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Correlazione tra diabete e salute dentale

Correlazione tra Diabete e Salute Dentale Salute Indice Molti non sanno che esiste una correlazione tra diabete e salute dentale. Le persone soggette a diabete, infatti, soffre di disturbi legati alla patologia ma gli studi confermano una correlazione con la salute dentale. La pulizia dentale è essenziale, ma ci sono problemi particolari che per chi soffre di diabete deve affrontare, nonostante un’attenta pulizia dentale. Correlazione tra diabete e salute dentale I pazienti che soffrono di diabete devono prestare una grande attenzione della loro salute dentale, soprattutto quando non hanno un buon controllo della loro glicemia. Questo perché possono essere più a rischio di sviluppare patologie come la parodontite, per via si è più esposti ad alcuni batteri. I ricercatori hanno riscontrato una forte correlazione bidirezionale tra diabete e parodontite. Viceversa i pazienti che soffrono di parodontite sono più inclini a sviluppare il diabete. Ma non solo, le persone con il diabete hanno maggiori possibilità di avere altri problemi dentali come: Alito cattivo Secchezza della bocca Problemi a percepire il gusto degli alimenti Infezioni in bocca Malattie gengivali come gengivite o parodontite Ritardata guarigione delle ferite in bocca Ulteriori complicanze del diabete tra cui patologie cardiovascolari e renali. Per questo motivo, in caso di diabete è importante informare tempestivamente l’odontoiatra ed effettuare frequenti check-up per individuare variazioni dello stato dentale. Il paziente soggetto a diabete non dovrebbe trascurare sintomi di una malattia gengivale, come il sanguinamento e il gonfiore, perché potrebbero essere collegati a condizioni più gravi. Quando il tessuto gengivale si danneggia, a causa di patologie che colpiscono la gengiva, i batteri della placca dentale si diffondono in tutto l’organismo attraverso il sangue. La presenza di questi batteri nel corpo innesca, quindi una risposta immunitaria, che rende più complesso controllare i livelli di zucchero nel sangue. Questa condizione può aggravarele complicanze del diabete preesistenti. La mancanza di salivazione nel cavo orale, potrebbe essere il sintomo della presenza di placca oppure di un’infezione batterica. Prevenzione Per i Pazienti Diabetici Se si ha il diabete, è importante avere una buona routine quotidiana per la pulizia dentale. Questi sono di semplici consigli per una buona igiene dentale: Lavare i denti di frequente. È consigliabile lavare i denti almeno 3 volte al giorno dopo ogni pasto. Assicurarsi un’adeguata pulizia interdentale. È noto come i residui di cibo tra i denti sono una possibile causa di formazione di placca. L’utilizzo dello scovolino o del filo interdentale può essere molto d’aiuto. Usare il collutorio. Eseguire sciacqui con il collutorio aiuta a rinfrescare la bozza e aiutare la pulizia dentale. Fare attenzione alle gengive. Se si nota del gonfiore oppure del sanguinamento gengivale è bene comunicarlo al dentista. Inoltre, è importante che durante lo spazzolamento dei denti non fare troppa forza oppure assicurarsi di aver cambiato lo spazzolino di recente. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Bere acqua fa bene ai denti

Bere acqua fa bene ai denti? Salute Indice Bere acqua fa bene ai denti? Possiamo dirlo con certezza, bere acqua fa bene non solo a corpo ma anche ai denti e alle gengive. Una corretta idratazione ha benefici sulla salute orale e sono molteplici: la bocca rimane pulita si difende da batteri e placca l’acqua contiene fluoro e calcio che rinforzano i denti Uno dei consigli più diffusi dai dentisti e odontoiatri è quello di bere la giusta quantità di acqua durante la giornata. Purtroppo, anche se dovrebbe essere una delle più importanti abitudini, l’adeguata idratazione viene trascurata e si presta poca attenzione. La quantità di acqua consigliata da consumare giornalmente varia a seconda di diversi fattori: sesso età peso corporeo Tuttavia, i medici consigliano di bere almeno 2 litri al giorno d’acqua. I principali vantaggi Il primo vantaggio per cui è bene bere acqua a sufficienza, sembrerà sicuramente banale, aiuta a mantenere pulita la bocca. Se da una parte l’acqua porta via parte dei residui di cibo il suo ruolo non si ferma di certo qui. La corretta idratazione orale, infatti, stimola la produzione di saliva, che funge da elemento produttivo dei denti. La salivazione, infatti, contrasta i batteri e quindi anche la formazione di placca e tartaro responsabili di carie e disturbi gengivali. In questo modo si possono evitare anche molti disturbi collaterali, come secchezza della bocca ed alitosi. L’Alitosi, causato dalla scarsa igiene dentale, può creare disagio sociale e generare imbarazzo. Invece, per quanto riguarda il problema della bocca secca viene causato dall’assenza del flusso salivare. Questa condizione può alterare la percezione del sapore dei cibi e contribuire alla formazione delle carie. Inoltre, l’azione pulente dell’acqua protegge anche l’estetica dei denti, che possono tendere a ingiallire a causa di cibi particolari, come il caffè, o di cattive abitudini, come il fumo. L’acqua non danneggia, corrode o macchia i denti, a differenza di ciò che fanno altre bevande gassate, il vino e il caffè. L’acqua contiene calcio e fluoro Un’altra importante motivazione per cui è molto importante un’adeguata idratazione va ricercato nelle sostanze contenute nell’acqua. Le sostanze, contenute nell’acqua, più importanti per i denti sono il fluoro e il calcio. Queste sostanze, infatti, favoriscono il sano sviluppo dei denti e rafforzano lo smalto dentale. In questo modo, viene consentita la prevenzione della formazione delle carie e infiammazioni gengivali. L’acqua, quindi, favorisce il loro benessere e aiuta a conservare nel tempo la salute dentale. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Predisposizione genetica e salute denti

La salute denti ha una predisposizione genetica? Salute Indice Se si ha una storia familiare di problemi di salute dentale, molto probabilmente avrai problemi anche tu. Studi hanno dimostrato come ci sia un legame tra predisposizione genetica e salute denti. La salute denti ha una predisposizione genetica? Alcuni geni controllano lo sviluppo dentale e a volte potrebbero non formarsi in modo corretto, rendendo lo smalto dentale meno resistente ai denti. Altre patologie che colpiscono denti e gengive hanno una predisposizione genetica come, ad esempio, la parodontite e le carie. La correlazione tra DNA e malattie che colpiscono i denti non è diretta, ma diversi geni possono influenzare la salute della bocca. Quasi ogni aspetto della salute dentale è influenzato dai geni e vengono ereditate: dimensione forma della bocca struttura ossea Ma non solo anche le problematiche come: denti storti cattive abitudini diastema Tuttavia, una buona igiene dentale aiuterà i denti ad essere in salute indipendente dalla tipologia di denti che vengono ereditati. Ereditarietà Condizioni come denti storti o sopraffollati sono spesso ereditati. La dimensione della mandibola può portare a problemi di malocclusioni e causare problemi alle articolazioni. Diverse condizioni di salute orale ha una base ereditaria che espone le persone a un rischio maggiore di sviluppare determinate condizioni. Questo avviene nonostante le tue abitudini. Predisposizione genetica parodontite La parodontite è una patologia molto seria e piuttosto diffusa. Questa patologia attacca il parodonto, ovvero l’insieme dei tessuti che sostengono i denti comprese le gengive. Le forme più gravi di parodontite possono causare anche la perdita dei denti. In alcuni casi le persone tendono a sviluppare la parodontite con facilità a causa di una variante del DNA che rende la risposta immunitaria più sensibile. L’arretramento del parodonto, tipico della patologia, è causato infatti dalla reazione immunitaria. Carie e fattore genetico Sei soggetto a carie? Potrebbe essere colpa dei tuoi antenati.Alcune variazioni genetiche sono legate a un maggior rischio di carie a denti permanenti. Infatti, gli studi hanno dimostrato come sono ben 47 i geni responsabili delle carie. Sono tanti i fattori che possono causare una più alta incidenza di sviluppare carie. I fattori principali sono la saliva e la mineralizzazione dei denti. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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bel sorriso con denti bianchi

Tartaro

A cosa è dovuto il tartaro? Salute Indice La cattiva e inadeguata igiene orale è il primo fattore scatenante nella formazione del tartaro. Infatti, è un problema molto comune dovuto alla presenza di placca dentale. Quindi, è molto importante non sottovalutarlo, poiché favorisce l’incidenza di altre patologie. Scopriamo insieme come rimuoverlo. Differenza tra tartaro e placca Spesso si confonde la placca con il tartaro oppure si pensa che sia la stessa cosa. Invece, nonostante siano collegati tra loro, sono due elementi ben distinti. Tuttavia, si può dire che è una conseguenza diretta della placca. La placca dentale è una patina che si deposita sulla superficie dei denti ed è composta da residui alimentari, amalgamata con batteri e cellule morte. A causa di una reazione chimica provocata da sali minerali della saliva, la placca si calcifica sulla superficie dentale. In un secondo momento il miscuglio che si è creato forma, così, la calcificazione. Il tartaro, a differenza della placca, solitamente è ben visibile anche a occhio nudo e può avere diverse tonalità di colore da giallastro al nero. Diversi tipologie di tartaro Esso può essere classificato in due tipi: sopragengivale e sottogengivale. Vediamoli di seguito nel dettaglio. Tartaro Sopragengivale Il tartaro sopragengivale, si deposita sopra la gengiva. Sono visibili, dunque, incrostazioni bianche o giallastre che si deposita sulla gengiva, fino a ricoprire parte della superficie dentale. Tartaro Sottogengivale Il tartaro sottogengivale, invece, è il più pericoloso. Questo perché si viene a formare sotto la gengiva e non è visibile a occhio nudo. Di norma questo tipo è di colore più scuro, perché prende la suo colore dal sangue. Per individuare questa tipologia occorre un esame radiografico. La sua rimozione è molto importante, perché contribuisce a creare altre patologie come la parodontite. Patologie Sono sufficienti 24 ore alla placca, depositata sulla superficie dentale, per formare il tartaro. Per questo motivo l’igiene dentale è fondamentale per non andare incontro a complicanze e per benessere della bocca. Oltre alla cattiva igiene orale, ci sono altri fattori che possono generare la calcificazione, come l’eccessiva salivazione e i denti storti. Il tartaro può essere la causa di altre patologie come carie, infiammazioni e gengivite. Come si rimuove il tartaro? Esistono svariati metodi naturali per la sua rimozione: bicarbonato di sodio trattamento dall’igienista dentale Il bicarbonato di sodio, ad esempio, elimina i batteri impedendo così la formazione della placca. Tuttavia, la soluzione migliore per la sua rimozione è rivolgersi a un igienista dentale, che grazie alla sua professionalità eliminerà tutto il tartaro formato sulla superficie dentale. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Seduta di Igiene Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Seduta Igiene Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Scovolino

Che cosa è lo scovolino? Salute Indice Lo scovolino è un utensile per la cura dentale molto utile grazie al quale è possibile rimuovere la placca e togliere frammenti di cibo bloccati tra i denti. Cos’è lo scovolino? Tale strumento è stato ideato per supportare, senza sostituire, l’uso dello spazzolino da denti e il dentifricio perché hanno funzioni diverse. Le setole dello spazzolino non permettono di raggiungere alcune superfici dentali, quindi sono inefficaci nella pulizia del solco gengivale e dello spazio interdentale. Per pulire lo sporco rimasto tra i denti, quindi, è necessario l’utilizzo di appositi strumenti, come lo scovolino. Come si utilizza? Imparare come utilizzare in modo corretto lo scovolino è semplice, e risulta più maneggevole del filo interdentale. Dopo aver fissato la testina su un piccolo manico, di forma cilindrica o conica, lo scovolino è pronto all’uso. I dentisti consigliano di far scorrere lo scovolino tra i denti prima di utilizzare lo spazzolino.In questo modo, viene agevolata la sua funzione pulente. Inoltre, utilizzare questo strumento prima di spazzolare i denti permette ai principi attivi presenti all’interno pasta dentale, come il fluoro, di raggiungere anche lo spazio fra i denti. Uso dello scovolino La funzione dello scovolino è simile a quella del filo interdentale, facendolo scorrere tra gli spazi interdentali. Il movimento, avanti- indietro orizzontale, deve essere fatto con delicatezza per evitare traumi alle Gengive. Nell’arcata mascellare (superiore) lo scovolino va mosso dall’alto verso il basso, mentre in quella mandibolare (inferiore) il movimento è inverso, ovvero dal basso verso l’alto. Lo spostamento dello scovolino deve creare un leggero attrito tra le pareti dentali. In questo modo si può eliminare in modo meccanico la placca e nel frattempo massaggiare la Gengiva. Similmente al filo interdentale, tale strumento va fatto scorrere nella fessura interposta tra dente e dente: il movimento orizzontale (avanti-indietro) dev’essere eseguito con estrema prudenza ed altrettanta delicatezza per evitare di traumatizzare inutilmente le gengive. Nell’arcata superiore lo scovolino va sospinto dall’alto verso il basso, mentre in quella inferiore il movimento sarà opposto (dal basso verso l’alto). Il suo spostamento, che dev’essere orizzontale, dovrebbe creare un leggero attrito tra le pareti dei denti, in modo da eliminare meccanicamente la placca presente, esercitando nel contempo un massaggio alla gengiva. Un’eccellente pulizia del tappeto batterico depositato tra dente e dente richiede di passare lo scovolino almeno tre volte per ogni spazio interdentale. Dopo aver pulito tutti i denti con questo strumento, si raccomanda di sciacquare energicamente la bocca con il collutorio, meglio se arricchito in fluoro. Il collutorio, oltre a rinfrescare la bocca, contribuisce a migliorare l’alito e a rinforzare lo smalto dentale, favorendo nel contempo l’eliminazione dei frammenti di placca o cibo precedentemente rimossi con lo scovolino. La pulizia dei denti dev’essere particolarmente meticolosa se sono presenti protesi dentali, otturazioni, capsule, od altre zone di maggior ritenzione. Frequenza d’uso Proprio come il filo interdentale, si raccomanda di utilizzare lo scovolino almeno una volta al giorno, possibilmente prima di coricarsi. Utilizzato correttamente ed in modo regolare, la durata dello scovolino tradizionale non supera i 10-15 giorni. Ad ogni modo, qualora le setole della sua testina iniziassero ad aprirsi e perdere la propria elasticità, si consiglia di cambiare lo scovolino (o solo la testina nel caso fosse intercambiabile) con uno nuovo. Per conservarli al meglio, dopo ogni pulizia interdentale si consiglia di custodire lo scovolino in un ambiente asciutto ed igienico, previa accurata asciugatura delle sue setole. Vantaggi Lo scovolino è uno strumento che  ha molti vantaggi nella pulizia dei denti: rimuovere lo sporco nelle zone meno accessibili allo spazzolino permette di esercitare  massaggio gengivale previene la formazione di tartaro e placca dentale riduce il rischio di infezioni e carie previene la gengivite che non si manifesta solo in età adulta (gengivite bambini) Le carie e le infezioni dentali, solitamente, tendono a crearsi a partire dagli spazi interdentali per questo è indispensabile assicurarsi l’accurata pulizia dello spazio interdentale. Svantaggi Anche lo scovolino presenta alcuni svantaggi: non indicato per quei pazienti con fessure interdentali molto strette per le persone con i denti storti e malocclusione sconsigliato nel periodo successivo all’estrazione dentale Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00 ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Fluoro denti

Come si usa il fluoro sui denti? Salute Indice Il fluoro è un’importante sostanza, presente in piccola quantità nel nostro organismo, concentrata in particolare nelle ossa e nei denti. È un oligoelemento, ovvero, sostanze fondamentali che contribuiscono al corretta crescita e sviluppo. Fluoro denti a cosa serve? In odontoiatria il fluoro svolge sia un ruolo di prevenzione delle carie, in particolar modo nell’infanzia, che nell’estetica dentale. Infatti si inserisce nella cristallizzazione dell’apatite, componente primario nello smalto dentale. Il fluoro è presente in quasi tutti i dentifrici, con la funzione di aumentare la resistenza dello smalto dentale. Grazie alle sue proprietà favorisce il processo di remineralizzazione, consentendo di ostacolare la placca batterica causa primaria del deterioramento delle pareti dentali. Dov’è presente il fluoro? Il fluoro viene assunto principalmente tramite la dieta e dai liquidi che beviamo. Tale sostanza è maggiormente presente nell’acqua e nel tè. Gli altri alimenti che contengono, in quantità più modeste, il fluoro sono vino rosso vino bianco birra caffè uova cerealipane riso carote spinaci asparagi manzo gamberi di mare tonno Controindicazioni L’assunzione eccessiva di fluoro può portare a seri effetti collaterali e controindicazioni. Secondo le normative vigenti la concentrazione massima di fluoro nei dentifrici è di 1500 ppm. Tuttavia, bisogna dire che l’intervallo tra 1000 e 1500 ppm (parti per milione) non è solo sufficiente per il corretto fabbisogno per le pareti dentali ma sicuro. Nei bambini, invece, l’intervallo di ppm scende tra 500-600, per la fascia di età che va dai sei mesi ai sei anni d’età. Per evitare complicazioni al sovradosaggio di fluoro, i dentisti sconsigliano gli integratori di fluoro (in forma di pastiglia o di gocce). In passato venivano consigliati, soprattutto in età pediatrica, per la prevenzione delle carie e per rafforzamento osseo. In particolare, esiste per i bambini esiste una vera e propria procedura di fluoroprofilassi. Fluorosi L’assunzione di fluoro nell’alimentazione quotidiana non deve essere eccessiva. L’assunzione cronica e eccessiva di fluoro può comportare una concentrazione elevata nelle ossa e al relativo rischio di fratture. Questa condizione di iperdosaggio di fluoro viene chiamata, infatti, fluorosi che può colpire bambini e adulti. I sintomi di fluorosi possono manifestarsi con macchie sullo smalto dentale. Queste macchie se sottovalutate o ignorate possono ingiallirsi alterando, così, l’estetica dei denti. Altra complicazione è dovuta alla ipomineralizzazione dei denti.L’eccessiva quantità assunta di fluoro può colpire anche la stabilità dei denti, che tendono a rompersi. Il fluoro, infatti, irrigidisce portando ad avere un carico più basso. Se si manifestano sintomi di fluorosi è consigliabile sottoporsi a una visita presso un dentista. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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donna si lava i denti

Quando e perché cambiare spazzolino

Quando e perché cambiare lo spazzolino? Salute Indice Cambiare lo spazzolino abitualmente è importante sia per mantenere una buona cura orale sia per evitare che batteri e funghi possano proliferare sulle sue superfici. Quando e perché cambiare lo spazzolino? Per una buona igiene dentale è importante sapere che, in linea di massima, lo spazzolino va cambiato almeno una volta ogni 3 mesi. Altro segnale che lo spazzolino andrebbe cambiato è quando notate le setole diventano più fragili e meno compatte. Anche la maggior parte dei dentisti raccomanda questa pratica. Col tempo gli spazzolini da denti passano attraverso la normale usura e diventano meno efficaci rimuovendo la placca da denti e gengive. Anche studi che sono stati condotti hanno scoperto che le setole si rompono e perdono di efficacia dopo circa 3 mesi. Il deterioramento delle setole è molto frequente, soprattutto se i denti vengono lavati con frequenza e con movimenti energici. Altra considerazione da fare, e che i germi possono nascondersi e accumularsi tra le setole dello spazzolino. Questo fattore rende molto importante cambiare spazzolino dopo aver avuto malattie infiammatorie come il raffreddore per non rischiare ulteriori infezioni. Dopo l’uso, bisogna assicurarsi risciacquare e asciugare accuratamente lo spazzolino, riporlo scoperto in posizione verticale e tenerlo lontano dagli altri spazzolini da denti usati. Quando si è in viaggio, è buona norma coprire la testa dello spazzolino per proteggerla e ridurre la diffusione di germi. Se non si ricorda con esattezza quanto tempo è passato da quando l’hai cambiato, bisogna prestare particolare attenzione alle condizioni in cui si trova la testina dello spazzolino. Se le setole sono usurate, sfilacciate o sfilacciate, o soprattutto se vedi cambiamenti di colore scuro, che è un segno di muffa. Cosa succede se non si cambia lo spazzolino? Come già detto in precedenza batteri e fungo si accumulano sulle setole dello spazzolino, ma non solo. Ci sono anche una serie di altri rischi e problemi rilevanti associati alla mancata sostituzione dello spazzolino. Un rischio sicuramento è quello di danneggiare le gengive, poiché i vecchi spazzolini da denti diventano inefficaci con la rimozione della placca dai denti, che porta alla gengivite. Se la Gengivite, non viene trattata, porta all’infezione, che può causare la caduta dei denti. Inoltre, ancora più sgradevole, ci si può ammalarti a causa di spazzolini da denti usati troppo. Infatti, sullo spazzolino da denti, infatti può crescere la muffa oppure puoi ingerire particelle indesiderate se lo spazzolino è conservato vicino a una toilette. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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estate-e-denti

Estate e denti

Estate e Denti Salute Indice Durante l’estate si tende a trascurare la cura dei denti, questo può per dannoso la salute orale. Infatti, le carie ed altri problemi, non spariscono con l’inizio delle belle giornate. Anzi, le minacce aumentano con l’estate: caldo minore attenzione alla pulizia dei denti cambio di abitudini alimentari. Con un po’ di cura, però, si può tenere tutto sono controllo i rischi e mantenere un sorriso impeccabile anche in vacanza. Un modo per proteggere i denti, però, c’è ed è quello di evitare alcune cattive abitudini che possono compromettere la nostra salute orale. Estate e Denti fattori di rischio Per capire come fare per evitare complicanze dentali durante le vacanze, è utile ragionare sulle possibili cause. Cosa succede, in estate, che può mettere a repentaglio la salute orale? Le problematiche possono essere di due tipi, da una parte dei fattori ambientali e le cattive abitudini. Alimentazione In estate e con il caldo possono aumentare i problemi di sensibilità dentale. Questo aumento è dovuto ad un aumento di consumo di cibi e bevande acide (frutta, verdura, suchi di frutta, ecc.), possono causare una superficiale demineralizzazione dei denti. Questa condizione è associata ad un loro consumo a temperature fredde che aumentano la  sensibilità dentale soprattutto nei pazienti con recessioni gengivali, usure dentali, parodontopatie o carie. Problemi più seri posso derivare da gli aperitivi all’aperto in riva al mare o le passeggiate serali in centro città.  Quindi ci si ritrova a consumare con molta frequenza cibi e bevande ricche di zuccheri, che non aiutano la salute dentale. Dai gelati ai cocktail (alcolici e non), sono bombe infettive per i nostri denti. Igiene dentale meno frequente Durante l’estate si va spesso fuori in gita o al mare e si tralascia di più la cura dei denti. Quando comporta canon lavare con la giusta frequenza i denti o a non spendere tempo con il filo interdentale. Talvolta le persone si trovano a non lavarsi i  denti per giorni ricorrendo a caramelle e gomme da masticare che contengono zuccheri che possono aumentare la formazione di carie. Consigli utili Questi sono sono dei semplici consigli per preservare i propri denti anche in vacanza: prima di partire per le vacanze prenota una visita dal visita dal tuo dentista. Un trattamento di pulizia professionale non combatte le cattive abitudini, ma certamente fa stare più tranquilli evita di esporti al sole nelle ore più calde della giornata. bevi molta acqua Crea un kit da viaggio per la tua igiene dentale E infine, lavati frequentemente i denti con attenzione Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentale con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentale News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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ragazza di lava i denti

Dentifricio Desensibilizzante

Dentifricio Desensibilizzante Salute Indice Quando bisogna usare un dentifricio desensibilizzante e di cosa si tratta? I casi in cui il vostro dentista vi consiglierà di utilizzare questo particolare tipo di dentifricio riguardano soprattutto l’ipersensibilità dentale. Quest’ultima è una problematica molto comune che può essere scatenata da un normale sfregamento dello spazzolino sui denti e sulle gengive. Come ci accorgiamo di soffrire di ipersensibilità dentinale? Molto semplice. Ce ne accorgiamo, quando avviene il contatto dei denti con cibi troppo caldi o troppo freddi. A volte può anche capitare che cibi molto acidi o molto zuccherini contenuti in alcuni piatti, possano scatenare questo disturbo. Come risolvere la situazione? Diversi studi dimostrano che alcuni dentifrici desensibilizzanti presenti sul mercato possono aiutare ad affrontare in maniera efficace il problema dell’ipersensibilità. Il dentifricio desensibilizzante contiene principi attivi che bloccano i segnali del dolore che viaggiano tra la superficie del dente e i nervi sensoriali all’interno. Gli ingredienti che fanno parte normalmente di un dentifricio desensibilizzante, vengono divisi in due gruppi a seconda della funzione: bloccare l’impulso nervoso riparare lo smalto e chiudere i tubuli dentinali Il primo gruppo di dentifrici potrebbe contenere: nitrato di potassio o cloruro di potassio. Mentre il secondo gruppo potrebbe contenere queste sostanze: cloruro di stronzio, fluoruro amminico, fluoruro stannoso, fluoruro di sodio, cloruro di potassio ad alte concentrazioni, fosfosilicato di calcio e sodio. Ingredienti del dentifricio desensibilizzante L’azione del potassio e dei suoi derivati consiste nell’interrompere la trasmissione dello stimolo nervoso che causa il fastidio. Stiamo parlando dunque del primo gruppo di dentifrici desensibilizzanti che vi abbiamo citato. Per quanto riguarda invece lo stronzio, ci sono state alcune preoccupazioni. Questo perché è noto che alte dosi di stronzio possano causare lievi effetti collaterali come mal di testa, diarrea e mal di stomaco. Inoltre non sembra che lo stronzio sia poi così efficace nell’alleviare i sintomi dell’ipersensibilità dentinale. Date le preoccupazioni sulla sua sicurezza, non lo troverai in tutti i dentifrici desensibilizzanti. L’effetto migliore sembra invece che sia dato dall’arginina in combinazione con il bicarbonato di calcio. Questi 2 elementi riescono a migliorare l’occlusione naturale dei tubuli dentinali e alleviano i sintomi dell’ipersensibilità. Quando aspettarsi risultati Non aspettarti che grazie al dentifricio desensibilizzante il sollievo sia immediato. Infatti possono essere necessarie anche alcune settimane prima che i benefici del dentifricio abbiano effetto. Si consiglia poi un utilizzo costante e prolungato nel tempo per arrivare ad un evidente risultato nella gestione del fastidio ai denti e alle gengive. Come abbiamo già detto, l’efficacia del dentifricio desensibilizzante dipende in gran parte dagli ingredienti all’interno del tubo. Quale dentifricio desensibilizzante scegliere? Il giusto dentifricio desensibilizzante può aiutare a ridurre al minimo la sensibilità dei denti. Ciò abbasserà il dolore e migliorerà la qualità della vita. Tuttavia la scelta non dovrebbe essere presa alla leggera in caso di ipersensibilità. Ma andrebbe concordata con il vostro dentista di fiducia che saprà consigliarvi il miglior dentifricio desensibilizzante per il vostro caso. Quando andare dal dentista? Non bisogna sottovalutare il problema, ma per tenere sempre sotto controllo la situazione è meglio farlo con l’aiuto di un dentista. Prima che la situazione degeneri in problematiche più complesse da gestire, come la ricostruzione dei colletti scoperti, la devitalizzazione o interventi chirurgici per il riposizionamento della gengiva ritirata. Per quanto efficace sia il dentifricio desensibilizzante, affronta solo i sintomi della sensibilità dei denti. Se hai a che fare con denti sensibili, questo potrebbe essere parte di un problema più ampio, che solo il tuo dentista può risolvere. Per questo motivo, si devono fare visite di controllo regolari dal professionista, unitamente a sedute di igiene professionale periodiche. La prevenzione principale parte sempre e comunque da casa vostra. Quindi bisogna lavarsi spesso e correttamente i denti e seguire le buone norme di igiene orale consigliate dal dentista. Un consiglio dai medici Uno dei consigli che molti Odontoiatri ci danno per massimizzare l’efficacia del prodotto è questo. Dopo aver lavato i denti bisognerebbe massaggiare specificatamente le zone sensibili con il dito e un poco di dentifricio. Se siamo invece di fronte ad una sensibilità più generalizzata e non localizzata, allora bisognerebbe usare un collutorio per denti che abbia caratteristiche uguali o simili al dentifricio desensibilizzante. Hai letto l’articolo e vorresti prenotare una Visita Dentistica con i Medici del Centro Medico Unisalus? Prenota la tua visita dal pulsante qui sotto oppure chiamaci al n.0248013784. Puoi anche scrivere a info@unisalus.it oppure contattarci tramite la sezione contatti del nostro sito. Prenota Visita Dentistica News PRENOTA ONLINE oppure Chiamaci 02 4801 3784 SCRIVICI PER INFORMAZIONI ORARIO CENTRO MEDICO Lunedì – Venerdì dalle 08:00 alle 20:00 Sabato dalle 09:00 alle 16:00

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Gengivite

Gengivite: cause, sintomi e rimedi

Cos\’è la Gengivite? La Gengivite è un disturbo del cavo orale che non deve essere trascurato. E\’ un\’infezione duratura del cavo orale, che comprende i tessuti che circondano la base dei denti, ossia le gengive. Questa infiammazione colpisce le gengive e, in alcun casi, può non presentare sintomi. Se non trattata può evolvere in una forma più grave, definita parodontite (o piorrea), che può comportare conseguenze a livello dei tessuti molli e alle ossa che sostengono i denti, fino alla perdita definitiva di uno o più denti.   Cause della Gengivite Le cause principale che può portare a questa patologia è l\’accumulo di batteri nel cavo orale, favorito molto spesso dalla scarsa igiene orale. Infatti, i batteri si depositano tra i denti e le gengive formando una sottilissima pellicola e favorendo cosi la creazione della placca. La placca dentale è responsabile del processo infiammatorio delle gengive e, se non viene rimossa da una corretta igiene quotidiana, può causare un\’ infiammazione e portare ad un sollevamento dei tessuti gengivali con conseguente sanguinamento di denti e gengive. La placca non rimossa, a lungo andare, tende a calcificarsi diventando cosi tartaro. Questo deposito può aggredire sempre di più la base dei denti, comportando un\’ irritazione della gengiva. L\’aumento eccessivo di placca batterica favorisce persino la formazione della carie dentale.   Gengivite: fattori di rischio Esistono molteplici fattori che possono comportare la comparsa di questa problematica, tra questi: fumo diabete protesi dentarie malattie immunitarie stress malnutrizione carenze vitaminiche. Una forma di gengivite particolarmente severa è la gengivite acuta ulcerativa necrotizzante, che si manifesta in forma acuta con febbre, ulcerazioni, alitosi e dolore intenso. Questa problematica non riguarda esclusivamente gli adulti. Sono infatti molti i casi di gengivite nei bambini. Sintomi della Gengivite La Gengivite si manifesta con sintomi come gonfiore e rossore gengivale alla base dei denti. Ma il sintomo caratteristico è il sanguinamento, specialmente quando si esegue una quotidiana igiene orale con spazzolino e filo interdentale. Altri sintomi gengivite sono : Dolore Sensibilità termica Distacco dal solco gengivale alito cattivo Nel caso di infezione ad uno stadio più avanzato, i sintomi potrebbero diventare più severi e si possono manifestare: spazi tra i denti recessioni gengivali eccessive mobilità dentali In presenza di questi sintomi è opportuno rivolgersi immediatamente al proprio Odontoiatra. Gengivite Conseguenze Se trascurata la Gengivite può evolversi in una forma più grave, la cosiddetta Parodontite (o piorrea). Questa patologia è considerata diretta conseguenza della Gengivite e può comportare conseguenze importanti per la salute del paziente. Se non trattate le Gengiviti possono comportare alcune complicazioni quali: ascessi aumentata mobilità dei denti perdita dei denti malattie cardiovascolari infezioni polmonari Come si cura? Per effettuare una diagnosi il dentista procederà con l\’anamnesi o storia clinica del paziente. Lo specialista procede quindi ad eseguire un\’ indagine accurata, con lo scopo di arricchire il quadro delle informazioni. Queste informazioni sono utili per il percorso diagnostico in quanto, soltanto grazie a questo, sarà possibile risalire ai fattori scatenanti della Gengivite. L\’Odontoiatra, anche basandosi sulle condizioni iniziali del paziente, potrà effettuare quindi un\’igiene orale professionale e, in caso di necessità, potrebbe prescrivere un tipo di collutorio antisettico, a base di clorexidina, con lo scopo di controllare la placca batterica e prevenire ulteriori infiammazioni. Come prevenire la gengivite Per prevenire la Gengivite è importante seguire alcune semplici indicazioni, tra le quali: Eseguire una corretta igiene orale dopo ogni pasto Evitare l\’eccessivo consumo di alcool e fumo Non abusare dei collutori antisettici, rivolgendosi prima al dentista Andare dal dentista una o due volte l\’anno per garantire una corretta salute orale Pensi di soffrire di Gengivite e vorresti effettuare una visita con i nostri Specialisti? Per effettuare una visita con Medici Esperti del Centro Dentistico Unisalus, chiama il numero 02.48.013.784 oppure scrivici alla mail info@centrodentisticounisalus.it o sul form nella sezione contatti del nostro sito.

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