppo duri non mangiare le unghie  lavare i denti almeno 3 volte al giorno per evitare l’accumulo di tartaro e placca effettuare una pulizia dentale dal dentista due volte all’anno proteggere i denti con le protezioni adeguate nel caso in cui si pratichino sport pericolosi  evitare il fumo per evitare che le faccette si macchino o si rovinino evitare bibite e alimenti che tendono a macchiare i denti come caffè, tè o vino rosso  Tutti possono fare le faccette dentali?  No, non tutti possono applicare le faccette dentali.  Chi non può sottoporsi a questo trattamento? Non possono essere usate faccette dentali: da pazienti che praticano una cattiva o insufficiente routine correlata all’igiene orale pazienti che praticano sport di contatto senza usare protezioni per i denti in caso di morso incrociato anteriore per chiudere un grande diastema Sono necessari dei controlli? Sì, le faccette richiedono sempre un controllo periodico.  Le faccette in ceramica o in disilicato di litio, avendo una durata più lunga, prevedono una minor quantità di controlli. Le faccette in composito, invece, avendo una durata

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