igiene orale

mucocele bocca

Mucocele bocca

Il Mucocele bocca, o cisti mucosa orale, è una cisti delle ghiandole salivari innocua, benigna e contenente liquidi. Più comunemente si presenta come un gonfiore o una ciste sul labbro inferiore o sulla mucosa della bocca. Se hai notato in bocca una pallina o bollicina di colore trasparente o bianca, allora molto probabilmente hai questa fastidiosa lesione. Vediamola meglio nel dettaglio. Mucocele sintomi Ci sono due tipi di Mucocele. Il Mucocele orale si presenta generalmente all’interno del labbro inferiore, delle gengive, del palato o sotto la lingua. Questa lesione si presenta come una bolla sul labbro. Può anche manifestarsi anche sul pavimento della bocca e, in questo caso, prende il nome di ranula. Questo secondo tipo di ciste sul labbro è più raro e, poiché è più grande, può causare più problemi con la parola, la masticazione e la deglutizione. Il Mucocele bocca può avere queste caratteristiche: essere mobile e indolore avere la superficie perlata, semitrasparente o di colore bluastro essere morbido, rotondo, a forma di cupola avere 2-10 millimetri di diametro Cause del Mucocele labbro Ci sono diverse ragioni per la comparsa delle cisti labbro. Per esempio, l’abitudine di mordersi le labbra, traumi subiti, piercing orali o uso di dentifricio per il controllo del tartaro in alcuni casi. Il Mucocele labbro inferiore è incentrato su una piccola ghiandola salivare, che produce la saliva in bocca. Ecco come nasce la cisti. La saliva si sposta da una ghiandola salivare attraverso i dotti salivari nella tua bocca. Uno di questi dotti può danneggiarsi o bloccarsi a causa di cattive abitudini come, ad esempio, succhiare o mordersi ripetutamente il labbro inferiore o la guancia oppure usare oggetti appuntiti per sfiorare il labbro inferiore. Anche un trauma subito, quale essere colpiti al viso, potrebbe essere la causa del danneggiamento dei dotti. Quindi, quando il dotto salivare è danneggiato o bloccato, il muco fuoriesce provocando un gonfiore che è il Mucocele bocca. Riassumiamo le cause del Mucocele. Queste possono essere: una lesione o un trauma che provoca uno strappo ai dotti salivari provocandone il blocco cattive abitudini compulsive, come per esempio mordersi il labbro, che causano danni o blocchi dei dotti salivari piercing alle labbra, che può causare infezioni portando alla formazione di cisti scarsa igiene orale che può provocare l’accumulo di batteri. Batteri che, a loro volta, bloccano le ghiandole salivari che portano alle cisti Diagnosi di Mucocele bocca Nella maggior parte dei casi, il dentista è in grado di diagnosticare un Mucocele semplicemente guardandolo. In caso contrario può avvalersi dei seguenti metodi per formulare la diagnosi: biopsia. Un piccolo campione della cisti viene prelevato e inviato al laboratorio per la diagnosi iniziale e l’analisi cellulare ultrasuoni. Vengono usati per mostrare le immagini dell’interno della cisti. L’ecografia utilizza le onde sonore e il fluido all’interno della cisti rende più facile ottenere una visione chiara della cisti stessa Mucocele bocca cura Per lo più una cisti labbro inferiore andrà via da sola. Tuttavia, se non è così e se causa problemi orali, non provare a trattarlo da solo. Potresti provocare ulteriori infezioni e danni ai tessuti. Contatta il tuo dentista per rimuoverlo. I due trattamenti più comunemente utilizzati sono: rimozione della ghiandola. Il dentista utilizza un bisturi o un laser per rimuovere la ghiandola salivare. Viene fatta l’anestesia locale per intorpidire la zona formare un nuovo condotto. Questa tecnica, chiamata marsupializzazione, serve a formare un nuovo dotto e a svuotare la cisti Il dottore disinfetta la zona, punge il Mucocele bocca e fa un nodo, fa uscire delicatamente la saliva e, dopo circa una settimana, rimuove il punto di sutura. Altri tipi di trattamento che possono ridurre il gonfiore o prevenire la necessità di un intervento chirurgico includono iniezioni di steroidi e farmaci applicati sulla superficie del Mucocele. Se tutti i trattamenti detti finora non dovessero funzionare, potrebbe essere necessario eseguire la crioterapia (congelamento della cisti), un trattamento laser o un intervento chirurgico. Mucocele labbro intervento In alcuni casi è possibile ricorrere a intervento chirurgico per rimuovere la Mucocele. Questa pratica consiste nella rimozione: della ciste della mucosa circostante del tessuto ghiandolare Infatti, non è consigliabile tagliare lo strato superiore per consentire il drenaggio, perché questo ha un alto tasso di recidiva. L\’intervento è semplice e si esegue in anestesia locale. Dopo l\’anestesia, viene poi effettuata una piccola incisione a semiluna sul tetto della cisti. Successivamente si solleva l\’epitelio. A questo punto, con l\’ausilio di una pinzetta, la lesione viene rimossa insieme al tessuto perilesionale. Se soffri o pensi di soffrire di Mucocele e vuoi prenotare una visita con gli specialisti del Centro Dentistico Unisalus chiama il n. 0248013784 oppure scrivi a info@centrodentisticounisalus.it o tramite la sezione contatti del nostro sito.

Mucocele bocca Leggi tutto »

bite sportivo

Bite sportivo

Cos’è un bite sportivo? Salute Indice Il Bite Sportivo protegge denti, gengive, lingua e guance da urti e traumi. I bite sportivi personalizzati si adattano e salvaguardano i denti meglio del paradenti da banco. Bambini e adulti dovrebbero indossarli durante gli sport di contatto o altre attività sportive. Cos’è un Bite sportivo? I bite per sportivi sono dispositivi dentali che coprono i denti. Proteggono denti, lingua, gengive e guance da traumi causati da lesioni sportive. Chi potrebbe aver bisogno di un bite dentale sport? Potrebbero necessitare di un bite sportivo bambini e adulti che praticano uno sport di contatto. Parliamo di basket, calcio, lacrosse, hockey, boxe, rugby o football americano dove sono elevati i rischi di ricevere un colpo in faccia. Tuttavia, il bite sportivo può essere utile anche a chi pratica uno sport non di contatto ma che potrebbe comportare un rischio di lesioni alla bocca come pattinaggio sul ghiaccio, ginnastica o ciclismo. Tipi di bite Esistono 2 categorie principali di bite: i bite realizzati per tutelare i denti da traumi da sport o altre attività atletiche i bite creati per chi soffre di bruxismo o digrignamento dei denti. I bite possono essere di diversi tipi: Personalizzati. Il dentista utilizza lo stampo dei tuoi denti (impronta) per creare un bite su misura che si adatti perfettamente a denti e bocca. Le protezioni di questo tipo costano di più ma offrono una migliore vestibilità e protezione. Viene realizzato un bite appositamente per le tue esigenze, sia per la protezione da traumi durante la competizione atletica (bite sportivo) sia per l’uso notturno se digrigni i denti. Modellanti. Questo tipo di bite è in materiale termoplastico che puoi modellare a casa per adattarlo ai tuoi denti. Regolabili. Sono bite da banco regolabili. Preformati. Questi bite di taglia unica sono preformati e pronti da indossare. Poiché non sono realizzati appositamente per i tuoi denti, raramente si adattano bene. Il loro ingombro e la scarsa vestibilità possono rendere difficile la respirazione. I bite di serie offrono una protezione minima. Ci sono bite superiori e inferiori? Il bite sportivo viene utilizzato, per lo più, sui denti superiori. Infatti, questi denti sporgono di più di quelli inferiori, mettendoli maggiormente a rischio di impatto. Se indossi l’apparecchio, il dentista potrebbe consigliarti anche un bite sportivo inferiori. Vantaggi di indossare un bite denti sport Gli incidenti possono verificarsi durante qualsiasi attività fisica. Usare un bite può aiutarti a limitare il rischio di lesioni legate a bocca, labbra, lingua e tessuti molli della bocca. Indossare un bite sportivo durante le attività atletiche può aiutarti a evitare di: scheggiare o perdere i denti. subire un danno nervoso a un dente. riportare danni ai tessuti molli di labbra, gengive, lingua e guance interne. Cura del bite sportivo Nel bite si annidano i batteri che si trovano nella bocca. Assicurati di pulire i denti molto bene prima di inserire un bite. Ora elenchiamo i consigli per prenderti cura della tua protezione dentale: Non esporre il bite a calore troppo alto, come luce solare o acqua calda. Il caldo, infatti, può deformare il bite e cambiare la sua forma. Quando non lo utilizzi o quando viaggi, conserva il bite in un contenitore di plastica robusto e areato. Dopo ogni utilizzo sciacqualo sotto l’acqua fredda e puliscilo con una spazzola e acqua e sapone. Lascialo asciugare all’aria. Conserva il bite fuori dalla portata di cani e altri animali domestici Quanto dura un bite sportivo? A seconda della frequenza con cui usi il bite, un bite su misura può durare diversi anni con la  dovuta cura. Tuttavia, alcune persone potrebbero scoprire di avere bisogno di sostituire il bite più spesso. Dovresti portare il bite ai controlli dal dentista in modo che possa controllarlo per verificare la presenza di crepe o altri segni di usura. I bite da banco, invece, non sono così durevoli, potrebbe essere necessario sostituirli ogni pochi mesi. Infine, bambini e adolescenti potrebbero dover sostituire i bite molto più spesso man mano che i denti e la bocca crescono. Chi indossa un apparecchio può usare il bite? I bite aiutano a proteggere denti, apparecchi ortodontici, impianti dentali e ponti dentali da eventuali danni. Quindi sì, anche chi indossa apparecchi ortodontici o ha impianti dentali può utilizzare senza problemi il bite. I bite personalizzati funzionano meglio perché si adattano più adeguatamente alla forma di impianti e apparecchi. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

Bite sportivo Leggi tutto »

dentifricio per bambini

Dentifricio per bambini

Come scegliere il dentifricio per bambini? Salute Indice Dentifricio per bambini: come sceglierlo? Il mercato, oggi, offre tante opzioni di dentifricio per bambini. Per questo motivo può essere complicato scegliere il prodotto migliore per l’igiene orale di tuo figlio. La bocca dei bambini è in continuo sviluppo, perciò è importante assicurarsi che i loro denti siano curati il più possibile sin dalla nascita. Quando iniziare l’igiene orale? L’Associazione Dentistica Americana (ADA) raccomanda ai genitori di iniziare una routine di igiene dentale fin dai pochi giorni di vita del bambino. Consiglia, infatti, di inumidire una garza o un panno e di pulire le gengive del bambino. Difatti, anche se non puoi vederli, ogni bambino nasce con 20 denti pronti a spuntare fuori. Pulendo le gengive del neonato ogni giorno, crei una bocca sana pronta ad accogliere quei denti. Per la maggior parte dei bambini, il primo dente compare quando hanno circa 6 mesi. E più o meno a 3 anni, hanno 20 denti da latte. Sfortunatamente, però, i denti da latte sono soggetti a rischio carie non appena spuntano. Ciò significa che, senza le cure adeguate, il tuo bambino avrà le carie. Prenderti cura dei denti da latte di tuo figlio può sembrare complicato. Potresti avere molte domande sulla prevenzione orale nei bambini, tra cui, probabilmente, come dovresti scegliere il dentifricio bimbi adatto. Come scegliere il dentifricio per bambini? La risposta potrebbe essere più complicata di quanto sembri. Ecco, quindi, alcune cose da considerare prima di scegliere il dentifricio per tuo figlio. Controlla il contenuto di fluoro del dentifricio bambini I dentifrici contengono fluoro, agenti antibatterici e abrasivi delicati che aiutano a prevenire le carie e a mantenere i denti sani. Ognuno di questi ingredienti ha un ruolo specifico da svolgere. Gli agenti antibatterici inibiscono la crescita di batteri e aiutano a ridurre la placca e la gengivite. La gengivite nei bambini è una patologia che è spesso sottovalutata nei bambini. Gli abrasivi rendono più efficace l’azione meccanica della spazzolatura. Il fluoro concorre a rafforzare lo smalto dei denti e a prevenire la carie. I dentifrici per bambini e per adulti variano nel contenuto di fluoro. Guarda, quindi, la confezione del dentifricio per controllare la quantità di fluoro che contiene. La maggior parte dei normali dentifrici contengono 1000-1500 ppm di fluoro. I bambini fino a 2 anni di età tendono a ingoiare il dentifricio. Questo è dannoso poiché l’ingestione di fluoro può causare malattie. Troppo fluoro, poi, può causare una condizione nota come fluorosi. Per questo motivo, scegli sempre un dentifricio x bambini con un contenuto di fluoro non superiore a 1000 ppm. Dentifricio fluoro bambini: ne hanno bisogno? Consulta il tuo dentista per scoprire se tuo figlio ha bisogno di un dentifricio al fluoro. Infatti, già l’acqua potabile contiene una piccola quantità di fluoro. Di solito, i bambini al di sotto dei 2 anni ottengono abbastanza fluoro dalla sola acqua e non hanno bisogno di un dentifricio che lo contenga. Tuttavia, se il dentista ritiene che tuo figlio abbia bisogno di assumere più fluoro, ti consiglierà un dentifricio per bambini. Inoltre, se tuo figlio ha l’abitudine di ingoiare il dentifricio, utilizzarne uno senza fluoro è la scelta migliore. Una volta che il bambino, poi, ha imparato a non deglutire il dentifricio, puoi passare a uno al fluoro. Scegli un sapore adatto ai bambini La menta è il gusto più popolare per i prodotti orali. Tuttavia, quando si tratta di bambini, spesso preferiscono i sapori fruttati come la fragola o l’anguria. A molti bambini, infatti, non piace lavarsi i denti perché non amano il sapore dei normali dentifrici. La maggior parte dei dentifrici per bambini, però, ha un sapore delicato. Quindi i bambini si divertiranno a lavarsi i denti e a costruire, così, buone abitudini. Inoltre, i personaggi dei cartoni animati sulla confezione possono incoraggiare il tuo bambino a divertirsi lavandosi i denti promuovendo, così, una buona igiene orale. Controlla le certificazioni Per garantire la completa sicurezza di un prodotto, verifica sempre se dispone della necessaria certificazione governativa. In caso di dubbi su un dentifricio, consulta il tuo dentista, che saprà dirti se utilizzare o meno quel prodotto. Inoltre, non tutti i bambini sono abbastanza pazienti da spazzolare i denti per 2 minuti interi. Quindi, prova a rendere piacevole il momento del lavaggio dei denti cantando una canzone o raccontando una storia divertente. Ulteriori consigli Prendi uno spazzolino divertente. Il modo migliore per convincere i bambini a fare qualcosa di banale è renderlo divertente. Alla maggior parte dei bambini non piace spazzolarsi i denti, ma se diventa una parte della loro routine di gioco non vedranno l’ora di farlo. Prendere ai tuoi figli uno spazzolino divertente, magari con personaggi dei cartoni animati, può essere un ottimo modo per coinvolgere i bambini e dare loro l’abitudine di seguire le regole per una buona igiene orale. Infine, i bambini hanno bisogno solo di un po’ di dentifricio. Potresti essere abituato a spremere abbastanza dentifricio per coprire la superficie dello spazzolino. Ma i bambini hanno denti piccoli, quindi hanno bisogno di una quantità minore. Per i bambini sotto i 2 anni, spalma semplicemente il dentifricio o usa una quantità di dentifricio delle dimensioni di un chicco di riso. Per i bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, invece, usa una quantità di dentifricio della dimensione di un pisello. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

Dentifricio per bambini Leggi tutto »

lingua bianca rimedi

Lingua bianca rimedi

Lingua bianca rimedi: quali sono? Salute Indice Lingua bianca rimedi: quali sono? La lingua bianca non è una condizione che deve destare preoccupazione. Tuttavia consigliamo sempre di rivolgersi al proprio dottore. Difatti, la patina bianca sulla lingua potrebbe essere sintomo di varie patologie. Perché la lingua diventa bianca? Lingua, denti e gengive sono rivelatori di come sta il nostro organismo. Infatti, la lingua è un organo muscolare ricoperto da minuscole estroflessioni, chiamate papille filiformi. Queste, oltre ad avere una funzione gustativa, tendono a incamerare le cellule esfoliate e i residui alimentari. Dunque, stare attenti all’igiene del dorso linguale è condizione necessaria per avere una lingua rosa. Tuttavia, l’utilizzo di spazzolini duri o un eccesso di energie possono recare danno alla mucosa portando allo sviluppo di un’ipercheratosi, altra motivazione di lingua patinata bianca. Altro fattore che può influire sul colorito della lingua è l’alimentazione. Difatti, condizioni di ipovitaminosi, anemia o carenza di ferro possono comportare la patina bianca sulla lingua. Anche alcol e fumo possono essere causa della lingua con patina bianca. In particolare il fumo può essere motivo di ipercheratosi linguale. Per concludere, quindi, osservare la lingua può far capire lo stato di salute di un individuo. Ovviamente, per arrivare a formulare una diagnosi si eseguono esami specifici con strumenti mirati. Ma la lingua rimane un indicatore del benessere dell’organismo. A seconda del suo colorito e dell’aspetto della sua superficie, infatti, si può capire tanto della salute di una persona. Una lingua manifesta buona salute se è rosea ai bordi e più chiara verso il centro, se è umida e se presenta margini lisci. Lingua felpata cause Le cause lingua bianca possono essere plurime. Se la lingua improvvisamente cambia aspetto o colore, potrebbe essere in corso una gastrite o un’ulcera. Di norma, la lingua biancastra è manifestazione di patologie temporanee legate all’apparato digerente e alle abitudini alimentari. Dunque, le cause della lingua bianca possono essere: disturbi gastrointestinali cattiva digestione stress reflusso gastroesofageo disidratazione bocca secca a causa di fumo e/o farmaci problemi al fegato dieta squilibrata febbre cambio di stagione La lingua diventa bianca per la crescita dei villi di cui è rivestita la mucosa. Invero, se l’organismo è in uno stato di salute ottimale, i villi sono bassi e la lingua conserva il suo colore rosa. Se, invece, c’è un disturbo in corso nell’organismo, i villi crescono e provocano il mutamento del colore della mucosa. Lingua bianca cause: patologie Ci sono determinate patologie che causano la patina linguale. Vediamo nel dettaglio quali sono. Candidosi orale La candidosi orale è la causa più frequente di patina biancastra sulla lingua. Essa rappresenta una stomatite provocata da un fungo, Candida Albicans, che può proliferare sul dorso della lingua rendendolo bianco. È una condizione usuale nei neonati, nei bambini e negli anziani. Ma può essere riscontrabile anche in chi assume corticosteroidi orali, negli immunodepressi, nei diabetici e in chi utilizza da lungo tempo antibiotici ad ampio spettro. Leucoplachia Si presenta come una lesione bianca sulla lingua, ma può estendersi anche a guance, palato e pavimento orale. La causa più frequente di questa patologia è il fumo (cheratosi da tabacco). Nei non fumatori, la leucoplachia può essere sintomo di diabete mellito, anemia sideropenia, allergie causate dal contatto con oggetti esterni, infezioni batteriche della bocca, traumi leggeri ma ripetuti (ad esempio, protesi mobili progettate o montate male). La patologia, inoltre, può rappresentare anche una lesione precancerosa. Lichen Planus Si tratta di una patologia autoimmune che può essere determinata da farmaci o malattie come l’epatite C. Si manifesta con linee bianche sulla lingua e può estendersi a gengive, labbra e guance.  Generalmente si associa ad altre lesioni bianche presenti nella cavità orale. Lingua patinata e alito cattivo Spesso avere la lingua bianca è associato al problema dell’alitosi. Ma la lingua felpata non è causa di alito cattivo. Vero è che, durante l’igiene orale, vada pulita a fondo anche la lingua. Ma i batteri si concentrano in altre aree della bocca, lontano dalla superficie della lingua. Infatti, si annidano per lo più negli spazi tra denti gengive. Perciò, la lingua non è il motivo principale dell’alito cattivo, che dipende generalmente da problemi intestinali. Ho la lingua bianca, mi devo preoccupare? La lingua patinata di bianco non è una condizione preoccupante. Può capitare, però, che venga sentita come problema estetico e questo porta a frenare i rapporti sociali. Per tale motivo, e per prevenire l’insorgere di eventuali problematiche più serie, consigliamo di consultare uno specialista. Il medico, infatti, saprà dire se la patina bianca in bocca è provocata da fattori non patologici correggibili (cattiva igiene orale, fumo o carenze nutrizionali) o se invece c’è una patologia più seria alla base. Lingua bianca rimedi Prima di tutto, in caso di patina bianca lingua è essenziale contattare il proprio dentista o il proprio medico per indagare le cause alla base del sintomo. Solo in questo modo, infatti, il problema potrà essere trattato e risolto. Lingua bianca rimedi: cosa fare? Tra i rimedi per la lingua bianca bisogna, innanzitutto, annoverare l’igiene orale. Infatti, potrebbe bastare l’uso di un puliscilingua per risolvere il problema della lingua bianca. È importante tenere pulita la lingua. Perciò spazzolatela 1 volta al giorno. Potrebbe aiutare anche eseguire dei risciacqui col collutorio. Patina bianca sulla lingua rimedi naturali: carenze vitaminiche Spesso la lingua patina bianca è dovuta a carenze vitaminiche. Perciò, un’integrazione di vitamina A, di vitamina B o di ferro potrebbe bastare per risolvere il problema. Inoltre, bere acqua a sufficienza, ridurre il sale e limitare fumo e alcol possono aiutare a risolvere la condizione della lingua impaniata. Rimedi naturali per lingua bianca: cosa mangiare e bere Innanzitutto, cominciate bevendo un bicchiere di acqua tiepida con succo di limone appena svegli. Seguite, poi, una dieta leggera e mangiate: carne bianca verdura cruda primi poco conditi frutta lontano dai pasti yogurt bianco fermentato senza zucchero Bevete: molta acqua succhi depurativi al mirtillo, alla mela o alla carota Potete anche sciogliere un cucchiaino di curcuma in un bicchiere d’acqua e fare gargarismi con questa soluzione più volte

Lingua bianca rimedi Leggi tutto »

ablazione tartaro

Ablazione Tartaro

Come fa il dentista a rimuovere il tartaro? Salute Indice Detartrasi: in cosa consiste? La Detrartrasi o ablazione tartaro è una procedura dentistica utilizzata per la rimozione della placca e del tartaro che si sedimenta sui denti formandosi nel cavo orale. L’ablazione del tartaro è sicuramente la procedura principale durante la seduta di igiene orale professionale in poltrona. Si tratta di una pulizia molto profonda che coinvolge anche i bordi delle gengive e gli spazi tra i denti dove di solito si accumulano la placca e  il tartaro. Ablazione Tartaro fa male? Le persone che si affacciano per la prima volta a una seduta di igiene orale professionale, si chiedono se l’ablazione del tartaro fa male. Potete stare tranquilli, l’ablazione dentale non è dolorosa anche se alcune persone possono sperimentare un leggero fastidio durante la pulizia e una sensibilità dentale dopo la seduta. Fastidio che normalmente tende a scomparire con i giorni. Perché la Detartrasi è necessaria? Essendo la procedura di rimozione del tartaro la principale componente della pulizia dentale professionale, dobbiamo procedere alla detartrasi almeno 2 volte all’anno per evitare accumuli di placca e tartaro. Se sedimentano e non procediamo alla pulizia profonda, rischiate problematiche dentali ben peggiori. Un accumulo di placca e batteri infatti può portare a, problemi gengivali, parodontite e carie. Questo perché un accumulo di tartaro non permette nemmeno un accurata igiene orale a casa, non permettendo di spazzolare bene i colletti dentali. L‘ablazione tartaro entra di diritto tra le principali attività di prevenzione dentale. Come si esegue l’Ablazione? Possiamo eseguire 2 tipi di ablazione del tartaro. Gengivale e Sotto-Gengivale. La seconda lavora, come dice il nome stesso, sotto la gengiva. Per questo è una pulizia molto più profonda. Non tutti devono però necessariamente sottoporsi al procedimento sotto gengivale. Solitamente ne hanno bisogno solo i pazienti con problematiche alle gengive e accumuli di placca e tartaro molto importanti. In questi casi viene eseguita sia l’ablazione gengivale che sotto la gengiva. Si esegue con uno strumento chiamato ablatore che tende a scollare il tartaro dal dente e dalla gengiva per poi rimuoverlo. Possiamo utilizzare sia l’ablazione con ultrasuoni che con tecnica manuale. Per chiudere il procedimento spesso si utilizza poi una pasta abrasiva per eliminare eventuali residui di placca. Ablazione Tartaro a Milano Per prenotare una Seduta di igiene professionale con connessa ablazione del tartaro a Milano, gli esperti del Centro Dentistico Unisalus sono a vostra disposizione. Ci trovate in via Gustavo Fara 39.  Solitamente, sono consigliate almeno 2 sedute all’anno di ablazione dentale per la rimozione del tartaro in modo da mantenere in salute il vostro cavo orale. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Seduta di Igiene Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Seduta Igiene Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

Ablazione Tartaro Leggi tutto »

demineralizzazione denti

Demineralizzazione denti

Demineralizzazione denti: posso prevenirla? Salute Indice Quando il minerale presente sui nostri denti inizia ad essere consumato, andiamo incontro a quel processo che viene definito come demineralizzazione dei denti. Questo accadimento rende i nostri denti meno forti, più esposti alle carie e più facilmente soggetti a macchiarsi. Lo smalto dei denti ha un altissimo contenuto di minerali e funziona come prima barriera protettiva del dente stesso. Quando la placca inizia ad accumularsi, magari a causa di una scarsa igiene dentale, la barriera protettiva dello smalto inizia ad incrinarsi. Questo è il primo passaggio verso la demineralizzazione dentale, un processo che rende la dentina più debole e le radici dentali più sensibili. Con la conseguenza che siamo molto più esposti a carie frequenti e infiltrazioni di placca e batteri nelle cavità del dente. La demineralizzazione denti influisce anche sull’aspetto estetico del sorriso. I denti infatti perdono quella loro caratteristica forma liscia per diventare più ruvidi e spenti. Ciò comporta una facilità maggiore per la placca e il tartaro di fermarsi sul dente e anche una difficoltà e “fastidio” a lavarsi i denti. Come arrestare o invertire il processo di Demineralizzazione Una volta perso lo smalto dei denti non è più possibile rigenerarlo. La demineralizzazione del dente rischia appunto di farci perdere smalto dentale. A questo punto è utile fermare per tempo o invertire il processo di demineralizzazione dei denti. Lo possiamo fare soprattutto attraverso corrette strategie di prevenzione o con alcuni tipi di trattamento. Ecco alcuni modi per agire, che vedremo nello specifico: dieta povera di acidi e zuccheri aumenta la salivazione assumi probiotici trattamenti al fluoro Demineralizzazione denti: posso prevenirla? Come per molte condizione mediche, la prevenzione è fondamentale, anche per quanto riguarda il concetto demineralizzazione denti dobbiamo tenere a mente alcuni accorgimenti. Le bevande zuccherine o acide ad esempio, sono molto aggressive sullo smalto dentale. Per questo motivo, sono una delle prime cause di demineralizzazione dei denti. Così che andrebbero ridotte o addirittura eliminate dalla nostra dieta. Sono invece consigliati alcuni tipi di latticini e verdure a foglia verde, proprio perché ricche di calcio. L’igiene orale a casa è molto importante in tema di prevenzione. I consigli sono quelli di lavare sempre i denti dopo i pasti principali, non spazzolare troppo forte e fare attenzione a come vi prendete cura della vostra salute orale. Attenzione perché lo smalto non si rigenera e non abbiamo altre fonti di smalto nel corpo. Possiamo tuttavia fermare il processo di demineralizzazione dei denti grazie all’utilizzo del fluoro e altri utili consigli. Questo può permettere di salvaguardare lo smalto dei denti. Un consiglio naturale è quello di masticare ogni tanto dei chewingum senza zucchero per incrementare la salivazione. Infatti la produzione di saliva serve a proteggere lo smalto dentale ed evitare di incappare in denti demineralizzati. Trattamenti al fluoro contro la demineralizzazione dei denti Abbiamo anticipato che il fluoro è un ottimo elemento per frenare il processo di demineralizzazione denti.  Il fluoro è un minerale presente in natura e serve per fortificare le ossa favorendo i depositi di calcio all’interno delle stesse. Una carenza di fluoro può portare problematiche dentali. L’utilizzo di trattamenti al fluoro è in grado di favore la mineralizzare dei denti o meglio remineralizzazione dei denti rendendoli più forti e lisci. Solitamente un gel al fluoro viene applicato dopo le sedute di igiene professionale dal dentista.  Due sedute all’anno di igiene professionale in poltrona sono sempre consigliate.  Potresti anche comprare un gel al fluoro in farmacia oppure un dentifricio con un contenuto extra di questo elemento. Per prevenire, bloccare o invertire il processo di demineralizzazione dentale affidatevi sempre al dentista professionista.  Prenotate per tempo le sedute di igiene orale professionale e seguite i suoi consigli su alimentazione e procedure di igiene orale “casalinga” che vi verranno forniti durante una visita. Se vi rendete conto che, nell’ultimo periodo, siete soggetti a carie frequenti, problemi alle gengive e i denti si macchiano facilmente, contattate senza esitazione il medico.  Potreste essere nelle prime fasi di un processo di demineralizzazione denti ancora facilmente arrestabile.  Non perdete tempo, per evitare il rischio di perdere lo smalto dentale e subire poi problematiche peggiori. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

Demineralizzazione denti Leggi tutto »

donna con denti bianchi

Come avere denti bianchi rimedi naturali

Come avere denti bianchi rimedi naturali Salute Indice Siete curiosi di sapere come avere denti bianchi rimedi naturali? In questo articolo ve lo spiegheremo.  La dentina è il tessuto osseo che si trova al di sotto dello smalto, cioè la parte più interna del dente, ed è ciò che dà il colore ai denti. Quest’ultimo dipende da fattori genetici. Ma i denti, nel corso degli anni, possono mutare colore a causa della parte esterna, lo smalto. È, infatti, poroso e lascia passare le sostanze. Queste possono ancorarsi alla dentina mutandone il colore. Quindi tutto può incidere: medicine, fumo e cibo.  Non solo cosa mangiamo influenza la dentina, ma anche come lo mangiamo. Esistono, infatti, buone consuetudini alimentari e cibi che aiutano a conservare denti più bianchi naturalmente.  Per prima cosa, partiamo con l’alimentazione. Ciò che mangiamo, infatti, influisce anche sullo smalto dentale. Seguire una giusta alimentazione, quindi, può contribuire a sbiancare denti in modo naturale. Metodi per avere denti bianchi: abitudini alimentari Come avere denti bianchi rimedi naturali? Innanzitutto, abbiamo detto che ci sono delle buone abitudini alimentari da seguire. Queste consuetudini consistono nel masticare e mangiare lentamente. In questo modo produrremo più saliva che collabora a distruggere i batteri che causano la placca. Inoltre, è molto importante bere acqua, che diminuisce il livello di acidità del cavo orale.  Denti bianchi naturalmente: cibi da evitare Ci sono degli alimenti che, più di altri, concorrono a macchiare i denti. Non occorre rinunciarvi. Basta consumarli in quantità limitate e lavarsi i denti subito dopo aver mangiato.   Ci riferiamo a:  bevande e cibi con un pH acido alto (salsa di pomodoro, aceto e sottaceti, bevande energetiche o gassate) cibi a pigmentazione scura o contenenti coloranti (tè nero, caffè, vino rosso, frutti rossi, mirtilli, barbabietole, salsa di soya, curry, caramelle, dolci) carboidrati raffinati (pane bianco, crackers). Avendo molti zuccheri, contribuiscono all’ingiallimento dei denti e allo sviluppo di carie. Rimedi naturali per denti più bianchi: cosa mangiare I cibi che contribuiscono, invece, a sbiancare i denti in modo naturale o che, comunque, contengono sostanze utili sono: alimenti croccanti e crudi (carote, sedano, mele, broccoli, cavolfiore, mandorle, pere, mandorle, noci e semi vari). Questi cibi portano più benefici: stimolano la masticazione, contribuiscono a rimuovere la placca e il tartaro, rinforzano le gengive e spazzolano i denti fragole. L’acido malico contenuto in esse favorisce la rimozione delle macchie sulla superficie dello smalto. Potete anche unire del bicarbonato di sodio alla purea di fragole, passando poi sui denti il composto ottenuto per circa un minuto. Risciacquate bene, poi, con del colluttorio e passate il filo interdentale salvia e menta. Gli oli essenziali che contengono sono uno sbiancante naturale per denti e la ruvidità delle foglie compie un’azione abrasiva sullo smalto. Strofinate delicatamente le foglie sui denti semi di sesamo e latticini sono ricchi di calcio che fortifica le ossa. Inoltre, contengono acido lattico che contribuisce a eliminare le macchie superficiali dello smalto tè verde. Diversamente dagli altri tè, include la catechina. Questa sostanza elimina i batteri frutta ricca di vitamina C (come i kiwi). Questa rafforza le gengive e ostacola la formazione di placca. Non dovete, però, abusarne perché è frutta contenente acido citrico che danneggia lo smalto funghi shiitake. Contengono il lentinano, uno zucchero vantaggioso per i denti che ostacola lo sviluppo della placca ananas. Questo frutto, infatti, contiene un enzima, la bromelina. Essa aiuta a eliminare le proteine che ingialliscono i denti posandosi sulla superficie dello smalto cipolle. Le componenti di zolfo contenute nelle cipolle combattono la creazione di placca. Solo mangiandole crude, però, mantengono questa caratteristica anti-placca Altri rimedi naturali per sbiancare i denti Ci sono altri modi naturali per far diventare i denti bianchi. Il primo consiste nell’utilizzare il succo di limone. È, infatti, uno sbiancante per denti naturale che toglie efficacemente le macchie causate dal fumo o dal caffè. Il succo di limone, però, deve essere usato di tanto in tanto perché rischia di corrodere lo smalto dei denti. Ma, ogni tanto, il succo di limone strofinato con lo spazzolino concorre a rendere i denti bianchi, a proteggere le gengive e a ridurre il tartaro.  Altro metodo casalingo per sbiancare i denti è il bicarbonato di sodio. Unite mezzo cucchiaino di bicarbonato e mezzo cucchiaino di sale. Utilizzate il composto come fosse dentifricio, bagnate lo spazzolino e passatelo sui denti. Potete anche mescolare mezzo cucchiaino di bicarbonato con un po’ d’acqua e succo di limone. In entrambi i casi, sciacquate bene la bocca dopo l’uso. Non effettuate questo trattamento troppe volte o danneggerete lo smalto. Una volta a settimana o una volta ogni due è più che sufficiente.  Altro metodo naturale per sbiancare i denti è l’aceto di mele. L’acidità dell’aceto, infatti, riesce a diminuire le macchie scure che si formano soprattutto sui denti di chi fuma e di chi beve molti tè o caffè. Diluite 25 ml di aceto di mele in 100 ml di acqua ed effettuate degli sciacqui. Non ricorrere a questo rimedio naturale per sbiancare i denti più di 1 volta a settimana. Anche l’olio di oliva è uno sbiancante naturale per i denti. Versate in un bicchiere un cucchiaino di olio di oliva e immergetevi una garza sterile. Il tessuto deve assorbire bene l’olio. Ora coprite il dito indice con la garza imbevuta e strofinate i denti. L’olio è in grado di rimuovere le macchie dentali perché, grazie alla sua bassa acidità, riesce a combattere le discromie dello smalto senza comprometterlo. Potete eseguire questo trattamento 1 volta a settimana.   Conclusioni Concludiamo qui in nostro articolo “Come avere denti bianchi rimedi naturali”. Oltre a seguire i consigli dati finora, ricordatevi sempre di effettuare una buona igiene dentale quotidiana e di sottoporvi a sedute di igiene orale professionale almeno ogni 4 – 6 mesi. Solo così manterrete i vostri denti bianchi e sani.  Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite

Come avere denti bianchi rimedi naturali Leggi tutto »

amalgama dentale e sclerosi multipla

Amalgama dentale e sclerosi multipla

C’è una correlazione tra amalgama dentale e sclerosi multipla? Salute Indice Correlazione tra amalgama dentale e sclerosi multipla? Uno studio canadese pubblicato nel 2007 dal Journal of Public Health Dentistry ha messo insieme lavori pubblicati dal 1966 al 2006. Da questi, è emerso che le persone con otturazioni in amalgama dentale avevano una probabilità più alta di ammalarsi di sclerosi multipla.  Nonostante ciò, nelle conclusioni gli studiosi affermano che è necessario svolgere ulteriori analisi che tengano conto non solo della presenza dell’amalgama. Ma anche delle sue dimensioni e della superficie che occupa, oltre che della durata dell’esposizione.  Altri lavori ancora hanno evidenziato che il mercurio delle otturazioni in amalgama costituisce solo il 10% del mercurio totale assunto da una persona. Infatti, il mercurio deriva da altre fonti importanti come alimenti (soprattutto pesce), inquinamento, vernici, disinfettanti e farmaci. Come si esprime la Mulitple Sclerosis International Federation? Riguardo il dibattito su un possibile legame tra amalgama dentale e sclerosi multipla, la MSIF (Multiple Sclerosis International Federation – Comitato Scientifico della Federazione Internazionale delle Associazioni Sclerosi Multipla) afferma che ad oggi non ci siano dati sufficienti. Infatti, non esistono dati sufficienti a riprova del fatto che il mercurio contenuto nelle amalgame provochi la sclerosi multipla o che la loro rimozione arrechi benefici sui sintomi o sull’andamento clinico della malattia.  Amalgama dentale e sclerosi multipla: cosa dice l’ANDI? Il Presidente dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) Gianfranco Prada afferma che le otturazioni in amalgama non possono essere ritenute nocive per la salute. Anzi, il materiale è considerato dalla comunità scientifica internazionale come uno dei migliori, in quanto permette di raggiungere risultati clinici ottimali per eseguire la ricostruzione di un dente compromesso dalla carie.  L’AISM come si pronuncia? L’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) si basa sullo studio del 2007 e su ciò che dicono MSIF e ANDI per esprimere la sua opinione sull’eventuale correlazione tra amalgama dentale e sclerosi multipla.  Quello che afferma, infatti, è che non ci sia un legame tra le 2 e che non esistano dimostrazioni che provino che le amalgame in mercurio abbiano effetti tossici per la salute tanto da provocare la sclerosi multipla.  Ciò che l’AISM sottolinea, però, è l’importanza di sottoporsi a controlli periodici dal dentista e di continuare ad avere una buona igiene dentale. Anche tramite l’eventuale uso di farmaci e/o ausili. Alcuni sintomi della malattia, infatti, possono influenzare l’igiene dentale quotidiana. Pensiamo, ad esempio, alla spasticità, ai tremori, alla fatica, alla nevralgia trigeminale.  Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

Amalgama dentale e sclerosi multipla Leggi tutto »

cura denti in gravidanza

Cura denti in gravidanza

Cura denti in gravidanza Salute Indice Cura denti in gravidanza La cura denti in gravidanza è di fondamentale importanza.  Spesso accade che le donne abbiano dei problemi ai denti durante il periodo di gestazione. Per questo motivo è necessario che intensifichino l’igiene orale.  Difatti, ci sono delle patologie dentali che possono avere effetti negativi sulla gestazione. Ci riferiamo, ad esempio, alla piorrea. È stato dimostrato che possa essere causa della nascita di feti prematuri o sottopeso. Perché i denti peggiorano durante la gravidanza? Ci sono vari motivi alla base del peggioramento della salute dei denti in gravidanza.  Innanzitutto, la donna subisce un cambiamento degli ormoni nel corpo. Aumenta, infatti, il rilascio di progesterone che causa un’alterazione della flora orale.  Inoltre, arriva più sangue alle gengive che, quindi, sono più sensibili e possono sanguinare o infiammarsi. Nei casi più gravi le gengive possono essere colpite da batteri che portano all’allentamento e alla caduta dei denti.  Muta, poi, l’acidità della saliva e questo può danneggiare lo smalto dei denti o generare carie. Anche la frequente emesi può ripercuotersi negativamente sui denti. Oltre alle gengive, altresì i denti diventano più sensibili al freddo e al caldo a causa dei cambiamenti ormonali. Prevenzione  È essenziale intensificare la cura denti in gravidanza per evitare l’insorgenza di grandi problematiche. Cura denti in gravidanza: quali sono le regole da seguire?  Per mantenere una buona igiene orale è opportuno lavarsi i denti 2 volte al giorno, utilizzare il filo interdentale e usare un dentifricio o un collutorio contenenti fluoro.  Per evitare l’infiammazione delle gengive, può essere utile effettuare delicati massaggi con le dita o con uno spazzolino morbido. Se le gengive sanguinano o sono infiammate, potete ricorrere a camomilla e salvia che hanno un effetto disinfettante e calmante.  Oltre a una minuziosa igiene orale e a regolari controlli dal dentista, anche seguire una dieta povera di zuccheri e ricca di frutta e verdura può evitare lo sviluppo di patologie dentali durante la gravidanza.  Gravidanza e dentista Se sorge la necessità di recarsi dal dentista per risolvere patologie dentali, occorre informare il medico della gravidanza. È raccomandabile rimandare a dopo la gestazione gli interventi chirurgici importanti e le estrazioni dentarie. Queste, infatti, richiedono una radiografia che è meglio evitare in stato interessante. Le otturazioni, invece, sono permesse. Anzi, sono indispensabili in caso di carie perché un’infezione potrebbe propagarsi velocemente. Tuttavia, viene utilizzata la plastica per le otturazioni e non l’amalgama.  L’anestesia locale è eseguibile e non comporta rischi per il bambino in quanto viene eliminata in breve tempo dall’organismo.  In ogni caso, la cosa migliore sarebbe rimandare tutti gli interventi non urgenti ma necessari al secondo trimestre. Si possono fare radiografie ai denti in gravidanza? È meglio limitare le radiografie ai casi strettamente necessari e sono assolutamente da non fare nel primo trimestre di gravidanza.  Qualora la radiografia sia indispensabile, vengono fatti indossare alla donna un grembiule di piombo e una protezione in piombo a tutela della ghiandola tiroidea.  Dentista in gravidanza Di norma, consigliamo di effettuare almeno 2 visite di controllo dal dentista durante lo stato di gravidanza e una seduta di igiene professionale ogni 3 mesi per scongiurare eventuali complicazioni.  Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

Cura denti in gravidanza Leggi tutto »

dente incluso

Dente incluso

Cosa vuol dire dente incluso? Salute Indice Cosa vuol dire “Dente Incluso”? Un dente incluso è quel dente che non ha concluso, completamente o in parte, la sua eruzione, rimanendo così bloccato in modo parziale o totale all’interno della gengiva o dell’osso. I denti inclusi possono essere di ogni tipologia. Tuttavia i denti che più comunemente rimangono, appunto, inclusi, sono i denti del giudizio.  I terzi molari inclusi sono, quindi, i denti che più di tutti subiscono questa situazione. Per questo motivo, spesso, le persone ricorrono all’estrazione dei denti del giudizio. A livello puramente statistico, gli altri denti che più frequentemente subiscono inclusione dentale sono i canini.  Il dente incluso canino è, dunque, il secondo che si manifesta più frequentemente. In ogni caso, a differenza del dente del giudizio (che appare solitamente tra i 18 e i 25 anni), il canino incluso si manifesta già in età adolescenziale. Quindi intorno ai 10-12 anni di età. Dato che il dente canino ha una funzione sia masticatoria, per cibarsi, che estetica, essendo frontale, il Dentista dovrà correre subito ai ripari.  Anche nel caso di altri denti inclusi, il Dentista deve sempre intervenire il prima possibile. Questo perché un dente incluso preme su tutta la bocca generando problemi correlati di malocclusione o dolore dentale. Non solo malocclusione. Un’inclusione dentale non risolta, porta anche a infiammazioni gengivali causate dalla placca batterica. Cause di dente incluso Il dente incluso può avere diverse cause. Le più frequenti sono: affollamento dentale evento traumatico occorso prima della crescita del dente definitivo alcuni denti storti mancanza di spazio caduta precoce dei denti da latte (durante la dentizione) malattie genetiche Parlando nello specifico della fase di dentizione, la caduta precoce dei denti da latte è causa di dente incluso.  Infatti se perdiamo un dente da latte, molto prima della crescita del definitivo, i denti definitivi circostanti potrebbero prenderne il posto. Creando così il problema dei denti inclusi. La mancanza di spazio è, invece, la causa principale di dente del giudizio incluso. Denti inclusi diagnosi Per diagnosticare un dente incluso il modo migliore è quello di effettuare una radiografia dentale. Per questo motivo i denti inclusi vengono spesso scoperti dopo una panoramica dentale a seguito di visita dentistica.  Non è raro che il paziente, si presenti a visita perché sente dolore alla pressione del dente e abbia spesso una gengiva dolorante e infiammata.  A seguito di radiografia dentale, il dentista esegue diagnosi di dente incluso.  Cosa fare se ho un dente incluso Denti inclusi cosa fare? Nel caso tu abbia un dente incluso, devi affidarti alle cure di un Odontoiatra per l’estrazione o comunque la risoluzione del problema.  Un’inclusione dentale non risolta, può portare infatti problematiche più serie ai denti e alla bocca. Partiamo col dire che l’estrazione non è l’unica terapia possibile. Bisogna valutare caso per caso.  Nel caso di terzo molare incluso, quindi dente del giudizio, l’estrazione è la prassi. Anche perché il terzo molare non ha caratteristiche fondamentali né dal punto di vista estetico né da quello funzionale.  L’estrazione dei denti del giudizio diventa fondamentale quando la loro posizione è critica e dolorosa per il paziente.  Per quanto riguarda l’inclusione dentaria degli altri denti bisogna valutare invece caso per caso.  Per quanto riguarda il canino incluso nella gengiva, ad esempio, esistono dei casi in cui è possibile riportarli in sede senza estrarli.  Con un intervento di trazione possiamo, infatti, far emergere completamente il dente riposizionandolo correttamente nella sua arcata. Senza dover per forza procedere all’estrazione. Bisogna comunque ricordare che, per evitare l’estrazione, bisogna anche riconoscere il problema tempestivamente e iniziare la terapia prima possibile. Al fine di evitare complicanze più gravi e non correre il rischio di perdere il dente. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

Dente incluso Leggi tutto »

× Come possiamo aiutarti?