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ipersensibilità dentale

Ipersensibilità dentale

Come si cura l’ipersensibilità dentale? Salute Indice L’Ipersensibilità Dentale è una delle problematiche dentistiche che vengono riferite dai pazienti in modo più frequente. Il problema dei denti sensibili si verifica a causa dell’esposizione della dentina a stimoli termici, chimici o osmotici. Questa esposizione è causa di estrema sensibilità e dolore. Ma che cos’è la dentina? È la parte della struttura del dente che si trova direttamente sotto lo smalto dentale. L’ipersensibilità dentinale è detta anche sensibilità dentinale. Chi ne soffre può accusare un importante limitazione alla qualità generale della vita. Proprio a causa del dolore, che può colpire mentre si fa qualcosa di routine come mangiare qualcosa di freddo o caldo, e il cattivo aspetto estetico. Ipersensibilità dentale cause e fattori La causa di ipersensibilità dentale è l’esposizione della dentina. A sua volta l’esposizione dentinale può avere diverse cause e fattori alla sua origine tra le quali ricordiamo: gengive scoperte spazzolamento dei denti troppo aggressivo recessione gengivale parodontite denti rotti bruxismo placca e tartaro Vi sono anche alcune operazioni dentistiche che possono portare forte sensibilità ai denti. Stiamo parlando ad esempio di otturazioni o inserimento di corone dentali. Tuttavia è bene ricordare che se questa fosse la sola causa di ipersensibilità dentale, il problema tende a risolversi entro un mese dall’intervento. Diagnosi di sensibilità ai denti Per poter affrontare un percorso terapeutico corretto al fine di risolvere l’ipersensibilità dentinale, è importante il giusto approccio diagnostico. In questo modo possiamo verificare l’esatta causa di sensibilità dentale e lavorare correttamente al problema. La diagnosi di sensibilità ai denti inizia con l’anamnesi. Il dentista raccoglie tutte le informazioni utili dal paziente come ad esempio: durata del dolore intensità del dolore fattori esterni che incidono sul dolore Lo specialista odontoiatra, inoltre può utilizzare alcuni strumenti utili alla diagnosi. Strumenti che emettono un getto d’aria o di acqua fredda sul dente sensibile per valutare se questo incide sull’intensità del dolore. Una volta appurata la causa e il tipo di problema di ipersensibilità al dente, è possibile impostare il piano di cura. Trattamento dell’ipersensibilità dentale L’ipersensibilità dentale è possibile risolverla in diversi modi, a seconda anche del problema che vi sta alla base. Tra le operazioni da fare abbiamo ad esempio la rimozione dei fattori che concorrono alla forte sensibilità del dente. I consigli in questo caso sono quello di eliminare cibi troppo acidi dalla dieta, modificare lo spazzolino e lo stile di spazzolamento, oppure anche correggere problemi di occlusione e masticazione. Se questo non bastasse e la sensibilità dei denti è molto forte, possiamo ricorre ad agenti desensibilizzanti. Vi sono diversi prodotti di questo tipo. Vengono suddivisi in base al tipo di utilizzo che viene fatto, se casalingo o professionale in studio dentistico. Agenti desensibilizzanti da casa per ipersensibilità dentale Si tratta del metodo più semplice per trattare una minima sensibilità dentale. Questo perché può essere applicato in autonomia a casa propria. Sempre ovviamente su consiglio ed indicazione del medico curante. In genere questo tipo di prodotti per risolvere il problema dei denti molto sensibili sono in forma di: dentifrici desensibilizzanti collutori chewingum polveri Trattamento in clinica dentistica Questo metodo di trattamento dell’ipersensibilità dentale è sicuramente più efficace, ma è più costoso perché viene fatto in modo mirato sui denti sensibili. A differenza del prodotto casalingo che di solito copre tutta la dentatura. Per questo motivo viene consigliato soprattutto nei casi di forte sensibilità ai denti, con dolore fastidioso e perdurante. Come funziona? Il dentista utilizza dei prodotti a base di nitrato di potassio o fluoruro di sodio al 2%, oppure ancora ossalati o agenti leganti dentinali. Tutti questi agenti desensibilizzanti, lavorano sigillando i tubuli dentinali oppure interrompendo il segnale di impulso nervoso che è causa di dolore dentinale. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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donna con filo interdentale

Come usare il filo interdentale

Come usare il filo interdentale? Odontoiatria Indice Come usare il filo interdentale? Non per tutti il filo interdentale è semplice da usare le prime volte e molte persone ci rinunciano troppo in fretta. Sebbene i denti possano essere puliti con un normale spazzolino, non è efficace per raggiungere gli spazi interdentali. Per questo motivo è stato creato il filo interdentale. Il filo interdentale è un pezzo di materiale filiforme, utilizzato per pulire quelle aree difficili da raggiungere per lo spazzolino. Quando usare il filo interdentale? La raccomandazione per la spazzolatura è due volte al giorno e l’uso del filo dovrebbe essere usato una volta al giorno.Tuttavia, non esiste un momento ideale per usare il filo interdentale – ogni volta che le persone trovano il tempo per usarlo correttamente, può essere fatto. Può essere una buona opzione usare il filo interdentale la sera in modo da rimuovere eventuali particelle di cibo dal giorno. Come accade per lo spazzolino da denti, un pezzo di filo interdentale non dovrebbe essere condiviso in quanto potrebbe introdurre batteri in bocca. Le persone di domandano se è possibile utilizzare il filo interdentale più di una volta dopo il risciacquo e l’asciugatura, dato che i batteri potrebbero non sopravvivere in condizioni di secchezza. Tuttavia, il filo interdentale potrebbe perdere la propria funzione pulente dopo ogni singolo utilizzo e potrebbe riposizionare i batteri in bocca. Alla luce di ciò è consigliabile usare un pezzo di filo interdentale alla volta. Usare lo spazzolino da denti dopo aver usato il filo interdentale è vantaggioso perché durante lo spazzolamento il dentifricio ha accesso diretto ai denti e quando sputiamo e risciacquiamo, si aiuta il processo di rimozione dei detriti rimasti negli spazi interdentali. Usare il filo interdentale potrebbe non rappresentare una difficoltà nell’usarlo sui denti anteriori, ma potrebbe essere difficile raggiungere quelli posteriori. Inoltre, l’utilizzo di un pezzo corto di filo interdentale può ostacolare gli sforzi. Tecniche di filo interdentale Le tecniche per utilizzare al meglio il filo interdentale sono: Avvolgi circa 40 centimetri di filo interdentale attorno ai due dita. Tieni il filo interdentale saldamente tra i pollici e gli indici – questo aiuterà a liberare i pollici e gli indici, poiché sono queste dita che manipoleranno il filo. Dividere in due attività, tenere e lavorare la corda, rende più facile l’uso del filo interdentale. Il filo interdentale deve essere manovrato tra i denti con un leggero movimento di sfregamento e curvato contro un dente fino a quando il filo incontra il bordo gengivale. Fai scorrere delicatamente il filo interdentale tra la gengiva e il dente. Il filo interdentale deve essere tenuto saldamente contro il dente e strofinare lungo la superficie del dente con un leggero movimento su e giù. Questo dovrebbe essere continuato fino a raggiungere la parte posteriore dell’ultimo dente. Segui questo procedimento per i denti rimanenti. Una nuova sezione del filo interdentale dovrebbe essere utilizzata quando la placca si accumula su di essa. Metodo di utilizzo del supporto del filo interdentale Alcune persone possono avere difficoltà a pulire i denti posteriori o le superfici dei denti adiacenti dei denti posteriori o lo spazio interdentale. Un altro punto da considerare è che l’uso improprio del filo interdentale può causare lesioni o danni. È utile utilizzare un supporto per il filo interdentale in quanto è utile per le persone che hanno difficoltà a controllare il filo interdentale. Ecco come usare il supporto: cambia il supporto del filo interdentale da sinistra a destra; far scorrere lentamente il filo verso il margine gengivale e tirarlo saldamente contro una delle superfici dentali vicine. far scorrere gradualmente il filo su e giù per pulire la superficie del dente vicino a partire dalla parte più profonda del solco gengivale e tirare saldamente il filo contro l’altra superficie del dente vicino. pulire tutte le altre superfici dei denti adiacenti secondo i passaggi precedenti. Dispositivi ortodontici con filo interdentale Le persone che indossano dispositivi ortodontici possono avere difficoltà a usare il filo interdentale.Il suggerimento è di utilizzare un filo super floss che aiuti a rimuovere la placca dentale nelle superfici dentali adiacenti. Di seguito le indicazioni per utilizzare il filo super floss: Premere l’estremità indurita attraverso lo spazio tra i denti e il dispositivo ortodontico. Avvolgere l’estremità del filo intorno al medio e tenerlo stretto tra i pollici e gli indici di entrambe le mani; lasciare circa 2 cm di filo interdentale in mezzo. Tirare delicatamente il filo interdentale nello spazio interdentale usando un movimento di sega. Avvolgere il filo intorno a un dente a forma di “C”, tirare verso il basso fino alla parte più profonda tra il dente e il tessuto gengivale circostante, farlo scorrere su e giù e pulire la superficie. Avvolgere il dente vicino e ripetere la procedura Sebbene non ci siano regole ferree per selezionare il tipo di filo interdentale, due parametri da considerare quando si seleziona il tipo di filo interdentale sono la dimensione del filo interdentale e la facilità di utilizzo. Le persone presumono che quando invecchiamo, perderemo naturalmente i nostri denti. Tuttavia, mantenendo denti e gengive sani, i denti possono essere resi disponibili per tutta la vita.   Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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come pulire la protesi mobile

Come pulire protesi dentarie mobili

Come pulire protesi dentarie mobili? Salute Indice Come pulire protesi Dentarie Mobili? Se sei arrivato a porti questa domanda molto probabilmente non ti è chiara la procedura che ti ha spiegato il dentista. Niente panico! In questo articolo spiegheremo la procedura per una corretta igiene della tua protesi dentale. Non ha importanza se la tua protesi dentale sia in metallo, acrilico, silicone, superiore, inferiore o sostituisca tutti i denti, una parte o solo alcuni, è molto importante pulirla almeno una volta al giorno per aumentare la sua efficienza. Con una corretta pulizia della protesi dentaria mobile si evita la formazione di tartaro e la comparsa di cattivi odori. Inoltre, con il tempo la protesi tende a perdere il suo candore e la sua lucentezza. La protesi dentale deve essere pulita con un sapone liquido neutro. Il sapone neutro non ha coloranti o aromi artificiali, in questo modo dopo averla lavata non lascia uno sgradevole sapore in bocca. I dentifrici commerciali contengono abrasivi come il carbonato di calcio che aiutano a mantenere i denti naturali, privi di placca o tartaro dentale e lo smalto dei denti è molto resistente e può resistere a questi abrasivi. La protesi è sensibile a questo tipo di dentifricio abrasivo e con l’uso prolungato può ridurre non solo il tempo di vita e la lucidatura originale della protesi, diventando così più porosa e facendo sì che i pori del cibo rimangano in questi pori e alla fine macchiano i colori scuri e hanno anche un cattivo odore. Con cosa devo spazzolare la protesi dentale rimovibile? Per una corretta pulizia della dentiera è importante disporre di uno speciale spazzolino per protesi. Questo speciale spazzolino ha 2 facce: Il taglio piatto pulisce la superficie della protesi e dei denti. La spazzola conica è per la pulizia di piccoli spazi o di difficile accesso. È anche importante avere uno spazzolino a setole morbide e una testina piccola per pulire le gengive, la lingua e i denti naturali. Se stai pensando, ma non ho i denti naturali, perché lavarsi? Non avere i denti non significa non lavarsi la bocca tutti i giorni. Questo perché si possono avere rifiuti alimentari e ferite aperte che potrebbero causare una grave infezione. Posso dormire con la protesi dentale rimovibile? Dato che si tratta di una protesi rimovibile, potrebbero verificarsi movimenti durante il sonno. Ci sono stati casi in cui hanno ingerito la protesi senza volerlo. Inoltre, la protesi potrebbe uscire dalla bocca e finire per essere schiacciata dal tuo corpo rovinandola. Altro motivo per cui non si dovrebbe dormire con la protesi che può generare una malattia chiamata stomatite. La stomatite è un’infiammazione dolorosa e fastidiosa dei tessuti molli come mucose e gengive dove avviene il contatto con protesi. Il corpo può generare un rigetto e allergie al materiale con cui è stata realizzata la protesi. Una soluzione a questa condizione può essere quella di smettere di usare la protesi fin quando il corpo non smette di sentirla come una minaccia. Oppure fino a quando non arriva al punto di cambiare la protesi con un’altra di un altro materiale. Ecco perché prima di andare a letto ti consigliamo di pulire la tua protesi e di riporla nella sua scatola, custodia o dove la tieni normalmente. Devo usare il bicarbonato di sodio con il limone per pulire la protesi dentale rimovibile? Non è un obbligo né è necessario procedere in questo modo. Tuttavia, esistono in commercio pillole effervescenti che servono per pulire e disinfettare la protesi. Il composto principale di molte di queste pillole è l’acido citrico e il bicarbonato di sodio. Se nel caso non vuoi acquistare queste pillole puoi creare il tuo liquido disinfettante a casa con questi 2 componenti, limone e bicarbonato di sodio. Tale metodica non è esclusiva per le protesi dentarie rimovibili, ma può essere utilizzato anche sui denti naturali o direttamente in bocca. Per creare il disinfettante in casa è sufficiente seguire le seguenti operazioni: Spremi abbastanza limone in un bicchiere per coprire la dentiera. In un altro bicchiere aggiungi 1 o 2 cucchiaini di bicarbonato di sodio. Metti la protesi nel bicchiere contenente il bicarbonato. Aggiungi il succo di limone nel bicchiere contenente il bicarbonato e la protesi.   Attendi da 3 a 5 minuti, estrarre la protesi e lavarla con acqua. Puoi ripetere questa procedura 1 o 2 volte a settimana. Ogni quanto devo andare dal dentista per controllare la mia protesi dentale? Questo dipende dalle indicazioni che sono state fornite tuo dentista. In genere, bisognerebbe presentarsi a una visita di controllo per la tua protesi dentale ogni 6 mesi. La normale usura della protesi richiede tempestività. Durante le visite di controllo può verificare il corretto funzionamento e aspetto della protesi, in modo da evitare una protesi dentaria non funzionante e quindi aspettare molto tempo prima di poterla usare di nuovo. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Paura del dentista

La Paura del Dentista Salute Indice La paura del dentista è molto comune e può derivare da una serie di emozioni legate alle preoccupazioni per la salute orale e brutte esperienze avute dal dentista durante la giovinezza. In alcuni casi, tali paure possono manifestarsi sotto forma di dentofobia, chiamata anche odontofobia. Come altre fobie, è definita come una paura estrema o irrazionale per oggetti, situazioni o persone. La paura estrema del dentista si chiama dentofobia. Data l’importanza dell’igiene orale per la salute generale, la paura del dentista non dovrebbe esimere controlli e pulizie orali professionali anche se non è sempre facile andare dal dentista. In questo articolo, discuteremo le potenziali cause sottostanti, nonché i trattamenti e i meccanismi che possono aiutarti a vincere la tua paura (o quella di tuo figlio o conoscente) del dentista. Paura VS Fobia Paure e fobie sono spesso discusse in modo intercambiabile, ma questi due stati mentali hanno alcune sostanziali differenze tra loro. Una paura può essere una forte antipatia che può causare l’elusione, ma non è necessariamente qualcosa a cui si potrebbe pensare finché la cosa che temi non si presenta. Invece, una fobia è una forma di paura molto più forte. Le fobie sono considerate un tipo di disturbo d’ansia e sono note per causare estremo disagio al punto da interferire con la vita quotidiana. Un’altra caratteristica delle fobie è che non è qualcosa che probabilmente farà del male nella realtà, ma non si può fare a meno di pensare che lo farà. Se applicato al contesto dell’andare dal dentista, avere paura potrebbe significare che non ti piace andare e rimandare gli appuntamenti fino al momento necessario. Potresti non gradire la sensazione e i suoni degli strumenti utilizzati durante le pulizie e altre procedure, ma li sopporti comunque. In confronto, la dentofobia può presentare una paura talmente grave da evitare del tutto l’andare dal dentista. Anche la semplice menzione o pensiero del dentista può causare ansia. Possono verificarsi anche incubi e attacchi di panico. Le cause e il trattamento della paura del dentista e della dentofobia possono essere somiglianti. Tuttavia, una fobia legittima del dentista può richiedere più tempo e lavoro per fronteggiarla Cause paura del dentista La paura del dentista è solitamente causata da esperienze negative che si sono verificate in passato. Si potrebbe aver avuto paura del dentista da bambini e tali sentimenti sono rimasti impressi durante la crescita. Alcune persone temono anche i rumori degli strumenti che dentisti e igienisti dentali adoperano per la pulizia e il trattamento delle carie. Quindi pensare a tali rumori potrebbe suscitare alcune paure. Per definizione, una fobia è una paura estrema che potrebbe essere legata a un’esperienza negativa in passato. Forse si è provato dolore, disagio o una generale assenza di empatia quando si è stati presso uno studio dentistico. Tale condizione è creato una significativa avversione a vedere altri dentisti in futuro. Gli studi hanno stimato che il 2,7% degli uomini e il 4,6 % delle donne hanno la dentofobia. Oltre alle paure e fobie legate a brutte esperienze passate, è possibile provare paura per un dentista a causa delle preoccupazioni per la propria salute dentale e orale. Forse si prova mal di denti o sanguinamento delle gengive o magari non si va dal dentista da diverso tempo e si ha paura di ricevere cattive notizie. Ognuna delle preoccupazioni sopra elencate potrebbero fare evitare di andare dal dentista. Trattamenti I timori lievi di vedere il dentista si risolvono più facilmente andandoci piuttosto che evitarlo. In caso di un intervento sui denti significativo, si potrebbe chiedere di essere sedato in modo da non essere sveglio durante la procedura. Sebbene, l’anestesia totale non sia una pratica comune in tutti gli studi dentistici, alcuni potrebbero soddisfare tale richiesta. Tuttavia, se si ha una vera fobia, l’atto di andare dal dentista può essere molto difficile, perché la dentofobia può essere legata a un disturbo d’ansia, che può richiedere una combinazione di terapie e farmaci. Terapia dell’esposizione La terapia dell’esposizione, un tipo di psicoterapia, è tra le soluzioni più efficaci per la dentofobia perché prevede di andare dal dentista in modo graduale. Potresti iniziare facendo visite allo studio del dentista senza effettivamente sederti per un esame per poi gradualmente aumentare le visite con esami parziali, radiografie e pulizie professionali fino a quando non ti senti a tuo agio per prendere un appuntamento completo. Farmaci I farmaci non curano la dentofobia da sola, ma in alcuni tipi di farmaci anti-ansia possono ‘alleviare i sintomi mentre stai facendo la terapia dell’esposizione. Questi farmaci possono anche alleviare alcuni dei sintomi più fisici della tua fobia, come l’ipertensione. Consigli rimanere calmi Sia che tu sia pronto ad affrontare la tua paura che ti stia preparando per la terapia dell’esposizione, i seguenti suggerimenti possono aiutarti a mantenere la calma: Vedere il dentista in un momento della giornata meno impegnativo, come le ore del mattino.Ci saranno meno persone, ma anche meno strumenti che emettono rumori che potrebbero scatenare ansia. Inoltre, più tardi vedrai il tuo dentista, più aumenterà l’ansia in previsione. Porta delle cuffie o degli auricolari con eliminazione del rumore. La musica per aiutarti a rilassarti. Chiedi a una persona cara, un familiare oppure un amico di accompagnarti durante l’appuntamento. Pratica la respirazione profonda e altre tecniche di meditazione per calmare i nervi. Soprattutto, sappi che va bene se hai bisogno di una pausa in qualsiasi momento durante la tua visita. Può essere utile stabilire un “segnale” con il dentista in anticipo in modo che sappia quando fermarsi. Dopodiché sarà possibile continuare le visite quando sarai pronto a tornare quando ti sentirai meglio. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00

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dente che si muove

Dente che si muove

Dente che si Muove Salute Indice Avere un dente che si muove può provocare forte disagio e preoccupazione. Il disagio è dovuto al fatto che si ha una masticazione non corretta e non si ha la possibilità di mangiare qualsiasi cibo anche quelli più duri. Preoccupazione, invece, perché si ha la sensazione del dente che si muove fa subito pensare a una possibile caduta. Per quale motivo un dente che si muove può essere pericoloso? La tenuta del dente, all’interno dell’alveolo, è dovuta al parodonto.Essa è una struttura complessa formata da: gengive numerosi legamenti che lo compongono cemento radicolare I denti che si muovono più del normale sono fonte di inquietudine, perché si pensa a qualcosa che non va nelle gengive e nelle sue strutture. Ma in realtà ci possono essere diverse cause per cui un dente si muove, la più comune è l’infiammazione del parodonto, condizione nota come parodontite. La parodontite è caratterizzata da un progressivo distacco del tessuto gengivale dai denti ed ha come conseguenza più evidente, per appunto, uno più denti che si muovono in modo anomalo. Per quanto riguarda per le persone che soffrono di gengivite cronica è più propenso a sviluppare la parodontite anche grave, con il conseguente distacco dei denti dalle gengive. Questa situazione lascia scoperte le tasche paradontali, lasciando campo alle infezioni. Infatti, con il tempo in queste zone di distacco possono accumularsi batteri che compromettono ancora di più la salute di gengive e denti. Se si ha questo sintomo, quindi, è bene rivolgersi il prima possibile al proprio dentista per trovare rimedio a questa condizione. Dente che si muove: è colpa delle gengive? Quando si è soggetti a gengivite, le gengive si gonfiano e la placca acculata sui denti che scende verso le tasche parodontali favorirà lo scollamento delle gengive dai denti. La situazione che è venuta a crearsi ha come conseguenza un dente che si muove o più denti che si muovono. In realtà è complicato accorgersi di aver sviluppato la parodontite ed è probabile che sia proprio la condizione del dente che si muove a far scattare l’allarme. Infatti, spesso l’infiammazione gengivale, soprattutto durante le prime fasi, passa sotto silenzio finché non si manifestano i seguenti sintomi non fanno suonare il campanello d’allarme: sanguinamento gengivale gonfiore la mobilità di uno o più denti Altre condizioni che posso far muovere i denti Anche l’ascesso dentale, che manifesta un rigonfiamento, può essere un’altra causa per cui ci si ritrova con un dente più mobile del solito. Anche il bruxismo, il digrignare i denti, può essere alla base di un dente che si muove, specie quando la mobilità si accompagna queste condizioni: consumo dello smalto dentale dolore al risveglio con frequenti tensioni muscolare indebolimento dei denti con conseguente ipersensibilità dentale. Infine, anche la piorrea, condizione che causa un dente mobile o addirittura una mobilità dentale diffusa. Trascurare i denti che muovono può essere pericoloso non solo perché limitano le normali azioni della vita quotidiana, ma si vengono a creare anche problematiche a livello estetico perché si rischia di perdere il dente. Prevenzione e rimedi Le persone che hanno i denti che si muovano pensano di poter fermarlo tramite qualche rimedio che possa interrompere questo fastidio. Prima di intervenire sul dente è necessario le condizioni che ne hanno determinato l’indebolimento del parodonto e la conseguente mobilità. Se il dente che si muove è causato dalla gengivite, bisogna prima agire su questa condizione, altrimenti si rischia di peggiorare la situazione. Il primo rimedio per questa condizione, quindi, è la prevenzione mediante visite periodiche dal proprio dentista di fiducia e pulizia dentale semestrale. Solo in questo modo si possono scongiurare patologie dentali che possono essere anche gravi. Curettage Tra i rimedi dentistici utili troviamo il curettage, detta anche levigatura delle radici, che agendo attraverso una pulizia profonda delle gengive e delle tasche paradontali, va ad eliminare anche le parti “morte” di cemento radicolare. In questo modo favorisce la formazione di nuove strutture sane. La tecnica del curettage è una tecnica è utile per migliorare la situazione di un dente che si muove, ma in un certo senso è ottima anche come arma di prevenzione in tutti quei casi in cui si soffre di accumulo anomalo di placca nelle tasche gengivali. Agendo con questo tipo di pulizia profonda si previene l’infiammazione delle gengive e del parodonto e quindi anche di trovarsi con un dente che “balla”. Terapia Parodontale Un altro rimedio per trattare i denti che si muovono, nel caso sia presente la parodontite, è la terapia parodontale conservativa. Mediante il suo utilizzo potrà limitare la mobilità del dente permettendo così da evitarne una possibile caduta. Questa tecnica si tratta di una pulizia molto approfondita delle tasche sottogengivali, eliminando placca, tartaro e batteri, pulendo le superfici radicolari e favorendo così la naturale rigenerazione dei tessuti gengivali. Splintaggio Infine, una tecnica per bloccare un dente che si muove è quello dello splintaggio. Questa tecnica è minimamente invasiva e permette di sostenere il dente che si muove attraverso una legatura in fibra di vetro e composito. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? 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donna con filo interdentale

11 modi per mantenere i denti sani

11 Modi per Mantenere i Denti Sani Salute Indice In questo articolo elencheremo 11 modi per mantenere i denti sani nel tempo e prevenire patologie del cavo orale. Ottenere denti sani richiede dedizione e una vita di cure. Anche se ti è stato detto di avere una bella dentatura è fondamentale seguire una routine giornaliera per prendersi cura dei denti e prevenire problemi. Questo vuol dire essere consapevoli delle abitudini quotidiane e l’uso dei giusti prodotti per la propria igiene orale, in particolare per quanto riguarda i bambini. Infatti la prevenzione orale nei bambini è importantissima per prevenire patologie o problematiche future. Anche se è purtroppo spesso sottovalutata. 1. Lava i denti prima di andare a dormire Le raccomandazioni generali sull’igiene orale indicano di lavare i denti almeno 2 volte al giorno. Tuttavia, molti di noi trascurano il lavarsi i denti prima di andare a dormire. Questa pratica permette di eliminare i germi e la placca che si è accumulata durante il giorno. 2. Spazzola i denti in modo corretto Il modo in cui si lavano i denti è importante: infatti, lavarsi i denti in modo scadente è analogamente dannoso che non lavarseli affatto. Lavare i denti richiede tempo e bisogna muovere lo spazzolino con movimenti delicati e circolari per rimuovere la placca. Se la placca dentale non viene rimossa può indurirsi, causando accumulo di tartaro e gengivite. Questa patologia può colpire anche i bambini, come abbiamo spiegato in questo articolo. 3. Non trascurare la tua lingua Sapevi che la placca può accumularsi anche sulla lingua? Ebbene sì. L’accumulo di placca sulla lingua può non solo causare cattivo odore della bocca, ma altre condizioni del cavo orale. Prenditi cura della tua lingua spazzolandola delicatamente ogni volta che ti lavi i denti. 4. Usa un dentifricio al Fluoro Quando si tratta di dentifricio, ci sono elementi più importanti da cercare rispetto all’efficacia e al sapore e ai poteri sbiancanti. Bisogna assicurarsi che il dentifricio scelto contenga fluoro. Sebbene un eccesso di fluoro possa causare una grave patologia orale chiamata fluorosi, questa sostanza rimane un pilastro della salute orale. Il fluoro, infatti, è una delle principali difese contro la carie e fornisce una barriera protettiva per i denti. Inoltre, il fluoro è uno degli elementi principali dei denti in particolare dello smalto dentale. 5. Usa il filo interdentale quanto lo spazzolino Molte persone che si lavano regolarmente i denti trascurano l’uso del filo interdentale. Questo strumento per la pulizia orale non è utile solo per rimuovere i pezzi di cibo che potrebbero rimanere incastrati tra i denti, ma è utile anche per stimolare le gengive, per la riduzione della placca e aiuta a ridurre l’infiammazione nell’area. Usare il filo interdentale una volta al giorno è sufficiente per ottenere i benefici sopraelencati. 6. Non lasciare che le difficoltà con il filo interdentale ti fermino Usare il filo interdentale può essere difficile, in particolare per i bambini piccoli e anziani con l’artrite. Se trovi difficoltà a maneggiare il filo interdentale, cerca strumenti che possano aiutarti ad usarlo, come ad esempio i flosser dentali che possono essere trovati in farmacia. 7. Usa il collutorio Molte persone non sanno come usare il collutorio e non sanno quali benefici possono avere per la bocca. I collutori riducono la quantità di acido nella bocca, pulisce le aree difficili da spazzolare dentro e intorno alle gengive e aiuta la rimineralizzazione dei denti. Inoltre, può venire in aiuto a chi fa fatica ad usare il filo interdentale come a bambini e anziani. 8. Bevi più acqua L’acqua continua a essere la bevanda migliore per la tua salute generale, inclusa la salute orale. Inoltre, si consiglia di bere acqua dopo ogni pasto per aiutare a eliminare alcuni degli effetti negativi di cibi, bevande appiccicosi e acide sui denti. Infine, l’acqua è ricca di calcio e fluoro elementi che costituiscono i denti. 9. Mangia frutta e verdura croccante I cibi pronti sono comodi e convenienti, ma forse non così tanto quando si tratta di denti.Mangiare prodotti freschi e croccanti, non solo contengono fibre salutari ma è anche una scelta migliore per i denti. 10. Limita i cibi zuccherati e acidi Gli zuccheri si convertono in acido in bocca, che possono corrodere lo smalto dentale. Questi acidi sono causa scatenante che causa le carie.Anche frutta acida, tè e caffè possono consumare lo smalto dentale. Per cui se è possibile evita del tutto questi cibi, non fa male essere consapevoli. 11. Rivolgiti al tuo dentista 2 volte l’anno Le abitudini quotidiane e questi 11 modi per mantenere i denti sani, sono cruciali per salute dentale, ma anche i più scrupolosi nell’utilizzare spazzolini e filo interdentale hanno bisogno di vedere un dentista regolarmente. Bisognerebbe vedere il proprio dentista per una pulizia dentale e controlli 2 volte l’anno. Non solo un dentista può rimuovere il tartaro e cercare cavità, in grado di individuare potenziali problemi e offrire soluzioni terapeutiche. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Come convincere i bambini a lavarsi i denti

Come Convincere i Bambini a Lavarsi i Denti Salute Indice Come convincere i bambini a lavarsi i denti? In questo articolo spiegheremo come e quando insegnare ai bambini l’igiene dentale. Nel periodo della crescita, il bambino impara con il tempo a prendersi cura del proprio corpo. Tra le varie attività quotidiane da insegnare al bambino c’è sicuramente quella di lavarsi i denti. In alcuni casi insegnare questa attività ai bambini può essere complicato. Infatti, molti bambini lo fanno malvolentieri e alcune volte la richiesta, da parte dei genitori, di lavarsi i denti sfocia in un capriccio. Tuttavia, come ben sappiamo, il lavarsi i denti è un gesto fondamentale e da cui non si può prescindere. Quindi basta munirsi di un pizzico di creatività e qualche trucchetto per invogliare i bambini a farlo. Cosa fare con l’inizio della dentizione Una volta che i primi denti compaiono vanno lavati, ma oltre ciò è bene iniziare ad abituare il bambino come oggetto d’uso quotidiano. Quindi è consigliabile darne uno con cui può “giocare” e permettergli di lavare i denti da solo fin da subito, senza però dimenticare di dare il buon esempio e lavarli anche noi. Lavare i denti con i propri figli può essere una pratica divertente e può essere educativo perché imiterà i nostri gesti. Altro trucco potrebbe essere quello di inventare canzoncine e filastrocche per invogliare il bambino a lavarsi i denti. Perché insegnare ai bambini a lavarsi i denti? Il motivo principale per insegnare ai bambini a lavare i denti è quello di preservare l’igiene orale e prevenire problemi futuri, come la carie. Ma non solo, tuttora è molto comune la fobia del dentista. Infatti, studi hanno dimostrato che il 50% delle persone adulte si rivolga al dentista solo in caso di dolore, una scelta sbagliatissima in termini preventivi, in particolare se si tratta di prevenzione nei bambini. Anche per questo motivo l’azione di lavare spesso i denti è fondamentale per far sì che il bambino non debba sottoporsi a cure dolorose dal dentista fin dalla più tenera età. Creare una routine costante Creare una routine funziona benissimo nei bambini in tante occasioni. Anche quando si tratta di abituarsi a spazzolare i denti dopo i pasti principali deve essere un’abitudine costante della loro giornata e un passaggio fondamentale come può essere il lavarsi le mani prima di mangiare. Talvolta, la stanchezza prende il sopravvento e si tende a lavare qualche lavaggio per non litigare con il proprio figlio. La costanza deve essere anche da parte del genitore, nel chiedere al figlio di lavarsi i denti, con il tempo diventerà un rituale costante dalle sue giornate. Visita odontoiatrica La pulizia dei denti è importante fin da piccoli ma anche le visite di controllo dal dentista. Si consiglia di portare il proprio figlio dal dentista alla comparsa dei primi denti da latte che solitamente avviene tra i 3 – 4 anni. Inoltre, negli anni si è resa necessaria l’introduzione di una nuova figura Odontoiatrica specializzata nella prevenzione di problematiche dentali in età pediatrica, chiamato Odontoiatra pediatrico. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Mal di denti

Cosa fare per un forte mal di denti? Salute Indice Cosa fare per un forte mal di denti? Il mal di denti può essere straziante! Che sia lancinante, pulsante oppure continuo incide sulla vita di tutti giorni. Le cause del mal di denti possono essere molteplici e le più comuni sono: pulpite, l’infiammazione dei nervi carie collo esposto dei denti gengivite denti sensibili Cos’è il mal di denti Il mal di denti o odontalgia è un sintomo che dipende dalla causa che lo scatena. Infatti, in base alla causa scatenante può avere caratteristiche acute o pulsanti oppure presentare un dolore più lieve che si accentua in risposta a stimoli termici/fisici. Solitamente esordisce con spasmi e fitte circoscritti al dente colpito. Successivamente il dolore tende ad estendersi progressivamente ai tessuti gengivali vicini e ai denti adiacenti. In alcuni casi il forte dolore può coinvolgere il dolore l’osso alveolare di sostegno. Il mal di denti può essere risolto solamente con trattamento corretto delle cause scatenanti e richiede una visita odontoiatrica per trovare la condizione responsabile del dolore. Solo dopo il consulto dentistico e un esame diagnostico è possibile a un trattamento specifico. Cause Mal di Denti Quando si parla di mal di denti non sarebbe del tutto corretto considerarla come una vera e propria patologia, ma piuttosto come un sintomo che caratterizza la maggior parte delle infezioni dentarie. Il più comune dei dolori ai denti viene causato da una carie complicata ma può essere causato da diversi episodi infettivi come: Alveolite. Si tratta dell’infiammazione dell’alveolo, la cavità ossea in cui sono presenti le radici dentarie. Ascesso dentale. È un rigonfiamento doloroso pieni di materiali come batteri, globuli bianchi, detriti cellulari e plasma, nei tessuti che circondano un dente. Ciste dentale. È sacca patologica rivestita da epitelio di rivestimento e piena di fluido sieroso, mucoso o gassoso. Gengivite. È un’infiammazione delle gengive che non necessariamente dipende da un’infezione al dente. Granuloma. infiammazione cronica asintomatica dell’apice radicale e dei suoi tessuti circostanti. Parodontite. Si tratta di una grave infezione gengivale a carico del parodonto che favorisce la perdita dei denti. Pulpite. Infiammazione infettiva della polpa dentale che è una complicanza comune di una carie non curata. Denti rotti e mal di Denti Anche i denti rotti o gravemente deturpati possono far scaturire un forte dolore ai denti, specialmente se il trauma espone le radici del cavo orale. In tali circostanze i denti rotti, che non hanno per forza un’infezione, possono diventare estremamente sensibili. In alcuni casi, i mal di denti può essere acuto e pulsante semplicemente con lo sfioramento della lingua sullo smalto dentale. Ipersensibilità e Mal Di Denti Il dolore ai denti può essere interpretato come ipersensibilità dentale dove la percezione dolorosa, acuta o pungente, si manifesta quando si mangiano cibi entrano a contatto con il dente e che hanno queste caratteristiche: cibi freddi caldi acidi salati ricchi di zuccheri entrano a contatto con il dente. Inoltre, l’ipersensibilità può dipendere da una cattiva igiene dentale oppure pulendo i denti con spazzolini con setole troppo dure o sfaldate oppure ci spazzola i denti in modo inadeguato. Leggi i nostri articoli correlati: Quando e perché cambiare spazzolinoCome spazzolare bene i denti L’ipersensibilità può derivare dall’uso eccessivo di dentifrici sbiancanti contenenti sostanze molto aggressive che vanno ad indebolire lo smalto dentale. Ci sono altre condizioni che influiscono sull’ipersensibilità come: bulimia, il vomito danneggia i denti bruxismo recessione gengivale I questi casi il mal di denti non è direttamente collegato a un’infezione dentale o gengivale e non richiede non richiede interventi di otturazione o devitalizzazione proprio perché la causa non è infettiva. L’unico modo per prevenire e trattare il mal di denti da ipersensibilità è quello di eseguire una corretta pulizia dentale, usando il filo interdentale o scovolino, usando dentifrici ricchi di fluoro e evitando di assumere alimenti che contengono acidi. Dentizione e Mal di Denti La crescita dei denti da latte nel neonato è sempre motivo di agitazione per il bambino. Nel caso della dentizione il mal di denti si manifesta con arrossamento ed infiammazione delle gengive. Quando i denti decidui o denti da latte iniziano a cadere e possono essere sostituiti da denti permanenti, il bambino tende ad agitarsi mettendosi continuamente le mani in bocca. La caduta di un dente, pur essendo un fenomeno naturale, non viene sempre ben accettata dal bambino, che accusa infiammazioni gengivali e manifesta un’evidente agitazione. Cause di natura extra-dentale Talvolta il mal di denti può essere un sintomo secondario di condizione che non hanno nulla a che vedere con i denti. Alcune condizioni possono causare dolore ai denti e possono essere: infiammazione delle orecchie alcuni problemi cardiaci come angina pectoris ed infarto del miocardio sinusite nevralgia del trigemino. Inoltre, il mal di denti può essere un sintomo transitorio, che si scaturisce indipendentemente da una causa certa come può essere il dolore ai denti da stress. Questo è il caso del bruxismo, il continuo digrignamento dei denti può predisporre il mal di denti. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Placca dentale

La placca dentale o placca batterica, è una patina appiccicosa e trasparente che si deposita sulla superficie dentale ed è composta dai batteri che vivono nella bocca e da sostanze provenienti dal cibo come zuccheri, carboidrati e lipidi. Gli zuccheri, infatti, danno la possibilità ai batteri di nutrirsi e quindi di moltiplicarsi. È considerata il principale nemico dei denti, infatti si accumula: negli spazi dentali nelle superfici occlusali nelle irregolarità dello smalto in prossimità della gengiva e del dente Come si forma la Placca? La placca dentale si forma con un processo piuttosto complesso dove si trasforma cambiando la sua composizione. Inizialmente si crea una pellicola asettica costituita da idrofibre macromolecole. In questa fase, la pellicola non ha una vera e propria struttura ed é: acellulare organica Inoltre, in questo primo stadio viene alterata la superficie del dente, favorendo l\’adesione batterica. Per tale motivo, viene rapidamente colonizzata da molti germi della flora batterica come i streptococchi, actinobatteri e fusobatteri. Alcuni di questi germi sono dotati di particolari strutture proteiche che favoriscono la reciproca aggregazione e l’azione adesiva alla superficie dentale. La moltiplicazione dei batteri e quindi lo sviluppo di numerose colonie rendono la placca dentale più spessa. La placca arricchendosi di sostanza salivari ed altre sostanze si trasforma in un complesso organismo. Il moltiplicarsi delle specie da cui è composto l’organismo apportano notevoli benefici all\’intera comunità microbica, che si arricchisce di specie anaerobiche. Altri microrganismi si adattano all\’assenza di ossigeno convertendo il proprio metabolismo verso l\’anaerobiosi producendo così acidi organici. Gli acidi irritano e corrodono lo smalto dentale, facendogli perdere compattezza, divenendo più friabile e hanno una minore efficace nel proteggere gli strati sottostanti del dente. Uno smalto dentale rovinato può portare a condizioni gravi come la parodontite. Inoltre è bene ricordare che queste problematiche, spesso, sono anche causa di ipersensibilità dentale. Tartaro Se la placca batterica non viene del tutto rimossa dopo una corretta igiene orale, subisce altri processi di mineralizzazione che la trasformano in tartaro. Il tartaro è la calcificazione delle proteine della saliva. A differenza della placca è di colore giallognolo, ma in alcuni casi può diventare di colore grigio scuro. Un’eccessiva presenza di tartaro sui denti può portare a condizioni anche gravi come la parodontite e gengivite. Queste patologie, come la gengivite che si manifesta nei bambini, non colpiscono solo gli adulti. Ecco perché la prevenzione orale è importante fin da subito. Rimuovere la placca Per rimuovere la placca dentale da denti e gengive è necessario un corretto uso dello spazzolino da denti e usare il filo interdentale o lo scovolino. L’uso dello spazzolino è particolarmente indicato dopo ogni pasto soprattutto dopo la cena. Questo perché nelle ore notturne, mentre si riposa, i batteri della placca dentale sono facilitati nella loro azione nociva perché ci sono meno elementi che possono eliminarli. Ad esempio, nelle ore notturne si beve meno acqua che ha la funzione di pulire la bocca e di rinforzare di rinforzare lo smalto dentale. Tuttavia, anche la più minuziosa pulizia orale casalinga non esclude la formazione di placca sui denti. Per una corretta rimozione della placca sono necessarie sedute di igiene orale professionale presso un dentista.

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Smalto dentale

Cos’è lo smalto dentale? Salute Indice Lo Smalto Dentale è la parte più esterna e bianca dei denti e costituisce uno dei tre tessuti principali dei denti. Cos’è lo smalto dentale? Lo smalto dentale è uno stato resistente e ricco di materiale che ha la funzione di barriera protettiva per i tessuti sottostanti. Svolge un ruolo fondamentale, perché è ciò che viene mostrato quando si sorride e svolge così anche un ruolo estetico. Le sue caratteristiche sono: bianco traslucido fortemente mineralizzato da colore ai denti, ricoprendo la corona come se fosse un cappuccio Lo smalto dentale protegge da fattori esterni, ma una volta che si danneggia non può rigenerarsi da solo ma sono necessari nei trattamenti specifici. Per questo motivo una corretta igiene dentale e controlli dentistici evitano il suo deterioramento. Infatti, con il tempo, può essere indebolirsi, rovinarsi o consumarsi per diverse cause. Ma non allarmiamoci, esistono diversi modi per rinforzare lo smalto dentale e nel corso dell’articolo ne spiegheremo alcuni. Complicazioni Quando lo smalto dentale si rovina e si indebolisce ,si scopre la dentina sottostante. La dentina è un tessuto ricco di innervazioni che contiene i tubuli dentinali che trasportano elementi nutritivi alla polpa dentale. La dentina, inoltre, ha un colore tra il giallo e l’ocra rendendo i denti più opachi e spenti. Per questa motivazione in corrispondenza dell’erosione si avvertono sensibilità al caldo e freddo e nei casi più gravi dolore. Nei casi più gravi si possono creare dei buchi sulla superficie dentale mostrando evidenti segni di erosione. Cosa lo indebolisce? Nonostante lo smalto dentale sia la sostanza più dura del corpo umano è anche estremamente fragile. Infatti, rispetto ad altre parti del cavo orale è molto più sensibile a sostanze acide e a lungo andare è soggetto demineralizzazione. Inoltre, le persone soggette a bruxismo possono seriamente danneggiare lo smalto dentale, per via della compressione e dello sfregamento che subiscono i denti. Le cause più frequenti di indebolimento dello smalto sono: consumo di cibi molto acidi e corrosivi come possono essere gli agrumi e pomodori consumo frequente di bevande gassate e ricche di zuccheri bere molto caffè fumare cattivo igiene orale. problemi del di reflusso gastroesofageo Come ripristinare lo smalto dentale I denti senza la protezione dello smalto possono creare seri problemi dentali. Quindi avere uno smalto dentale in buone condizioni è fondamentale a qualsiasi età. Quindi per ripristinare lo smalto dentale è necessario: Corretta alimentazione. Ci sono alimenti che danneggiano lo smalto, come accennato in precedenza, ma anche altri che lo rendono forte. I cibi con queste proprietà sono quelli che contengono molti minerali come le verdure a foglia scura, latticini e cibi proteici. Giusta idratazione. Bere molta acqua aiuta la produzione di saliva che svolge da barriera per i denti. Inoltre, l’acqua è ricca di fluoro componente fondamentale dei denti, infatti è risaputo che bere acqua fa bene ai denti. Igiene orale. Una corretta igiene, come spazzolare bene i denti elimina i batteri che sono i nemici del sorriso. Inoltro collutori con fluoro e calcio contribuiscono alla mineralizzazione dei denti. Integratori di fluoro. In questo caso è necessario il corretto dosaggio dal proprio dentista perché può causare la fluorosi condizione che danneggia lo smalto dei denti. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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