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Come rilassare i muscoli del pavimento pelvico?

Come rilassare i muscoli del pavimento pelvico?

Come rilassare i muscoli del pavimento pelvico? Ginecologia Indice Come rilassare i muscoli del pavimento pelvico? Se ti stai chiedendo come rilassare i muscoli del pavimento pelvico o quali siano i muscoli del pavimento pelvico , sei nel posto giusto.  In questo articolo, esploreremo in dettaglio i muscoli del pavimento pelvico , come capire se sono in salute e cosa fare per rinforzarli. Imparerai anche tecniche e consigli utili per rilassare i muscoli del pavimento pelvico e migliorare il benessere generale. Quali sono i muscoli del pavimento pelvico? I muscoli del pavimento pelvico sono un gruppo di muscoli situati nella parte inferiore del bacino. Questi muscoli svolgono diverse funzioni importanti, tra cui supportare gli organi pelvici, come la vescica, l’utero e il retto, controllare la minzione e la defecazione, e contribuire al piacere sessuale. I principali muscoli del pavimento pelvico includono il muscolo pubococcigeo, il muscolo iliococcigeo e il muscolo puborettale. Come capire se è in salute? Capire se il pavimento pelvico è in salute è essenziale per prevenire problemi come l’incontinenza urinaria , il prolasso degli organi pelvici e il dolore pelvico. Alcuni segni che indicano un pavimento pelvico in salute includono: 1. Controllo della minzione : Se sei in grado di controllare la minzione e di trattenere l’urina quando necessario, è probabile che il tuo pavimento pelvico sia in buona salute. 2. Senso di sostegno : Un pavimento pelvico sano dovrebbe fornire una sensazione di sostegno e stabilità agli organi pelvici, evitando sensazioni di peso o pressione nella zona pelvica. 3. Piacere sessuale : un pavimento pelvico sano può contribuire al piacere sessuale, consentendo una contrazione e un rilassamento efficace durante l’attività sessuale. 4. Assenza di dolore : Se non provi dolore o disagio nella zona pelvica, è probabile che il tuo pavimento pelvico sia in salute. Se riscontri sintomi come perdite urinarie, sensazioni di peso nella zona pelvica o dolore durante i rapporti sessuali, potresti avere problemi al pavimento pelvico e dovresti consultare un professionista sanitario per una valutazione accurata. Cosa fare per rinforzarlo? Rinforzare il pavimento pelvico è importante per mantenere la salute e prevenire problemi futuri.  Ci sono diverse tecniche e esercizi che puoi fare per rinforzare i muscoli del pavimento pelvico, tra cui: 1. Esercizi di Kegel : Gli esercizi di Kegel coinvolgono il contrarre e rilassare i muscoli del pavimento pelvico per migliorarne la forza e il controllo. Puoi eseguire gli esercizi di Kegel in qualsiasi momento e in qualsiasi posizione, contrarre i muscoli del pavimento pelvico per 5-10 secondi, quindi rilassarti per lo stesso periodo di tempo. Ripetere questo ciclo 10-15 volte. 2. Biofeedback : Il biofeedback è una tecnica che utilizza strumenti specializzati per fornire feedback in tempo reale sui muscoli del pavimento pelvico. Questo può aiutarti a identificare e isolare i muscoli corretti durante gli esercizi di Kegel e migliorare l’efficacia del tuo allenamento. 3. Esercizi di respirazione : La respirazione profonda e consapevole può aiutare a rilassare i muscoli del pavimento pelvico e migliorare la circolazione nella zona pelvica. Prova a eseguire esercizi di respirazione profonda mentre contrai e rilascia i muscoli del pavimento pelvico per un rilassamento più efficace. 4. Yoga e pilates : Alcune posizioni e movimenti dello yoga e del pilates possono aiutare a rafforzare i muscoli del pavimento pelvico e migliorare la flessibilità e il controllo nella zona pelvica. Cerca classi specifiche o esercizi mirati per il pavimento pelvico. 5. Evitare l’ipertensione : evitare di esercitare troppa pressione sui muscoli del pavimento pelvico durante le attività quotidiane, come sollevare pesi o tossire e starnutire vigorosamente, poiché questo può mettere a dura prova i muscoli e contribuire a problemi come l’incontinenza urinaria. Conclusioni In conclusione, rilassare e rinforzare i muscoli del pavimento pelvico è essenziale per mantenere la salute e prevenire problemi come l’incontinenza urinaria e il prolasso degli organi pelvici.  Utilizza le tecniche e gli esercizi descritti in questo articolo per migliorare la salute e il benessere del tuo pavimento pelvico e consultare un professionista sanitario se riscontri sintomi o preoccupazioni riguardanti la tua salute pelvica. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Ginecologica con i Medici del Centro Medico Unisalus ? Prenota la tua Visita Ginecologica dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n. 0248013784 . Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Ginecologica News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Quali sono i sintomi del tumore all’utero?

Quali sono i sintomi del tumore all’Utero? Ginecologia Indice Quali sono i sintomi del tumore? Il tumore all’utero, noto anche come cancro dell’utero o carcinoma dell’endometrio, è una forma di cancro che colpisce l’utero femminile. È fondamentale conoscere i sintomi del tumore all’utero e comprendere  per una diagnosi precoce e un trattamento efficace. In questo articolo, esploreremo i sintomi del tumore all’utero, le cause potenziali e come si può prevenire questa malattia. Sintomi del tumore all’utero I sintomi del tumore all’utero possono variare da persona a persona e dipendere dallo stadio della malattia.  Tuttavia, alcuni dei sintomi comuni del tumore all’utero includono: – Sanguinamento anomalo:  è uno dei sintomi più comuni del tumore all’utero. Questo può manifestarsi come sanguinamento vaginale tra i periodi, sanguinamento durante o dopo il rapporto sessuale, o mestruazioni irregolari o abbondanti nelle donne in postmenopausa. – Dolore pelvico: Il dolore o disagio nella regione pelvica può essere un segno di tumore all’utero. Questo dolore può essere persistente o ricorrente, può essere accompagnato da altri sintomi. – Aumento della frequenza urinaria: Il tumore all’utero può esercitare pressione sulla vescica, causando un aumento della frequenza urinaria o una sensazione di urgenza urinaria. – Dolore durante la minzione: Alcune persone con tumore all’utero possono sperimentare dolore o bruciore durante la minzione. – Dolore durante i rapporti sessuali: Il tumore all’utero può causare dolore durante i rapporti sessuali, noto anche come dispareunia, a causa della pressione esercitata sulle strutture circostanti. – Perdita di peso involontaria: In alcuni casi, il tumore all’utero può causare una perdita di peso non spiegata. – Affaticamento: L’affaticamento e la stanchezza possono essere sintomi del tumore all’utero, causati dalle richieste energetiche del corpo per combattere la malattia. È infatti importante sottolineare che questi sintomi possono essere causati da una varietà di condizioni diverse, è essenziale consultare un medico. Quali cause possono esserci? Le cause esatte del tumore all’utero non sono completamente comprese, ma ci sono diversi fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare questa malattia. Alcuni dei fattori di rischio comuni per il tumore all’utero includono: – Età: Il rischio di tumore all’utero aumenta con l’età, con la maggior parte dei casi diagnosticati in donne di età superiore ai 50 anni. – Obesità: L’obesità è un fattore di rischio noto per il tumore all’utero, poiché il tessuto adiposo può aumentare i livelli di estrogeni nel corpo, che a loro volta possono favorire la crescita delle cellule tumorali. – Terapia ormonale sostitutiva: Le donne che assumono terapia ormonale sostitutiva per la menopausa, specialmente estrogeni senza progesterone, possono avere un rischio maggiore di sviluppare il tumore all’utero. – Storia familiare: Le donne con una storia familiare di tumore all’utero o altri tipi di cancro ginecologico possono avere un rischio maggiore di sviluppare la malattia. – Anomalie genetiche: Alcune anomalie genetiche ereditarie, come la sindrome di Lynch, possono aumentare il rischio di tumore all’utero. – Diabete: Il diabete mellito può aumentare il rischio di tumore all’utero, probabilmente a causa delle alterazioni nei livelli di insulina e di altri ormoni nel corpo. – Esposizione all’estrogeno: Alcune condizioni mediche che aumentano i livelli di estrogeni nel corpo, come la sindrome dell’ovaio policistico, possono aumentare il rischio di tumore all’utero. Come si può prevenire? Anche se non esiste un modo sicuro per prevenire completamente il tumore all’utero, ci sono alcune misure che possono essere adottate per ridurre il rischio di sviluppare questa malattia. Alcuni modi per prevenire il tumore all’utero includono: – Mantenere un peso sano: Ridurre il peso in eccesso e mantenere un peso sano può ridurre il rischio di tumore all’utero, poiché l’obesità è un fattore di rischio noto per la malattia. – Esercizio fisico regolare: L’esercizio fisico regolare può aiutare a mantenere un peso sano e ridurre il rischio di tumore all’utero. – Limitare l’uso di terapia ormonale sostitutiva: Limitare l’uso di terapia ormonale sostitutiva durante la menopausa può ridurre il rischio di tumore all’utero. – Monitorare la salute riproduttiva: Essere consapevoli della propria salute riproduttiva e monitorare eventuali cambiamenti anomali nei cicli mestruali o nel sanguinamento può aiutare a individuare precocemente eventuali problemi. – Evitare il fumo: Il fumo di tabacco è associato a un aumento del rischio di tumore all’utero, quindi evitare il fumo può contribuire a ridurre il rischio. – Seguire una dieta sana: Una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre può contribuire a mantenere un sistema immunitario sano e ridurre il rischio di tumore all’utero. In conclusione, il tumore all’utero è una forma di cancro che colpisce l’utero femminile. Le cause esatte del tumore all’utero non sono completamente comprese, ma ci sono diversi fattori di rischio che possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia.  In fine … Anche se non esiste un modo sicuro per prevenire completamente il tumore all’utero, è possibile ridurre il rischio seguendo uno stile di vita sano, mantenendo un peso sano, limitando l’uso di terapia ormonale sostitutiva, monitorando la salute riproduttiva e evitando il fumo di tabacco.  Se si sospetta di avere il tumore all’utero o si hanno preoccupazioni riguardo ai sintomi, è importante consultare un medico per una valutazione accurata e un trattamento adeguato. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Ginecologica con i Medici del Centro Medico Unisalus?  Prenota la tua Visita Ginecologica dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Ginecologica News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Quali sono le conseguenze dell’amenorrea?

Quali sono le conseguenze dell’amenorrea?

Quali sono le conseguenze dell’Amenorrea?​ Ginecologia Indice Quali sono le conseguenze dell’amenorrea? L’amenorrea è una condizione caratterizzata dall’assenza di mestruazioni per almeno tre cicli mestruali consecutivi. Può essere causata da una serie di fattori, tra cui squilibri ormonali, e può avere conseguenze significative sulla salute riproduttiva e generale delle donne. In questo articolo, esamineremo le conseguenze dell’amenorrea, se chi soffre di amenorrea può rimanere incinta, quando preoccuparsi dell’amenorrea e cosa fare per uscire da questa condizione. L’amenorrea può avere diverse conseguenze, sia a livello fisico che emotivo. Alcune delle principali conseguenze includono: 1. Infertilità: L’amenorrea può rendere difficile o impossibile concepire un bambino naturalmente, poiché la mancanza di ovulazione impedisce il concepimento. 2. Osteoporosi: La mancanza di estrogeni associata all’amenorrea può aumentare il rischio di osteoporosi, una condizione caratterizzata dalla perdita di densità ossea e dalla fragilità delle ossa. 3. Disfunzione ovarica: L’amenorrea può essere causata da disfunzioni ovariche, che possono influenzare negativamente la salute riproduttiva e il benessere generale. 4. Sintomi menopausali precoci: In alcuni casi, l’amenorrea può portare a sintomi simili alla menopausa, come vampate di calore, secchezza vaginale e alterazioni dell’umore. 5. Sbalzi ormonali: La mancanza di mestruazioni può causare squilibri ormonali che influenzano il ciclo mestruale e altri processi fisiologici nel corpo. È importante sottolineare che le conseguenze dell’amenorrea possono variare da persona a persona e dipendono dalla causa sottostante della condizione. Chi soffre di amenorrea può rimanere incinta? Sebbene l’amenorrea possa rendere difficile il concepimento naturale, non è impossibile rimanere incinta per le donne che soffrono di questa condizione. Tuttavia, è importante consultare un medico per determinare la causa dell’amenorrea e discutere le opzioni di trattamento e fertilità disponibili. In alcuni casi, è possibile utilizzare la fecondazione in vitro (FIV) o altre tecniche di assistenza alla riproduzione per aiutare le donne con amenorrea concepire un bambino. Quando preoccuparsi? È importante prestare attenzione ai segnali che indicano la presenza di amenorrea e consultare un medico se si verifica un’assenza prolungata delle mestruazioni. Alcuni segni e sintomi che possono indicare la presenza di amenorrea includono: – Assenza di mestruazioni per tre cicli mestruali consecutivi. – Variazioni significative nel ciclo mestruale o assenza di mestruazioni dopo una lunga storia di cicli regolari. – Sintomi associati, come vampate di calore, secchezza vaginale, eccessiva perdita di capelli o acne. Se si sospetta di avere amenorrea, è importante consultare un medico per una valutazione accurata e un trattamento adeguato. Cosa fare per uscirne? Il trattamento dell’amenorrea dipende dalla causa sottostante della condizione. Alcuni approcci comuni per il trattamento dell’amenorrea includono: 1. Gestione dello stress: Lo stress può influenzare negativamente il ciclo mestruale, quindi è importante trovare modi per gestire lo stress e promuovere il rilassamento. 2. Cambiamenti nello stile di vita: Fattori come la dieta, l’esercizio fisico e il peso corporeo possono influenzare il ciclo mestruale. Fare modifiche appropriate allo stile di vita può aiutare a ripristinare il ciclo mestruale normale. 3. Terapia ormonale: In alcuni casi, può essere prescritta terapia ormonale per ripristinare il normale equilibrio ormonale e favorire l’ovulazione. 4. Trattamento della condizione sottostante: Se l’amenorrea è causata da una condizione medica sottostante, come sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) o disturbi alimentari, è importante trattare efficacemente questa condizione per ripristinare il ciclo mestruale. 5. Consulenza e supporto: Affrontare l’amenorrea può essere emotivamente difficile. La consulenza e il supporto psicologico possono essere utili per affrontare le sfide legate alla condizione e promuovere il benessere emotivo. In conclusione, l’amenorrea è una condizione che può avere conseguenze significative sulla salute riproduttiva e generale delle donne. Sebbene possa essere preoccupante, esistono opzioni di trattamento disponibili e è importante consultare un medico per una valutazione accurata e un trattamento adeguato. Con la diagnosi e il trattamento appropriati, molte donne possono gestire con successo l’amenorrea e mantenere una buona salute riproduttiva. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Ginecologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua Visita Ginecologica dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Ginecologica News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Cosa provoca l’adenomiosi uterina?

Cosa provoca l’adenomiosi uterina?

Cosa provoca l’Adenomiosi? Ginecologia Indice Cosa Provoca l’Adenomiosi? L’adenomiosi è una condizione ginecologica caratterizzata dalla crescita anomala del tessuto endometriale all’interno delle pareti muscolari dell’utero. Questa condizione può causare sintomi dolorosi e influenzare la qualità della vita delle donne. In questo articolo, esamineremo cosa provoca l’adenomiosi, come si cura e come si scopre questa condizione. Le cause esatte dell’adenomiosi non sono completamente comprese, ma alcuni fattori possono contribuire allo sviluppo di questa condizione, tra cui: 1. Fluttuazioni Ormonali: Cambiamenti nei livelli degli ormoni estrogeni e progesterone durante il ciclo mestruale possono favorire la crescita anomala del tessuto endometriale all’interno delle pareti dell’utero. 2. Traumi Uterini: Procedure chirurgiche precedenti, come un parto cesareo o interventi chirurgici sull’utero, possono aumentare il rischio di sviluppare l’adenomiosi. 3. Fattori Genetici: Alcune ricerche suggeriscono che l’adenomiosi possa avere una componente genetica, con una maggiore incidenza della condizione in famiglie con una storia di questa patologia. 4. Infiammazione Uterina: L’infiammazione cronica dell’utero può contribuire alla crescita anomala del tessuto endometriale all’interno delle pareti uterine. 5. Disfunzioni Ormonali: Cambiamenti nei livelli ormonali possono influenzare la crescita e la regressione del tessuto endometriale, contribuendo alla formazione dell’adenomiosi. Questi sono solo alcuni dei fattori che possono contribuire allo sviluppo dell’adenomiosi, e la condizione può variare da persona a persona. Come si Scopre? La diagnosi dell’adenomiosi può essere fatta attraverso una combinazione di esami clinici, test diagnostici e valutazioni dei sintomi. Alcuni dei metodi utilizzati per scoprire l’adenomiosi includono: 1. Esame Pelvico: Durante un esame pelvico, il medico può rilevare un utero ingrossato e dolorante, che può essere un segno di adenomiosi. 2. Ecografia Transvaginale: Questo esame ad ultrasuoni può fornire immagini dettagliate dell’utero e rilevare eventuali anomalie associate all’adenomiosi. 3. Risonanza Magnetica (RM): La RM può fornire immagini dettagliate delle strutture interne dell’utero e aiutare a confermare la presenza di adenomiosi. 4. Isteroscopia: Questa procedura utilizza un sottile strumento con una telecamera per esaminare l’interno dell’utero e identificare eventuali anomalie, compresa l’adenomiosi. Una volta confermata la diagnosi di adenomiosi, il medico può consigliare il trattamento più appropriato in base alla gravità dei sintomi e alla situazione individuale del paziente. Come si Cura? Il trattamento dell’adenomiosi dipende dalla gravità dei sintomi e dai desideri del paziente in termini di fertilità futura. Alcune opzioni di trattamento includono: 1. Farmaci Antinfiammatori: Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) possono essere utilizzati per alleviare il dolore associato all’adenomiosi. 2. Terapia Ormonale: L’uso di contraccettivi orali o altri farmaci che regolano i livelli di estrogeni e progesterone può aiutare a ridurre i sintomi dell’adenomiosi. 3. Chirurgia: In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere il tessuto endometriale anomalo e alleviare i sintomi. 4. Isterectomia: In casi gravi e quando altri trattamenti non hanno avuto successo, la rimozione dell’utero (isterectomia) può essere considerata come opzione di trattamento definitiva. 5. Terapie Complementari: Alcune donne trovano sollievo dai sintomi dell’adenomiosi attraverso terapie complementari come l’agopuntura, la fitoterapia o la fisioterapia. In conclusione, l’adenomiosi è una condizione complessa che può influenzare la salute e la qualità della vita delle donne. Con una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato, è possibile gestire con successo i sintomi dell’adenomiosi e migliorare il benessere complessivo della paziente. È importante consultare un medico se si sospetta di avere questa condizione per una valutazione e un trattamento appropriati. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Ginecologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua Visita Ginecologica dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Ginecologica News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Quali sono i sintomi della gonorrea?

quali sono i sintomi della gonorrea?

Quali sono i sintomi della gonorrea? PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Ginecologia In questo Articolo Parliamo di: Quali Sono i Sintomi della Gonorrea La gonorrea è un’infezione sessualmente trasmissibile (IST) comune che può causare gravi complicazioni se non trattata tempestivamente. In questo articolo, esamineremo i sintomi della gonorrea, quanto è pericolosa questa infezione, come si cura e cosa la causa. La gonorrea può essere asintomatica in molti casi, soprattutto nelle donne. Tuttavia, quando si manifestano, i sintomi della gonorrea possono includere: 1. Secrezione di muco o pus dal pene o dalla vagina.2. Dolore o bruciore durante la minzione.3. Dolore pelvico nelle donne.4. Dolore o gonfiore dei testicoli negli uomini.5. Sanguinamento vaginale anomalo nelle donne.6. Prurito anale. È importante notare che i sintomi della gonorrea possono essere simili ad altre condizioni, quindi è essenziale consultare un medico per una diagnosi accurata se si sospetta di avere questa infezione. Quanto è Pericolosa? Se non trattata, la gonorrea può portare a gravi complicazioni sia per gli uomini che per le donne. Tra queste complicazioni vi sono: 1. Infertilità: L’infezione non trattata può causare danni alle tube di Falloppio nelle donne e ai condotti deferenti negli uomini, rendendo difficile o impossibile concepire.2. Malattie infiammatorie pelviche (PID): La gonorrea non trattata può diffondersi nell’utero e nelle tube di Falloppio nelle donne, causando PID, che può portare a dolore pelvico cronico e infertilità.3. Prostatite: Negli uomini, l’infezione può diffondersi alla prostata, causando infiammazione e dolore.4. Complicazioni durante la gravidanza: La gonorrea non trattata può aumentare il rischio di aborto spontaneo, parto prematuro e trasmissione dell’infezione al neonato durante il parto. La gonorrea può anche aumentare il rischio di contrarre altre IST, compreso l’HIV. Come Si Cura? La gonorrea può essere trattata con successo con antibiotici. Tuttavia, è importante seguire il regime antibiotico prescritto dal medico e completare il ciclo completo di trattamento, anche se i sintomi scompaiono prima. È inoltre consigliabile evitare qualsiasi forma di attività sessuale durante il trattamento e attendere fino a quando entrambi i partner non hanno completato il trattamento e ricevuto una conferma medica della guarigione. Cosa Causa la Gonorrea? La gonorrea è causata da un batterio chiamato Neisseria gonorrhoeae, che può infettare l’uretra, il collo dell’utero, la vagina, l’ano e la gola. La trasmissione avviene principalmente attraverso il contatto sessuale non protetto con una persona infetta. La gonorrea può anche essere trasmessa dalla madre al neonato durante il parto. In conclusione, la gonorrea è un’infezione sessualmente trasmissibile che può causare gravi complicazioni se non trattata. È importante riconoscere i sintomi della gonorrea e consultare immediatamente un medico se si sospetta di avere l’infezione. Con un trattamento tempestivo e appropriato, la gonorrea può essere curata con successo e le complicazioni possono essere evitate. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Ginecologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Ginecologia NEWS Salute PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Cos’è la dismenorrea primaria?

Cos’è la dismenorrea primaria?

Cos’è la dismenorrea primaria? PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Ginecologia In questo Articolo Parliamo di: Cos’è la dismenorrea primaria? La dismenorrea primaria è una condizione caratterizzata da dolori mestruali intensi e ricorrenti che si verificano durante il ciclo mestruale, senza che ci siano cause mediche sottostanti.  Questo disturbo può influenzare significativamente la qualità della vita delle persone colpite. In questo articolo, esamineremo in dettaglio cos’è la dismenorrea primaria, a cosa è dovuta, come curarla, capire se si ha la dismenorrea e prevenirne gli effetti. A cosa è dovuta? La dismenorrea primaria è causata da contrazioni uterine eccessivamente intense durante il ciclo mestruale, che possono portare a dolore e disagio.  Queste contrazioni sono il risultato della produzione elevata di prostaglandine, sostanze chimiche nel corpo che aiutano l’utero a contrarsi per espellere il rivestimento uterino durante il periodo mestruale.  Livelli elevati di prostaglandine possono causare contrazioni più forti e dolorose, che possono essere particolarmente intense nelle donne con dismenorrea primaria. Come si può curare? Il trattamento della dismenorrea primaria può variare a seconda della gravità dei sintomi e delle preferenze individuali della persona. Alcune opzioni di trattamento comuni includono: 1. Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): I FANS come ibuprofene e naproxene possono aiutare a ridurre il dolore e l’infiammazione associati alla dismenorrea primaria. Questi farmaci agiscono bloccando la produzione di prostaglandine nel corpo. 2. Contraccettivi orali: La pillola anticoncezionale può essere prescritta per ridurre la gravità dei sintomi della dismenorrea primaria. Questi farmaci lavorano regolando il ciclo mestruale e riducendo la produzione di prostaglandine. 3. Rilassamento e tecniche di gestione dello stress: Alcune persone possono trovare sollievo dal dolore mestruale attraverso tecniche di rilassamento come lo yoga, la meditazione o la respirazione profonda. 4. Rimedi casalinghi: Applicare calore sulla zona dolorante, prendere bagni caldi o fare esercizio leggero possono aiutare a ridurre il dolore mestruale per alcune persone. Come capire se si ha la dismenorrea? La dismenorrea primaria si manifesta con sintomi come: 1. Dolore pelvico intenso: Il dolore può essere localizzato nella parte inferiore dell’addome o nella zona lombare e può essere crampi o crampi. 2. Dolore che inizia prima o durante il ciclo mestruale: Il dolore mestruale di solito inizia poco prima o all’inizio del ciclo mestruale e può durare da alcune ore a diversi giorni. 3. Nausea o vomito: Alcune persone con dismenorrea primaria possono sperimentare nausea o vomito durante i periodi mestruali. 4. Affaticamento: Il dolore mestruale intenso può causare affaticamento e stanchezza generale. Se una persona sospetta di avere la dismenorrea primaria, è importante consultare un medico per una valutazione accurata e raccomandazioni di trattamento appropriate. Come fare prevenzione? Alcuni suggerimenti per prevenire o ridurre i sintomi della dismenorrea primaria includono: 1. Esercizio regolare: Mantenere un programma di esercizio regolare può aiutare a ridurre lo stress e migliorare il benessere generale, riducendo così il dolore mestruale. 2. Dieta sana: Consumare una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre può favorire il benessere generale e ridurre l’infiammazione nel corpo, riducendo così il rischio di dolore mestruale. 3. Gestione dello stress: Utilizzare tecniche di gestione dello stress come lo yoga, la meditazione o la terapia cognitivo-comportamentale può aiutare a ridurre il dolore mestruale e migliorare la qualità della vita. 4. Evitare fumo e alcol: Fumare e consumare alcol possono aumentare l’infiammazione nel corpo e peggiorare i sintomi della dismenorrea primaria. Evitare o limitare il consumo di queste sostanze può aiutare a prevenire o ridurre il dolore mestruale. In conclusione, la dismenorrea primaria è una condizione caratterizzata da dolori mestruali intensi e ricorrenti causati da contrazioni uterine eccessivamente intense.  È importante riconoscere i sintomi e cercare assistenza medica se necessario per una valutazione accurata e un trattamento appropriato.  Seguire uno stile di vita sano, gestire lo stress e utilizzare tecniche di gestione del dolore possono aiutare a ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita per coloro che ne sono affetti.  Consultare sempre un medico esperto per una consulenza personalizzata. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Ginecologia con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua  Visita Ginecologia dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. 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Quali sono le conseguenze dell’amenorrea e dell’anoressia?

Quali sono le conseguenze dell’amenorrea e dell’anoressia?

Quali sono le conseguenze dell’Amenorrea e dell’Anoressia? PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Dietologica In questo Articolo Parliamo di: Quali sono le conseguenze dell’amenorrea e dell’anoressia? L’amenorrea e l’anoressia sono due condizioni correlate che possono avere conseguenze significative sulla salute fisica e mentale delle persone colpite. In questo articolo, esamineremo in dettaglio quali disturbi porta l’anoressia, quando si inizia a parlare di anoressia e amenorrea, quali sono le conseguenze di queste condizioni e quando preoccuparsi per l’amenorrea. Quali disturbi porta l’anoressia? L’anoressia nervosa è un disturbo alimentare caratterizzato da una grave restrizione dell’apporto calorico, paura intensa di aumentare di peso e una distorsione dell’immagine corporea. Questa condizione può portare a una serie di disturbi fisici e psicologici, tra cui: 1. Perdita di peso e malnutrizione: La restrizione alimentare estrema può portare a una significativa perdita di peso e carenze nutrizionali che possono compromettere la salute generale. 2. Problemi cardiaci: L’anoressia può causare disturbi del ritmo cardiaco, ipotensione e in alcuni casi insufficienza cardiaca. 3. Problemi gastrointestinali: La restrizione alimentare può causare costipazione, gonfiore, ulcere gastriche e altri problemi gastrointestinali. 4. Osteoporosi: La malnutrizione può portare a una ridotta densità minerale ossea e aumentare il rischio di fratture e altri problemi ossei. 5. Disturbi ormonali: L’anoressia può influenzare negativamente il sistema endocrino, causando alterazioni ormonali che possono portare a irregolarità mestruali, amenorrea e altri problemi legati alla fertilità. Quando si inizia a parlare di anoressia e amenorrea? L’anoressia e l’amenorrea sono spesso correlate, poiché la restrizione alimentare estrema associata all’anoressia può influenzare negativamente il ciclo mestruale.  Si inizia a parlare di anoressia e amenorrea quando una persona manifesta una grave restrizione alimentare, paura intensa di aumentare di peso e smette di avere il ciclo mestruale, che è un segno di amenorrea.  Questi sintomi sono spesso presenti insieme e possono indicare la presenza di un disturbo alimentare come l’anoressia. Quando preoccuparsi per l’amenorrea? L’amenorrea può essere causata da una serie di fattori, tra cui gravidanza, allattamento al seno, menopausa e condizioni mediche come l’anoressia nervosa, la sindrome dell’ovaio policistico e l’ipotalamo ipogonadico. Si dovrebbe preoccuparsi per l’amenorrea quando una donna ha smesso di avere il ciclo mestruale per più di tre cicli consecutivi senza una causa ovvia come gravidanza o menopausa. Questo può indicare un problema di salute sottostante che richiede valutazione e trattamento medico. In conclusione, l’amenorrea e l’anoressia sono due condizioni correlate che possono avere conseguenze significative sulla salute fisica e mentale delle persone colpite. È importante riconoscere i segni e i sintomi di queste condizioni e cercare assistenza medica tempestiva se necessario. Il trattamento precoce e mirato può aiutare a prevenire complicazioni e migliorare la qualità della vita per coloro che ne sono affetti. Consultare sempre un medico esperto per una valutazione accurata e un trattamento appropriato. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Nutrizionista con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua Visita Nutrizionista  dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Nutrizionista NEWS Salute PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Come si convive con il cistocele?

Come si convive con il cistocele? Ginecologia Indice Cosa comporta? Il cistocele è una condizione che coinvolge il prolasso della vescica nella cavità vaginale, causando disagio e potenziali complicazioni per coloro che ne sono affetti. In questo articolo, esploreremo i dettagli di come si convive con il cistocele, cosa comporta questa condizione e i problemi associati al prolasso della vescica, nonché le opzioni disponibili per guarire da questa condizione. Il cistocele è una patologia pelvica caratterizzata dal prolasso della vescica attraverso la parete anteriore della vagina.  Questo può verificarsi quando i muscoli e i legamenti che supportano la vescica diventano deboli o danneggiati, spesso a causa di gravidanza, parto, obesità, tosse cronica o sforzi fisici intensi.  Quando la vescica si sposta dalla sua posizione anatomica normale, può causare una serie di sintomi scomodi e avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Quali Sintomi del Cistocele? I sintomi comuni associati al cistocele includono: Sensazione di peso o pressione nella regione pelvica. Incontinenza urinaria, che può manifestarsi come perdite di urina durante l’esercizio fisico, la risata o la tosse. Difficoltà a svuotare completamente la vescica. Sensazione di una massa o un nodulo nella vagina. Disagio durante i rapporti sessuali. Oltre ai sintomi fisici, il cistocele può anche avere un impatto emotivo e sociale significativo, causando imbarazzo, ansia e limitazioni nelle attività quotidiane. Che problemi dà il prolasso della vescica? Il prolasso della vescica può portare a una serie di complicazioni e problemi che influenzano la salute e il benessere generale di un individuo. Tra questi: Infezioni urinarie ricorrenti: Poiché la vescica non si svuota completamente, possono accumularsi residui di urina che aumentano il rischio di infezioni del tratto urinario. Deterioramento della funzione renale: Se non trattato, il cistocele può interferire con la normale funzione della vescica e del tratto urinario, potenzialmente portando a danni renali a lungo termine. Sindrome da vescica iperattiva: Il prolasso della vescica può aumentare la sensazione di urgenza e la frequenza urinaria, causando una condizione nota come sindrome da vescica iperattiva, che può essere estremamente fastidiosa e influenzare negativamente la qualità della vita. Impatto sulla vita quotidiana: I sintomi del cistocele possono limitare le attività quotidiane, influenzando la partecipazione a esercizi fisici, lavoro e relazioni personali. Depressione e ansia: L’impatto emotivo del cistocele non può essere sottovalutato. Molte persone che soffrono di questa condizione possono sperimentare depressione, ansia e ridotta autostima a causa dei sintomi fisici e delle limitazioni che comporta. Come guarire dal prolasso vescicale? Fortunatamente, ci sono diverse opzioni disponibili per trattare il cistocele e alleviare i sintomi associati. Il trattamento dipende dalla gravità dei sintomi, dalla salute generale del paziente e dalla sua preferenza personale. Le opzioni di trattamento includono: Terapia conservativa: Questo approccio comprende modifiche dello stile di vita, esercizi del pavimento pelvico e l’uso di dispositivi come pesi vaginali per rinforzare i muscoli pelvici e migliorare il sostegno della vescica. Fisioterapia del pavimento pelvico: Un fisioterapista specializzato può fornire un programma di esercizi personalizzato per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico e migliorare il controllo della vescica. Pessari vaginali: Questi dispositivi inseriti nella vagina sostengono la vescica e alleviano i sintomi del cistocele. Intervento chirurgico: In casi più gravi o quando altri trattamenti non hanno avuto successo, può essere raccomandato un intervento chirurgico per riparare il prolasso della vescica e ripristinare la normale anatomia pelvica. Terapia farmacologica: In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci per gestire i sintomi associati al cistocele, come gli agenti antimuscarinici per ridurre l’urgenza urinaria. È importante consultare un medico o uno specialista in urologia o ginecologia per valutare i sintomi del cistocele e determinare il miglior piano di trattamento per le esigenze individuali.  Con il trattamento appropriato, molte persone possono gestire con successo il cistocele e migliorare la loro qualità della vita. In conclusione, il cistocele può essere una condizione debilitante che influisce sulla salute fisica, emotiva e sociale di un individuo.  Tuttavia, con il giusto approccio di trattamento e supporto, è possibile convivere con questa condizione e migliorare la qualità della vita.  Educarsi sui sintomi, cercare supporto medico e considerare le opzioni di trattamento disponibili sono passi fondamentali per affrontare il cistocele in modo efficace e mitigare i suoi effetti negativi sulla salute e sul benessere complessivo. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Ginecologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua Visita Ginecologica dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Ginecologica News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Cosa non fare con cistocele?

Cosa non fare con cistocele? PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Urologia In questo Articolo Parliamo di: Cistocele: Un disturbo femminile spesso trascurato  Il cistocele, una forma comune di prolasso uterino, può provocare disagio e compromettere la qualità della vita di molte donne. Conoscere i sintomi e le precauzioni è cruciale per gestire questa condizione in modo efficace. Cistocele: di cosa si tratta?  Il cistocele, definito come il prolasso della vescica nella vagina, può manifestarsi con una serie di sintomi che influenzano il benessere quotidiano. Tra i sintomi più comuni vi sono: Sensazione di peso o pressione nella pelvi Molte donne con cistocele avvertono una sensazione di peso o pressione nella zona pelvica. Questo disagio può essere più evidente durante l’attività fisica o alla fine della giornata. Difficoltà nella minzione Il cistocele può ostacolare il normale flusso urinario, causando problemi durante la minzione. Alcune donne possono sperimentare una sensazione di incompleto svuotamento della vescica o la necessità di sforzarsi per urinare completamente. Incontinenza urinaria Un altro sintomo associato al cistocele è l’incontinenza urinaria, che può manifestarsi durante lo sforzo fisico, il ridere o il tossire. Questo può essere estremamente imbarazzante e impattare sulla qualità della vita. Sensazione di una massa vaginale Alcune donne con cistocele avvertono una sensazione di presenza di una massa vaginale, che può essere fastidiosa o dolorosa. Discomfort durante i rapporti sessuali Il cistocele può provocare disagio durante i rapporti sessuali, riducendo il piacere e influenzando negativamente l’intimità di coppia. È essenziale comprendere cosa non fare con il cistocele per gestire al meglio questa condizione. Innanzitutto, è fondamentale evitare di ignorare i sintomi. Troppo spesso, le donne tendono a trascurare i segnali del proprio corpo, ritardando così la ricerca di aiuto medico. Inoltre, non è consigliabile trascurare l’importanza della prevenzione e del trattamento precoce. Le donne che sospettano di avere un cistocele dovrebbero consultare un medico per una valutazione accurata e per discutere delle opzioni di trattamento disponibili. Infine, è importante non sottovalutare l’impatto emotivo e psicologico del cistocele. Le donne che vivono con questa condizione possono sperimentare ansia, depressione e ridotta autostima. È fondamentale cercare supporto emotivo e informazioni utili per affrontare i sentimenti legati al cistocele. In conclusione, comprendere cosa non fare con il cistocele è essenziale per gestire al meglio questa condizione. Attraverso la consapevolezza, la prevenzione e il trattamento tempestivo, le donne possono affrontare il cistocele con fiducia e migliorare la propria qualità di vita. Se si sospetta di avere un cistocele o si manifestano sintomi associati, è consigliabile consultare un professionista sanitario per una valutazione completa e un piano di trattamento personalizzato. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Uroginecologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Uroginecologica NEWS PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Quale è il miglior contraccettivo?

Quale è il miglior contraccettivo? PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Ginecologia In questo Articolo Parliamo di: Contraccettivo: Qual è il Miglior Metodo Contraccettivo? Quando si tratta di prendere decisioni sulla salute sessuale e riproduttiva, la scelta del miglior contraccettivo può essere una questione di grande importanza. Con una vasta gamma di contraccettivi disponibili sul mercato, è essenziale comprendere le opzioni disponibili e valutare quale sia il più adatto alle proprie esigenze. Contraccettivi: Una panoramica sulle Opzioni Disponibili Contraccettivo Ormonale: Uno dei metodi contraccettivi più comuni è la pillola anticoncezionale. Questa forma di contraccettivo ormonale contiene estrogeni e progestinici, che impediscono l’ovulazione e rendono più spesso il muco cervicale, ostacolando così la fertilizzazione. Dispositivi Intrauterini (DIU): I DIU sono piccoli dispositivi inseriti nell’utero per prevenire la gravidanza. Esistono due tipi principali: il DIU al rame, che rilascia rame nell’utero, creando un ambiente ostile per lo sperma, e il DIU ormonale, che rilascia piccole quantità di progestinici, alterando il muco cervicale e rendendo più difficile il concepimento. Contraccettivi di Emergenza: Utilizzati dopo un rapporto sessuale non protetto o in seguito a un fallimento del metodo contraccettivo, i contraccettivi di emergenza sono disponibili sotto forma di pillola o dispositivo intrauterino e possono prevenire l’ovulazione o la fertilizzazione. Metodi di Barriera: Tra i contraccettivi di barriera vi sono il preservativo maschile e femminile, che impediscono al seme di raggiungere l’utero, e il diaframma, una coppa flessibile inserita nella vagina che previene il passaggio dello sperma nell’utero. Come Scegliere il Miglior Contraccettivo? La scelta del miglior contraccettivo dipende da vari fattori, tra cui lo stile di vita, la salute, le preferenze personali e la storia medica. È importante considerare: – Effetti Collaterali: Alcuni contraccettivi possono causare effetti collaterali come nausea, mal di testa o cambiamenti nell’umore. È essenziale discutere con un professionista sanitario per comprendere i potenziali rischi e benefici di ciascun metodo. – Affidabilità: La corretta e costante aderenza al metodo contraccettivo è cruciale per garantire l’efficacia. Alcuni contraccettivi, come la pillola, richiedono un’assunzione quotidiana, mentre altri, come il DIU, offrono protezione a lungo termine con una singola procedura di inserimento. – Prevenzione delle Malattie Sessualmente Trasmissibili (MST): Mentre molti contraccettivi proteggono dalla gravidanza, solo il preservativo fornisce una protezione efficace contro le MST. L’uso combinato di contraccettivi di barriera e contraccettivi ormonali può offrire una doppia protezione. – Costo: I costi associati ai contraccettivi possono variare notevolmente. È importante considerare non solo il costo iniziale del metodo, ma anche eventuali spese continue come visite mediche o prescrizioni. La scelta del miglior contraccettivo è un processo personale e individuale che richiede una valutazione attenta delle opzioni disponibili e delle proprie esigenze. Consultare un professionista sanitario può aiutare a guidare questa decisione e garantire una scelta informata e consapevole. Ricorda, il miglior contraccettivo è quello che si adatta meglio al tuo stile di vita e alle tue esigenze di salute sessuale e riproduttiva. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Ginecologica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Ginecologica NEWS PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI Salute ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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